Allora incomincio a raccontarvi la storia che me capitata con mio marito Mario.Io chiamo Martina ho 35 anni e nel 97, per cambiare le solite vacanze al mare, decidemmo d’andare in una baita di montagna, un nostro caro amico d’infanzia ci impresto la sua gratis, avvisandoci che era anni che non ci andava.I primi di luglio preparammo la macchina e partimmo, anche se avevamo una cartina dettagliata ci vollero 6 ore ad arrivare, per vari errori di strada.Era una bella casetta sperduta in una valla su due piani, l’esterno si vedeva che era da tempo che nessuno se ne era preso cura, ma l’ interno a parte un pò di polvere aveva tutto, frigorifero, corrente elettrica, cera un generatore a gasolio.Bè il resto della giornata lo passammo a sistemare le nostre cose e a ripulirla.Sul piano terra cera un grande sala e cucina con uno sgabuzzino, e un bellissimo caminetto, al piano superiore due stanze da letto con caminetto e il bagno.Stanchissimi andammo a dormire molto presto, la mattina dopo aver fatto colazione.Siamo andati a farci una passeggiate a visitare la zona, per nostra sorpresa incontrammo qualche persona, un paio di boscaioli e altri villeggianti come noi.All’ora di pranzo eravamo già nella baita e mentre mangiavamo all’aperto.Passarono i due boscaioli con due crossi zaini, che avevamo incontrato nel bosco, si fermarono e incominciarono a fare apprezzamenti molto pesanti sul mio conto, del tipo: “a guarda che bella femmina, me la monterei proprio, ho una gran voglia di mordergli quelle belle tettone “.In effetti sono una bella donna alta 1, 75 3° di seno capelli lunghi castani, ma questi modi cosi rozzi oltre a scandalizzarmi, fecero irritare molto mio marito Mario, che subito chiamandoli bestie, gli disse capisco che qua non c’è molta civiltà ma vi sembra il modo di dire certe cose ad una signora, che era meglio se continuassero per la loro strada.I due tipi ignorandolo quasi del tutto, continuavano a guardarmi a spogliarmi con gli occhi, riuscivo chiaramente a sentire le loro voglie sul mio corpo.Ad un certo punto rivolgendosi a mio marito chiamandolo “bamboccio” gli chiesero se lui era capace a soddisfare una donna come me.onestamente non mi posso lamentare di mio marito a letto. Mario si alzo e andò vicino ai due uomini, incominciavo ad avere paura, loro erano due, molto robusti, e qua non ci avrebbe sentito nessuno.Mario incomincio dirgli: ma vergognatevi e con una mano facendo segno di andarsene, con fare molto deciso.All’ improvviso i due uomini lo circondarono e vidi partire un forte pugno nello stomaco di Mario, che appena si piego in avanti dal male, ne ricevette un altro sulla schiena che lo fecce stendere a terra a faccia in giu.Io incominciai ad urlare e a chiamarli bastardi, figli di puttana,andatevene.L’ uomo più grosso appoggio sulla schiena di Mario il suo piede, portava quelli scarponi da montagna molto pressanti e grossi, e premendo mi disse di stare zitta se non finiva davvero male, per me che ero solo una puttana e per la checca di mio marito.Intanto l’altro uomo si avvicino a me ero spaventata a dire il vero terrorizzata Mi diede un forte schiaffo e prendendomi per i capelli, mi trascino in casa, intanto Mario era ancora la per terra intontito, dopo due minuti trascinarono dentro anche lui.Gli legarono le mani, piedi lo imbavagliarono.Ero terrorizzata non sapevo che fare qui uomini avrebbero abusato di me, davanti a Mario legato e impotente, in un attimo di lucidità pero mi accorsi di essere eccitata, e questo mi facce ancora più paura, e senza accorgermi arrivai a dire fate di me quello che volete ma non fate del male a mio marito,non uccideteci.I due boscaioli con un ghigno di soddisfazione, allora puttana ai capito senza che te lo dica io che se fai la brava andrà tutto bene, Mario incomincio a dimenarsi per terra nel tentativo liberarsi, ma niente se non ricevere una forte pedata sulle costole che lo fecero subito desistere dal continuare.Senza neanche preoccuparsi di chiudere la porta si sedettero su un vecchio divano che cera al lato della stanza, trascinando Mario e usandolo come poggia piedi, mi ordinarono di spogliarmi, e come mi rifiutai, più che altro restando in mobile, tirarono una forte pedata sulla schiena di Mario, allora capi che non avevo