Finalmente è arrivato il giorno che ho tanto atteso, domani partirò per la mia prima vacanza.Ho studiato duro, impegnandomi e sacrificandomi per arrivare alla laurea. I miei amici andavano a divertirsi ed io in casa a studiare pur di laurearmi .Quante rinunce, tante volte ho detto no alle colleghe che mi invitavano ad uscire, per poi naturalmente passare la notte a… ripassare la lezione; che figure da finocchio. Ho evitato perfino di avere la fidanzata,per non avere distrazioni;ma ora c’è l’ho fatta: laurea in ingegneria con il massimo dei voti e pronto un colloquio assunzione alla fine della vacanza. Vacanza forse è una parola grossa, non avendo molti soldi in famiglia passerò il mese di Agosto dai miei zii a Milano; andrò a trovare mia zia Carla,sorella della mamma, sposata a Milano, che da circa dieci anni non ritorna al paese per motivi di lavoro.Arrivo alla stazione di Milano e con mia grande sorpresa vedo arrivare zia Carla, ormai quasi sulla cinquantina,e per poco non svengo. Zia Carla,per come la ricordavo io era una bella donna in viso, ma un po’ pienotta; ma ora mi trovavo di fronte ad una bomba: sembrava una ragazzina, dalla maglietta gialla aderente si intravedeva un seno da urlo e dai jeans attillati si vedeva un culo perfetto, quasi scolpito. La zia vedendomi imbambolato: Sergio- che fai-non mi riconosci più? Son passati dieci anni , io son cambiata, ma non credo di essere irriconoscibile.Per strada in macchina gli ho riassunto dieci anni della mia vita e lei ha iniziato a parlare della sua.Al contrario delle apparenze aveva sofferto molto, noi giù non lo sapevamo;lo zio era molto malato da tempo e al momento si trovava in Ospedale e lei dopo una crisi nervosa aveva trovato la forza di andare avanti lavorando come una matta in palestra (Ne aveva tratto vantaggio il fisico).Di giorno girovagavo per Milano, e la sera andavamo in Ospedale a trovare lo zio.Una sera di ritorno dall’Ospedale il bus, non so per quale motivo era strapieno ed io mi ritrovai schiacciato tra il finestrino, alle spalle, ed il corpo della zia, anch’ella di spalle. Indossava una camicia bianca ed una gonna morbida nera, io avevo dei pantaloni di lino molto fini, ed il mio cazzo era a contatto diretto con il suo culo; dopo qualche attimo ebbi un’erezione tremenda, credevo di rompere pantaloni e sfondare gonna. Lei se ne accorse e mi guardò per farmelo capire; diventai rosso ma non riuscivo a controllarmi. Dopo un po’ la folla diminuì, ci fu più spazio ma non so perché lei non si spostò ed io rimasi fermo; continuava a muovere lentamente il culo,evidentemente la cosa gli piaceva. Ad un tratto sborrai; lei rimase immobile, divenne rossa, e mi guardò:che è successo? Volevo sprofondare, come si scostò notammo i pantaloni tutti macchiati;anche la gonna all’altezza delle natiche era bagnata. Fortunatamente eravamo arrivati, visibilmente imbarazzati abbiamo corso verso casa.Appena chiuso il portone,ci siamo guardati: Zia non so cosa mi è successo , io non volevo.-Non preoccuparti, sai non ricordavo più cosa significava quel calore; lo zio da oltre dieci non mi sfiora, e oggi non so cosa mi è preso.Non aveva finito la frase e già il mio coso era ritornato talmente duro da rompere quasi i pantaloni:-ma che fai ti stai ancora eccitando per una vecchietta? zia non sei una vecchietta, sei bellissima, sai neanch’io ho avuto tanti contatti ,anzi per nulla. Tutto ad un tratto,non so come l’ho abbracciata e poggiando le labbra sulle sue gli ho infilato la lingua e dopo qualche secondo di titubanza, ecco che mi risponde con un bacio di fuoco. Ho iniziato a baciarla in viso e nel contempo le mie mano alzavano la gonna e abbassandole gli slip toccavano quel meraviglioso culo disegnandole le perfette forme.Non capivo più niente in un baleno gli avevo tolto la gonna, la maglietta ed il reggiseno. Che seno eccezionale, era ancora sodo con capezzoli appuntiti. Ho iniziato a succhiare e poi a poco a poco scendevo sempre più giù fino ad arrivare agli slip; delicatamente li abbasso e mi trovo di fronte la figa bellissima pelosa, con lei sempre all’impiedi, con le dita scosto le labbra e introduco la lingua. La sua figa è bagnatissima:-ti prego no-non voglio e con le mani cerca di allontanarmi; ma io ormai non connetto, continuo con intensità; non protesta più –oh mamm non resisto piùùùùùù. Son passati pochi istanti, è venuta (quanta fame arretrata) la mia faccia è tutta impiastricciata dei suoi umori. La guardo in faccia, riprendo a baciarla, l’accarezzo in volto:-ora tocca a te-la faccio inginocchiare,il cazzo quasi mi scoppia e è puntato sulla sua bocca:-non l’ho mai fatto mi fa schifo. Bacialo. Inizia a darmi dei piccoli bacia poi sento la lingua titubanti che mi sfiora e dopo lo fa entrare in bocca.Non ho tanta esperienza ma mi piace da morire, il cazzo che entra ed esce dalla bocca di mia zia, mi sento in Paradiso. Cerco di prolungare al massimo questo stato di piacere. Sono io,tenendole la testa a ritmare il movimento,la sto fottendo in bocca, una bocca vergine ed assetata di piacere;sto per venire glielo faccio sapere le si scosta un po’ ma il mio nettare la centra in pieno volto. Sconvolta si alza e scappa in bagno; io resto li con il cazzo ancora duro in mano e accasciatomi nella sedia la vicino soddisfatto peso che i prossimi giorni saranno interessanti.
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