Finalmente si parte! Dopo un anno rintanata in casa ormai avevo perso le speranze di poter passare l’estate al mare. Mio marito infatti è fuori Italia per tre mesi ed io non avevo la minima intenzione di stare in qualche pensione da sola con la bambina per tutto il mese: sapevo già che non sarei riuscita a rilassarmi, anche perchè sicuramente avrei trovato dei mosconi pronti ad appiccicarmisi addosso vedendomi sola. Avevo già ormai perso tutte le speranze quando per fortuna mio fratello ha invitato me e la bambina a passare il mese di Agosto con lui e la sua famiglia nella cas che affittano tutti gli anni al mare. E così alle sette di stamani sono passati a prendermi ed adesso siamo in viaggio. Devo dire che già dal viaggio la mia scelta mi appare davvero come un colpo di fortuna: la situazione infatti è ideale, dal momento che mio fratello e sua moglie sono alla mano e discreti ed io mi trovo bene con loro, così come mia figlia si trova bene con la loro figlia minore, che ha più o meno la stessa età della mia. L’unico che mi sembra un po’ a disagio è mio nipote di 18 anni, l’altro figlio di mio fratello, che, sebbene molto educato, non parla mai e sembra piuttosto assente. Arriviamo alla casa al mare verso le undici e ci mettiamo subito a scaricare le valigie. Subito dopo viene fatta l’assegnazione delle camere: mio fratello e la moglie dormono nella camera a piano terra, accanto alla camera delle bambine, che hanno insistito per dormire insieme, mentre a me hanno riservato la camera al piano di sopra, quella che di solito è occupata da mio nipote, il quale forse non ha molto gradito il fatto di dovermela cedere, perchè vedo che è sempre più scuro e musone. A lui hanno riservato una stanza più piccola, di fronte alla mia. Sono un po’ dispiaciuta che lui mi possa considerare una scocciatrice, ma ammetto con me stessa che avevo troppo bisogno di questa vacanza. Durante il pranzo l’atmosfera è molto piacevole, le bambine si divertono insieme e sono molto buone per cui comincio già a sentire i benefici effetti del relax. Subito dopo pranzo mio nipote si alza da tavola, saluta educatamente e si ritira in camera sua, mentre io e sua madre restiamo a fare i piatti. Finite le faccende decidiamo di fare tutti un riposino e ci accordiamo per andare sulla spiaggia verso le 4. Decido allora di fare una doccia prima del riposino, così entro nel bagno accanto alla mia camera, passando davanti alla porta della camera di mio nipote. Il silenzio è assoluto ed io non posso fare a meno di chiedermi cosa starà facendo lì dentro: mi sembra impossibile che alla sua età dorma. Mentre sono sotto la doccia ripenso al suo strano comportamento e mi viene in mente che probabilmente ce l’ha con me per qualche motivo: infatti ripensandoci non mi ha quasi rivolto la parola ed ha fatto fatica anche a guardarmi negli occhi. Sto pensando queste cose mentre esco dal bagno con indosso l’accappatoio e come apro la porta sento la porta di camera sua che si chiude: a questo punto mi pare evidente che mi evita, vorrei solo sapere cosa gli ho fatto. Esco dalla mia camera verso le 4 e 10 e trovo gli altri già pronti ad aspettarmi per andare sul mare. Con mia grande sorpresa vedo che mio nipote non c’è e domando spiegazioni a sua madre: lei mi spiega che lui viene sul mare solo la mattina e che nel pomeriggio preferisce stare a casa a guardare la tv. La cosa mi sembra sempre più strana e mentre andiamo sulla spiaggia chiedo a sua madre se per caso lui ce l’ha con me per qualche motivo; lei mi risponde di non preoccuparmi e che lui non ce l’ha assolutamente con me, che è un ragazzo molto schivo e solitario e che sta bene per conto suo. Penso tra me e me forse è solo in un’età difficile e che non mi devo preoccupare, tanto più che sul mare si sta d’incanto e decido di godermi la spiaggia. Torniamo a casa e ci mettiamo a tavola per la cena e l’atmosfera è sempre molto piacevole, io mi sento già rigenerata ed anche mio nipote sembra più