Ho passato tutto il resto della notte a girarmi e rigirarmi nel letto col cazzo dritto, ripensando a mia sorella che lo prende nel culo, alle sue tettone che rimbalzano in ogni direzione mente suo marito la inculava, al fatto che se l’è goduta come una troia sapendo che io ero lì a guardare, al fatto che quello spettacolo mi è piaciuto così tanto che mi sono sborrato addosso. Al fatto che avrei voluto essere al posto di mio cognato!Quando mi alzo, la mattinata, ho delle occhiaie indecenti, ma forse è ancora più indecente l’erezione che non sembra volermi abbandonare. Mi basta chiudere gli occhi un attimo per vedere la fichetta di Laura che sussulta ogni volta che il cazzo di suo marito le affonda nello sfintere. Mi masturbo in bagno per cercare di calmarmi, ma quando arrivo in cucina e ci trovo Laura che fa colazione vestita solo con una maglietta sportiva che le arriva a malapena a metà coscia, capisco che sarà una dura giornata… Bevo il mio caffè in silenzio, cercando di guardare mia sorella il meno possibile. È una situazione ridicola, perché Laura sa che li ho visti e io so che lei mi ha permesso di guardarli. Ma sapere è una cosa, parlarne è un’altra. Evidentemente non siamo pronti a parlare di ciò che è successo durante la notte. Eppure, vederla vestita così certo non mi fa passare il mal di pancia: le sue gambe ben tornite mi fanno girare la testa, ed ogni volta che mi si mostra di profilo rimango incantato dal modo in cui i suoi grossi seni spingono il tessuto in avanti. Vorrei saltarle addosso e scoparmela lì in cucina, ma è pur sempre mia sorella e per quanto possa eccitarmi vederla in situazioni pornografiche non vorrei mai commettere un incesto. Quando poi mi dà la schiena per lavare le tazzine, e intravedo il suo bel culo a meno di un metro da me ho l’impulso di allungare le mani e palparlo, ma mi controllo.Visto che è sabato, ne approfittiamo per andare a fare una passeggiata in paese. Marco preferisce non venire con noi, preferisce lasciarci soli così da poter chiacchierare dei fatti nostri. Ma la conversazione tra me e Laura langue: non riesco a leggere il suo comportamento, ma io sono molto intimorito dall’essere lì con lei. Camminiamo tranquillamente fino al parchetto vicino al loro condominio, senza mai dire una parola, poi Laura decide di andare a fare un giro al centro commerciale che c’è poco lontano.Pochi minuti dopo ci ritroviamo a passeggiare nei luminosi corridoi del centro commerciale, affollati della ressa del sabato mattina. Laura decide di fermarsi in un elegante negozio di abbigliamento per cercare un vestito da indossare la settimana prossima, quando parteciperà all’inaugurazione della mostra di una pittrice amica sua. Così, visto che sono lì con lei, mi toccherà dare anche il mio parere sui vestiti che si proverà. Mi siedo su una poltroncina e aspetto pazientemente mentre mia sorella parla con la commessa e si fa dare un paio di abiti da provare. Pochi minuti dopo, Laura esce dal camerino con indosso un vestito rosso fuoco attillatissimo, con una minigonna, senza maniche e con un’allacciatura dietro il collo che lascia scoperto il lato dei seni. E con i suoi seni quinta misura il risultato è a rischio infarto. L’espressione che devo aver fatto le fa capire che non è esattamente un abito adatto ad un vernissage come quello a cui deve andare di qui a sette giorni, così torna verso il camerino per cambiarsi. Passa ancora qualche minuto e mia sorella torna davanti ai miei occhi, stavolta con indosso un elegante abito blu che scende fin sopra il ginocchio, con la parte bassa abbastanza larga da non disturbare il movimento e quella alta attillata ma non troppo, castigata davanti e scollata dietro fin quasi all’attaccatura del suo magnifico sedere. Semplicemente splendido. Annuisco senza dir nulla, e mi rendo conto che in tutta la mattina non ho detto neanche una parola. Laura mi sorride e mi chiede ancora un attimo, vuole provare ancora qualcosa d’altro. Il negozio si è però riempito abbastanza e deve aspettare che la commessa si liberi di un’altra cliente prima