Ho già quarant’anni, sono sposata, del tutto normale, ancora carina ed ho una buona vita sessuale. Non mi manca nulla. In definitiva posso ritenermi felice. Qualche volta ho degli strani impulsi, che ho quasi sempre repressi. Ultimamente mi è venuta voglia, non so bene perché, di andare in giro senza mutandine. Ho invano cercato di pensare ad altro, ma mio marito eccitato dall’idea che gli avevo una volta confessato non mi ha certo scoraggiata ed ogni sera, tornato a casa mi solleva la gonna per vedere, e finora era rimasto deluso. Finalmente una mattina mi sono decisa. Lavata e truccata mi sono messa solo il collant sotto una gonna corta. Prima di uscire sono passata più volte davanti allo specchio per guardare l’effetto. Il collant trasparente non nascondeva nulla delle mie natiche e soprattutto della mia vulva liscia. Ho messo poi una sedia di fronte allo specchio per controllare se quando mi fossi seduta degli sguardi indiscreti avessero potuto scrutare la mia intimità. Dopo aver fatto tutte le prove mi decisi finalmente a passare una giornata vestita così, pensando già a quel che avrebbe detto e fatto mio marito quando sarebbe rientrato la sera. Ma la giornata prese tutt’altra piega…Andai al supermercato vicino casa camminando languidamente tra gli scaffali attenta agli sguardi di uomini e donne che non sospettavano che ero nuda sotto la gonna. Decisi di provare qualche gonna, per fare una piccola prova. Sola nella cabina inizialmente esitavo a togliere la mia minigonna per il timore che la commessa potesse venire e vedere che ero tutta nuda sotto. Presi poi coraggio e provai tutte le gonne e mi misi in diverse posizioni di fronte allo specchio, divertendomi a sbirciare le mie cosce, il mio culetto tuttora pregevole, la mia intimità. Seduta sullo sgabello della cabina di prova notai che il collant presentava una macchia di bagnato tra le gambe. Mi rimisi la mia gonna, ringraziai la commessa per la sua pazienza, ed acquistai la gonna più corta. Ero contenta della mia audacia. Sulla via del ritorno andai a trovare Anna, una mia cara amica, con la quale sono in perfetta sintonia e che conosce tutto della mia vita. Nel suo salotto noi ci confidiamo tutto dei nostri mariti, dei nostri figli, di tutto insomma. Ad un certo punto le mostrai il mio ultimo acquisto. Del tutto normalmente mi disse:“prova la gonna che voglio vedere come ti sta” Dimenticandomi di come ero abbigliata ho tolto la gonna che indossavo posandola sul divano. Anna si mise a ridere. “Dove vai conciata così, hai un appuntamento galante o ti sei dimenticata qualcosa stamattina?” Colpita soprattutto dalla sua risata risposi arrossendo dalla vergogna “No, no, ora ti spiego . Stamattina sono uscita senza mutandine perché me ne era venuta voglia e poi tu lo sai che Alain, mio marito è tanto che me lo chiede, e voglio fargli una sorpresa…” Anna rise ancora di più “allora presto ti farai una scopatina, spero che Alain non ritardi troppo perché si vede bene che hai voglia, sei tutta bagnata!” Diventai ancora più rossa e mi accorsi schiudendo le cosce che la macchia umida si era molto ingrandita e sentii che le mie labbra si schiusero dolcemente. Anna moriva dal ridere e per gioco cominciò a pizzicarmi cosce e gambe. Mi svincolai e cercai di rivestirmi. Anna si scusò dei suoi commenti: “Scusami, scherzavo. Se vuoi andare a rinfrescarti vai in bagno, fai pure la doccia se vuoi.” In collera risposi “grazie, ma devo tornare a casa a preparare la cena. Non devi trattarmi per quel che non sono solo perché sono senza mutandine!”“Sei la mia migliore amica – rispose – so che lo fai per un gioco sessuale con tuo marito, ma fai attenzione fuori, ci sono dei sadici che non giocherebbero leggero con te.