La mia prima esperienza sessuale e’ stata un vero disastro: persi la mia verginita’ sul sedile posteriore di un’auto durante un’estate a Forte dei Marmi all’eta’ di 20 anni. E se a questo aggiungo che mia figlia nacque la primavera successiva capirete perche’ lo definisco un disastro. Non certo per mia figlia, che adoro e che ha gran parte del merito nella mia rinascita. Il disastro e’ stato il matrimonio riparatore a cui questa gravidanza inaspettata mi ha costretta. Sono stata sposata con il mio primo marito per 15 anni e in 15 anni di matrimonio abbiamo fatto l’amore solo pochissime volte: imputavo a lui e solo a lui la colpa di tutto e non riuscivo piu’ ad avere un rapporto sessuale con lui. Le poche volte che abbiamo provato stavo talmente rigida che si risolveva tutto con un gran dolore da parte mia e con una sua eiaculazione sul mio pube, senza penetrazione. Quell’uomo che ho tanto odiato durante il matrimonio ora lo capisco, ora che vedo sotto una luce diversa mi accorgo di essere stata una stronza e di averlo letteralmente gettato io tra le braccia di qualche prostituta prima e di una amante, che poi credo sia diventata sua moglie, dopo. La mia sessuofobia mi ha impedito per altri 10 anni di avere rapporti con altri uomini: molti non appena ho divorziato mi hanno corteggiata, anche perche’ posso dire senza falsa modestia di essere una bella donna. Ho sempre avuto cura del mio fisico: palestra, massaggi e qualche vacanza in un beautycenter fanno si che anche ora che ho superato i 50 anni qualcuno si volta per strada a guardarmi. Da soli 5 anni ho riscoperto il sesso, anzi potrei dire di averlo scoperto e recentemente mi sono addirittura risposata con un uomo meraviglioso: talmente meraviglioso che sapendo di non riuscire a soddisfare i miei appetiti sessuali, ho 25 anni di fame arretrata, mi da la possibilita’ di soddisfarli con altri uomini perche’ a suo dire l’importante e’ che io sia felice. A lui piace molto farsi racontare da me tutti i dettagli dei miei rapporti e proprio da questo e’ nata l’idea di prendere il mio diario, anzi i miei diari che scrivo sin da quando ero ragazzina, trasformare le scarne note in racconti e provare a vedere se piacciono ad altri come piacciono a lui. A lui e’ dedicato il risultato di questa mia esperienza letteraria ma i ringraziamenti vanno anche a mia figlia Silvia, che mi ha aiutato a vincere la sessuofobia; ai miei uomini, da ciascuno dei quali ho molto avuto: e tra loro alcuni in particolare: Giorgio fanatico del suo corpo e delle sue misure con cui ho avuto il mio primo orgasmo; Francesco lo sporcaccione senza il quale il mio linguaggio sarebbe ancora molto freddo e direi frasi come "eiaculami sul viso" o "penetrami la vagina" mentre ora non ho certo vergogna a dire "sborrami in faccia" o "sfondami la figa"; e poi Carlo, il timido che a differenza del 99 per cento degli uomini e’ superdotato non solo a parole (badate donne, quando un uomo parla delle sue misure o quando leggete un racconto scritto da un uomo dovete togliere almeno il 25 per cento): e Marco con le sue eiaculazioni torrenziali che mi ha fatto conoscere i piaceri del sesso anale; e Antonio che mi ha iniziata all’amore di gruppo facendomi fare da nave-scuola ai suoi amici ventenni. Ma soprattutto a te Piero, adorato marito mio: ti amo!!!!
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