Ricordate il capitolo precedente? Ci siamo lasciati che stava arrivando il marito. Dopo quella volta ci siamo rivisti tante altre volte. Abbiamo un’intesa straordinaria nel fare l’amore. Il desiderio di trasgredire è forte, ed a volte necessario, per raggiungere la giusta soddisfazione. Spesso parliamo di farlo con altri partner. A volte telefoniamo al marito mentre io le sto leccando la fica. E’ eccitante sentirla parlare affettuosamente con il marito del più e del meno, di quando ritorna a casa oppure di dove si trova in quel momento, mentre io la sto chiavando alla pecorina. Pericoloso ed eccitante. Oppure chiamo un fornitore mentre lei me lo sta succhiando. Gode come una porca sentirmi parlare di ordini di prodotti e di modalità di pagamento, mentre lo succhia. Mi guarda negli occhi e ride. Ultimamente parliamo spesso di sua sorella.Si chiama Roberta, ne abbiamo parlato così tanto con Manuela che mi sembra di conoscerla molto bene. Un fiorellino aggraziato, dolce e tenero. Manuela ne parla, come un bisogno inconscio di unirla alla nostra passione. Mi descrive la sua bellezza, mi parla della sua intimità. Percepisco la sua voglia di unirla a noi, alla nostra storia. …………………………………Adesso sono io che chiedo di lei., dove sta, che cosa fa, che cosa pensa, se è felice, come fa all’amore con suo marito. Divento sempre più curioso, e sempre più intrigante. Mi piace sapere di lei, e vorrei conoscerla più a fondo. Il desiderio diventa sempre più forte, Mi piacerebbe tanto fare l’amore con lei. Da sola o insieme alla sorellaOrmai è diventata come un tarlo nella mia mente. Spesso in qualsiasi momento mi scopro a pensare a lei. Immagino di dirle le cose più belle e carine. La immagino nuda. Immagino il suo corpo. Sento il suo calore.La notte prima di addormentarmi il desiderio di Roberta è più forte che mai. Di solito, durante il sonno, mi sopraggiungono sogni bellissimi in cui lei è al centro dell’universo.Quante volte ho fatto l’amore con lei, nella mia fantasia. Quante volte l’ho amata. Quante volte l’ho baciata. I nostri baci sono infiniti, le nostre bocche si cercano, e si uniscono in baci profondi e appassionati. Le nostre lingue si cercano dandoci sensazioni bellissime. Prendo il suo volto fra le mani, fissandolo nei suoi occhi immensi. Lecco le sue labbra umide, succhio la sua lingua.. Poi lecco il suo volto, le sue guance, il suo nasino, i suoi occhi, lecco le sue orecchie, e la sento vibrare come corde di violino. Il suo collo, le sue spalle. L’incavo delle sue spalle. Le mie mani e la mia lingua assaporano ogni centimetro della sua pelle profumata.Un tocco delicato sul suo vestito, e giù, ed io posso ammirarla nella sua nudità superiore. I suoi seni superbi, l’aureola color nocciola ed il suo capezzolo, già pronto per esser succhiato. La mia lingua sui suoi seni. I miei occhi chiusi e l’espressione estasiata, di chi sta gustando una delizia.Che bello quella sua parte del corpo, con i seni che prepotentemente si ergono in avanti sfidando ed invitando il mondo, nel duello dell’amore. Che bella visione il suo viso languido ed il suo corpo che ti si offre, dandoti e cercando amore, dandoti e cercando piacere, dandoti e cercando appagamento e felicità. Dandoti e cercando la vita, o l’essenza della vita stessa. In un attimo le braccia si tendono per abbracciarla, per schiacciare i suoi seni sul mio petto, e far si che tutti i sensi si fondono, per raggiungere una sensazione fortissima. A questo punto l’eccitazione è incontrollabile, ed io comincio a confondere il desiderio di Roberta con sua sorella Manuela. Non so più se sto fantasticando di fare l’amore con l’una o se sto realmente facendo l’amore con l’altra. La fantasia si confonde con la realtà. Il pensiero di amare Roberta si confonde con il modo in cui faccio l’amore con Manuela. Cerco la sua fonte del piacere gocciolante di desiderio, le dite si immergono come