Venerdì sera……. torno a casa dopo una giornata infernale, mi sono proprio rotto i coglioni oggi, quel deficiente del geometra vuole uno sconto speciale sul preventivo da me presentato, ma va a fan culo, mica si lavora per la gloria!!!! E poi tutti i clienti sono dei rompicoglioni, hanno sempre fretta per tutto…….. insomma, oggi è stata proprio una giornata del cazzo. Così con l’animo storto salgo le scale, spero solo che la mia piccola stasera sia di umore buono e che riesca a tirarmi un po’ su di morale, magari ha preparato uno dei suoi piatti a sorpresa, poi chissà cosa ci riserverà la serata. Entro in casa, il mio amore è stravaccato sulla poltrona, addosso ha solo il suo accappatoio, con le gambe accavallate e completamente scoperte, mi guarda e mi saluta mandandomi un bacio , mentre continua a sparlare di questo e di quello…… cazzo, è al telefono con quella puttanella della sua amica, passo così dallo studio e poso le chiavi e il portatile. Torno da lei, le do un piccolo bacio sul collo e sento il suo profumo, speziato, quello che più mi piace, e con la mano, partendo dal ginocchio, seguo la coscia fino al suo inguine, non sento la presenza di mutandine sotto, ma soltanto i suoi peli, allungo un dito a sentire la sua fighetta, lo passo sulle labbra come se fosse un piccolo saluto, la mia piccola mi da una carezza sulla guancia guardandomi dritto negli occhi e dischiude un po’ le cosce per agevolare il mio dito, e intanto guardo il display del telefono di casa…….. 55 minuti……. è quasi un’ora che è al telefono con quella troia!!!! ritiro la mano e mi avvio in cucina, non vedo ne la tavola pronta e nemmeno uno straccio di bistecca sul fornello……già sono storto per conto mio e sta cosa mi fa incazzare, porca puttana, torno in sala e la guardo serio facendo segno con la mano di stringere…. – ok dai, ti saluto adesso…… magari ci sentiamo dopo oppure domani……. ciao ciao!!!! – – …mi spieghi cosa mangiamo stasera??- le chiedo in modo ironico e scocciato – scusa amore, ma stavo pensando cosa fare da cena, e mi ha telefonato Luisa, così mi sono persa……. – – ….ma non ha altre amiche quella lì da rompere i coglioni…….la prossima volta digli che si faccia inculare…….. che palle!!!!! – mi sento proprio incazzato – …dai lascia stare, mi faccio una doccia poi mi racconti, sono storto per i cazzi miei, non farci caso….. – e mi avvio in bagno per la doccia, spero vivamente di rilassarmi un po’, anche perché non mi va di arrabbiarmi con la mia piccola, sono sicuro che la sua amica è soltanto una insoddisfatta e che gli uomini gli girino almeno a cinque metri di distanza per quanto è rompicoglioni e così si sfoga con la mia lei che è l’unica amica che le è rimasta. Sotto la doccia i pensieri passano in fretta e la giornata svanisce nella nuvola di vapore, ritorno tranquillo e ripenso alla mia piccola, la carezza tra le sue cosce, morbide e vellutate, i suoi peli, e quella sua fighetta che mi fa girare la testa al solo pensiero, penso a lei che allarga un pochino le gambe per farsi accarezzare meglio dal mio dito, ai suoi occhi che solo adesso mi rendo conto mi chiedevano di masturbarla mentre era al telefono con la sua amica, voleva far la porca al telefono per far sentire alla rompipalle come si fa a tenersi un uomo accanto……… cazzo che occasione sprecata….. bè magari sarà per la prossima volta. Esco dalla doccia e non faccio in tempo a prendere l’accappatoio che mi si presenta davanti la mia piccola, completamente nuda, appoggiata al lavandino con le mani sui fianchi, le gambe leggermente aperte, ho la visione del suo corpo bellissimo ancora un po’ abbronzato dall’estate, le sue tette, che anche se sono grandi, stanno su da sole e i capezzoli, duri come due noccioline, il triangolino di peli poi, è una vera scultura, e se penso cosa c’è ancora più sotto…… il mio uccello avverte subito l’eccitazione che si sta creando tra noi due, infatti si fa più