Da alcuni mesi, complice l’esame di maturità, mi ero messo con Vanessa. A scuola me lasono sempre cavata bene un poco in tutte le materie, mentre lei ha sempre vivacchiatoscopiazzando a destra e a manca. Dovete sapere che Vanessa è la ragazza più bella dellaclasse, alta, dai lunghissimi capelli bruni con un corpo pieno di forme ancora giovanili,ma già armoniose ed eccitanti.Un sogno irraggiungibile per me, durato quasi 5 anni, lei è di famiglia ricca, efrequenta compagnie ben diverse dalle mie. Non è mai stata una snob, anzi è sempre stataaffabile e simpatica, ma i nostri mondi sono sempre stati troppo distanti perché iopotessi anche solo sperare.Questo sino alla primavera, quando con l’approssimarsi degli esami, lei mi ha chiesto dipoter studiare insieme a me, il migliore della classe, nella speranza di riuscire arecuperare e passare gli esami.Naturalmente io ho accettato, sforzandomi di non farmi troppe illusioni, ho cercato dimantenere un atteggiamento serio e professionale, ma con il passare delle settimane e lacontinua frequentazione, mi sono ritrovato follemente innamorato di Vanessa.Con mio grande stupore, lei ha dimostrato di gradire le piccole attenzioni che profondevoa piene mani, come solo un ragazzo innamorato può fare, e quando io incapace diresistere, le ho proposto di estendere i nostri incontri, ha accettato.Abbiamo incominciato ad uscire assieme, ad andare in pizzeria dopo lo studio, al cinema,sino a che una sera io mi sono gettato e l’ho baciata e lei non ha rifiutato, anzi…Malgrado tutta l’euforia che vi lascio immaginare, malgrado il pensiero di Vanessa, deisuoi baci, del suo fantastico corpo stretto al mio mi tormentasse in continuazione,riuscimmo a continuare a studiare con impegno e buoni risultati, Vanessa fu ammessa agliesami, e poi finalmente promossa, seppur con il minimo dei voti.Festeggiammo con una serata a lume di candela in un ristorante di lusso, volle a tutti icosti offrire lei, poi ci appartammo sulla mia macchina e per la prima volta feciall’amore con lei. Fu una sorpresa meravigliosa dal momento che Vanessa si dimostròabilissima e disinibita. Poi mentre rientravamo a casa e lei se ne stava languidamenteappoggiata alla mia spalla, mi fece la sorpresa più grande "Carlo, ho parlato con imiei, non sai quanto loro siano felici che mi sono messa con te, sei il primo ragazzo cheapprovano" , io trassi un sospiro di sollievo, dal momento che avevo sempre temutol’ostilità dei suoi legata alle nostre differenze sociali."Mi hanno detto che se voglio posso invitarti a trascorrere il mese di Agosto nellanostra villa al mare, ci verresti amore ?" mi domandò. Vi lascio immaginare la miarisposta. Due settimane dopo, partivo raggiungendo Vanessa nella loro villa al mare. Erauna vecchia villa sulla meravigliosa costa Amalfitana, in un tratto quasi inaccessibile,almeno per chi non possedesse una barca.La villa era grande e vi erano molti ospiti, Vanessa non mi abbandonò un’istante egradualmente mi presentò a tutti. Vanessa aveva un fratello minore ed una sorellamaggiore, e la villa brulicava di loro amici. Erano tutti simpatici e mi accolseroperfettamente, ma io e Vanessa, tutti presi dal nostro amore appena sbocciato preferivamorimanere la maggior parte del tempo da soli.Lei mi conduceva in spiaggette isolate, dove ce ne stavamo tranquilli a prendere il sole.Spesso si toglieva il reggiseno per prendere meglio il sole, ma credo anche perstuzzicarmi dal momento che la mia reazione era sempre ed immancabilmente uguale efinivano a rotolarci nella sabbia intenti a fare all’amore. Io all’inizio ero timoroso chequelle nostre lunghe assenze insospettissero i genitori di Vanessa, ma i miei timorifurono spazzati via, quando una sera con la massima naturalezza Vanessa mi prese per ilbraccio