Convivo da sei anni con il mio attuale compagno, Gianni, e con lui ho scoperto il piacere di far sesso con altri uomini liberamente e senza inibizioni, né paure, né stupidi sensi di colpa. Siamo una coppia molto affiatata e tuttora innamorata come il primo giorno o forse anche di più, e condividiamo questa fantasia che ormai mettiamo in pratica costantemente. Gianni mi ispira e mi incoraggia a sperimentare relazioni sessuali con altri amanti, ed io realizzo volentieri il mio desiderio di far sesso per il solo piacere di farlo, concedendomi liberamente a sempre nuove esperienze sessuali anche con più persone contemporaneamente.Abbiamo iniziato frequentando alcuni club privè in Francia. Qui l’entrata è strettamente riservata alle sole coppie, e quindi le prime volte ci trovavamo in mezzo a persone scambiste. Tuttavia mentre il mio compagno si limitava ad accarezzare il corpo di qualche altra donna o al massimo si soffermava un po’ a leccarle il sesso per poi tornare ad occuparsi di me, io provavo intenso il desiderio di sentire il membro pulsante di un altro uomo, amavo accarezzare quelli che avevo vicini, spesso volevo anche stringere le mie labbra su quelle aste turgide che mi vedevo intorno. Una volta mentre stavo proprio masturbando lentamente un ragazzo, mio marito mi sussurrò nell’orecchio: "Guarda ha preso un preservativo, lascia che se lo metta e poi sali sopra di lui e fatti scopare." Ricordo ancora adesso l’eccitazione che questa frase mi mise addosso, il mio uomo mi chiedeva di farmi scopare da un altro ed un ragazzo sconosciuto e visibilmente eccitato mi voleva! Io ero così troia che tra un istante mi sarei messa a cavalcioni su di lui, avrei guidato il suo cazzo dentro di me e l’avrei scopato con decisione. Credo di non essere mai stata così bagnata e ricordo ancora quella come una delle serate più sensuali della mia vita.Era la prima volta che facevo sesso con un altro sotto gli occhi del mio uomo, e questo misto di sensazioni che ho provato allora: sentirmi desiderata, sapere che mio marito mi voleva un po’ puttana e che io mi sarei proprio comportata così da troia, è una delle cose che più mi eccitano ancor oggi. Poi col passare del tempo altre sensazioni ed altri desideri hanno stimolato la nostra ricerca di sempre nuove esperienze con altri amanti, per esempio, la settimana scorsa Gianni mi ha portato in un club privè di Milano. Era la prima volta che andavamo in un privè italiano, dopo che per mesi abbiamo frequentato i privè all’estero, forse più seri.Non sempre troviamo ciò che cerchiamo. Anche perché i gusti cambiano con gli anni e noi allo scoccare dei quarant’anni cambiamo e ci evolviamo con il tempo. Finora, ci avevano interessato di più le coppie, ma poi, cambiando i gusti, cambiano anche i comportamenti. E così siamo andati in quel privè solo per cercare singoli. Gianni mi portava lì perché forse pensava che sentirmi desiderata da un singolo giovane mi avrebbe lusingata ed eccitata, mentre lui si eccitava tanto nel vederla con un ragazzo giovane.Non era facile trovare singoli validi, che mi sapessero trattare bene, eroticamente parlando, ma qualche volta si trovavano. La settimana scorsa, quindi, era stato uno di quegli incontri, rari a verificarsi, che ci procurarono un solo rammarico, quello di non esserci scambiati i numeri telefonici per distrazione. Lo avevamo adocchiato subito: giovane sui 25 anni, discreto, ben fatto e con il solo handicap di essere un singolo in un club dominato dalle coppie. Toccava a noi fare la primo mossa, anche se con discrezione; in quanto se fai capire i tuoi gusti ad altri singoli, non ne esci più. Infatti appena incrociammo il suo sguardo gli occhi di Gianni gli lanciarono un messaggio inequivocabile, mentre io facevo uscire lentamente le cosce dalla gonna. Da ragazzo intelligente, qual’era, aveva subito capito tutto. Il più era fatto. Sostammo nel corridoio del privè per un po’; lui dietro di me che mi appoggiava il suo ventre caldo ed il pene già duro. Cominciai a farmi toccare il culo, mentre io ero rivolta verso Gianni che mi guardava compiaciuto ed eccitato da quella situazione che io dolcemente assecondavo.Era molto dolce questo ragazzo, proprio quello che ci voleva per me che per la prima volta mi davo ad un singolo; il giovanotto, Franco si chiamava, procedeva con discrezione ma ciò non impediva ad atre persone che passavano di lì di accorgersi di ciò che stava succedendo. Decisi di andare oltre e rivolgendomi a Franco, visibilmente eccitato ed emozionato, come solo un giovane può esserlo, dissi: -andiamo nella stanza riservata alle coppie?