tranquillo tant’è vero che addirittura fa qualche battuta divertente: probabilmente è veramente solo molto timido, dopo tutto non ci frequentiamo molto e lui ha bisogno di un po’ di tempo. La mattina dopo ci alziamo di buon ora per fare colazione. Poi mio fratello, mio nipote e le bambine vanno sulla spiaggia ed io e mia cognata restiamo a rifare le camere. Mentre lei si occupa del piano inferiore io rifaccio le camere del piano di sopra. Mentre sono in camera di mio nipote la mia attenzione viene attratta dallo zaino di scuola che sembra pieno zeppo di libri: vuoi vedere che mio nipote durante il pomeriggio studia? Mi parrebbe molto strano, d’altra parte però non credo che abbia portato i libri a prendere un po’ d’aria di mare… Distrattamente e quasi senza pensarci apro lo zaino e mi metto a rovistare tra i suoi libri e .. . sorpresa! in mezzo, ben nascosto trovo una rivista porno: e così ecco cosa fa nei suoi pomeriggi… Decido di dare un’occhiata: c’à una moretta con un corpo snello ed un bel sedere che si produce in evoluzioni strabilianti con uno stallone con un uccello enorme: prima lo spompina, poi si fa montare, poi lo prende addirittura nel culo ed infine si fa sborrare in bocca bevendo lo sperma. Devo dire che le immagini non mi turbano affatto, anzi da una parte mi fa quasi piacere sapere che mio nipote è un adolescente come tutti gli altri. Durante il pranzo devo dire che la mia scoperta me lo fa guardare con occhi diversi: effettivamente non c’è niente di strano in lui e questo mi tranquillizza: si è molto sciolto e non solo mi rivolge la parola, ma addirittura ogni tanto mi guarda… Come ieri dopo pranzo ci ritiriamo nelle camere per fare un riposino, ma mentre sono in bagno a fare la pipì sento uno strano rumore vicino alla porta, mi alzo e vado a vedere e mi rendo conto che la porta della camera di mio nipote si sta chiudendo in fretta: ma allora mi spia dal buco della serratura il porco! In effetti però l’idea di stimolare le fantasie di un ragazzo mi attizza e decido di giocare un po’ con lui. Per la cena decido di osare un po’ e mi presento con un vestitino a fiori con la gonna corta ed i sandali col tacco a spillo; ho anche dato uno smalto rosso fuoco alle unghie dei piedi. Noto subito che mio nipote non mi stacca gli occhi di dosso e questo mi lusinga: so che me sta guardando come un maschio eccitato e posso notare come la sua attenzione verso di me è pressochè continua tanto che quasi non mangia. La cosa mi intriga da morire tanto che decido di spingermi ancora un po’ oltre: accavallando le gambe lascio cadere a terra un sandalo e dondolando la gamba arrivo a sfiorargli la folta peluria che ha sulle gambe: lo vedo diventare tutto rosso, intuisco che sta per scoppiare ed infatti dopo pochi minuti con una scusa si alza e corre al piano di sopra; la mia soddisfazione è enorme quando vedo accendersi la luce del bagno: è andato a masturbarsi! Prima di andare a dormire mio fratello mi ricorda che per il giorno dopo abbiamo prenotato una gita in barca tutti insieme dalla mattina alla sera: il suo unico rammarico, mi dice, è che suo figlio ha deciso di non venire con noi. Per tutta la notte ripenso a quello che è successo a cena: devo ammettere che sono sempre più lusingata ed anche un po’ eccitata, ma decido che il gioco è durato abbastanza e penso ad uno strattagemma per farlo finire… La mattina seguente ci alziamo tutti di buon ora ed a colazione ci ritroviamo tutti insieme; mio nipote è rimasto a letto dato che non viene. Finita la colazione siamo quasi pronti per partire, dico che vado in bagno e salgo le scale, busso alla sua porta e lo sveglio: “Volevo salutarti, noi andiamo, tua madre ha detto di fare il bravo!” “Ok. Ciao zia, divertitevi” mi risponde e dalla voce capisco che è ben sveglio. Così mi infilo in bagno e mi metto ferma ad ascoltare; subito sento un leggero rumore alla porta e mi rendo conto che lui mi sta spando dal buco della serratura; a questo punto mi tolgo il