“Cosa diavolo stai facendo? ” chiese Anna, guardando il marito Franco, seduto sul divano di vimini nella veranda posteriore della loro casa in campagna. Lei gli aveva gia portato una birra fredda e stava li a guardare il lago. Era sabato pomeriggio e loro aspettavano visite.Franco mentre beveva la birra pensava al tempo disponibile. Giunse alla conclusione che era più che sufficiente, allungò la mano libera e comincio ad accarezzarle una gamba. Anna indossava un vestito leggero che le arrivava alle ginocchia con le bretelline ed un paio di sandali con tacco alto, abbastanza eleganti per uscire quanto comodi per stare in casa. Franco continuava la sua lenta salita con la mano sotto il vestito di Anna. “Penso che tu sappia bene cosa sto facendo e non posso fermarmi se tu non protesti ”, egli disse. Arrivò con a toccare il cavallo delle mutandine e comincio a massaggiarla. Sentiva il calore e l’umidità della sua fica attraverso il leggero cotone delle mutandine e sapeva che la sua azione funzionava.Anna emise un leggero gemito dalle sue labbra appena sentì il tocco del marito tra le sue gambe.Guardando in basso lei poteva vedere il bozzo che si era formato nei pantaloni del marito. Appena Franco infilò l’indice sotto l’elastico delle mutandine per sfiorarle direttamente il clitoride lei sospirando disse “Cinzia ed i gemelli saranno qui a minuti ! ”. Anna appoggiò le mani alla ringhiera per reggersi meglio ed istintivamente apri le gambe di piu.“Stupidaggini, abbiamo almeno due ore di tempo ” le ripetè Franco mentre infilava decisamente due dita nella sua fica inzuppata. “Hai qualche idea per ammazzare un po’ di tempo ? ”“Oh, sei un bastardo” sibillò lei, infilando le mani sotto il vestito a lasciando scivolare le mutandine sul pavimento. Franco continuava a torturarle la fica mentre lei si piego in avanti per sbottonare i suoi pantaloni ed il suo cazzo balzò fuori libero dalle costrizioni degli slip che non indossava mai nei week-ends. “Non ne hai avuto abbastanza stanotte e questa mattina ? ” disse Anna cercando di farlo sembrare un rimprovero.Franco era stato particolarmente libidinoso la sera prima. L’aveva portata a cena in un ristorante sul lago e aveva scelto gli abiti per lei, una camicetta trasparente, una minigonna, perizoma e scarpe con tacco a spillo. Poi, l’aveva ripetutamente usata per i suoi piaceri ogni volta che la situazione ed il suo cazzo hanno permesso. Prima l’aveva scopata a pecora sul divano prima di uscire di casa, poi le ha chiesto un pompino nel parcheggio del ristorante. Al bar l’aveva costretta a mostrarsi agli altri clienti e durante la cena le ha fatto sbottonare un bottone della camicetta ad ogni portata. Un altro pompino lungo la strada di ritorno a casa e poi le ha ordinato di spogliarsi nuda in macchina e le ha dato un vibratore che aveva nel cruscotto per appagare il suo piacere. Arrivati davanti casa non le ha permesso di rivestirsi e lei è entrata in casa nuda; grazie a Dio era buio e loro abitavano in un luogo isolato. Una volta dentro casa ha soddisfatto il suo desiderio analmente due volte.Cinzia diede un’occhiata alla mappa stradale appena entro nella cittadina di Pollena. Erano passati diversi anni dall’ultima visita e aveva dimenticato ogni punto di riferimento. Infatti loro non erano più stati li dalla morte di Gianni. Lei imboccò una piccola strada e proseguì.La visita al Parco Naturale che avevano in programma prima di raggiungere la casa della sorella Anna era saltata perchè il parco era chiuso per lavori improrogabili ma lei pensava di andarci il giorno dopo con sua sorella ed il cognato. Sua sorella e suo marito li avevano invitati a stare con loro per due settimane, così di tempo per escursione ve ne era in abbondanza. Ed inoltre lei era cosi desiderosa di mostrare a Nicola e Pina la scuola frequentata dal padre.Erano trascorsi 1anno, 11 mesi e 14 giorni da quando un attacco di cuore aveva portato via Mario, suo marito e padre dei suoi adorati gemelli, ora 18enni. Lei aveva pianto molto il giorno dell’anniversario della sua morte.Mario era stato il solo uomo della sua vita. Egli fu molto sorpreso quando scoprì che lei era vergine la prima volta che si trovarono a letto insiemeMentre guidava lei pensava che molto più del suo sorriso le mancava un’altra parte del suo corpo, una parte che le aveva regalato gioie per 18 anni, di cui aveva