di poterle dedicare attenzione. Un paio di ragazzini di una quindicina d’anni, che credo stiano accompagnando le loro madri, la osservano con attenzione. Immagino che la visione del suo corpo popolerà le loro polluzioni, questa notte, come già ha fatto con me la notte scorsa. Vedo che la commessa ha finalmente esaudito le richieste di Laura, ma il camerino vicino all’ingresso è ora occupato da un’altra donna. Seguo con gli occhi Laura dirigersi verso l’altro, in fondo al negozio, e poi presto attenzione alla bella brunetta che è entrata in negozio accompagnata dal suo ragazzo.”Che ne dici?”Mi volto a guardare mia sorella e rimango di sasso. Indossa una lingerie parigina di pizzo azzurro completamente trasparente, ricamata a fiori, con un reggiseno a balconcino che spinge in fuori le sue belle tette e un perizoma a vita bassa che le copre a malapena il Monte di Venere. In tutta la mia vita, non ho mai visto niente di più bello! Ma siamo nel mezzo di un negozio discretamente affollato, all’interno di un centro commerciale molto affollato. Non posso credere che la mia sorellina sia così sfacciata da farsi vedere da tutti (s)vestita in quel modo. Vista la mia reazione, Laura capisce che ci fa una bella figura e sorride, poi mi si avvicina e si abbassa per darmi un bacio in fronte. Così facendo, mi rendo conto, spinge il culo all’indietro, mostrando a tutti quelli che stanno guardando le sue belle natiche. E non c’è un solo paio d’occhi che non è incollato al suo corpo, mentre sculetta per tornare nel camerino in fondo al negozio, senza mai perdere quel suo sorriso angelico.Sono frastornato, quando torniamo casa. Sapevo che mia sorella non era una santarellina – ha piuttosto il fisico della femme fatale – ma in quest’anno scarso di matrimonio è diventata davvero una troia! Va bene prenderlo nel culo, sono affari tuoi e non c’è niente di male, ma farlo sapendo che tuo fratello è lì che ti guarda è un’altra cosa. E va bene comprare biancheria intima provocante per eccitare tuo marito, ma provarla in un negozio pieno di gente facendo rizzare i cazzi da qui alla Francia… cazzo bisogna proprio essere zoccole…!Nel pomeriggio, Marco mi invita ad andare a giocare a pallone con lui e il suoi amici, ma nello stato psicologico in cui sono non me la sento proprio. Gli dico che preferisco starmene a casa a riposare: non sono riuscito a chiudere occhio, la notte. Mi sdraio sul divano del salotto a guardare la Tv e mia sorella mi raggiunge una mezz’oretta dopo. Ha indossato nuovamente la maglietta sportiva, e si siede nella poltrona di fianco al divano, quella poltrona, accoccolandosi come una ragazzina. Nessuno di noi due parla. Io sono troppo imbarazzato dalla situazione, ormai non ci capisco più niente; Laura invece si comporta come se niente fosse. Dopo un po’, annoiata dalla programmazione televisiva, mia sorella propone di guardare un dvd. Annuisco in silenzio e lei si alza per sceglierne uno dall’armadietto sotto il televisore. Chinandosi in avanti tiene le ginocchia dritte, in modo da rimanere col culo per aria e farmi vedere il tanga che indossa sotto la maglietta. Sono basito, ormai è chiaro che mia sorella ci prova gusto a provocarmi. Scelto il film e inserito il disco nel lettore, Laura torna a sedersi in poltrona sorridendo all’erezione che è chiaramente visibile sotto i miei pantaloni.Il resto del pomeriggio, per me è un inferno: mia sorella continua a camminarmi in maniera sensuale davanti agli occhi e non perde occasione di mostrarmi centimetri “importanti” del suo corpo. Non fosse mia sorella, una così me la sarei già scopata a sangue, ma davvero non capisco cosa le passi per la testa: è mia sorella, cazzo; non è possibile che voglia fottere con me!Durante la cena, Marco si rende conto che qualcosa non va tra me e Laura, ma ovviamente né io né mia sorella vogliamo dirgli quale sia il problema. Dopo mangiato saluto e mi rintano in camera: preferisco non rimanere intorno a Laura anche questa sera per evitare che possa esagerare nonostante la presenza del marito. Passa poco tempo, però, che mia