scampo, anche se in realtà ero sempre più eccitata.incominciai a spogliarmi molto lentamente prima la camicetta, mostrando il mio reggiseno nero, gli uomini mi ordinarono di continuare, allora mi tolsi i jeans restando slip e reggiseno.incominciarono forti apprezzamenti, che bella troia che sei ci divertiremmo molto con te faremo vedere a questa checca come si tratta una vera cagna come te,mi ordinarono di togliermi il resto e restare completamente nuda.appena ero nuda mi copri con le mani le parti intime, e guardandomi fissa negli occhi e dando una altra pedata a Mario, capi che non dovevo coprirmi.apprezzarono molto il fatto che ero completamente depilata, ah bella cagna sei tutta depilata proprio come le troie.Uno dei due uomini si alzo e si diresse verso di me mi giro un po’ intorno, poi arrivo l’altro e incominciarono a palpeggiarmi un po’ tutta, al improvviso mi presero le mani e me le legarono dietro la schiena, al improvviso una mano si insinuo fra le mie gambe arrivando fino alla mia figa, era inevitabile che si accorse che ero eccitata, e subito rivolgendosi al suo amico, gli disse ma vedi questa e proprio una cagna e tutta bagnata, gli piace proprio farsi trattare da cagna, meglio per noi.Era vero ero eccitatissima, ma la cosa che incominciava a preoccuparmi di cosa pensava mio marito se finita questa terribile storia mi avrebbe rivoluta per lui.Incominciarono tutti e due a giocare con le dita nella mia figa.Poi il più grosso dei due andò da Mario lo prese per i capelli e lo facce inginocchiare.E incomincio a dirgli, vedi checca che quella vacca di tua moglie e tutta eccitata, facendogli vedere le dita bagnate gliele mise anche sotto il naso a sentire il profumo del mio piacere, poi gli tolse il bavaglio e gli ficco le dita in bocca, e lo lascio la senza aggiungere niente.Torno da me, mi fecero inginocchiare, si sbottonarono i pantaloni.E dicendomi cagna adesso prenditi i bocca i nostri cazzi cosi saranno belli duri quando ti sfonderemo tutta, oramai non capivo più niente non mi fregava neanche di Mario, incomincia a leccare e quei due bellissimi cazzi, mi liberarono anche le mani e incomincia subito a massaggiarli l’asta uno per mano, mi portarono sul divano in fianco a dove era inginocchiato Mario che non avevo il coraggio di guardarlo, mi misero alla pecorina e mentre uno da dietro mi scopava l ‘altro tenendomi per i capelli mi affondava il suo cazzo fin in gola, si scambiarono di posto, poi dopo diversi minuti che ero arrivata gia a diversi orgasmi, si spogliarono completamente.mi fecero rimettere a pecorino e mentre avevo sempre un cazzo in bocca senti una lingua leccarmi il culetto, e dopo pochi minuti senza preavviso senti una mano prendermi i capelli da dietro tirandomi e nello stesso tempo mi sfondarono anche il culo, oramai non capivo più niente, godevo proprio come una cagna mi scoparono in due uno davanti e uno dietro.dopo un ora di questa esperienza incredibile i due uomini si fermarono a riposare un attimo, io presi coraggio e guardai Mario, vergognandomi di me stessa, lui incrocio il mio sguardo e abbasso la testa, cercai di seguire il suo sguardo e al improvviso urlai il suo nome MARIO!!!!! AVEVO la sua patta dei pantaloni e anche lui era eccitato.I due uomini attirati dal mio grido lo guardarono e si accorsero anche loro che era eccitato, incominciarono a deriderlo e a chiamarlo checcha schifoso, noi ti scopiamo la tua cagna e tu ti ecciti.Mi ordinarono di abbassagli i pantaloni, le mutante e subito usci dritto e duro il suo cazzo eccitatissimo.Non so in un certo senso questa cosa mi tranquillizzo sapere che anche lui sera eccitato.Mi fecero inginocchiare in fianco a lui e il più grosso dei due, proprio la vicino Mi prese per i capelli e mi rificco il suo cazzo in bocca, che incomincia a leccare avidamente ed affondarlo in bocca, al improvviso mi lascio i capelli e prese Mario.E dicendogli brutto finocchio adesso tocca a te prenderti il mio bel cazzo in bocca.Non ci potevo credere Mario non lo avrebbe mai fatto, era troppo, li pregai che avrei fatto di tutto ma lui di lasciarlo stare, mi arrivo solo un sonoro ceffone.Tenendolo per i capelli lo spingeva verso il suo cazzo, che arrivato ad appoggiare la cappella sulle sue labbra, con mio stupore, lo