“ “Grazie Anna, vado subito a casa” Presi l’ascensore fino al parcheggio sotterraneo ove il figlio più grande di Anna, di una ventina d’anni, ed un suo amico riparavano la loro moto. Mi avvicinai alla mia auto cercando le chiavi nella borsetta quando sentii dietro di me:“Dì un po’ puttana, non metti le mutande sotto la gonna e inoltre ti fai vedere da mia madre. Allora ora farai vedere anche a noi”“cosa volete, quel che faccio non vi riguarda, lasciatemi in pace” Il figlio sorrise e disse “penso che dirò a tuo marito che vai a letto con mia madre. Credo che sarà sorpreso e non sarà contento. E’ semplice so che sei senza mutande, tu ci mostri ora bene la tua fichetta, noi la guardiamo un po’ poi te ne vai. Non vogliamo scoparti, ma solo vedere una vera puttana che non porta mutande sotto la gonna” Ero inebetita. Erano in due e potevano fare di me quel che volevano. Risposi:“OK non voglio che mi facciate del male, vi farò vedere le cosce ma non avvicinatevi” La mia voce non era sicura e loro percepivano tutta la mia debolezza. “Non ce ne frega niente delle tue cosce. E’ la figa che vogliamo vedere. Noi stiamo qui fermi e tu resti vicino alla tua macchina. Promesso, vogliamo solo vedere. ”Sottomessa dissi di sì. Alzai la gonna scoprendo le gambe e il collant fece trasparire la mia vulva bombata. Il figlio fischiò d’ ammirazione“sei tutta liscia, bella porcellina, alza ancora per farcela vedere per bene. E’ bella l’amica di mia mamma, è bella e bbona” L’amico era rimasto silenzioso, am ora con tono imperioso disse:“Ora girati e facci vedere il tuo culo e chinati sul cofano che ho voglia di guardarlo bene” Feci un mezzo giro ed obbedii facendo come mi diceva. “Apri le gambe, oh che culo, tuo marito deve divertirsi davvero!“ Sottomessa ai loro ordini sentivo il desiderio aumentare ed i miei capezzoli tendere il fine tessuto della maglietta. Ma il peggio è che sentivo la figa riempirsi di umori ed il mio clitoride risvegliarsi. Il figlio riprese la parola:“girati di nuovo ora e stenditi sul cofano. Apri le cosce per bene che dobbiamo guardarti ancora meglio” Mi girai lentamente cercando di calmarmi e vidi che si erano abbassati i calzoni , e si masturbavano. Chiusi gli occhi sentendo il mio desiderio aumentare ancora di un gradino. Mi misi seduta sul cofano e poi mi sdraiai sul cofano con le gambe aperte e a penzoloni, conscia che si sarebbero accorti che della mia eccitazione. “Guarda, è tutta bagnata la troia,e ci fa arrapare. Puttana, hai voglia, vero ! Accarezzati, masturbati davanti a noi, facci godere guardandoti e non diremo nulla a tuo marito” Avevo troppa voglia ed al contatto delle mie dita mi sentii partire. L’ unghia del pollice ha aiutato il clitoride a fuoriuscire dal cappuccio ed io l’ho stimolato attraverso il collant, mentre le mie dita lisciavano la fessura aperta e bavosa. Venni rapidamente e udii i due amici godere praticamente in contemporanea davanti a me. Mi risollevai lentamente, con la testa che mi girava un po’ e vidi sul pavimento le tracce del loro seme caldo. I l mio collant era bagnato completamente tra le cosce. Mi riaggiustai e entrai in macchina. Durante il tragitto non riuscivo a togliermi la scena dalla testa ed ogni volta sentivo il desiderio aumentare e la fica riempirsi di un dolce calore. Tutto il pomeriggio resistetti alla voglia di toccarmi alla voglia di darmi ancora una volta piacere. Quando la sera rientrò mio marito, sollevò la gonna per vedere se ero nuda. Ebbe una grande sorpresa, non solo ero nuda, ma ero anche ben bagnata là sotto, e credetemi si fece onore quella sera. Più tardi nella notte tuttavia, ripensando alla mia avventura, raggiunsi toccandomi nuovamente il piacere, pensando a come i due ragazzi, se appena avessero osato di più, avrebbero potuto divertirsi con una troia che va in giro senza mutande sotto la gonna.

