Sono un studente di diciannove anni, e vivo con mia madre che ne ha trentasette. Sono nato quando lei aveva diciotto anni, avendo sposato mio padre appena finito il liceo. Mio padre rimase ucciso in un incidente automobilistico quando avevo dieci anni, lasciando a mia madre il difficile compito di allevarmi.Sebbene lei fosse una bella donna, con un corpo fantastico che attirava lo sguardo di molti potenziali pretendenti, non uscì mai con nessun’altro dopo la morte di suo marito, preferendo dedicarsi completamente a me. Fortunatamente mio padre ci aveva lasciato un’ingente rendita mensile, così lei non ebbe mai bisogno di lavorare.Poco più di un anno fa, festeggiai il mio diciottesimo compleanno.Come al solito, mia madre cosse al forno una grande torta e la decorò una meraviglia. Ma come spensi le diciotto candele, mia madre cominciò a piangere. La presi immediatamente tra le braccia e le chiese perchè stava piangendo."Il mio bambino piccolo ora è un adulto," lei singhiozzò, " sei cresciuto e presto mi lascerai."Stringendola a me, potrei sentire la compattezza delle sue mammelle schiacciate contro di me, i suoi capezzoli appuntiti che spuntavano attraverso la sua camicia e reggipetto. Cominciai a sentire un’attrazione sessuale verso mia madre, qualcosa che mai avevo sentito prima. Portai le mie labbra verso la calda bocca di mia madre e la baciai profondamente. sentivo il mio cazzo idurirsi come mai prima d’allora." sarò sempre il tuo bambino, niente mi porterà via da te," promisi a mia madre.Mamma rimase comunque depressa per alcuni giorni, ma poi, improvvisamente si risollevò.Di ritorno dal collegio mamma mi salutò come al solito alla porta conun abbraccio e un bacio sulla guancia. "Ho preso una decisione," lei disse. " voglio avere un altro bambino. Sto andando al dottore per l’inseminazione artificiale."la guardai senza dire nulla."So che questa è una sorpresa, ma tuo padre e io abbiamo sempre desiderato un altro figlio, ma non ne abbiamo avuto il tempo. Ho solamente trentasei anni e sono ancora in tempo" disse.ero molto confuso, ma sapevo che mia madre ci aveva pensato molto."quando andrai dal dottore per fare questa… questa co-cosa?" Chiesi.Lei rispose che avrebbe aspettato il periodo più fertile prima di farsi inseminare. la notte seguente l’annuncio di mamma dormii malissimo." Non riuscivo a cancellare l’immagine dalla mia mente di mamma che allarga le cosce e mostra la vagina a un estraneo con una siringa piena di sperma sconosciuto pronto a spararlo nel suo stupendo utero. il giorno dopo a cena mamma mi disse che sarebbe andata dal dottore al più presto, per farsi ingravidare. "Ora sono nel periodo più fertile."Con quello, non ne potei più. mi alzai, lasciai la tavola e andai nella mia stanza sbattendo la porta.Alcuni minuti più tardi, mia madre bussò alla porta della mia camera da letto. "Rick, sono mamma. Posso entrare?" Mamma entrò e sedé accanto a me sul letto."Miele, cos’è che ti da tanto fastidio? È che voglio avere un bambino?""No," dissi."cosa allora, santo Dio?""È solo come! come vuoi farlo! Con l’inseminazione artificiale il bambino non saprà mai chi è suo padre."Mamma mi guardò profondamente negli occhi. "Cosa vuoi dire, Rick?""voglio dire, perchè accetti lo sperma di uno sconosciuto quando potesti avere il mio? Mamma, voglio essere il padre di quel bambino." allungai la mano verso quella di mia madre e lei la strinse forte. "Per favore, facciamolo insieme."Mia madre abbassò lo sguardo, i suoi occhi si fermano alla patta gonfia di cazzo dei miei pantaloni.Mamma guardò profondamente di nuovo nei miei occhi. "Rick, ti prego di perdonarmi. Per favore mettimi incinta" mamma si alzò in piedi, come feci io, e ci abbracciammo, ma non come madre e figlio, ma come innamorati."Andiamo nella mia camera da letto," disse, conducendomi per mano giù al piano di sotto. Una volta entrati nella sua camera da letto, ci baciammo di nuovo. Mamma cominciò ad armeggiare coi bottoni sulla sua camicia, evidentemente nervosa."lascia fare a me," dissi, sbottonandole lentamente il candido vestito. appena mamma la fece scivolare giù, apparirono le tette evidenziate e valorizzate da uno splendido reggipetto di merletto bianco. Mamma poi si sfilò la gonna che cadde sul pavimento, esponendo in sequenza collant e mutandine abbinate di pizzo.si passò le mani dietro a per sganciare il suo reggipetto tolse i gancetti via dalle spalle e le sue mammelle vennero finalmente fuori. Guardai fisso il tenue nocciola dei capezzoli eretti, desiderando succhiarli come da piccolo.Mamma si sfilò i collant e le mutandine a e stette in piedi nuda di fronte a me. Guardai su e giù in continuazione il suo corpo burroso, dalle sue prepotenti mammelle all’elegante vagina coperta con riccioli castani di poco più scuri dei capelli. Cominciai a togliermi i vestiti, ma mamma mi fermò."ora tocca a me," disse e, dopo avermi sbottonato la camicia mi accarezzò il torace. con una mano mi slacciò la cintura e con l’altra mi palpava tra le gambe."Oh, mio Dio!," disse quando i miei pantaloni caddero sul pavimento e potè vedermi in mutande. Il mio cazzo gonfio stava minacciando di esplodere ma mamma non perse tempo, liberò il mio fallo dagli slip e si mise in ginocchio, studiando il mio organo con perizia e scrupolo materno."