prese tutto in bocca e incomincio a leccarlo, vedere Mario che leccava un cazzo di un uomo non capivo più niente.Gli uomini ridevano e lo continuavano a dirgli che era proprio una checca un finocchio, mi stupì davvero incomincia anch’io a chiamarlo checca ed a incitarlo di leccare meglio.L’altro incomincio a partecipare anche lui mi riprese a pecorino e mentre mi scopava.Mi ordino di leccare il culo al suo compagno che si stava facendo fare una sega del suo marito.Senti chiaramente che l uomo che stavo leccando il culo stava per arrivare al orgasmo e al idea che sarebbe venuto in bocca di mio marito accelerai la leccata.Ma nel istante del orgasmo Mario si tolse di scatto facendo cadere per terra tutto il liquido del uomo, questo contrario tutti compresa me, che urlai ma no Mario che fai.Allora l uomo arrabbiato gli ordino adesso checca te lo lecchi da terra, io che oramai ero davvero andata del tutto urlai subito: si si checca lecca tutto, e Mario senza farselo ripetere incomincio lentamente a leccare tutto da terra.Dopo un pò i due uomini se ne andarono lasciandoci soli, eravamo entrambi sconvolti da questa esperienza, ma poi pensai che Mario non era ancora venuto.Cosi facemmo l amore come non mai per il resto del pomeriggio, poi senza dire parola, ci facemmo una doccia e andammo a dormire molto presto ma tutti e due eravamo sfiniti e confusi dovevamo capire e riprenderci, ma non avevamo il coraggio per la vergogna di rivolgerci parola, non sapendo che non era ancora finita La mattina dopo facemmo colazione e incominciammo a parlare facendo finta di niente, quando sentimmo bussare alla porta, subito ci guardammo terrorizzati convinti che fossero tornati i due boscaioli, senza neanche aspettare che andassimo ad aprire entrò una coppia sui 40 anni, si presentarono lei si chiamava Mara molto alta 1,80 robusta ma non grassa, capelli rossi, lui, Antonio anche era molto alto 1,95 magro.Tutti e due molto eleganti.sembravano persone per bene e io e Mario guadandoci negli occhi facemmo un respiro di sollievo.Li invitammo a sederci e gli offrimmo un caffè, parlando scoprimmo che eravamo tutti della stessa città, dopo un po’ la signora Mara facendo strani discorsi sulle reputazioni che a volta le informazioni sbagliate possono rovinare la vita, estrasse dalla borsetta delle foto di polaroid, e i protagonisti eravamo noi e cerano un po’ di scene di quello che cera successo il giorno prima, specialmente una che Mario stava facendo la bocca al tipo mentre io gli leccavo il culo.Restammo impietriti e prima che dicessimo qualcosa Antonio disse be’ queste foto se girassero per la nostra città vi rovinerebbero la reputazione.io lavoro in un supermercato faccio la cassiera e Mario in comune quindi avevano ragione eccome se ne avevano, Mario abbassando lo sguardo gli chiese ok ok cosa volte in cambio di quelle foto e chiudiamo per sempre questa storia.Mara incomincio a parlare con tono molto autoritario, allora piccoli stronzetti Non e cosi facile la storia, noi ieri ci siamo divertiti molto a vedere come due merde come voi sono pronte a fare per godere, Antonio esclamo cagna vai subito a chiudere la porta guarda Martina, che senza nessuna resistenza esegui subito, e torno a sedersi, allora Mare si alzo e disse. cagna nessuno tà dato il permesso di sederti le cagne non stanno sedute sulle sedie, e anche tu checca subito in ginocchio per terra.Mario incomincio dicendo o ma cosa volete da noi ma vi siete impazziti, Antonio, no non siamo pazzi e se rivolete le foto incominciate a non fare molta resistenza e chiamateci com’è opportuno Padrone Antonio e Padrona Mara, capito !!! e subito in ginocchio.Io e Mario ci guardammo negli occhi e con sguardo rassegnato, ci inginocchiammo.E rispondiamo contemporaneamente, si padroni.Mara incomincio dicendo adesso voi siete nostri schiavi e se disubbidite dovrete accettare le punizioni se no queste foto sapete che fine fanno.Ci fu ordinato di spogliarci ci indossarono un collare.La Padrona si sedette sul divano mi chiamo e mi fece togliere le sue scarpe e leccare i suoi piedi, ma al contrario del giorno prima non ero eccitata ma col passare del tempo incominciava a piacermi il sapore dei suoi piedini molto curati.Invece Antonio chiamo Mario, dicendogli brutta