Mirella aveva preparato un ottimo caffé che ci aveva rimesso in sesto, eravamo in cucina seduti tranquillamente e completamente nudi, ormai i timori e le vergogne di Mirella erano lentamente scemati, solo Marta continuava ad essere elettrica in tutto, mi si sedeva sulle gambe con la ferma intenzione di eccitarmi di nuovo, ma non ce nera bisogno, stare vicino alle mie sorelle mi manteneva in uno stato continuo di eccitazione, era Mirella che ormai abbandonate le vergogne mi diceva, ma tu stai sempre con il cazzo dritto? perché questo ti infastidisce le rispondevo? o ti eccita, dai dimmi la verità sorellina dolcissima, ormai credo che i tabù per noi siano cessati, si alzava anche lei e mi veniva vicino, quando mi guardava il bastone mi diceva toccandolo, però debbo ammettere che sei fornito bene nelle parti basse, si metteva in ginocchio lo scappellava, e dopo averlo guardato di nuovo, me lo prendeva in bocca con Marta che la guardava meravigliata, cominciava a farmi un pompino da vera maestra, anche Marta si metteva inginocchiata vicino a lei, e dopo averla guardata per un po, gli toglieva il cazzo dalla bocca cominciando a succhiarlo lei, non lo sapeva fare assolutamente, ma adesso era Mirella che le diceva, dai che lo devi leccare senza farle sentire i denti, e poi la cappella la devi strusciare con la lingua come fosse un gelato, ogni tanto te lo mandi in fondo ma non troppo altrimenti ti da fastidio, e continui così a carezzarlo con la lingua.Senza che se ne rendessero conto, mi stavano portando verso una sborrata favolosa, io le avvisavo che stavo per venire, allora Mirella faceva togliere Marta che continuava a succhiarmi il bastone, mi prendeva per mano e mi riportava nella camera da letto, ma questa volta era dei genitori, il letto matrimoniale è più comodo mi diceva, e dopo che si era sdraiata con le gambe aperte mi diceva, dai, incesto o no, io ho una voglia di scopare che impazzisco, e sbrigati a infilarmi dentro questa meraviglia, e tu sorellina, dal momento che non sono una figlia di mignotta come te, vienimi sopra a cavallo, non l’ho mai fatto ma per la mia dolce sorellina adesso ci provo, dai che ti lecco la fichetta fino a farti morire, Marta si metteva a cavallo del viso di Mirella, che appena a portata di lingua cominciava a lappargliela, passavano pochi secondi, e Marta faceva la prima sborrata con un lamento incredibile, io entravo dentro la fica di Mirella scivolandole dentro con una inaspettata facilità, era fradicia di umori e aveva scopato alla grande, anche Mirella cominciava a lamentarsi per il piacere che provava, adesso aveva perso tutti i suoi timori e cominciava a gridarmi, dai fratellone favoloso scopami forte che hai un cazzo magnifico, spingilo bene dentro, fammelo arrivare nello stomaco dai, ma tu senti questa come perde, parlando di Marta, mi sta scolando in bocca come una fontana e non si ferma, eccomi che sborro di nuovo, dai continua a farmelo sentire come si deve dai, si allargava ancora con le gambe, e adesso sentiva che le mie palle le sbattevano sul culo, anche Mirella era una ragazza caldissima, era proprio una di famiglia, e Marta non trovava pace, adesso le chiedeva alla sorella di leccarle il buco del culo, e continuava a sborrare, poi improvvisamente Mirella mi diceva, dai Carlo, non sborrarmi dentro la fica, tiralo fuori e fammelo ciucciare un po che mi piace, cosi facciamo assaggiare la sborra anche a Marta che non la conosce.Ma improvvisamente squillava il mio telefono, mi dovevo fermare per forza, mi sfilavo dalla fica di Mirella con molto disappunto, e a cazzo dritto rispondevo alla chiamata, era nostra madre, che preoccupata per noi, voleva sapere come stavamo, non preoccuparti di noi mamma le rispondevo, qui nevica a più non posso, ma non ci manca nulla, abbiamo tutto e di più, e poi se si mette male in un ora i soccorsi arrivano, ma non credo che ce ne sia bisogno, e mentre parlavo Marta mi aveva preso il cazzo in bocca e aveva cominciato a leccarmelo, male ma lo faceva con molto trasporto, e ne frattempo si sparava un ditalino, la stessa cosa la stava facendo Mirella, ma in più stava con un dito nel culo di Marta, poi la mamma mi chiedeva di parlare con loro, le passavo Mirella che aveva la bocca libera, stesse raccomandazioni le faceva anche a lei, e finalmente toccava a Marta, che moto seccata lasciava il mio randello da