barzotto, mentre lo sguardo del mio tesoro non promette nulla di buono……. me lo sta divorando con gli occhi – ti asciugo io amore…. con la lingua, ti và??? – fa lei – bel modo di farti perdonare – le rispondo da finto arrabbiato – adesso minimo mi fai una pompa….. poi decido cosa farti..!!!!! Non se lo fa ripetere, si inginocchia davanti al mio uccello già duro, lo impugna nella mano e lo guarda, poi alzando gli occhi nel mio sguardo, mi bacia la cappella, apre la sua bocca e fa uscire la lingua che usa come pennello, mi inumidisce la punta, gira la lingua tutt’attorno, e intanto stringe il cazzo nella mano per far diventare la cappella ancora più gonfia infilandosela tra le labbra umide, me la succhia come fosse una caramella, poi si tira leggermente indietro con la testa, sempre guardandomi negli occhi, si umetta con la lingua le sue labbra girandoci attorno, apre la bocca e si infila lentamente tutto il mio cazzo che le arriva in gola, sento la punta del suo naso toccarmi i peli, si sfila quasi del tutto e riaffonda la sua bocca di nuovo, sento il calore della sua bocca affamata di cazzo, mi pompa un po’ e poi ritorna a slinguare la cappella. Ma a me non va che faccia il gioco lei, così le prendo la testa tra le mie mani e tenendola ferma inizio a scoparle la bocca come fosse la sua figa, avanti e indietro, vedo il mio membro dall’alto, lucido di saliva, entrare ed uscire dalla sua bocca aperta…. – sei una bocchinara nata….. che puttana che sei……. fammi sentire la lingua, dai…… – Lei si appoggia con le mani alle mie cosce e cerca di fare un po’ di resistenza, io rallento perché il nostro è soltanto un gioco, mi guarda quasi implorandomi di fare più piano….. – devi farmi sentire la gola troia, così impari la prossima volta…….. – le dico con voce autoritaria Ma per finta o per davvero sento i suoi denti in un delicato morso al mio uccello, e lo fa sempre tenendo i suoi occhini dentro i miei – aahhiii, che puttana …..mi hai morso…!!! Troia che non sei altro, adesso ti punisco – le dico – bastardo….. cosa mi vuoi fare….???? – dice la mia lei tra il divertito ed il curioso La tiro in piedi, la giro e le blocco le mani in alto con la mia mano contro lo specchio, rimane semi piegata, il suo pube è all’altezza e appoggiato al lavandino e il suo culetto rimane teso in fuori, è molto invitante in quella posizione, così con il mio piede le faccio divaricare un pò le gambe ….. siamo riflessi nello specchio, lei davanti e io appena di lato dietro, ci guardiamo sempre fissi negli occhi, con la mia mano libera parto con una carezza dal collo e poi scendo fino ai suoi glutei passando lungo tutta la schiena, vedo i brividi sulla sua pelle, passo ancora più sotto e a mano aperta le accarezzo la sua figa già umida, mi avvicino al suo viso e le sussurro – adesso sai cosa ti faccio puttanella…….ti infilo quattro dita insieme nella figa…….. spero per te che sia bagnata…… – e faccio seguire i fatti alle parole, unisco le quattro dita della mia mano e le infilo tutte in un sol colpo dentro di lei, dentro è bagnatissima e dilatata,le lascio così, infilate fino alle nocche, ferme, la guardo allo specchio e vedo la sua testa leggermente reclinata all’indietro, gli occhi socchiusi, denti stretti e le labbra semi aperte….. ha un’ espressione da troia…si sta gustando quell’intrusione improvvisa….. animalesca – hai una figa da vacca sai……. sei già una galleria senza farci nulla…… – ma io l’adoro così – bastardo …….sei un bastardo ……muovi le dita …ti prego….. – mi implora E allora inizio un lento movimento con le dita, avanti e indietro, i suoi umori si fanno copiosi, mi colano prima sulla mano e poi giù, lungo le sue cosce, ci guardiamo riflessi allo specchio, mi avvicino al suo viso e automaticamente le nostre lingue si toccano, sono come due serpenti, si cercano e si combattono….. sento il suo sedere che viene incontro alle mie dita per sentirle ancora più