sorella bussa alla porta e mi chiede di raggiungerli in salotto perché vuole mostrare a suo marito l’abito che ha comprato. Io l’ho già visto, ma lei ci tiene che ne discuta con Marco, così vado di là mentre lei si cambia. Quando torna con l’abito blu che le ho già visto indosso nel pomeriggio mi rendo conto che anche quello è “troppo” per l’occasione in cui dovrebbe indossarlo. Io e suo marito ne discutiamo qualche minuto ma ci troviamo d’accordo nel dire che le sta molto bene ed è comunque stato un ottimo acquisto. Tutta contenta, Laura se ne torna in camera da letto per cambiarsi mentre io e suo marito discutiamo del tipo di abbigliamento giusto per quella inaugurazione a cui devono andare settimana prossima. Il nostro dialogo è però interrotto dal ritorno di Laura, vestita solo con la lingerie azzurra comprata oggi. Siamo senza parole: Marco non sapeva nulla di quell’acquisto e io certo non mi aspettavo si mostrasse così ad entrambi. Ferma nel centro del soggiorno, Laura piroetta su se stessa per mostrarsi tutta e ci chiede cosa ne pensiamo. Nessuno di noi due riesce a parlare, così lei ci chiede se dunque vestita così non è abbastanza eccitante per i nostri gusti. E per sottolineare il concetto si volta di schiena e tira indietro il sedere, agitandolo nell’aria.Ho la gola secca, sento il cuore che mi batte forte. Se l’intenzione di Laura è quella di sedurmi, ha deciso che vuole riuscirci a tutti i costi, anche se deve farlo davanti a suo marito. Il mio sguardo viaggia da Laura a Marco a Laura, che continua a mostrarci il suo corpo avvolto in quella provocante parigina, in pose sempre più esplicite. Marco non dice nulla, ma non capisco se non dice nulla perché è stupefatto anche lui e non sa cosa dire o non dice nulla perché gli sta bene e sta lasciando giocare la sua mogliettina. Fatto sta che alla fine, Laura si avvicina a lui sculettando e gli piazza un metro di lingua in gola, badando bene di mettermi il sedere in faccia tenendo le gambe aperte. Quando noto la sua mano che accarezza il pacco del marito sopra i pantaloni della tuta mando a puttane i miei principi e le piazzo una mano sul culo. Mia sorella risponde con un gemito di approvazione ed allarga ancora di più le gambe per permettermi un migliore accesso alla sua parte più intima. Nello stesso momento si abbassa con la testa per iniziare un pompino a Marco. Mi avvicino a lei e le bacio le natiche, poi le scosto il perizoma e mi fermo ad osservare la sua bella fichetta bionda, piccola e delicata. Non so neanche se Laura se ne accorge, presa com’è dalla pompa che sta facendo a suo marito. Non posso più resistere: devo scoparmi mia sorella! Mi spoglio in mezzo secondo, poi le alzo la parigina sulla schiena e le strappo letteralmente di dosso il perizoma da 55 Euro comprato solo poche ore prima. Laura si inginocchia per succhiare meglio il cazzo del marito, ma tiene il culo in alto per facilitarmi l’accesso. Appoggio la punta dell’uccello all’entrata della sua dolce conchiglietta, ma qualcosa mi blocca: nonostante l’eccitazione a mille, ho ancora delle remore a scoparla. Laura intuisce i miei dubbi e dà un colpo indietro coi fianchi. La penetro senza neanche muovermi.Mi manca il fiato quando sento le pareti della fica di mia sorella stringermi il cazzo. Sono talmente eccitato che sto già per venire, così lo tiro fuori subito. Ma mi rendo conto che neanche in questa situazione ai limiti della follia posso fottermi mia sorella, qualcosa ancora mi blocca. Allora, ripensando a ieri notte, alzo la mira e le spingo tutti i miei 20 centimetri in fondo al culo. Colta di sorpresa, Laura molla la presa del cazzo di Marco e geme. Non certo un gemito di dolore: la mia Laura è abituata a farsi traforare il didietro e Marco ce l’ha più grosso di me. Probabilmente non si aspettava tanto coraggio dal suo fratellone. Suo marito invece la afferra per la nuca e la convince a riprendere lo spompinamento, cosa che mia sorella fa con piacere. La afferro per i fianchi ed inizio a fotterle il culo, spingendo sempre più a fondo. È la prima volta che