Ormai sentivo mia cognata in pugno, la ritenevo una cosa mia, un giocattolo nelle mani da soddisfare tutti i miei istinti anche quelli più sporchi ma che danno una soddisfazione di potere cerebrale. Si, con lei volevo provare tutto e quindi decisi di agire nel più breve tempo possibile. Per prima cosa, decisi in me stesso che dovevo agire con una padronanza anche davanti ad altre persone in modo da incutere a mia cognata il mio potere su di lei. Una mattina mi presentai a casa sua dove c’era ancora il marito. Nei suoi occhi lessi il terrore ma io fregandomi di tutto entrai e dissi che dovevo andare in bagno perché avevo un bisogno urgente. Mia cognata disse che in quel momento il bagno era occupato dal marito che si stava preparando per andare al lavoro, io incurante andai in cucina e cacciai fuori il cazzo e incominciai a pisciare nel lavabo dove lei aveva messo della verdura. Laura (il nome di mia cognata) guardò sbigottita la scena, aveva una paura folle che potesse uscire il marito dal bagno e quindi nella sua testa immaginava quello che sarebbe potuto succedere. Nonostante tutto io pisciavo sulla verdura e carote e quando finii presi una carota e l’avvicinai alle labbra di mia cognata. Lei tento di resistermi ma io la forzai le labbra e gliela feci mangiare, non contento intrufolai la mia mano nelle sue mutande e appena raggiunta la sua fica e la sgrillettai….. cercava di divincolarsi dalle mie mani, ma lo faceva sempre con minore forza fin quando raggiunse un orgasmo da bagnare completamente la mia mano. Le feci leccare le dita unte dal suo stesso umore quando ad un tratto sentii il rumore dell’apertura del bagno dove usciva il marito e veniva in cucina. Subito ci ricomponemmo, Laura finse di lavare la verdura nel mio piscio mentre io mi sono seduto al tavolo e chiaramente facevo finta di parlare con mia cognata di problemi casalinghi: – ehi come va??? Come mai stai qui??? Disse mio cognato… io risposi: -sai dovevo fare una telefonata urgente e siccome avevo dimenticato il telefonino e mi trovavo nei paraggi sono venuto qui…. e i parenti che ci sono a fare??? Rispose mio cognato, fai come se stessi in casa tua, purtroppo io devo andare, il lavoro mi chiama…. Ciao e prese una carota dal lavabo dove avevo pisciato e se la mangio. A quella scena la mia eccitazione crebbe a dismisura, come mio cognato chiuse la porta, mi riavvicinai a mia cognata e l’alzai la gonna strappandogli le mutande.Lei ormai non reagiva, forse aveva paura di gridare o di fermarmi, fatto sta che la feci piegare a 90 gradi e la inforcai nella fica dove incominciai a stantuffarla con vigore. Laura ormai in mia balia rispondeva ai miei colpi : sfondamiii chiavamiii, piscia nella fessa, – a quelle parole la mia eccitazione aumento quindi dopo pochi colpi sborrai tanto di quella semenza da allagare tutta la sua fica. Lei ormai viveva in un orgasmo continuo ed era diventata una bambola nelle mie mani…dopo essermi completamente svuotata nella sua fica presi una carota e piano piano tentavo di infilarla nel suo buco del culo. Ormai non reagiva e mi guardava con aria rassegnata e questo faceva di me il suo padrone assoluto, fu proprio questa continua stimolazione del suo culo che gli venne una scoreggia da macchiare la mia mano di merda. Mi arrabbiai come un animale: Stronza vacca di merda, come cazzo ti permetti di cacarmi in mano, pulisci subito troia che non sei altra, e in pratica gli feci leccare la sua stessa merda. Solo per un attimo ci fu una specie di tentativo di vomito ma io per costringerla a leccare ed abituare al sapore di merda la presi di nuovo e la misi a 90 gradi e tentai d’infilare la carota nel buco del culo. Lei ormai era in trance, con la carota infilata in buco, il suo godimento fu talmente tanto che piscio sulle mie gambe e in pratica quasi svenne dalla goduria. Io ancora padrone di me stesso con il cazzo teso al massimo la girai e con un colpo la inculai. Furono prima dei movimenti lenti, ma possenti, lei non reagiva, ma poi con l’incalzare del ritmo ci fu una risposta da parte sua nel muovere il suo culo tanto da farmi godere nelle sue viscere. Dopo la goduta io sprofondai sulla sedia mentre Laura ai miei piedi in una pozzanghera di sborra, piscio e merda puliva il mio cazzo e le mie palle con la lingua . Ci volle quasi un’ora per riprendermi da quella scopata, e lo stesso fu pure per mia cognata che si trovava ancora distesa ai miei piedi.Quando decisi di andarmene le alzai il mento e con il mazzo ormai esausto l’avvicinai alle sue labbra e dissi: apri la bocca, che devo pisciare. Non ci fu risposta da parte sua ma solo obbiedenza…. aprii la bocca e io diressi il mio piscio su di lei per poi finire nella sua bocca…………
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