Riprendi il racconto della vacanza… Sono rimasta sdraiata al sole quasi tutto il giorno…. intervallando con qualche fresca doccia…. fino all’ora di cena…. per modo di dire…. visto che a mezzogiorno facevamo un leggero spuntino…. .va bene la mezza pensione…. ma non c’è l’avrei fatta ad arrivare a sera..Per tutto il giorno i miei occhi vagavano alla ricerca di questo misterioso e introvabile cavaliere…. tanto che mia sorella ad un certo punto si è sentita in dovere di dire…. “ehi! sorellina sembri un cane da tartufi””ma come fa a sparire così?””quando vorrà farsi trovare…. lo vedrai” rispose la saggia sorella…. .Era il mio chiodo fisso…. cmq. è arrivata l’ora di prepararsi per la cena…. siamo ritornate al nostro bungalow e cominciato la vestizione…. non mi sono mai truccata…. appena un po’ di lucida labbra…. giusto per metterle in risalto…. per quella sera ho scelto un abitino bianco…. corto…. che mettesse in risalto le gambe e l’abbronzatura che oramai stava diventando di un bel nero (ero già abbronzata da precedenti gite al mare e in montagna)…. mi guardai allo specchio…. si mi piacevo…. sentii due mani accarezzarmi le braccia…. “sei molto bella sorellina””grazie anche tu lo sei””avremo un po’ di tempo per noi due?””avevamo fatto un patto…. dobbiamo rispettarlo””hai ragione…. andiamo a caccia”Ci siamo riunite al resto della famiglia e cenato con loro…. poi come al solito i ragazzi sono svaniti nel nulla ed io e Claudia ci siamo dirette verso la sala delle feste…. Trovato un tavolo libero e ordinato un buon digestivo…. abbiamo cominciato a guardarci attorno…. Claudia è stata subito rapita dagli amici della sera precedente…. mentre io cominciavo a sentirmi una sciocca…. lì guardare nel vuoto in attesa di chissà che cosa o chissà chi…. stavo quasi per andarmene arrabbiata con me stessa per quell’attesa da collegiale…. quando si avvicina un cameriere e mi consegna una busta…. l’apro.. c’è un profumato biglietto con queste parole…. “ti aspetto al bungalow 286″…. sinceramente ero un po’ timorosa ad accettare quell’invito…. ero tentata di chiamare Claudia e chiederle consiglio..ma poi mi sono detta…. “ma dai stupida siamo in un villaggio cosa vuoi che ti accada”Tranquillizzata la mia coscienza mi sono diretta al bungalow…. la porta era aperta.. una dolce musica nell’aria che mescolata ai profumi della natura creava una magica atmosfera…. entrai…. c’era lui…. due coppe di champagne in mano…. un dolce sorriso sul suo viso…. era completamente nudo…. il suo pene in completa erezione…. invitante…. bramoso di carezze…. dondolava come una canna al vento…. “spogliati mia regina”Lo disse dolcemente come fosse un desiderio…. Lascia cadere il vestito…. lo sorpresi anch’io…. sotto non portavo nulla…. vidi il suo viso illuminarsi…. il suo pene farsi ancor più retto…. si avvicino…. novello cavaliere con la sua lancia in resta…. mi porse la coppa…. ah! mai champagne fu così deliziosamente fresco…. vuotammo i bicchieri…. mi prese per mano…. andando verso il letto.. facendomi sedere sulla sua sponda…. mi allargo le ginocchia…. facendo in modo che la mia passerina fosse completamente aperta …. mi fece distendere sul letto le gambe a penzoloni…. si inginocchio…. sentii il suo alito sulla mia fica …. bramavo la sua lingua…. comincio a leccarmi attorno a lei.. una mano si infilò sotto le mie chiappe le strinse …. l’altra mano ad accarezzare…. strizzare…. tirare i capezzoli.. la sua bocca sul solco della fica…. con la lingua