G. era un uomo di 40 anni, ben portati, con un fisico asciutto, tipico di chi gioca regolarmente a calcio con gli amici una volta a settimana. Poteva dirsi contento della vita che conduceva: dirigente della filiale italiana di un’industria con sedi in tutto il mondo; una villetta a due piani vicino ad una grande città; una moglie, C., cinque anni più piccola ma con un fisico da ventenne, follemente innamorata di lui e che lo accontentava in TUTTO, soprattutto per quello che riguardava il sesso. Sembrava una coppia perfetta, di quelle che si vedono nei film d’amore, almeno fino a quando…..”Oggi si prospetta una giornata da incubo: in mattinata ho un incontro con i fornitori, e nel tardo pomeriggio arrivano i capi. Penso proprio che prima delle 9 stasera non mi vedrai rincasare”, le disse la mattina, mentre facevano colazione.”Non ti preoccupare, caro. Ti aspetto per una cenetta a lume di candela, sperando che tu non torni troppo stanco per il dopocena”, rispose lei ammiccando. G. sorrise all’invito della moglie, e già pregustò la serata.La giornata procedeva secondo programma, finché alle 4 una telefonata annunciava che uno sciopero aveva trattenuto i capi in sede e, avendo questi altri impegni, la preannunciata visita era rinviata di qualche settimana. G. però non avvisò la moglie del cambio di programma: pensava infatti di farle una piacevole sorpresa arrivando alle 6.Come previsto, alle 6 arrivò a casa, ma, davanti alla sua villetta notò parcheggiata una macchina che, ne era sicuro, non apparteneva a nessuna persona conosciuta. Temendo una rapina con la moglie in ostaggio, parcheggiò la macchina più lontano, si avvicinò senza fare rumore ed entro in casa passando per la legnaia; armatosi con la piccola accetta che usava per rompere i ciocchi di legno, si avventurò in casa, sperando di non incontrare nessuno eccetto C. Ovunque andasse, non sentiva alcuna voce né rumore; solo giunto vicino alla camera da letto cominciò a sentire la voce di C.: “Si… si… ancora… ancora…”. Incuriosito, sempre senza far rumore, G. guardò nella stanza, rimanendo nascosto dietro la porta. Vide così C. stesa sul letto, completamente nuda, che veniva violentemente scopata da un uomo, mentre con le mani masturbava altri due ragazzi. G. pensava che quei tre stessero violentando la moglie, ma non intervenne, perché la scena lo stava eccitando; e poi, C. sembrava non essere dispiaciuta della situazione, anzi. Dai suoi mugolii, sembrava proprio che stesse godendo. Si stava decidendo ad intervenire, quando vide la moglie fermare i tre e ordinare “Cambiamo posizione: vi voglio avere tutti e tre contemporaneamente”. Subito i tre si mossero: uno di quelli che C. stava masturbando si stese sul letto e la impalò nella figa; il secondo le entrò nel culo senza alcuna preparazione; quello che prima la scopava si posizionò davanti e le mise il cazzo nella bocca spalancata. I tre uomini cominciarono così a muoversi in perfetta sincronia, come se facessero queste cose da tempo, mentre la donna mugolava di piacere. Ogni tanto la compagnia si fermava, gli uomini cambiavano posizione e riprendevano, sempre con i tre buchi della donna riempiti per bene.Dopo una mezz’ora, la donna invitò “Sborratemi addosso”; i tre non fecero cadere nel vuoto quella richiesta: quello che si stava facendo spompinare uscì dalla bocca e riversò la sua calda sborra sul viso e sui capelli della donna. Poco dopo, anche quello che la inculava uscì e riversò il suo carico sulla schiena; infine il terzo le venne sui seni. C. nel frattempo prese a sditalinarsi e venne anche lei. Esausti, i tre uomini cominciarono a rivestirsi, mentre la donna prese 3 banconote da 100 euro e le porse a uno dei tre, dicendo “grazie per il bel lavoro che avete fatto. Perché non mi lasciate il vostro numero, in modo che se avessi bisogno di voi potrò rintracciarvi più facilmente?””Perché? – chiese l’uomo – Non ti piace andare in giro come una troia ad abbordare i primi che ti capitano sott’occhio?” e mentre parlava scriveva qualcosa su un giornale trovato sul comodino.G. si allontanò di soppiatto, andando a riprendere l’automobile; ritornò dopo pochi minuti e vide che la macchina misteriosa era sparita: era ovvio che fosse dei tre pagati dalla moglie. Aprendo la porta, disse ad alta voce, con tono allegro “Tesoro, sono rientrato prima. Dove sei?””Sono sotto la doccia. Mi sto facendo bella per te. Aspettami in salone, che tra un attimo ti portò qualcosa da bere.”G. però era già in camera da letto, trovando il letto sfatto e la rivista (di moda femminile, ovviamente) presa dall’uomo ancora sul comodino. Si segnò su un pezzetto di carta il numero scritto a penna, ma, mentre stava posando il giornale dove era, entrò la donna. “Come mai così presto?” chiese lei, imbarazzata, “Non dovevi tornare verso le 9?””Si, ma i capi non potevano venire, quindi perché tardare il rientro avendo una moglie appetitosa a casa?””E come mai avevi una rivista di moda femminile in mano? Non avrai cambiato gusti?” disse lei scherzando.”Per il tuo prossimo compleanno pensavo di regalarti un vestito e volevo un’idea della moda di quest’anno, ma oramai mi hai scoperto, quindi penso proprio che dovrò cambiare idea. Magari potrei farmi consigliare un bel regalo da chi risponde al numero segnato su questa rivista: visto come sono sacri questi giornali per te, deve essere una persona molto importante.””Veramente è solo una vecchia amica che ho incontrato stamattina mentre facevo un giro – disse lei arrossendo – non ci vedevamo da molto tempo, così abbiamo pensato di scambiarci i numeri di telefono e l’unico posto dove scrivere era questo giornale appena comprato.”G. sembrò accettare la risposta, ma in realtà stava già pensando al ‘regalo’ per la dolce mogliettina. Aveva infatti preso nota mentalmente del numero.
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