Un regalo misterioso per Maggie L’appuntamento era per le 20 esatte nel ristorantino di un hotel esclusivo. Lui la stava aspettando seduto al tavolo in un impeccabile completo blu e Maggie arrivò fasciata da un uno splendido vestito rossovalentino che esaltava le sue meravigliose forme. Lui l’ammirò percorrere gli ultimi metri scortata da un ossequioso cameriere; si alzò, sorrise e la salutò mentre lei si accomodava. “Carino qui!” – disse Maggie guardandosi intorno – “Molto carino ed adatto per festeggiare questa serata speciale” – rispose il fantasista – “questo regalo è per te” – ed estrasse da sotto il tavolo un pacchetto con un enorme fiocco rosso. Lo sguardo furbino di Maggie divenne improvvisamente curioso. “Puoi aprirlo” Pochi secondi dopo Maggie aveva già strappato la carta dorata e si trovava di fronte ad una misteriosa valigetta; fece scattare i due meccanismi di apertura ma con una mano il fantasista le impedì di aprirla. “aspetta” Il cameriere si era avvicinato e stava armeggiando per aprire una bottiglia di un delizioso vino spumante che versò nei bicchieri prima di allontanarsi; alzando il flute lui riprese “alla tua ineguagliabile bellezza” – ed avvicinandosi a lei sussurrò: “aprilo con discrezione; contiene un oggetto che dona piacere e che tu desideravi; è un modello speciale, spero ti piaccia!” Maggie sollevò appena il coperchio della valigetta e vide che conteneva un vibratore arancio collegato con un filo bianco ad una specie di centralina. “E’ semplicemente … stupendo” “Se vuoi puoi provarlo subito; al piano superiore c’è una stanza da bagno che ho fatto riservare per l’occasione… Lo so che sei già bagnata … Io ti aspetto; sarai sola e nessuno ti disturberà ma … dietro agli specchi di quella stanza sono nascoste delle telecamere che riprenderanno tutto … adesso la tua figa sarà allagata … vai pure Maggie !” Lei si alzò, prese la valigetta e si allontanò verso le scale; salì e trovò una porta con un cartellino scritto con un pennarello “Riservato a Maggie – la chiave è dentro”. Entrò e chiuse a chiave; si girò e rimase senza fiato per la bellezza della stanza che era enorme, tutta decorata piena di specchi e con una gigantesca vasca idromassaggio circolare al centro color salmone. Sopra la vasca, sul soffitto, uno specchio rotondo delle stesse dimensioni. Già gli specchi … le telecamere. Sentì un brivido di eccitazione percorrerle tutto il corpo, si sentiva colare. Si avvicinò al centro della stanza e si sedette sul bordo della megavasca; appoggiò la valigetta e l’aprì. Estrasse il dildo notando che era tutto sagomato a forma di cazzo. Era tutto arancio ed un filo arrotolato bianco lo collegava alla centralina anch’essa bianca. Sotto c’era un foglio con le istruzioni scritto al computer dal fantasista. Il funzionamento era semplice, un interruttore per accenderlo ed una rotellina per regolare l’intensità di vibrazione. Sorrise avvicinando l’oggetto al viso; certo il colore era strano ma era proprio un bel cazzo, leccò un po’ la punta, poi passò la lingua su tutto l’arnese dalla base alla cappella. Era proprio bello, sentiva il calore salire, abbassò le spalline del vestito e liberò il suo seno stupendo, accese il vibratore e inizio a passarselo sulle tette e sui capezzoli che già erano eretti ed eccitati. Con una mano alzò il vestito e scostando il perizoma andò a infilarsi due dita nella figa colante. Inizio a gemere ed a sospirare, le dita frugavano sempre più veloci, appoggiò la punta del cazzo in lattice sul clitoride e quasi subito venne. Era favoloso avere un cazzo vibrante che le tormentava il clitoride e due dita che sapientemente le rovistavano la figa; si alzò e lasciò scivolare a terra il vestito, sfilò il perizoma e si ritrovò tutta nuda al centro della grande vasca. Si distese lascivamente, i capelli come morbido cuscino, le gambe ben divaricate, le grandi labbra erano spalancate e del liquido dai riflessi dorati le colava lungo le cosce. Guardo lo specchio sul soffitto e pensò: “Adesso viene il bello“. Inserì la punta del dito nella sua figa fradicia e cominciò a mugolare ed a dire porcate come se un cazzo vero la stesse penetrando. Si contorceva e inseriva a fondo il dildo ricavandone infinito piacere, si ficcò un dito nel culo e regolò al massimo la velocità del dildo. Lasciò che l’attrezzo proseguisse da solo e con le mani cominciò a martoriarsi i capezzoli, tirandoseli e contorcendoseli con forza. Emetteva gorgoglii, ogni tanto urlava “godoooo” ed, in effetti, venne più di una volta. Si girò carponi ed inserì profondamente quel gingillo dentro di se scoprendo punti particolarmente sensibili, si vide riflessa in ogni specchio della stanza e con una mano si tormentava un seno stringendolo forte finché non conficcò le unghie nella carne; ansimava e godeva .. ansimava e godeva. Infine spense il meccanismo, baciò il dildo prima di deporlo nella sua custodia; fece una doccia e si asciugò con uno dei morbidi accappatoi con il logo del locale. Recuperò lo stupendo vestito e lo indossò, poi si chinò a raccogliere il perizoma rosso accorgendosi che era tutto intriso dei suoi umori, lo appallottolò in una mano ed usci dalla stanza diretta verso le scale. Nel suo pugno Maggie stringeva un regalo speciale per il fantasista. Il fantasista (Dedicato a Maggie!!!)
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