guardandomi con aria sognante e si congedò dai suoi dicendo "Buona notte atutti, io e Carlo vogliamo andare a letto presto questa sera".Per fortuna uscimmo in fretta dalla vista del gruppo, dal momento che io avevo assunto unacolorazione rosso gambero molto intensa, Vanessa se ne accorse e mi canzonò gentilmenteper il mio imbarazzo ingiustificato.Per la prima volta io e Vanessa trascorremmo la notte assieme, passai la notte adammirare, accarezzare, possedere quel suo meraviglioso corpo, e lei ogni volta rispose conentusiasmo, anzi più volte nell’arco della notte, venni scosso dal mio torpore dagliabili tocchi della sua lingua sul mio sesso.Ci addormentammo molto tardi, e di conseguenza ci svegliammo che il sole era ormai moltoalto e la luce inondava la stanza giocando sul meraviglioso corpo nudo di Vanessa. Quandolei si risvegliò si stiracchio, con un meraviglioso sorriso sul volto. Ci baciammo, poilei mi disse che voleva fare colazione, io assentii dicendo che anch’io avevo fame, e pertutta risposta, le si rovesciò acrobaticamente nel letto allacciandosi con me in unfantastico 69.Mentre lei abilmente provvedeva a risvegliare il mio membro usando le sue morbide labbra,e la mobile e calda lingua, io immergevo il mio volto tra le sue stupende cosce, aspiravogolosamente il profumo della sua rosea vagina, saggiavo con la punta della lingua le suegrandi labbra ed il clitoride già eccitato.Con meraviglia osservai la mia eccitazione crescere con la sua, gustai i dolci umori cheiniziarono a colare copiosi dal suo dolce sesso, la sentii irrigidirsi e fremere in predaad un’orgasmo mentre la mia lingua le tormentava il clitoride. Sentii la sua mano unirsialla sua lingua ed alle sue labbra e portarmi rapidamente alle soglie dell’orgasmo. Tentaid’avvertirla e di sottrarmi ma lei mi trattenne con decisione ed io le scaricai in boccail mio copioso orgasmo mattutino in bocca.Estasiato la sentii ingoiare golosamente il mio sperma e poi continuare dolcemente asucchiarmi e leccarmi mentre mi ammosciavo tra le sue labbra. Poi si staccò e miraggiunse baciandomi e nelle bocche ansanti si mescolarono i frutti dei nostri rispettivipiaceri.Dopo quella notte, mi sbloccai, e riuscii a comportarmi con maggior naturalezza anchequando eravamo in compagnia, ed allora Vanessa smise gradatamente di portarmi in postiisolati ma fece si che ci unissimo pienamente al gruppo di giovani che frequentavano lavilla.Notai subito lo speciale affiatamento del gruppo, e rimasi anche colpito dal fatto che lenumerose coppie non si ponevano particolari problemi nell’impegnarsi in effusioni anchemolto audaci in presenza degli altri. Spesso ne rimanevo turbato, ma visto che ancheVanessa si adeguava perfettamente, baciandomi ed accarezzandomi ogni volta che le andava,non ne fui certo dispiaciuto.Un pomeriggio, mentre io e Vanessa ce ne stavamo tranquilli a prendere il sole interrazza, due coppie ci passarono davanti dirigendosi verso l’approdo dove erano ancoratele barche "Vanessa, noi andiamo all’isola, vi unite a noi" cinguettò con voceelettrizzata la sorella di Vanessa "Non so, non ne abbiamo ancora parlato,incominciate a preparare la barca, se non ci vedete tra dieci minuti, andate pure senza dinoi" rispose Vanessa.Io rimasi incuriosito, e non appena si furono allontanati domandai "Di che cosa nonabbiamo ancora parlato ?" "Ma veramente, non so se è il caso, è ancora tantopresto" disse lei con il volto solcato da una ruga di preoccupazione" , io lesorrisi e le accarezzai il bel viso tranquillizzandola "Non voglio vedertipreoccupata, ma forse sarebbe meglio parlarne e togliersi il problema se ti preoccupatanto", "Forse si, ma non voglio che tu ti faccia idee sbagliate, io a te citengo veramente" disse lei per nulla sollevata .Mi protesi verso di