Giulia e Gaia amiche da una vita, erano al terzo esame del primo anno di Università, ci tenevano molto al voto alto, e si preoccupavano di studiare con molto impegno, era Venerdì sera, e partiti i genitori di Giulia Gaia sarebbe rimasta a dormire da lei per studiare due giorni di seguito, così sarebbero state tranquille e nessuno le avrebbe disturbate, era dal pomeriggio che studiavano, una cenetta frugale e poi di nuovo sui libri, ma alle 23 si erano fermate per poi riprendere il mattino dopo, si erano fatte la doccia e cambiate per la notte, poi distese sul letto conversavano amabilmente.Era Gaia che diceva all’amica, mi dispiace molto per Roberto che deve passare questi due giorni da solo, ma lui gia sapeva che fino alla mia Laurea, dobbiamo sacrificarci per un futuro migliore, chiaramente mi manca anche per le altre cose, ma un sacrificio o si fa per bene altrimenti è meglio non farne, e quali sarebbero le altre cose che ti mancano le chiedeva Giulia, quelle intime le rispondeva, noi ci vediamo almeno tre volte a settimana, andiamo nella casa del nonno di Roberto che è vuota da tre anni, ma è completamente arredata, li siamo tranquilli e possiamo dare sfogo hai nostri piaceri, ma ci fai l’amore con lui le chiedeva Giulia, si lo facciamo da circa un anno, praticamente tre mesi dopo che l’avevo conosciuto, una sera eravamo sul letto completamente nudi come al solito, e quando me l’ha chiesto, non sono riuscita a dirle di no, ne avevo una voglia anche io che non puoi immaginare, e adesso sono felicissima di avergli regalato la mia verginità.Giulia si mordeva la lingua per la curiosità, ma alla fine la classica domanda, e oltre a quello che fate, le veniva di getto, Gaia le diceva con molta franchezza, che una volta sul letto, si spogliavano uno con l’altra, e mentre si baciavano continuavano a togliersi gli abiti, lei le sfilava la camicia, e lui le toglieva la gonna e così via, e poi una volta completamente nudi, ricominciavano a baciarsi in tutte le parti del corpo, ma la cosa più bella per Gaia, era senz’altro quando lui le leccava la fica, non hai idea le diceva, di che piacere intenso provochi la lingua quando te la passa sulla clitoride, sentire questa cosa liscia che ti si muove dentro e fuori è da diventare pazzi dal piacere, Giulia era visibilmente eccitata e continuava a seguire il discorso di Gaia, che parlando con l’amica, si era eccitata visibilmente anche lei, ma Giulia non resisteva molto ai discorsi dell’amica, e alzatasi dal letto le diceva, scusami ma debbo andare subito al bagno, entrava dentro e chiudeva la porta sbattendola, Gaia la seguiva perché si era preoccupata che si sentisse male, ma aperta la porta, la trovava seduta sul vaso tutta intenta a masturbarsi, Giulia si era fermata solo un attimo, ma poi vinto l’imbarazzo iniziale aveva ricominciato a masturbarsi, Gaia era rimasta un attimo sulla porta sbigottita, ma poi gli aveva detto, se sapevo che ti dava fastidio il discorso che ti ho fatto, non avrei parlato sicuramente, ma tu così non puoi rimanere sola, e si sfilava le mutandine iniziando anche lei a masturbarsi davanti all’amica.Erano una di fronte all’altra, Gaia aveva messo un piede sul bidè e cosi aveva la fica più aperta per passarci le due dita sopra, e mentre continuava le diceva a Giulia, ti prego allargati di più con le gambe, mi piace vederti la passera mentre te la fai, Giulia si alzava in piedi e si toglieva la camicia da notte, poi si sfilava gli slip che aveva scansato per farsi, e di fronte a Gaia, anche lei con il piede sul vaso aveva ricominciato a masturbarsi con più vigore, Gaia con un lamento prolungato sborrava una quantità enorme di umori, adesso li aveva sulle cosce che le colavano densi, dopo pochi secondi anche Giulia sborrava con un lamento gutturale.Adesso si guardavano e ridevano soddisfatte, e poi era Giulia che le diceva, a parte il fatto che ero carica, ma tu non puoi immaginare con che intensità ho goduto prima, tu che mi guardavi la fica, e io che guardavo la tua, non ci capivo più niente, ma ho goduto come una pazza veramente, anche a me ha fatto lo stesso effetto le diceva Gaia, era la prima volta che mi masturbavo davanti a qualcuno, pensa che non l’ho mai fatto neanche con Roberto, eppure è una cosa bellissima, senti le diceva Giulia, perché non andiamo sul letto e lo rifacciamo più comode? a me l’eccitazione non è