È più grande di quello di Papà?" Chiesi."Oh sì," lei disse, dando una stretta gentile al mio membro palpitante e alle palle gonfie di sperma. "sei d’accordo se gli do un bacino?" lei chiese.Se sono d’accordo? Pensai che ero morto ed ero andato in cielo quando lei circondò la punta del cazzo con la bocca e la sua lingua lo leccò dolcemente."che spreco non aver succhiato questo magnifico cazzo per tutti questi anni" disse appena cominciò a pomparlo con la bocca. cominciò ad andare su e giù con la testa finché sentì che ero prossimo a sparargli la sborra giù per la gola."non voglio sprecare una sola goccia del tuo sperma prezioso." disse, lasciando che il mio fallo scivolasse tra le sue labbra.Mamma si distese sul letto, facendomi cenno di abbracciarla. Ci baciammo profondamente lasciando che le nostre lingue si unissero con passione. Poi cominciai a esplorarle il corpo. La mia bocca raggiunse impazientemente i suoi capezzoli. Succhiai voracemente le tette che mi allattarono da bambino, e le mie palle dolevano al pensiero che presto mi sarei fottuto mia madre.Baciai febbrilmente il suo corpo finché arrivai al morbido ciuffetto dei peli che le coprivano la vagina, annusando l’aroma impetuoso fra le pieghe.Mia madre gridò dall’estasi appena le allargai dolcemente le labbra, trovando la stessa apertura da cui ero emerso diciotto anni prima. Poggiai la lingua sul bottone dell’amore cominciando a succhiarlo e infilai una, poi due dita nella vulva bagnata di lei stuzzicandole il clitoride.I gemiti di piacere di mamma riempirono la stanza."Oh sì, bambino mio, succhiami il clitoride! Succhia il dolce clitoride di mamma!"Feci come disse lei, e presto mamma esplose in un orgasmo incredibile.La mia faccia era stretta tra le sue cosce e la succosa vagina. non c’era bisogno di parole. mia madre allargò le gambe e mi fece cenno di venirle sopra. Una volta tra le sue cosce, lei afferrò il mio cazzo e lo posizionò all’ingresso della vagina. Quando il mio membro toccò le labbra della vagina di mamma ebbi come una scossa elettrica. Tentai di entrare lentamente, ma il desiderio di unire i nostri organi sessuali era troppo grande, e scivolai in lei con una grande spinta."Fottimi, Rick." disse mamma, guardando profondamente ancora una volta nei miei occhi,"ti prego, mettimi incinta!."Sganciai la mazza dal suo buco e poi gliela sbattei dentro sempre più velocemente, avanti e indietro."Sì, oh dio sì, fottimi e dammi il tuo sperma," disse mamma mentre pistonavo furiosamente.E così, madre e figlio ricrearono l’atto che nello stesso letto aveva portato al mio concepimento. "dammi un bambino, ingravidami come la puttana che sono!" disse Mamma dando una scossa alle sue anche per accompagnare le spinte del mio cazzo. "Fottimi, figlio mio – fotti tua madre e falle partorire un bambino!" gridò.I suoi inviti bruciarono nelle mie orecchie. Finalmente stavo fottendo la mia bellissima madre.Presto il mio sperma avrebbe conosciuto il suo utero.Le grida di mia madre crebbero fino a raggiungere il climax."Oh Dio, tesoro mio sto per venire. Voglio godere insieme a te! Voglio sentire i getti del tuo sperma nel mio utero! Per favore, Rick, sto venendo!"La vagina di mamma cominciò a stringersi come il suo corpo cominciò a scuotersi per l’orgasmo, e io sentii che la mia sborra stava uscendo dalle palle e stava per schizzare fuori attraverso il condotto del cazzo. Diedi una finale spinta contro le pelvi di Mamma e le mie palle esplosero."Sto venendo, mamma" gridai. "Prendi la mia sborra nel tuo utero. Lasciati fottere dal mio sperma!""Sì Rick, posso sentirlo mentre lo versi nel mio utero!" disse mamma. "Dammi tutto il tuo succo!"Dopo che crollai su di Mamma, esausto, entrambi ci addormentato col mio cazzo ancora seppellito fino alla radice nella sua vagina. Rimanemmo così fino alla mattina dopo.Qualche settimana più tardi, mamma andò in bagno per fare uno di quelle prove di gravidanza in casa. Uscì dopo alcuni minuti, facendo una smorfia complice. "Vuoi fottermi di nuovo, papà?" lei chiese. " ci siamo riusciti, miele – la tua sborra mi ha messa incinta!"fottemmo di nuovo quel giorno, e durante tutta la gravidanza di mamma, quasi fino al giorno del parto. ora abbiamo una bella bambina di nove mesi e, dato che mamma ha solo trentasette anni, progettiamo di avere un altro bambino in un prossimo futuro.
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