Marco era molto stanco ma questo non gli impediva di avere una gran voglia di lei; l’aveva desiderata dal primo momento che l’aveva vista, con quel corpo sinuoso e perfetto, un fisico da fare invidia a parecchie modelle. Laura era la donna più bella che avesse mai incontrato. Adesso stava sorseggiando un drink nella sua sala, con lei accanto, pregustando il dopo. Chiuse gli occhi assaporando l’ambiente e li aprì al tocco delle labbra di Laura con le sue, sentendo sul viso il fiato caldo di lei: "Raccontami una delle tue fantasie sessuali", gli bisbigliò. Marco socchiuse gli occhi e la guardò, ma non riuscì a leggerle nel pensiero. Con un sorrisetto si passò la lingua sul labbro inferiore. "Tu che fai l’amore con me senza che io possa muovermi", rispose senza pensare. Lei lo portò in camera e lo fece spogliare mentre lei prese la sua sciarpa di seta lasciata sul divano; gli si avvicinò con un sorrisetto malizioso. "Ti fidi di me?". Per un’istante Marco provò paura, ma ormai non poteva tirarsi indietro. "Perchè non dovrei?". Lei si avvicinò e gli legò una sciarpa di seta rossa al polso. La seta sulla pelle e il profumo della donna lo eccitarono. Con il batticuore osservò il corpo stupendo della ragazza sopra di lui. Aveva seni grandi, vita sottile, fianchi torniti e gambe lunghe e snelle. Con quei capelli rossi e gli occhi verdeazzurri era il sogno proibito di ogni uomo. Con la mano libera Marco le sciolse i capelli, lasciandogli ricadere sulle spalle, vi passò le mani e la attirò a se. Lauren si ritrasse, gli afferrò l’altro polso e lo legò alla testata del letto con un’altra sciarpa. Marco si accorse che aveva stretto più di quanto pensasse possibile: fu colto da un brivido di paura e di eccitazione allo stesso tempo, al punto che temette di svenire. Quando lei gli afferrò le caviglie protestò. "Non, non voglio. Voglio potermi muovere." "E’ meglio se non puoi", rispose, legando le caviglie ancora più strette. A Marco venne il dubbio che non fosse la prima volta che Laura faceva questo giochetto. "Adesso sei in mio potere!" sussurrò sfiorandolo con le dita sulle gambe, sul pube, sul petto e quindi sulle labbra. Marco fremeva ad ogni suo tocco. Lentamente, dolcemente, gli passò la lingua dove prima l’aveva accarezzato; il respiro di lui si fece ansimante e Lauren sentì che che era eccitatissimo. Lo baciò e il suo membro rispose come animato di vita propria; la sua passione crebbe nel rendersi conto che non si poteva muovere e, quando Laura gli mordicchiò i capezzoli sensibilissimi, credette di morire per l’intensità del piacere e per il dolore. Sentì la tensione che gli saliva dentro, sapendo che Laura poteve fare di lui quello che voleva, e ciò lo stava portando vicino all’orgasmo. Vedendo ciò, Laura si affrettò a stringere forte con una mano i coglioni e Marco urlò dal dolore, allontanandosi dalla soglia del piacere. "Non crederai mica che finisca così", mormorò la donna e subito si accinse a prendergli il membro in bocca. Marco avrebbe voluto resistere ma l’eccitazione prese il sopravvento e il pene si risollevò. Mai pensava che una donna potesse essere così dolce e perversa, portarlo all’orgasmo per poi bloccarlo sul più bello. Sembrava che Laurea in quel momento vivesse per il suo membro, so lo passava nei capezzoli, lo massaggiava con la lingua, soffiafa forte dentro il piccolo buco, cercò perfino di penetrarlo con il suo capezzolo inturgidito e questo fece andare fuori di testa Marco. Non gli importava che cosa gli avesse fatto, l’importante e che il gioco fosse durato il più a lungo possibile. Dopo essersi passata il pene dappertutto, Laura decise che era il momento di poter godere di quel bellissimo cazzo. Si posizionò sopra di lui. Si potevano vedere colare gli abbondanti umori che la sua vagina eccitata aveva. Si abbassò pianissimmo, gustandosi quella bellissima sensazione. Dal canto suo mai Marco aveva avuto un’erezione così possente; sentiva di avere un’energia infinita. Laura, rimanendo immobile, iniziò a stringere e rilasciare il pene del suo compagno, che ansimava sempre più forte, smettendo quando sentiva che stava per raggiungere l’orgasmo. Poi all’improvviso iniziò a muoversi velocemente, passandosi le mani sui seni e sul clitoride ormai sensibilissimo dal lungo periodo di eccitazione, si abbassò sul corpo di Marco e mentre si muoveva iniziò a leccarlo sui capezzoli, mordicchiandoli sempre più forte col crescere dell’orgasmo, fino ad arrivare entrambi ad un’esplosione dei sensi che sembrava non finire mai e che li lasciò ambedue sfiniti sul letto.
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