succhiare, ma subito dopo era Mirella che me lo imboccava facendomi un pompino magnifico, ormai ero sul punto di sborrare, non ce la facevo più, era molto che andavo avanti così, tra lo scopare Mirella, Marta che me lo aveva ciucciato male ma con piacere, stavo per venire ma bloccavo Mirella dicendole, dai aspetta un momento, sto per sborrare ma aspettiamo nostra sorella, è giusto che anche lei si goda la mia sborrata, infatti appena finita la conversazione, Marta come un fulmine toglieva dalla bocca della sorella il mio bastone e lo riprendeva lei, adesso ero veramente sul punto di esplodere, le avvisavo che la sborrata era imminente, si mettevano con le bocche vicine una all’altra, aspettando che la cappella regalasse loro il frutto del mio piacere, infatti iniziavo a schizzare sperma con una violenza incredibile, il primo fiotto lo prendeva al volo Marta, mentre Mirella si impadroniva dei tre che uscivano di seguito, e adesso Marta con una mossa fulminea, mi afferrava il cazzo e se lo infilava in bocca, continuando a succhiare quello che rimaneva del mio godimento, poi si trastullavano a leccarsi una con l’altra, le poche tracce che avevano sul viso.Io mi ero sdraiato di nuovo sul letto e mi godevo il mio rilassamento, Marta mi si avvicinava come una gattina in calore, prima mi carezzava il viso, e poi iniziava a strusciarsi contro di me dicendomi, ma tu la voglia di leccarmi un po la passera non ce l’hai? certo che ne ho voglia le rispondevo, ma adesso fammi rilassare 5 minuti, poi ti lecco tutta la passera compreso il buchetto del culo, e quello so che ti piace da morire o sbaglio, no non sbagli Carlo, tu hai capito quale è il mio punto debole, in questo sono fortunata, così mi mantengo la fica sana tutto il tempo che voglio, quanto si gode a scopare non lo so, ma quando me lo sento nel culo che mi scivola fino in fondo mi fa impazzire, poi si girava verso Mirella che si stava godendo la nostra conversazione, e le diceva, non dimenticarti che fra poco Carlo te lo mette nel culo anche a te, e questa volta mentre ti entra dentro al buchetto me lo voglio godere io. Dalle vetrate della camera da letto, si vedeva la neve che implacabile e silenziosa continuava a scendere, questo ci dava uno strano senso di beatitudine e libertà, era bello essere completamente nudi al caldo e vedere questo spettacolo bellissimo della natura, intanto Marta con le sue carezze e moine, mi aveva fatto addrizzare di nuovo il cazzo meravigliosamente, ne approfittava Mirella che a colpi di lingua giocava con la cappella, e adesso Marta la pregava di mettersi a carponi per essere inculata, io andavo in cucina e ritornavo con il burro e l’olio per l’introduzione, nel frattempo Marta vedendo la sorella in quella posizione le diceva, aspetta un attimo, voglio provare a leccarti in culo come hai fatto tu e Carlo, e cominciava a lappare il buchetto di Mirella che rispondeva con dei prolungati mugolii, e così mentre preparavo il burro a cubetti Mirella faceva la prima sborrata ad opera di Marta, ora era pronta per la bisogna, Marta mi faceva l’occhiolino e il cenno di non fermarmi, ed era lei che introduceva il burro nel culo di Mirella, poi con l’olio sulla mano mi spalmava molto bene la cappella, era sempre lei che mi teneva il cazzo con la mano per introdurlo nel culo della sorella, poggiata la cappella sul buco senza averci messo prima le dita, trovavo difficoltà ad entrare, ma la manina di Marta faceva miracoli, cominciava lei a spingerlo dentro senza che io forzassi molto, poi finalmente la cappella entrava dentro per un bel pezzo, avevo preso Mirella per i fianchi e così non poteva sfilarsi da come la tenevo, continuavo a spingere e lei iniziava a strillare che le facevo male, era Marta che a questo punto le gridava, ma perché brutta stronza che credevi che a me non facesse male? sono stata zitta per godermi i tuoi strilli, cosi la prossima volta ci pensi invece di prendermi per il culo, mentre adesso nel culo lo prendi tu, e tu continuava rivolta a me, sfondala come si deve che poi le piace, io affondavo ancora e Mirella questa volta strillava dal dolore ancora più forte, Marta si era messa davanti a lei e si stava facendo un ditalino dicendole, ecco che adesso mi gusto la tua inculata e ci godo ancora di più, però possiamo fare cosi Carlo, mi diceva, adesso Mirella mi lecca la fica fino a farmi