sodomizzo una donna, e adesso sto facendo il culo a mia sorella! Solo l’idea mi eccita da morire. Il timore reverenziale che avevo fino a poco fa è sparito del tutto e adesso sono completamente concentrato nel metterlo nel culo a questa deliziosa bionda. Il più a fondo possibile. Mi chino in avanti ed inizio a smanacciarle quelle belle tettone che mia sorella ha sempre avuto, stringendole e strizzandole. In effetti, mi faccio prendere talmente dalla foga di quest’inculata che non mi rendo conto di star diventando violento. Mia sorella si agita sotto i miei colpi, e mi accorgo che le sto facendo male. Ma ormai ho rotto una diga ed il placido fratello maggiore ha lasciato posto ad uno scopatore arrapato. Laura geme, stavolta di dolore, e mi implora di fare piano, ma le sue preghiere sono incredibilmente eccitanti: ad ogni colpo aumento la forza e spingo sempre più in fondo. Poi sento un rumore gutturale e capisco che per farla stare zitta Marco le ha infilato il cazzo in gola.”Che troia di moglie che ti ritrovi… Lo sai che questa zoccola ha attraversato tutto il negozio vestita così? Scommetto che i due ragazzini che erano lì con le loro mamme si sono già ammazzati di seghe ripensando a lei, a quest’ora”.Marco sogghigna.”Lo so, è una vacca. Hai notato che non abbiamo tende alle finestre anche se viviamo al pian terreno? A questa troietta piace farsi guardare. È una puttana di prima categoria, tua sorella, altro che…”Sentire suo marito parlare in quel modo di mia sorella è troppo, sento che sto per sborrare. Ma decido che quello in cui mi trovo non è il posto giusto dove depositare la mia sborra, così le esco dal culo e la costringo a smettere di succhiare il cazzo di Marco per passare al mio. Comprensibilmente, Laura non vuole prendersi in bocca un uccello che le è appena uscito dal sedere, ma suo marito la afferra per i capelli e lei si trova costretta a spompinarmi. Lo spingo fino in fondo e le arrivo in gola. Vengo, e quando vengo Laura quasi soffoca. Quando lo tiro fuori dalle sue labbra l’ultimo schizzo la colpisce in faccia mentre lei sputa un po’ della mia sborra sul tappeto, il che fa imbufalire Marco. Scoppio a ridere pensando che a mio cognato dia più fastidio il fatto di aver macchiato il tappeto piuttosto che gli abbia praticamente violentato la moglie! Meglio così, perché ormai la mia bella sorellina mi ha fatto andare fuori di melone e quello che mi sono preso non mi basta già più.Marco non è ancora venuto, così costringe Laura a riprendere il suo pompino. Mia sorella mi dà nuovamente le spalle e visto che l’uccello non mi è certo tornato molle, decido di scoparmela e amen. La afferro per i fianchi e la tiro un po’ verso di me, infilzandola ed iniziando subito a fotterla velocemente. Ormai Laura è in nostra balìa, senza più difese. Nonostante io sia appena venuto, le sborro nell’utero in poco tempo, lasciando andare anche un urlo di liberazione. Mi siedo per terra a riprendere fiato, con Laura ancora a quattro zampe a ciucciare l’uccello del marito, che si dimostra particolarmente resistente. Ho la faccia tra le gambe della mia sorellina, che fino a 48 ore fa consideravo dolce e tenera e che adesso ai miei occhi è alla stregua di una troia da strada.Inizio a penetrarle la fica con un dito, poi ne infilo subito un secondo e poi un terzo. Mia sorella comincia a sentire la pressione della mia mano quando tento di infilare il quarto dito, ed inizia ad agitarsi. Il movimento mi fa eccitare e decido di andare fino in fondo: tolgo la mano, chiudo il pugno e provo a penetrarla con tutta la mano. Mia sorella lascia l’uccello di Marco ed urla di dolore, ma io me ne frego e continuo a spingere. Finalmente, sento le sue piccole labbra cedere alla spinta ed aprirsi. Di colpo le affondo nella vagina fino al polso e mia sorella non ha più modo di scappare al suo primo fist fucking. Dentro è molto calda, e molto stretta. Ha smesso di urlare: ora se ne resta ferma con la testa poggiata tra le gambe di suo marito, limitandosi a gemere e piangere. Mi chino in avanti per baciarle la schiena mentre apro