passata anzi, anche a me è presa una smania di venire ancora le rispondeva Gaia, e si mettevano comode sul letto una di fronte all’altra, e Giulia diceva a Gaia, adesso fammi un favore, prima mi è piaciuto molto vederti mentre ti tiravi il ditalino, adesso quando lo rifai, mettiti con la fica bella larga, perché mi piace guardartela mentre ti masturbi, e soprattutto mi piace vederti sborrare, era quello che ti volevo chiedere io le rispondeva Gaia, allora facciamo in questo modo, ci mettiamo molto vicine e così abbiamo la visuale ottima, Giulia senza perdere tempo ricominciava a masturbarsi con foga, Gaia vedendo l’amica in quelle condizioni ricominciava con rinnovato vigore, adesso si stavano masturbando una di fronte all’altra, ed erano come ipnotizzate una dalla fica dell’altra, ma duravano veramente poco, infatti non passavano neanche due minuti, che sborravano copiosamente quasi insieme, adesso si stavano guardando con fare interrogativo, era Gaia che gli diceva, dimmi la verità non sei soddisfatta neanche te, eppure abbiamo sborrato due volte, si rispondeva Giulia, ma però manca un non so che per godere veramente bene non credi? Gaia mettendo una mano sulla fica di Giulia le diceva, possiamo provare in questo modo se vuoi, e iniziava a fargli un ditalino, Giulia non perdeva assolutamente l’occasione, infilata una mano in mezzo alle cosce dell’amica le ricambiava il ditalino che stava ricevendo, adesso si stavano masturbando con rinnovato piacere e vigore, e sborravano di nuovo insieme con un piacere molto forte.Adesso dopo aver goduto per tre volte, Giulia guardava fissa negli occhi Gaia, e poi chinatasi verso di lei le diceva, mi è presa una voglia improvvisa di leccarti la fica, non ti so spiegare il perché non ho mai avuto pulsioni lesbiche, ma questa sera con il tuo racconto, mi si è scatenata una libidine che non puoi immaginare, ti prego fattelo fare che è anche facile mi possa disgustare, ma prima lo voglio provare, vuoi provare a fartela leccare? Gaia la guardava sorridendo, e poi allargava la fica dicendole, se vuoi provare dai datti da fare, te l’ho detto prima che quando Roberto me la lecca mi fa impazzire, Giulia si metteva sdraiata davanti a Gaia e iniziava a leccarle la fica, ma passati pochi secondi, Gaia si sdraiava anche lei mettendosi a sessantanove e contraccambiava l’amica, adesso si stavano facendo un sessantanove veramente superbo, Gaia aveva fatto la sua prima sborrata ma Giulia non si fermava deglutendo gli umori che gli produceva, ma anche lei adesso la contraccambiava sborrandogli in bocca a sua volta, ormai erano talmente prese da questa nuova esperienza, che non si fermavano continuando a godere una dell’altra in continuazione, e le sborrate che stavano facendo ormai non le contavano più.Adesso si ritrovavano distese contrarie come erano state, sfinite completamente dai numerosi orgasmi provati, ed era Giulia che rivolta all’amica le diceva, ma lo sai che avevi proprio ragione sul piacere di sentirsi leccare la fica, io un godimento simile non l’ho mai provato, a parte il fatto che i miei orgasmi sono stati tutti solitari fino ad oggi, però una cosa mi piace chiedertela, io il ragazzo ancora non ho avuto il piacere di trovarlo, noi siamo amiche da tanti anni, ti dispiacerebbe se una volta a settimana ci incontriamo, magari nella casa del nonno di Roberto, perché come mi hai fatto godere oggi è stata una cosa incredibile, e non mi dispiacerebbe ripeterlo quando ne capita l’occasione, Gaia la guardava sorridendo e le diceva, non credo che mi sia difficile convincere Roberto a darmi le chiavi, magari le dico che mi servono per studiare tranquilla con te, però ad una cosa non hai pensato, e quale rispondeva Giulia, oggi è Venerdì ormai finito ma sempre Venerdì è, le rispondeva Gaia, abbiamo ancora Sabato completo e Domenica fino a sera, credo che il tempo per rifarci diverse sborrate leccandoci a vicenda non ci manchi, e adesso prima di addormentarmi, voglio risentire ancora una volta il sapore della tua passera le diceva Gaia, ricominciando a leccare la fica di Giulia, che non aspettava altro per affogarsi di nuovo con gli umori dell’amica, e questo era il sistema migliore per conciliarsi un sonno, che sarebbe arrivato provvidenziale, per recuperare quelle energie che perdevano liquide ancora una volta.
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