lama nel burro, risucchiate da quel pozzo dei desideri, e cominciano ad andare su e giu. I suoi gemiti si fanno più forti, diventano grida di piacere. Il bacino asseconda i miei movimenti, cercando il piacere supremo. La mia bocca incollata alla sua con le nostre lingue che duellano, spingendosi alternativamente nella mia bocca e nella sua. Mi piace succhiare la sua lingua, mugola sempre più. Con i suoi movimenti si sta scopando le mie dita, che adesso sono diventate tre. Accelera sempre più le sue ondulazioni, poi ad un tratto si contrae, emettendo un grido più forte degli altri. Le sue unghie si conficcano nelle mie spalle, spingendo la sua fica come a volersi prendere tutta la mano. La mia lingua continua a leccarla, indugiando sui capezzoli grandi e duri. Come mi piace leccare quei lobi, mi piace vederla smaniare, torturata dalla mia lingua. La mia verga nel frattempo è diventata dura come pietra, non ce la faccio quasi più. Gli prendo la testa fra le mani, la guardo con passione e voluttà, afferro due ciocche di capelli ai lati della testa, e lentamente ma con decisione la porto al cospetto del mio totem. Istintivamente apre la bocca. Anche lei vuole afferrare con le sue labbra quel palo di carne che svetta davanti i suoi occhi. La tengo bloccata per qualche istante, mentre lei spinge con la testa, desiderosa di avviluppare quella verga pulsante. Non comprendendo il motivo della mia resistenza alza gli occhi verso i miei, dicendomi “ti prego fammelo succhiare, ho voglia del tuo cazzo”. Lentamente libero la mia presa, ed in un attimo la sua bocca racchiude il mio sesso, dandomi una sensazione di beatitudine. Reclino il mio corpo all’indietro, offrendomi totalmente alla sua bocca vogliosa. Ho sempre pensato che i pompini migliori sono fatti dalla donna che riesce a godere mentre “adora” il suo simbolo del piacere. Lecca con una passione incredibile. Passa la lingua da tutte le parti, lecca le palle, le succhia facendole entrare tutto nella bocca. Prima l’uno poi l’altro. Poi le lappa. Ogni tanto si fissa a guardare quel ben di dio, con un’espressione di beatitudine. Lo riflette. Lo adora, per poi ingoiarlo rapidamente, facendo scorrere le sue labbra su e giù per diverse volte. Impazzisco dal piacere. Cerco di resistere per prolungare all’infinito quel piacere. Mi fa vibrare quando mi lecca l’interno delle cosce, su verso il pube. Poi scende più sotto fino a lambirmi il buco del culo. Mi prende una sensazione indescrivibile. Lei se ne accorge ed indugia in quel punto. Mi allarga il buchetto per infilarci la lingua. Sto quasi per scoppiare. Il mio cazzo pulsa nervosamente, la cappella è diventata violacea, l’asta mi sembra più grande del normale. Anche lei mi dice che è diventato grandissimo. Gode mentre me lo succhia. Mi titilla il buco del culo con il dito, mentre con la bocca continua a darmi sensazioni strepitose. Per non venire, la faccio smettere per cambiare posizione.. La metto sdraiata con la fica davanti i miei occhi. E’ rossa e fradicia di umori. Mi guarda con occhi supplicanti, Apro le grandi labbra facendo “emergere” il suo “bocciolo”, dritto e rosso come un piccolo pene. Mi chino e lo lappo con la lingua, emette un grido quasi di dolore. Continuo a lappare quel grilletto e lei grida sempre più. Muove il bacino con violenza. Con l’altra mano infilo due dita nella fica muovendole con delicatezza, ed intanto continuo a lappare la clitoride. Mi grida frasi come “mi fai impazzire, mi stai facendo morire, sono la tua troia” “Dio quanto sto godendo”.Tolgo le dita ormai fradice dalla sua fica e le infilo nel suo buchetto posteriore. Istintivamente mentre urla di piacere spinge con il suo culo facendosi entrare fino in fondo le dita. Gode in continuazione, a ripetizione. Finito un orgasmo ne genera un altro. Le mie dita cominciano a muoversi nel suo culetto, la mia lingua continua a lappare la sua fica. Dopo un