Mia cognata ormai era diventata una schiava perfetta, ma dovevo liberarla dal suo amante che come avevo raccontato prima era il fratello del marito. Mi recai sul posto di lavoro suo e lo chiamai in disparte…il suo nome era Ciro, di statura bassa, brutto di volto, ma un caratteraccio. Andai subito all’argomento e praticamente gli dissi della relazione che aveva lui con mia cognata. Lui in un primo momento mi disse di farmi i cazzi miei, ma quando io mi avvicinai in modo minaccioso dicendogli: – brutto stronzo, quella vacca da oggi in poi la chiavo solo io, tu non la devi più guardare, anzi se solo ti avvicini dirò tutto a tua moglie e a tuo fratello.A quelle parole ci fu un attimo di smarrimento da parte sua ma lui reagi nel dire che avrebbe fatto la stessa cosa con me. Io lo guardai in modo beffardo e gli dissi: – come al solito non hai capito un cazzo, di me puoi dire tutto in quanto mia moglie fa quello che dico io e tuo fratello fra poco gli farò leccare il mio cazzo insieme a sua moglie. Gli voltai le spalle e me ne andai……Concluso il discorso con Ciro mi avviai a casa di mia cognata e quando bussai alla porta trovai il marito che guardava la tv. Entrai e mi fecero accomodare in salotto, io dissi che mi era venuto una voglia di andare in bagno e quindi mi dovevano scusare se approfittavo della situazione.Mia cognata mi accompagno in bagno e si allontanò per prendere un asciugamano pulito, appena si avvicinò alla porta per darmela io la tirai dentro e gli misi una mano sulla bocca per intimarle il silenzio. Notai del panico nei suoi occhi, ma ero convinto di quello che facevo, dovevo imprimere nella testa di mia cognata che io ero il suo unico padrone e signore e lei doveva capirlo anche in presenza del marito. L’alzai il vestito e gli strappai le mutande, gli infilai il dito nella fica per masturbarla….. sentivo solo dei mugolii, ma sono convinto che se non ci fosse stato il marito si sarebbe messa a gridare. L’orgasmo per lei fu quasi una liberazione crollo sfinita per sedersi sulla tavoletta del cesso. Non contento mi sbottonai la patta dei pantaloni e presentai il cazzo davanti alle sue labbra. Per un attimo solo lei tentò di ribellarsi ma fu fulminata dal mio sguardo e aprii la bocca per farmi un bocchino – succhia piano e cerca di non far rumore – altrimenti quel cornuto di tuo marito potrebbe sospettare qualcosa. Lei incomincio a succhiare con una certa foga e per portarmi presto all’orgasmo prese il cazzo e lo strinse fra le tette movendole energicamente. Chiaramente bastarono pochi minuti che l’orgasmo arrivo e lei subito imbocco di nuovo il cazzo per bere tutta la mia sborra. Nell’attimo di lucidità gli sussurrai all’orecchio che quando sarei andato via lei avrebbe dovuto baciare il marito e dare un po’ di sborra anche a lui. Uscii dal bagno e mi recai di nuovo nel salotto dove il marito imperterrito continuava ad assistere la partita
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