….. ma senza mio marito!!! Annuì…… e così andammo via, mentre vidi, con la coda dell’occhio, mio marito che si dirigeva di corsa alla finestra da dove si scorgeva ogni cosa che succedeva nella stanza.Era veramente un bel ragazzo, fisico palestrato capelli bruni, occhi scuri. Cominciammo a giocare e mi resi subito conto che ci stavo veramente bene con Franco, ero proprio a mio agio, era così dolce che veramente era un piacere stare con lui.Mentre stavamo <giocando>, ci accorgemmo di essere guardati da dietro al vetro: era mio marito, ma ciò non fece altro che confermargli che, ciò che stava accadendo, era solo ciò che io e mio marito avevamo voluto fortemente, per cui proseguimmo nei nostri giochi. Eravamo splendidi, nudi e da ammirare, tanto da ricevere lo sguardo compiaciuto di altre coppie presenti. Mio marito dietro il vetro aveva cacciato il suo cazzo eccitato e se lo menavo come un bambino di 15 anni che vedeva per la prima volta un foto porno. Essere vista da mio marito mi eccitava moltissimo, come lo era anche per lui (più tardi mi confessò che la cosa che più mi lo aveva eccitato era stata quando io e Franco ci baciavano con le labbra e con la lingua appassionatamente, succhiandoci la nostra saliva, carezzandoci per tutto il corpo). Andammo avanti per un bel po’, felici di giocare e fare divertire anche mio marito. Come prima volta avevo deciso di non farmi scopare da Franco, ma la sua delusione durò poco, perché gli feci un pompino che se lo ricorderà per tutta la vita. Lo avevo leccato tutto, lo ingoiavo fino alla gola, gli avevo succhiato a lungo le palle gonfie e il suo glande lucente. Mi piaceva farlo arrivare fino al fondo della gola e avvolgerlo con la mia bocca vogliosa. E quando lo sentii esplodere dentro di me, feci fatica a contenere e a bere tutto quello sperma che solo un giovane poteva cacciare. Ma ci riuscii, e con un rivolo di sperma che mi scorreva in un angolo della bocca, sollevai la testa dal fiero pasto e mi girai guardando soddisfatta mio marito, eccitatissimo e con gli occhi che gli brillavano dalla felicità.Improvvisamente lo vedemmo entrare nella stanza, eccitato, col cazzo durissimo che ancora si menava. Entrambi gli facemmo segno di accostarsi: lo vidi felice ed eccitato di ricevere il nostro invito. Appena si avvicinò a noi, io gli dissi: -Amore hai visto che bel cazzo ha Franco? – Sorridendo mi rispose: -Certo è come piace a te!!! Duro, turgido, giovane….. troiona…. facciamo vedere a Franco come sei puttana- Mi fece girare appoggiata ad un divano e mi penetrò con foga nella mia fica ormai fradicia di umori, mentre Franco assisteva e mi carezzava e baciava con la sua lingua e le sue mani. Mentre mio marito mi prendeva da dietro come una cavalla e godeva nello stantuffarmi, io cercavo la lingua di Franco e il suo cazzone ancora turgido e duro che carezzavo con le mie mani impazienti.Ad un tratto vidi che mio marito volle toccare anche lui e sentire la durezza del cazzo di Franco: -veramente notevole- Disse e riprese a sbattermi fino a quando non mi riempì la vagina di sperma.Soddisfatto e appagato, disse a Franco che ci dovevamo rivedere perché io volevo incontrarlo di nuovo…. da sola anche…. tanto poi gli avrei raccontato tutto nei minimi particolari….. e questo lo avrebbe eccitato moltissimo. Nel bailamme che seguì, ci dimenticammo di chiedere il suo numero di telefono…. e anche lui…. forse, se andiamo di nuovo in quel privè lo incontreremo di nuovo.
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