checca ieri o visto che ti piaceva leccare i cazzi corri qua a leccare il mio, Mario incomincio a sbottonargli i pantaloni. Estrasse il cazzo del uomo, incomincio a massaggiarlo e leccarlo, intanto il padrone lo continuava a chiamarlo checca dicendogli e brava checca dai su più veloce.io a vedere la scena incominciavo ad eccitarmi, ma la padrona accortasi che mi stavo distraendo mi prese per i capelli e guardandomi in faccia mi tiro due sonori schiaffi, dicendomi cagna non distratti torna a leccare, il tuo maritino e una checca bravissima e abbiamo molti bei progettini per lui.infatti dopo un po’ Mario venne stesso su un tavolino basso e legato le mani dietro alla testa ai piedi del tavolino a faccia in su, gli fecero passare una lunga cinghia anche sulla pancia che lo tenesse saldo al tavolino e in fine anche le caviglie legate dove erano legate le mano, cosi tutte le sue parti intime erano tutte esposte.i padroni gli dissero una brava proietta come te non deve avere peli e cosi senza tanti scrupoli con due accendini gli bruciargli tutti i peli del pube e del culo, infilandogli un bavaglio in bocca per non farlo urlare.Io ero la in ginocchio, molto eccitata, ma anche preoccupata per Mario, finito di depilarlo lo unsero con un olio, poi mi chiamarono e mi ordinarono di leccare il culo a mio marito.Intanto si erano spogliati anche i padroni e la padrona sera infilata uno di quei cazzi con la cintura, Mario non era eccitato ma solo molto spaventato, ma quando la padrona senza tanti preavvisi lo inculo e incomincio ad andare avanti ed indietro, Mario passato il dolore iniziale incomincio ad eccitarsi, gli fu tolto il bavaglio e il padrone gli infilo il cazzo in bocca che lui con molto piacere incomincio a leccarlo, essendo che Mario era legato su un tavolino basso aveva giusto la faccia sotto le palle del padrone che gli fu ordinato di leccare appunto le palle, Mario era davvero molto eccitato come me d’altronde, ma nessuno si prendeva cura di me.A Mario gli fu ordinato anche di leccare il culo al padrone che fecce senza problemi, poi gli venne in bocca e Mario bevette tutto senza problemi.Poi la padrona uscita dal culo di Mario col fallo artificiale me lo fece ripulire a me con la bocca e poi andò a mettersi al posto del padrone a farsi leccare le figa.Intanto il padrone che sera fatto indurire il cazzo da me si stava preparando ad inculare Mario.I due padroni vennero contemporaneamente uno nel culo di Mario una nella sua bocca.In quel momento invidiavo molto mio marito, la padrona si fecce ripulire per bene tutti gli umori e senza preavviso incomincio a pisciare nella sua bocca, dicendogli guai a te se non bevvi tutta.Poi il padrone Antonio arrivo da me si fece ripulire il suo cazzo e anche a me mi tocco bere il piscio del padrone.Dopo di che ci liberarono, e incominciarono a dirci, cani noi restiamo qua una settimana se farete in bravi quando vi veniamo a trovare, vedremo di ridarvi le foto Capito cani!!!!!Noi rispondemmo subito si Padroni e se ne andarono Restammo soli io e Mario ancora sconvolti come la sera precedente, faccelo ancora l’amore e andammo a dormire quasi rassegnati e stupiti di tutto quello che ci stava succedendo.Il giorno dopo tornarono a trovarci e noi subito nudi ed inginocchio e stavolta mi dissero che avevano una sorpresa per me, mentre il padrone si occupava di Mario, la padrona usci e torno con un grosso cane lupo, non potevo credere ai miei occhi a cosa voleva farmi fare, ma non ci misi molto a scoprirlo, dovetti prendergli in bocca il cazzo del cane e venni anche scopata da quella grossa bestia, aveva un cazzo normale anzi piccolo confronto a quello di un uomo, ma quando era dentro il mio corpo si ingrossava incredibilmente e mi faceva davvero godere come una cagna e ci metteva sempre mezzora dopo essere venuto ad uscire.il giorno dopo erano diventati due i cani.La settimana passo in fretta venivano a trovarci tutti i giorni abusavano specialmente di Mario, e io lasciata ai due cani, la cosa la trovavano più umiliante quindi più divertente per loro.Quando partirono ci lasciarono le foto e dicendo una frase strana a presto schiavi.Sul momento non ci pensammo molto, e il giorno dopo partimmo anche noi.
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