lei e la baciai teneramente "Se vogliamo essere una coppia vera,dobbiamo saper affrontare tutto assieme" le dissi sorridendo e lei annuì "Vabene, ma promettimi di non arrabbiarti con me" io annuii. Lei raccolse il coraggio "Come avrai notato, qui l’ambiente è piuttostodisinibito" iniziò, ed io annuii "Il sesso viene affrontato con naturalezza, inogni sua forma, in passato abbiamo avuto ospiti anche delle coppie gay," aggiunsesenza riuscire a fissarmi negli occhi, poi di slancio prosegui "Mia sorella Rossanaed i suoi amici stanno andando all’isola, un posto tranquillo ed isolato, per fareall’amore tutti assieme, e ci hanno invitati".Rimasi un attimo incredulo stupito da quelle parole, poi mi sforzai di riprendere "Cihanno invitato ad un’orgia ?" dissi con la voce che mi tremava, e Vanessa annui"Ma non dobbiamo andarci per forza, anzi, dimentica tutto, fai come se non ti avessidetto niente" rispose lei con voce spaventata.Mi accorsi che la mia reazione era causa di quella sua paura e cercai di controllarmi e ditranquillizzarla "Stai tranquilla, non c’è niente che non vada, non tipreoccupare", "No scusami, sono stata una stupida, a molti ragazzi l’idea eccitaterribilmente, ho pensato che anche a te potesse piacere e ne ho parlato con Rossana, maho fatto una cazzata scusa" disse lei sempre più confusa.Le presi la mano "Ma anche a me l’idea eccita, è solo che non vorrei tu lo facessisolo per me, dimmi sinceramente, l’hai già fatto ?", lei annuì in silenzio "Eti è piaciuto,, ti eccita l’idea" dopo una breve esitazione, Vanessa, abbassando gliocchi annuì nuovamente "Adesso, chissà cosa penserai di me" disse con vocequasi piangente.Pensai che le parole non fossero adeguate in un momento simile, e malgrado la paura perun’esperienza nuova, mi alzai e la presi per mano "Su non piagnucolare ed andiamo, oi nostri amici se ne andranno senza di noi" le dissi con un sorriso aiutandola adalzarsi.Liberata dalla tensione Vanessa scoppiò a ridere ed insieme corremmo verso l’attracco,giungemmo alla barca mentre stavano staccando gli ormeggi "Era ora, pensavamo nonveniste e stavamo partendo" disse Rossana, la sorella di Vanessa venendoci incontrosul ponte del grosso motoscafo. Si rivolse a me "Sono molto contenta che tu sia venuto, Vanessa è entusiasta dite" mi disse appoggiandosi a me e strusciando il suo bel corpo contro il mio.Rossana era l’immagine di come Vanessa sarebbe stata cinque anni più tardi, anche seportava i capelli corti e non lunghissimi come Vanessa. Le curve giovanili e meravigliosedel corpo di Vanessa, nel suo venivano esaltate dalla pienezza della maturità, e la miareazione fu immediatamente evidente sotto gli slip, ed io rivolsi uno sguardo imbarazzatoa Vanessa "Scusa, ma ti assomiglia troppo" le dissi imbarazzato, Rossana siallontanò ridacchiando e Vanessa la sostituì baciandomi sensualmente "Non tipreoccupare di nulla" mi rassicurò "Scusami, ma sarò un poco impacciato, perme è la prima volta" lei annuì.La barca aveva accelerato e viaggiava veloce, guidata da Pier il fidanzato di Rossana, ungiovane industriale all’incirca trentenne. Ci portammo a prua e ci sedemmo, Vanessa siabbandonò tra le mie braccia a prendere il sole.Vicino a noi stavano Terry, una biondina dalle forme esili e slanciate da indossatrice eRoberto, due amici di Vanessa e Rossana "Vanessa, la presenza di Carlo ha scatenatotua sorella, guarda, non è riuscita ad aspettare l’arrivo all’isola" ridacchiòRoberto.Ci voltammo a guardare Rossana che era andata a raggiungere Pier, e la vedemmoinginocchiata al suo fianco intenta a spompinarlo con foga" il mio cazzo si ersequasi immediatamente premendo contro la schiena di Vanessa."Sento che incominci ad abituarti all’idea…." mi canzonò lei, ed io le voltaiil viso baciandola appassionatamente