dentro…. ormai la sua figa è già dilatata esageratamente e vuole sentirsi piena, ma le mie quattro dita ormai sguazzano dentro di lei facendo sentire uno sciacquio osceno.. Da bastardo le tolgo e sento lei che si lamenta – nnnoooooo…… non puoi…… – Ma non la lascio che per un attimo e le infilo un dito ricoperto dei suoi liquidi mielosi nell’ano, lo infilo tutto, lo lascio fermo e poi inizio un andirivieni lento…… ne aggiungo un secondo, entra che è un piacere, ma voglio darle ancora di più e così aggiungo un terzo dito che fa un po’ fatica ad entrare, ma spingendo un po’ di più scivola anch’esso nel suo sfintere…… inizio a muovere quelle dita dentro il suo ano, lentamente, poi le libero le mani dallo specchio, mi prendo il mio uccello in mano e lo dirigo verso la sua figa bagnata e dilatata dal lavoretto di prima, struscio la cappella sulle labbra aperte della vagina e poi affondo in lei, dentro è calda e sugosa, sento le mie dita separate solo da una piccola membrana, le mie dita sentono il mio cazzo che inizia a scopare quella figa che mi fa impazzire, così elastica ed accogliente, la sto scopando veramente da animale, alterno affondi con le dita e del mio uccello sempre più duro e voglioso. Ma è molto faticosa la posizione, così mi sfilo da lei, la prendo e la metto a sedere sul bordo del lavandino, passo le mie braccia sotto le sue gambe che così posso divaricare il più possibile, la sua figa così sembra una caverna buia, lucida dei suoi umori, punto il cazzo al suo sfintere posteriore e spingo, entro nel burro, inizio a pomparla così, vedo l’uccello entrare ed uscire da quel pertugio, ed anche la mia lei lo sta guardando, si porta una mano alla vagina e si inserisce quattro dita dentro, le infila fino alle nocche, le muove dentro e fuori – …ti senti vacca così piena…… che troia che sei…….sei la mia troia – – …sìiiiii…. sono la tua vacca…con te mi sento vacca …!!!! – …….non so più se guardarla negli occhi oppure guardare la sua mano…… continuo a pomparla nel posteriore, lei continua a muovere le sue dita che affonda sempre più nella sua figa vogliosa, però con quello spettacolo davanti le dico che ho ancora poco, allora lei toglie la mano da dentro la sua figa ed inizia a masturbarsi il clitoride gonfio, anche la mia piccola è prossima a venire, sento che man mano che si avvicina all’orgasmo tenta di chiudere e stringere le cosce, che io puntualmente le tengo divaricate con maggior forza…… che bastardo che sono!!!…… le sue dita accelerano il ritmo, il suo viso è stravolto dal piacere che le sta dilagando dentro, ed anch’io accelero il ritmo come un pazzo, pochi colpi ancora e le schizzo dentro fiotti di sborra calda che danno il via all’orgasmo urlato della mia piccola che toglie le dita e mi abbraccia forte, baciandomi calorosamente con la lingua, ci stringiamo in un abbraccio forte… intenso e liberatorio – ti amo piccola, sei la mia gioia…..- le dico – ….anche tu amore mio – mi risponde lei. Solo adesso ci accorgiamo che siamo completamente bagnati di sudore…… ci guardiamo e ci mettiamo a ridere tutti e due come due scemi……… ci infiliamo sotto la doccia insieme, ci laviamo a vicenda, non abbiamo la forza di fare nient’altro che insaponarci e risciacquarci, usciamo dalla cabina e la mia piccola dice – …ma la cena??? – – non preoccuparti….. – le dico e prendendo il cellulare compongo un numero – ….ciao Giuseppe….. sono io…… hai mica per caso un tavolo per due… magari un pò appartato…. diciamo…….. tra circa 20 minuti?…… perfetto…… ah, mi raccomando ….tutto a base di pesce!!!…. a dopo… grazie..!! – visto piccola…problema cena risolto…….!!! – ti amo orsacchiotto…!!!! – anch’io piccola….!!!! E’ stata veramente una cena fantastica…. al lume di candela, sembravamo due innamorati alla loro prima uscita….. e le ho anche promesso che la domenica l’avrei portata a fare un giro in collina…….
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