Il giorno dopo chiamò il numero di telefono, che nel frattempo si era segnato sull’agenda di lavoro come ‘fornitore’.”Pronto, chi è?””Sono il marito della signora che abita in via XXX, posso sapere il suo nome?”, disse G. riconoscendo l’uomo dalla voce.”M…M…M.. Come ha avuto il mio numero?””Ieri ho visto dove lo scriveva e l’ho appuntato sulla mia agenda””Lei era presente?””A dire la verità, sono arrivato al momento del quartetto, ma non so come era cominciato, né da quanto eravate lì, né chi siate. Anzi, perché non me lo dice lei?” disse con voce gentile.”Ieri pomeriggio ero al parco a leggere il giornale e godermi il sole, quando sono arrivati i due ragazzi (i nomi li ho saputi alla fine della giornata: F. e P.), che anziché studiare in casa erano venuti al parco con in mano una rivista porno. Si sono seduti affianco a me e hanno cominciato a sfogliare la rivista, facendo commenti non proprio gentili nei confronti delle ragazze, riprese mentre giocavano tra di loro, con vibratori o mentre ricevevano cazzi in ogni buco. Dopo poco è arrivata sua moglie, che ha cominciato a prendere in giro i ragazzi, sul fatto che sapevano solo farsi seghe e così via. I ragazzi stavano balbettando qualcosa, quando io intervenni, invitando la donna a verificare cosa sapessero fare. Mi aspettavo che la cosa finisse lì, ma sua moglie accettò la proposta, anzi chiese anche a me di partecipare: forse potevo insegnare qualcosa ai due. Salimmo così sulla mia macchina e andammo a casa sua. Ci fece sedere in salone, dove fece uno strip molto eccitante, per poi cominciare a spogliare noi tre, uno alla volta. Quando fummo tutti nudi, ci fece sedere sul divano e cominciò a masturbarci, per finire di far diventare duri i nostri membri. Poi, andammo nella stanza da letto, dove si è fatta scopare prima dai due ragazzi, poi da me e poi da tutti e tre contemporaneamente.””E a questo punto sono arrivato io. Molto bene, M.. Deve sapere che l’ho chiamata non con intenzioni cattive, ma per avvisarla che presto potrà rivedere mia moglie e farle quasi tutto quel che vuole, purché rispetti una condizione, che poi le dirò. Se può, rintracci anche i due ragazzi e dica loro di tenersi pronti.” E riattaccò.G. aveva un’idea di come punire la moglie, ma gli serviva un luogo adatto dove trovare gente sconosciuta in numero sufficiente. Quel fine settimana, C. chiese al marito se poteva accompagnarla a fare compere in una città vicina, perché aveva saputo di una nuova boutique che vendeva capi firmati a basso prezzo. Fu così che vide il luogo ideale per eseguire la punizione: un cinema porno. Restava solo da convincere la moglie a seguirlo, ma questo, conoscendo la perversione di C., era il problema minore.Riprendendo la strada di casa, G. passò di proposito davanti al cinema porno e stuzzicò C.”Secondo te, che tipo di persone andranno mai ad un cinema a luci rosse?””Penso ragazzi o uomini che non hanno una compagna, o comunque come sfogarsi con una persona in carne e ossa.””E non pensi che ci possano andare anche delle donne?”C. guardò il marito, cominciando a capire dove voleva arrivare: “Be’, una donna sola che va in un cinema porno può essere solo una troia. Però una donna sposata potrebbe seguire il marito, se questo lo desiderasse”.Era fatta, G. non ne aveva dubbi. Ora si trattava solo di organizzare il resto della giornata.Dopo qualche giorno, trovò il numero di telefono del cinema a luci rosse davanti cui erano passati: “Pronto, è il cinema XX?””Si, chi parla?””Sono il sig. XXXX. Senta, vorrei organizzare una visione un po’ particolare per una persona e vorrei sapere se è possibile farlo da voi.””Ma… sa che tipo di cinema è questo?””Lo so perfettamente e proprio per questo ho pensato al vostro locale. Ma se non si può fare, come non detto.””No, credo che non ci siano problemi, ma credo che sia meglio se parla con il direttore. Può telefonare domani pomeriggio?””Posso anche venire e parlare di persona, se non ci sono problemi.””Benissimo. Il direttore arriva alle 17. Immagino già conosca il nostro indirizzo.””Certo. Allora a domani.”Il giorno dopo, puntuale, G. andò al cinema e fu condotto nell’ufficio del direttore, al quale spiegò il piano, senza rivelare chi fosse la protagonista.”L’idea mi piace, ma vorrei un chiarimento: la ragazza in questione non creerà problemi? Sa, non vorrei avere grane con la polizia. Già almeno una volta al mese si fanno vivi quelli della buoncostume per verificare che non ci siano minori in sala; non vorrei trovarmi qui anche quelli della investigativa per una denuncia di stupro.””Non si preoccupi assolutamente. La ragazza è una mia conoscente intima, che ha dimostrato di essere portata a cose di questo genere. E comunque, se preferisce, posso metterle nero su bianco che sono io responsabile di tutto e la scarico da ogni responsabilità davanti alla legge.””Se le cose stanno così, non ci sono assolutamente problemi. Ha già deciso quando verrà?””Si: tra due giorni. Se vorrà, potrà fare un po’ di pubblicità con i suoi clienti abituali.”Tornato a casa, doveva convincere la moglie a seguirlo al cinema:”Sai, tesoro, ho ripensato alla storia del cinema porno…””…e vorresti andare per vedere un film? Non sarebbe meglio prendere una cassetta e vederla a casa, così la posso vedere anche io? Non è giusto che ti diverta solo tu!””Veramente, io pensavo al tipo di persone che vanno in un cinema porno: sarei proprio curioso di vedere che tipi sono. E visto che non vuoi che mi diverta da solo, potresti venire anche tu.””Anche io – chiese meravigliata C. – ma non credi che possa essere sconveniente? Pensa se ci vedesse qualcuno che ci conosce.””Se è solo per questo, potremmo andare a XXX, dove abbiamo visto quel cinema l’altra volta, e andarci durante una mattina durante la settimana. Tutti i nostri amici lavorano, tu sei casalinga e io posso benissimo prendermi una giornata di ferie, se ti fa piacere.””È una buona idea. Quando potremmo andare? Ora che hai messo la pulce, non vedo l’ora di fare questa indagine.””Domani no, perché non posso assentarmi senza preavviso. Se proprio vogliamo andare presto, possiamo andare dopodomani, che ne dici?””Ottimo, vada per dopodomani. E secondo te cosa dovrei mettermi?””Visto l’ambiente, non penso proprio un abito elegante. Potresti metterti quella camicetta bianca, una minigonna e tacchi a spillo. Inutile dire che devi metterti anche le autoreggenti.””Ma vuoi che i presenti si eccitino guardando me piuttosto che il film? Comunque, se vuoi che venga vestita così, ti accontenterò.”Perfetto, pensò G, tutto procede come previsto. Il giorno dopo confermò l’appuntamento al cinema e M. per avvisarlo dell’incontro del giorno dopo, ricevendone l’assicurazione che anche i due ragazzi sarebbero stati presenti. G. si raccomandò la puntualità e gli disse chiaramente “appena vedete mia moglie, avvicinatevi e ricordategli quello che avete fatto insieme, come se io fossi un nuovo amante. Anzi proponetele una cosa a 4. Al resto penso io.”
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