pò di quel trattamento, e dopo aver recuperato il mio controllo, dallo stimolo di eiaculazione, ci mettiamo nella posizione di 69, con io sotto e lei sopra. Gli sto letteralmente mangiando la fica. Lei al colmo del piacere, lascia la mia verga e si alza inarcando la schiena, e volgendo il viso verso il cielo, e gridando per il piacere che sta provando. Poi si accuccia di nuovo per succhiare con rinnovata maestria il mio Cerbero. “Non ce la faccio più, voglio che mi scopi, mettimelo dentro, lo voglio sentire tutto nella mia fica” , mi supplica. A questo punto mi metto seduto, mentre lei mi monta sopra facendosi infilzare dalla mia verga dura e lucente. Io resto fermo, guardo il suo volto che assume espressioni da pazza invasata. Gli occhi rivolti verso il vuoto, cercando e concentrandosi sulle sensazioni che gli vengono da quella parte del corpo situato in mezzo alle gambe. Piccoli movimenti per percepire ogni minima sensazione, per far aderire nel migliore dei modi i nostri sessi. Poi inizia a muoversi non su e giù, ma con movimenti rotatori, Dopo un pò di questo movimento, il piacere comincia a montare, i movimenti si fanno più veloci. Gli occhi fissano il vuoto, la faccia assume espressioni quasi di paura per quello che le succede nella sua testa,e nel suo corpo, le urla si fanno più forti……Poi dopo un ultimo movimento inconsulto, il corpo si irrigidisce, la voce emette un grido più forte, e torna la pace dei sensi. Gli occhi mi guardano, il viso mi sorride, le braccia mi stringono e mi dice , “Dio quanto mi fai godere”.In questa fase mi piace guardarla, osservarla mentre di fatto si gode la mia “virtù” Io resto immobile , mentre lei come spinta da una forza incontrollabile mi usa per il suo piacere. Passata la furia devastatrice del suo ennesimo orgasmo, rimanendo nella stessa posizione, comincio a baciarla da ogni parte. Le nostre lingue si cercano, le mie mani strizzano i suoi capezzoli durissimi, e la giostra riparte per un altro giro. Il suo bacino ritorna a muoversi, questa volta con un su e giù facendo leva sulle sue braccia. Mi piace guardare il mio cazzo lucido dei suoi umori che entra ed esce dalla sua fica in fiamme. Lo vedo uscire quasi del tutto per poi immergersi in quelle carni morbide. Lei con il capo rivolto all’indietro geme di piacere. Le metto le mani sulle chiappe per agevolarla nei movimenti, per dare il ritmo alla sua cavalcata, alla quale lei imprimi un ritmo sempre in crescendo. Il suo culo mi sbatte sulle palle. Le strizzo i seni fino a fargli male, poi mentre viene gli schiaffeggio le natiche facendole diventare rosse. Lei prolunga l’orgasmo fino allo sfinimento ed il dolore si trasforma in un piacere sublime.La faccio girare con il viso rivolto in avanti, così mentre lei si monta in una posizione un pò più rilassante, e si gestisce il ritmo a suo piacimento, io le accarezzo i seni, gli strizzo i capezzoli, le accarezzo la schiena. Lambisco ogni centimetro della sua pelle. Lentamente. Delicatamente. Soffermandomi nei punti dove le sue reazioni sono più forti. Nei punti più sensibili. Vibra come un corda tesa. Con una mano mi accarezza le palle, mi passa l’indice sul solco del mio culetto. Si sofferma sul mio buchino, si bagna il dito con le sue labbra umide, e penetra con la punta del dito il mio anello. Il mio cazzo ha un sussulto ed aumenta di durezza, tanto è il piacere che mi da. Lei si muove sempre cercando piacere ad ogni movimento. Poi si gira e con lo sguardo languido mi dice che vuole essere presa alla pecorina. Gli piace essere montata. Si mette carponi con il culetto un pò alzato e la testa più in basso sostenuto dalle braccia. Io da dietro aspetto un po’, lei mi sollecita, vuole essere chiavata subito. Appoggio il glande alla fessura, indugio un po’, lo sfrego sulla parte bagnata, stimolo la clitoride. Lei geme, mi implora “scopami ti prego non ne posso più”. Allora affondo il