allargava le grandi labbra…. la introdusse.. cercò il clitoride che ormai era al parossismo tanto era teso…. comincio a succhiarlo…. leccarlo…. mordicchiarlo…. fu la mia fine…. non capii più nulla…. esplosi in un orgasmo…. Dio mio non aveva ancora cominciato e già ero venuta come una ragazzina al suo primo appuntamento…. lo guardai in viso…. aveva ancora quel suo dolce sorriso…. si alzo e senza far tanti movimenti introdusse la sua asta nella mia cavità…. fuoco…. fiamme…. lampi e tuoni…. in me si era scatenata una tempesta …. un uragano dentro la vagina…. cominciò una cavalcata senza fine…. le sue spinte erano colpi di ariete…. le mie gambe avvinghiate alla sua schiena…. la mia fica .. schiava della sua libidine…. quanto durò quella meravigliosa cavalcata? Come si può misurare il tempo della felicità? Venni.. rivenni…. .oramai ero una colata di miele…. urlavo…. mugolavo…. gemevo…. ero in preda ad una estasi mai provata…. il mio cavaliere sempre in sella continuava la sua implacabile cavalcata.. la sua asta inesorabilmente… continuava il suo andare e venire dentro la mia oramai incandescente vagina…. urlai il mio ultimo orgasmo…. sentii il suo ritmo farci più veloce…. tolse il pene…. mi alzai con le poche forze che avevo…. me lo trovai davanti alla bocca…. la aprii.. entrò con tutta la sua potenza…. succhiai bramosa…. golosa…. avida…. con una mano accarezzavo i suoi testicoli…. con l’altra il suo peloso culo…. tirai verso di me…. lo volevo tutto dentro…. succhiavo…. succhiavo…. la bocca diventata una pompa…. resisteva…. non voleva alleviare la mia sete…. cominciai ad accarezzare l’ano…. introdussi il medio…. lo rigirai al suo interno…. iniziai a pomparlo dentro e fuori trasformano il dito in un pene…. non resistette…. sentii gli spasmi arrivare attraverso il pene prigioniero delle mie labbra…. i coglioni gonfiarsi…. il vulcano preparava la sua apoteosi…. un fiume di lava si riverso in gola…. temetti di soffocare tanto era lo sperma che stava eruttando…. cercai di inghiottire tutto quello che potevo..ma era troppa…. comincio ad uscire dai lati…. scendendo sulla gola…. gli ultimi spasmi…. non mi mossi…. non lo lasciai.. lo tenni in bocca…. volevo sentirlo ritirarsi in modo naturale…. fisiologico…. la battaglia deve essere stata dura anche per lui.. di lì a poco cominciò ad afflosciarsi…. succhiai ancora un po’ quel meraviglioso strumento…. lo lascia andare…. il posto venne preso dalla sua calda lingua…. rovistava la mia bocca in cerca del suo miele…. scese sulla gola…. lecco con cura…. succhio ancora una volta i capezzoli…. scese verso il basso…. comincio a leccare la fica…. pulì ben bene il pelo dal miele…. l’estasi era totale…. ero in paradiso…. si alzò…. mi aiutò ad alzarmi…. prese ancora le coppe…. le riempì…. bevemmo nuovamente …. “all’amore mia regina…. ora rivestiti e vai”Un po’ sorpresa…. raccolsi il vestito e lo indossai…. avrei voluto rimanere …. dormire fra le sue braccia…. risentire la sua durezza…. ma dal suo viso nessun invito…. nessuna parola…. uscii da quel bungalow…. uscii dalla sua vita…. il mattino seguente una nuova rosa sul tavolo della colazione…. questa volta c’era un bigliettino…. “grazie mia sconosciuta regina…. grazie delle bellissime ore…. ora devo ritornare dalla regina della mia realtà”Non lo vidi mai più…. non volli sapere il suo nome…. ma in me rimane vivo il ricordo della sua meravigliosa e inebriante cavalcata.
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