Sono un medico quasi 50eene. L’anno scorso io e mia moglie avevamo deciso di passare le vacanze estive con una coppia di amici. Pochi giorni prima di partire ci telefonò il mio amico dicendo che dovevano portarsi anche la figlia, appena 18enne visto che l’avevano scoperta in flagrante mentre faceva un pompino ad un suo amico in camera da letto dei genitori. Così..la punizione era che sarebbe venuta con noi. La ragazzina era davvero una bella fichetta: alta, bionda, occhi verdi da favola e due tettine non piccole che stavano sempre su da sole e ballavano ad ogni movimento..Quei capezzoli poi sempre puntati in fuori, e quel culetto tondo tondo sempre pronto a muoversi nel modo giusto..insomma, un vero spettacolo. I primi giorni la ragazzina li passò a tenere il broncio ai suoi genitori. In spiaggia se ne stava sempre sotto l’ombrellone, non si spogliava nemmeno, insomma, una vera lagna da trascinarsi dietro. Una mattina, mentre ero steso sul lettino e mi godevo il sole accanto a mia moglie chiacchierando con i nostri amici, vidi che la ragazzina si alzava e si spogliava, rimanendo con un bikini…da sballo. Poi prese dei soldi e si diresse al bar, muovendo il culo da infarto. Tornò con un calippo alla cola, si sedette sulla sdraio e lentamente iniziò a sukkiarlo con le labbra e con la lingua come se stesse facendo una pompa da favola. Mentre sukkiava apriva e stringeva le gambe e contemporaneamente socchiudeva gli occhi, guardandomi con una vera faccia da troia. Era una chiara provocazione rivolta a me, se se ne fosse accorto suo padre… sai che casino. Ma per fortuna il mio amico propose di andare a prendere un caffè, le mogli accettarono, ma io dovetti rifiutare visto che avevo il cazzo così duro che non mi potevo muovere. Così loro se ne andarono e io rimasi lì a guardare la troietta. Sukkiava ancora, e ora si spingeva anche a toccarsi le tette col calippo, mimando una bella spagnola. Ancora un minuto e sarei venuto così, senza toccarmi. Mi alzai di corsa e mi buttai in acqua, un bagno freddo mi avrebbe aiutato. La troietta però voleva divertirsi e si sedette sulla riva a continuare la pompa. Nuotai verso il largo, poi mi girai e la osservai: lei mimava la pompa e io mi facevo una sega sott’acqua, menavo il mio cazzo su e giù e intanto pensavo: Sìì… troietta, cosììì…sukkiami il cazzo, tutto,..tutto in fondo..ahhh… Lei dovette immaginarlo che mi stavo segando perché rideva…se la godeva tutta… Dopo pochi secondi venni con copiosi fiotti di sborra, e tornai a riva dove lei mi guardò sorridendo e chiese: “Ti è piaciuto?” Feci finta di niente e raggiunsi i miei amici sotto l’ombrellone. La sera decidemmo di andare a prendere un gelato al bar. Ci sedemmo ai tavolini, lei si era fatta carina, indossava una minigonna e un top che lasciavano poco spazio alla fantasia… Iniziò a fare foto in giro col suo cellulare, e subito mi chiese: “vuoi vedere le foto che ho sul cellulare?” “Certo” risposi. Per farmele vedere meglio si sedette sulle mie gambe…e mentre guardavamo le foto insieme agli altri per non destare sospetti, lei iniziò a strusciarsi sul mio uccello che diventò subito duro. Si strusciava avanti e indietro facendomi una sega col suo culetto. Non capivo come facessero gli altri a non accorgersene. Stavo quasi per venire di nuovo e trovai la forza per alzarmi con la scusa di voler fare una passeggiata. Con l’attrezzo così duro facevo fatica a camminare, per fortuna nessuno se ne accorse. Il giorno dopo stavo ancora dormendo quando sentii bussare alla porta. Il mio amico mi disse che sua figlia non si sentiva bene e mi chiese di darle un’occhiata. Lasciai mia moglie a dormire e andai nella loro stanza. La ragazza mi disse che