sborrare, e quando sono venuta tu gli levi il cazzo dal culo e lei te lo finisce con la bocca, si subito urlava Mirella, basta che ti fermi che mi fa molto male ti prego, Marta si avvicinava con la fica a Mirella che iniziava a leccargliela come una pazza, anche il grilletto le urlava Marta che li mi piace di più di tutto, e lei la lappava senza sosta, poi Marta si girava e le diceva dai leccami il culo che mi piace, e Mirella la seguiva in tutto quello che le ordinava, e infine Marta le scivolava sotto e cominciava a leccarle la fica dicendole, dai ricomincia con la clitoride che mi fa impazzire, ma come le sfiorava il grilletto a Mirella, cominciava a lamentarsi e poco dopo la sentivamo urlare, da si cosi Marta ancora che mi piace, e tu Carlo spingilo bene fino in fondo e sfondami il culo che mi stai facendo morire, ecco dai fammelo arrivare nello stomaco, ma che aspetti a spingerlo bene fino in fondo, madonna mi stai facendo morire, mi brucia il culo ma il piacere è fortissimo, e tu la sotto succhiami bene il grilletto che sto per sborrare di nuovo, eccolo dai eccolo, e nel frattempo iniziavo a schizzare un mare di sperma dentro al retto, Mirella lo avvertiva e lanciava un urlo di piacere, poi si accasciava sopra a Marta completamente distrutta, io non mi muovevo più da dentro a quel culo meraviglioso, e infatti il cazzo stentava ad ammosciarsi, ma anche io avevo i miei limiti, non volevo forzare la situazione, perché per farmi un’altra sborrata avevo tempo e fica in abbondanza, senza contare che avevo alla mia portata non uno, ma ben due buchi di culo sempre e completamente a disposizione, alla fine di malavoglia mi sfilavo, e mentre il culo di Mirella cominciava a colare sperma e sangue mischiato, mi si avvicinava Marta che miagolando come una gattina mi diceva, ti prego Carlo, leccami ancora una volta il buco del culo che mi fa impazzire, così io mi sparo un altro ditalino e sono contenta, si metteva alla pecorina mostrandomi quel buchetto favoloso, senza contare che aveva una fichetta così bella da sembrare finta, ma questa volta volevo fare di più, e mentre leccavo il culo a Marta, contemporaneamente le facevo un ditalino, adesso urlava veramente dal piacere che provava, e poco prima di sborrare, con le labbra prendeva la clitoride di Mirella e la succhiava come un biberon, questo la faceva arcuare come una balestra e anche se era sfinita e con il culo dolorante, anche lei sborrava ancora con un lamento prolungato e soffocato.Il tempo che siamo rimasti sdraiati e disfatti non lo saprò mai, ma quando aprivo gli occhi era gia buio, la neve non cessava di cadere bianca soffice e silenziosa, mi alzavo e andavo in cucina a prepararmi un caffé, dopo tutta quella ginnastica ci voleva proprio, poi sentivo trillare il telefono, erano di nuovo la mamma e il papà che ci auguravano Buon Natale, infatti erano gia le 23,30, svegliavo le due bambole e gli passavo il telefono, era sempre Marta che prontissima le diceva, stavamo dormendo, qui la noia ci assale e non sappiamo che fare e le passava Mirella, poi mi abbracciava prendendomi per i reni, e anche se era moscio, mi prendeva il cazzo in bocca cominciando a succhiarmi la cappella, io mi toglievo e ritornavo in cucina, e adesso Marta si era attaccata alla fica di Mirella e le lappava il grilletto, lei finiva la telefonata e presa dal piacere si girava mettendosi a sessantanove, e così dalla cucina mi stavo gustando questa lesbicata delle mie sorelle, quando gli portavo il caffé e le pregavo di smettere ero di nuovo con il cazzo dritto, Marta prima si metteva in bocca un po di caffé, e poi mi riprendeva di nuovo la cappella succhiandola con il suo caffé, e infatti dopo mi diceva, corretto al cazzo mi piace di più, io mi sedevo per stare tranquillo un po, ma le due assatanate, prima si scambiavano un cenno di intesa, e poi mentre Mirella in piedi sul letto mi sbatteva la fica in faccia, Marta aveva ripreso di nuovo a succhiarmi il cazzo, ma io oltre che ad essere stanco, avevo anche un appetito incredibile, mi toglievo da quelle due assatanate e le dicevo, ragazze, adesso ci prepariamo qualcosa da mangiare perché ho una fame nera, e dopo giuro che vi faccio morire a tutte e due, lo vedete è ancora dritto, e se vi comportate bene dopo io vi giuro che….ma…ma questa è un’altra storia.
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