mio dardo con un colpo di reni fino in fondo, fino alle palle. Lentamente ma decisamente. “haaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!, che bello, come mi piace il tuo cazzo, quanto mi fa godere……..” Mi fermo un attimo, la faccio soffrire, lei mi implora di muovermi, poi comincio lentamente a scoparla con un ritmo regolare….Il mio piacere è ancora controllabile, quindi pompavo con ritmo regolare ma continuo, lei ansima sempre più, mi dice “spingi più forte, di più, spaccami come è grosso il tuo cazzo, mi arrivi fino in fondo”, ormai è solo in balia del mio cazzo che lo stantuffa implacabilmente. Fin quando anche in questa posizione arriva l’orgasmo liberatorio, fra grida di piacere e di dolore. Dopo un po’ di quiete, riprendo a spingere, accelerando il ritmo ed aumentando la spinta, anche a me il piacere sta per arrivare. Amore mettimelo nel culo, ti prego. Inculami. Fammelo sentire dietro, ti prego spaccami il culo. E’ una donna indomabile. Lo tiro fuori dalla sua fica e punto il glande sul suo buchetto anale, non prima di averci ficcato un dito e poi due. Comincio a spingere, fin quando sento forzare l’anello, poi il mio cazzo è risucchiato nel suo culo. Un grido di dolore “mi fai male, è troppo grosso”, ma io la tengo ferma e a mia volta resto fermo anch’io. Pian Piano si abitua al nuovo venuto, la smorfia di dolore diviene di piacere, che cresce in un baleno, fino a quando comincia ad incitarmi di spingere fino in fondo. Anche lei spinge indietro per catturare tutta la verga che la sta impalando. Spinge e dice “spingi più forte” ” spaccami il culo” “come godo amore mio”. Con una mano si sgrilletta la clitoride. Io pompo in quel buco stretto. Ad ogni affondo sento il cazzo che scivola in quel fodero stretto e caldo, le palle che sbattono sulla fica calda e umida. Con le mani le strizzo i seni, prendo i capezzoli e li torturo, Poi le porto sulle anche facendo presa per poter spingere sempre più forte. I miei colpi la scuotono ad ogni affondo, a la fanno gridare di piacere. Più forte, più forte ti prego fammi godere…., io non mi fermo, anche per me sta per arrivare l’agognato piacere, poi si irrigidisce, ed emette un grido liberatorio. Io ormai prossimo al piacere, sfodero il mio sbatacchio, gli vado vicino ed esplodo il mio orgasmo sulla sua faccia. Schizzi di sperma la inondano in ogni angolo del suo viso, dei suoi seni. Schizzi a ripetizione che sembrano non dovesse finire mai. Prende il mio cazzo ancora pulsante, se lo porta nella sua bocca e succhia le ultime gocce che ancora fuoriescono. Lo coccola con la sua bocca con le sue morbide labbra vogliose, con la sua lingua vorace. Lo tiene in bocca e lo ripulisce di ogni traccia del prelibato nettare, fino a quando perde consistenza. Ancora golosa raccoglie con le dita la crema che ha sul corpo e sul viso e lo porta nella sua bocca come quando si lecca il dito bagnato nella Nutella. Le labbra racchiuse intorno al dito indice, con le guance infossate. Un risucchio, poi lo tira fuori con uno schiocco. Con la magica espressione di chi sta assaporando il frutto più prelibato. Poi ci abbandoniamo al meritato riposo fra le braccia l’uno dell’altra, meditando e fantasticando sulle delizie dell’amore.E’ stato bellissimo. Forse sarà ancora più bello poter scopare Roberta senza dover pensare di farlo con Manuela. Forse sarà ancora più bello farlo con tutte e due insieme. E’ un sogno che spero si realizzi al più presto. Manuela fammi questo regalo ed io ti farò veramente felice..Per fortuna che ci sono momenti come questi nella vita, che rendono sopportabili tutto il resto. Come sarebbe monotona la vita se non ci fosse l’adulterio.Ciao cari lettori, spero di potervi raccontare il seguito di questa storia, così come io vorrei si svolgesse. Forse non vi avevo detto che è una storia vera, che sto ancora vivendo.
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