aveva dolori al petto e basso ventre. Mandai i miei amici a chiedere qualcosa di caldo di sotto mentre io la visitavo. Le chiesi di alzare la camicia da notte per auscultarla con lo stetoscopio, e rimasi di stucco appena vidi che non indossava alcuna biancheria. Il suo corpo era lì, nudo sotto le mie mani. Mentre la auscultavo, era inevitabile sfiorare i suoi capezzoli, e ogni volta lei si lasciava sfuggire un mugolio.. mmm…. Poi mi disse che aveva dolori al basso ventre. Con la mano le feci la palpazione e lei ogni volta diceva: più giù.. più giù… più giù… indirizzandomi verso il suo pube. Arrivato all’altezza dei peli (delizioso triangolino) disse: “Ancora un po’ più giù, dottore.. scivola ancora un po’ più giù” Indirizzai la mia mano dentro le sue cosce che teneva serrate… “Ah..dottore…sì…più giù.. così, ma faccia piano che mi fa male..” Le piaceva ma non apriva le cosce, la troietta..le piaceva questo gioco, la assecondai e insinuai il dito strofinando la fichetta dove mi aspettava il clito, bello teso e turgido. “Così.. dottore, bravo.. mi fa male proprio lì..” “Non avere paura, ora con un massaggino passa tutto” mentre le strofinavo il clitoride con la mano serrata tra le sue cosce sentivo la fichetta bagnarsi sempre di più. Il mio cazzo intanto bello duro iniziava a mostrarsi fuori dall’elastico del pigiama, dalla fretta non avevo avuto tempo di vestirmi. Così..con una mano continuavo a stroinarle la fica e con l’altra accarezzavo con nonchalance il mio uccello. Ad un tratto decisi di cambiare gioco: “Girati, voglio vedere se hai la febbre” La feci girare a pancia in sotto, presi il termometro e senza mai smettere di strofinare il mio cazzo duro, diressi la punta del termometro verso il buchetto. Lei fece scivolare una mano sotto la pancia per continuare lo strofinamento di fica, e io introdussi il termometro nel culetto. “Ahhh…dottore…mi fa male..” disse, ma nel frattempo alzò di più il culo e strofinava la mano ingoiata come una vacca. Io intanto avevo tirato fuori il mio uccello, tanto lei era girata, e iniziai a segarmi alle sue spalle.”Zitta… ora entra e poi il dolore passa..ahhh…zitta…zitta… dì la verità..fa tanto male? Tanto?” La mia voce era piena di eccitazione. “Non tanto… ma cosa sta facendo, dottore?” Dio, che troia la ragazzina “Ti misuro la febbre” e spinsi il termometro tutto dentro, poi lo muovevo su e giù come fosse un piccolo vibratore. Su e giù, ma anche in tondo. “Le piace misurarmi la febbre, dottore?” “Molto..e a te piccola vacchetta? Ti piace sentire il termometro nel culetto?” A queste parole la ragazza iniziò a strofinarsi sempre di più e muovere il culo davanti alla mia faccia. La mia mano menava il cazzo su e giù, al ritmo del termometro dentro il culo. Se fosse entrato il mio amico avrebbe visto proprio un bello spettacolo! Sentivo che stavo per esplodere..non sapevo che fare, non volevo cedere alle provocazioni di quella ragazzina ma alla fine non resistetti. Le dissi: “Hai bisogno di una bella purga!” Tolsi il termometro, la feci girare, la presi per i capelli e le sbattei il mio cazzo in bocca prima che potesse dire ah. “Sukkia, prendi la purga, ti fa bene, sukkia, sukkia troietta dai…” Sentivo la sborra salire e appena lei mi guardò col suo sguardo arrapato, esplosi nella sua bocca. Lei ingoiava come se non avesse fatto altro nella sua vita. Ingoiò ogni centimetro di sborra calda. Ebbi appena il tempo di ricompormi che entrarono i miei amici. “Tutto bene, non preoccupatevi, era una piccola colica, ma per fortuna porto sempre l’occorrente con me. La ragazza sta bene, e se la colica si ripeterà, sappiamo qual è la cura adatta.”
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