mentre le mie mani scendevano sui suoi sodissimi seni. Lei mi lasciò fare, poi quando le nostre labbra si staccarono "Non ti lasciaretrascinare dall’emozione, assapora tutto con calma" mi sussurrò.Mi misi tranquillo, per quando fosse possibile con Rossana che continuava a dar mostradelle sue eccezionali capacità fellatorie. Poi Soddisfatta Rossana smise ed andò astendersi al sole sulla poppa del motoscafo ed io riuscii a rilassarmi un poco.Dopo circa 20 minuti di viaggio arrivammo all’isoletta, gettammo l’ancora e con il canottoscendemmo a terra. Io e Vanessa seguivamo il gruppo che procedeva veloce con in testa lascatenata Rossana. Giungemmo ad una antica grotta, la sui volta era in gran parte crollatae che si trovava ad una cinquantina di metri al di sopra del mare.Il luogo era fresco ed ombreggiato, oltre che non visibile dal mare e con un sofficetappeto erboso preservato dalla mancanza del sole eccessivo. "Ragazzi, voiincominciate pure, io ed il novellino, vi raggiungeremo tra un po" disse Vanessastringendomi la mano e visto che Rossana incominciava a protestare con veemenza le risposedecisa "Sorellina, non avere tanta fretta, dagli almeno il tempo diambientarsi".Mi prese e mi condusse in un’angolo, ci stendemmo e mi baciò. Quando tornai a guardareverso il gruppo, rimasi imbambolato a guardare la scena che si presentava davanti ai mieiocchi.Ormai erano tutti nudi, Rossana e Terry stavano stese a terra l’una vicina all’atra, leloro mani accarezzavano i rispettivi seni, mentre le loro bocche s’intrecciavano sull’astatesa ed eccitata che Pier porgeva loro. Roberto invece era chino intento a leccarealternativamente le rosee ed eccitate vagine. La mano di Vanessa si era impossessata del mio sesso e lo accarezzava dolcemente "Tipiace ?" mi domandò ed io annui incapace di parlare "Chi ti piace di più, miasorella o Terry?" continuò."Tua sorella certamente" risposi di slancio "A parte i capelli è la tuaimmagine tra qualche anno" le dissi quasi a giustificarmi. Lei si tolse rapidamenteil costume "Leccami Carlo te ne prego" ed io mi gettai tra le sue splendidegambe affondando il viso sul suo pube ed inizia a leccarla con passione e lei risposerapidamente "Scopami" m’incitò ed io scivolai sul suo corpo penetrandola.La mia foga era eccessiva, lei mi calmò e mi trattenne sino a che non riuscii acontrollarmi. "Ti piacerebbe scopare mia sorella ?" mi domandò ed io ancorprima di rispondere affermativamente accentuai il ritmo con una risposta implicita"Ti ecciterebbe farlo mentre mi guardi scopare con Pier o Roberto, o magari con tuttee due ?" continuò lei giocando abilmente con la mia eccitazione.Mi tenne sulle spine a lungo, lasciando calare la mia eccitazione per poi rapidamenterisollevarla con nuove ed improvvise fantasie. Piano piano imparai a controllare leemozioni ed ad assaporare il piacere del gioco e più sicuro di me, mi staccai da lei e lapresi per mano "Smettiamo di giocare ed uniamoci a loro.Pier e Roberto stavano scopando Rossana e Terry alla pecorina e le due si baciavanolesbicamente, lascia Vanessa e mi posi in ginocchio davanti a loro, tenendo oscenamenteproteso il cazzo eccitatissimo "C’è un posticino anche per me ?" domandai, e ledue non risposero, ma si gettarono avidamente sul mio cazzo prendendo a leccarlo esucchiarlo in perfetta armonia.Vanessa raggiunse Pier e prese a baciarlo ed ad accarezzarlo, per poi abbassarsi espingersi a leccare perversamente il suo sesso che stantufava nel ventre della sorella.Iniziò un continuo scambio in cui le coppie si formavano e si scioglievano senzasoluzione di continuità. Scopai Rossana, Vanessa e Terry in tutte le posizioni possibili,guardai Vanessa scopare con gli altri e godere incrociando il suo sguardo con il mio.Stavo scopando Terry, mentre Pierre