prendisole che ho addosso, mi tolgo il reggiseno ed infilo una mano nelle mie mutande e comincio a sditalinarmi platealmente guardando voluttuosa verso la porta: mi sembra di percepire il suo respiro affannoso e di sentire l’enorme eccitazione che ha addosso. Anch’io mi sto eccitando, sono tutta bagnata. Poi ad un tratto mi sfilo il tanga e lo getto a terra, mi infilo il prendisole e mi dirigo verso la porta lentamente; mi accorgo dai rumori che sta rientrando in camera sua, così quando esco la situazione in corridoio è calma e tranquilla; prendo la chiave del bagno e la metto in borsa senza farmi sentire. Durante il breve tragitto verso il molo già mi immagino cosa starà facendo mio nipote con il mio tanga fradicio e sento un certo pizzicorino salire su. Arrivati all’imbarco dico a mio fratello che ho un improvviso mal di testa e che devo assolutamente tornare a casa per andare a distendermi. “Non ti preoccupare, alla bambina ci pensiamo noi. Ci vediamo stasera!” e mi salutano mentre la barca sta salpando. Io mi dirigo a tutta velocità verso casa, entro e salgo immediatamente le scale attenta a non fare il minimo rumore. Il silenzio è assoluto, la porta della camera di mio nipote è aperta, ma lui non c’è: come prevedevo invece la porta del bagno è chiusa così mi avvicino di soppiatto e la apro. Lo spettacolo che mi si para davanti è indescrivibile: mio nipote è seduto sul bidet con il mio tanga ancora umido attorcigliato intorno al suo bastone teso all’inverosimile. Lui diventa tutto rosso e comincia a balbettare: è in imbarazzo totale. Io invece reagisco come mai mi sarei aspettata: la visione di quell’enorme bastone mi fa salire un’eccitazione mai provata, d’improvviso non penso più a niente, tutto quello che voglio è quell’enorme mazza. “Oh scusa!” gli dico. Poi rivolgo lo sguardo a terra vicino a lui e scorgo una rivista ancora aperta: è quella che ho visto nel suo zaino. “Allora non è stato il mio tanga a farti eccitare! E questa tipa sulla rivista che ti vorresti scopare!” gli dico con aria di finta irritazione. “…no…no zia… non è come credi…” “E che dovrei credere? pensavo che ti fossi eccitato pensando a me…” “Ma si.. cioè no… cioè…” è in imbarazzo totale non sa più che dire, ma noto con piacere che la sua verga è ben lungi dall’ammosciarsi “…è solo che guardo questa tipa perchè lei ti…” “…mi…?” “…ti assomiglia!” In effetti guardando meglio noto anch’io una certa somiglianza. “Ma che tesoro che sei! E poi non ti devi vergognare, anzi sono io che devo scusarmi di averti interrotto.” “Ma no zia, figurati…” “E invece ti ho disturbato e adesso devo rimediare!” E senza finire neanche la frase mi inginocchio ai sui piedi e glielo prendo in bocca cominciando a succhiare con avidità. Faccio scorrere la sua asta su e giù dentro la mia bocca e sento che sta gemendo. Ad un certo punto il suo uccello comincia a spruzzare a fontana ed io succhio tutto ingoiando più che posso mentre una parte di sborra mi cola giù per il collo. Sono come indiavolata, con la lingua gli pulisco ben bene la cappella. Lui mi pare incredulo, ha appena goduto e gli sta già tornando duro. Con una rapida mossa mi sfilo il prendisole e mi giro restando sempre inginocchiata. Lui mi infila immediatamente il suo uccellone tra le cosce e comincia a spingere. “Si.. dai così fotti tua zia! Sono la tua troia!” “Si troia! Godi!” e intanto mi stantuffa da maestro. A questo punto arrivo all’orgasmo e godo fragorosamente. Lui sfila il suo uccello ancora duro come il marmo e comincia a sfregarmelo contro lo sfintere. Ormai sono totalmente presa dalla situazione “Si dai fottimi anche il culo!” “Allora è vero che sei proprio una gran troia!” e comincia a spingere piano. Mentre sento il suo uccello violare le mie viscere il dolore si mischia al piacere rendendomi completamente pazza “Sborrami dentro, dai!” lo incito e lui, dopo avermi stantuffato a dovere, mi innaffia completamente le budella.
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