e chiudo la mano dentro la sua fica, facendola sussultare di dolore. Ho il cazzo che mi scoppia, devo sborrarle nuovamente dentro. Laura si agita in maniera selvaggia quando inizio a tirare fuori la mano, spalancandole di nuovo la fica. Quando le esco del tutto, si abbandona a terra priva di forze, ma non la lascio respirare: mi sdraio sul tappeto e me la porto sopra, infilzandola subito con il mio cazzone duro. Lei appoggia le mani a terra e si mette ad agitare i fianchi in un movimento circolare, poi si piega verso di me dandomi uno dei suoi grossi seni da succhiare. Hai capito la sorellina? Prima frigna perché le faccio male e poi se la gode!Vedere che sua moglie non ha ancora raggiunto il limite della decenza fa evidentemente scattare qualcosa in Marco, che si avvicina e le si mette alle spalle. Ma mi sorprende, perché pensavo volesse prenderla in una doppia penetrazione, invece si inginocchia ed inizia ad accarezzarle le chiappe. Poi imita i miei gesti di poco fa, con le giuste variazioni, e le infila due dita nel culo. Laura si irrigidisce e cerca di voltarsi a guardare cosa le sta facendo suo marito, ma sa benissimo cosa sta facendo… Io mi fermo, tenendo il corpo di mia sorella ben piantato lungo l’asta del mio uccello. Laura cerca di divincolarsi ma la mia presa è salda. Suo marito le infila nel sedere anche un terzo dito e lei si abbandona contro il mio corpo, arrendendosi a quella dolorosa situazione. Sento la mano di Marco ruotare nell’ano di sua moglie e poi spingere nuovamente, più a fondo. Laura urla di dolore e io sorrido, notando solo ora la finestra aperta, priva di tende. Passasse qualcuno in giardino, non so se chiamerebbe la polizia o si fermerebbe a guardare. Marco spinge ancora e Laura emette un suono spaventoso, neanche l’avessero sgozzata. Adesso si ritrova nella più strana doppia penetrazione che si possa immaginare, con il cazzo di suo fratello piantato nella fica e la mano del marito in fondo al culo. Le infilo la lingua in bocca per non sentire i suoi lamenti, tanto lo so che poi le piace. Attraverso la sottile membrana che divide l’ano dalla vagina sento le dita di Marco che si muovono, solleticandomi involontariamente l’uccello. Inizia a tirare colpi nella fica di mia sorella, e suo marito mi prende il ritmo per spingerle la mano più a fondo nel sedere quando io mi tiro indietro. Laura inizia ad agitarsi sopra di me, muovendo i fianchi per venire incontro alle nostre penetrazioni e trarne il massimo piacere. Davvero, questa ragazza non ha limiti… Sento che sto per venire ed inarco la schiena tirando un colpo più forte degli altri. E urlo. Poi rimango fermo, con mia sorella che continua a muovere i fianchi alla ricerca dell’orgasmo che la mano di suo marito le può dare. Marco agita il braccio, lo ruota, spinge. Sento che apre le dita e le richiude, poi decide di tirare fuori la mano e allora Laura torna a provare dolore. Ma stavolta dura poco: appena uscito, Marco torna a spingere contro lo sfintere di sua moglie e stavolta penetra più facilmente, poi esce di nuovo ed inizia a spingere con l’altra mano. Allora capisco cosa vuol fare e mi tolgo da lì sotto.Laura inarca la schiena e tira su il culo per accogliere il fisting. Marco inizia a far andare e venire i suoi due pugni nel culo di sua moglie, appena uno esce l’altro entra. Il sedere di Laura è sempre sollecitato e sempre aperto, e lei se la gode come una vera vacca. Urla di piacere ed agita il corpo in preda all’orgasmo mentre le mani di Marco le trapanano il culo e spingono buona parte della sborra che le ho appena piazzato nell’utero a tornare verso l’esterno e gocciolare sul tappeto. Quando finalmente Laura viene, Marco si ferma col braccio in fondo al culo e poi lo tira fuori di colpo. Mia sorella si lascia cadere, scomposta, completamente priva di forze. La guardo respirare affannosamente, le gambe spalancale, il culo aperto e la mia sborra che le cola fuori dalla fica. È lo spettacolo più indecente che abbia mai visto, ma è anche il più eccitante.
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