scopava Vanessa e voltai lo sguardo in giro edincredulo vidi Rossana danzare oscenamente scosciata su Roberto. Qualche cosa di stranoattirò la mia attenzione, guardai meglio e mi accorsi che si stava facendo inculare.Le emozioni mi sommersero nuovamente e per poco non venni nel ventre di Terry, Rossana siaccorse del mio sguardo stupefatto ed eccitato e mi rispose con un sorriso, poi rapida lavidi staccarsi da Roberto e voltarsi per ricalarsi affondandosi il cazzo nel ventre"Roberto protestò vivacemente , ma lei lo zittì "Roberto, cerca di essere unpoco gentile verso il nostro ospite e non fare tante storie" la sentii dire, poi lavidi chinarsi in avanti appoggiando i bei seni sul petto del maschio e sollevare invitanteil bel culo.Si voltò verso di me "Carlo, vieni qui ti prego" mi disse con voce roca, vidila sua mano raggiungere le natiche e scorrere lentamente nel profondo solco accarezzandolo sfintere. Mi staccai da Terry e la raggiunsi masturbandomi e rimasi in piedi a fissarla"La mia cara sorellina, non ti ha concesso il suo prezioso culetto vero ?" midisse "Ma io si, ti voglio dentro Carlo, inculami ti prego" mi disse stravoltadall’eccitazione.Con mano tremante per l’emozione mi avvicinai a lei, e piegando le ginocchia appoggiai ilglande allo sfintere ancora dilatato dalla precedente penetrazione. Appena la sfiorai leiemise un gemito eccitato, spinsi con decisione e la sentii dilatarsi ed accogliermi e benpresto mi ritrovai a stantufare nel suo capace culo, ed a sentire il cazzo di Roberto farealtrettanto separato dal mio solo da una sottile membrana. Rossana gemeva in continuazione scossa da un orgasmo continuo ed interminabile. Voltai losguardo e vidi Vanessa e Terry che spompinavano Pier alternandosi con perfettoaffiatamento. lui ci fissava compiaciuto. Quando lo vidi godere ed inondare con il propriosperma i volti delle due giovani, vidi Vanessa fissarmi mentre nella sua bocca cadevano lebianche gocce subito ingoiate voracemente. Non mi trattenni più ed il mio cazzo iniziò acontrarsi violentemente e ritmicamente scaricando nell’intestino di Rossana il mioabbondante carico di sperma.Mi staccai accasciandomi esausto mentre Rossana si staccava veloce da Roberto ed iniziavaa spompinarlo freneticamente sino a farsi godere in bocca e bere golosamente il caldosperma.La mia fantastica vacanza continuò sempre eccitante, ed il mio rapporto con Vanessa neuscì ancora rafforzato, l’ultima notte che trascorsi alla villa, la passammo assiemeconsapevoli che al rientro in città dure prove ci avrebbero atteso.L’università purtroppo lentamente ci separò, il nostro rapporto resistette per circaun’anno, poi la lunga lontananza e l’esuberanza giovanile ci separarono irrimediabilmente.Rimanemmo buoni amici sentendoci o vedendoci di tanto in tanto sempre più raramente. Laureato ed in cerca di un posto, mi presentai timoroso ad un colloquio di lavoro nelladitta del padre di Vanessa, dopo aver ricevuto una loro convocazione.Ed uscendo dal colloquio la incontrai sembrava mi aspettasse all’uscita, timida un pocoimpacciata, come mai l’avevo vista in passato. Ci salutammo ed io l’abbracciai e la sentiifremere tra le mie braccia "Visto che ci siamo incontrati non ti va di andare a berequalche cosa assieme ?" mi disse, accettai anche per scaricare la tensione accumulatanel colloquio.Poi soli, nel bar semi deserto ci fissammo a lungo e lei timidamente mi disse "Non tiho mai dimenticato, ti amo esattamente come 4 anni fa" ed anch’io mi accorsi diprovare gli stessi identici sentimenti, e la nostra vita insieme ricominciò d’incanto.Oggi Vanessa è mia moglie, la madre di mio figlio, la mia amante, la mia complice, la miaputtana….ed io sono l’uomo più felice della terra.
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