abusato durante le licenze del marito e che dopo il suo concedo era una delizia quotidiana.Finalmente scorse la casa in lontananza ed imboccò la stradina che vi conduceva. Parcheggiarono davanti casa e si avviarono tutti e tre verso la porta principale; Cinzia suonò il campanello ma nessuna risposta; riprovò, due volte, ma nessuno venne alla porta. Guardando dietro di se vide le due macchine di Anna e Franco, dove sono allora ? Cominciò a bussare con una mano prima piano poi più forte ma niente. Si voltò verso i ragazzi “andate a vedere se stanno sulla riva del lago, io aspetto nel caso abbiano sentito ”.Nicola e sua sorella si avviarono verso il retro della casa mentre la madre continuava a bussare alla porta. Cinzia li guardava allontanarsi, Nicolo è il ritratto del padre, alto e muscoloso, un don giovanni nella sua scuola, biondo con gli occhi azzurri. Sua sorella è egualmente bionda ma con gli occhi nocciola, piccola e graziosa, più minuta di Cinzia, sua madre, ma con le grandi tette che abbia mai visto ad una adolescente. Nicola scherzava dicendo che avrebbe dovuto comprare un fucile quando lei avrebbe cominciato ad uscire con i ragazzi. Il loro 19-esimo compleanno sarebbe venuto presto. I ragazzi girarono l’angolo della casa e lei torno ad aspettare davanti alla porta di casa.A dispetto delle loro apparenti differenze, erano molto legati tra loro, avendo superato insieme grandi difficoltà rapidamente. Entrambi ringraziano Dio di non essere identici perchè cosi hanno evitato di essere costretti a vestire uguali. Attraversarono il cancelletto della recinzione posteriore e si guardarono intorno. Loro non erano mai stati lì e videro una grande piscina recintata. Un altro cancelletto dava accesso ad una stradina che portava ad una banchina sul lago. Una piccola imbarcazione vi era ormeggiata, e questo significava che non erano a pesca e nessuno era li fuori.Si guardarono tra loro quando sentirono un soffuso gemito venire dalla veranda sul retro della casa, Si avvicinarono e guardarono attraverso i vetri.La visione li sbalordì. Zio Frano era nudo sdraiato sul divano. La zia Anna indossava un vestitino ma la parte superiore era stata abbassata in vita e la gonna era alzata ai fianchi. Lei stava a gambe divaricate sopra lo Zio Franco, la fica nuda sulla sua faccia e i tacchi delle scarpe contro le sue orecchie, ed era piegata in avanti, la sua bocca aperta e succhiava il massiccio cazzo dello Zio Franco. Lei muoveva la sua faccia freneticamente e con le due mani lavorava la grossa asta, e lui stava ardentemente leccando e rosicchiando sul taglio rosa fremente sulla sua faccia. Entrambi gemevano e apparentemente nessuno dei due prestava attenzione alla prospettiva che qualcuno li potesse vedere.Improvvisamente, Zio Franco lanciò un forte gemito e cominciò a grugnire, i suoi fianchi groppavano in su nella avida bocca di sua moglie. Nicola era sbalordito a vedere i risultati di quello che aveva capito essere un pompino. La zia fece uscire il cazzo dalla bocca fino a farne restare solo la capocchia tra le sue labbra , poi cominciò a muovere ardentemente le mani intorno all’asta del cazzo. Franco gemeva al trattamento, e entrambi i ragazzi potevano vedere le i testicoli contrarsi e spasmodicamente spruzzo un gran carico di sborra nella bocca della moglie. Pina pensò che doveva essere una notevole quantità poiché la zia non riuscì ad ingoiarla tutta ed alcuni rivoli le caddero ai lati della bocca finendo sulle sue mani e sul cazzo dello zio.Dopo che la coppia adulta aveva soddisfatto la propria voglia e si erano ripresi un po’ ed Anna aveva ripulito il cazzo del marito, si alzarono in piedi e si trovarono a guardare un paio di bocche aperte, dallo stupore, dei ragazzi dall’altra parte dei vetri. “Oh merda” esclamarono insieme. Anna rientrò velocemente in casa e quasi inciampava nel vestito che le stava cadendo lungo le gambe. Franco semplicemente si girò volgendo loro le spalle, reindossando i pantaloni e la maglietta.Vestito si girò e andò incontro ai ragazzi attraverso la porta a vetro. “Bene, questo deve essere stato abbastanza sbalorditivo per voi. Noi vi aspettavamo tra due ore”“Uh, si suppongo di si…” fu tutto quello che Nicola riuscì a dire. Sua sorella fissava ammutolita lo zio.Franco sorrise verso di lei e schioccò le sue dita sotto il suo naso “ehi c’è nessuno in casa? terra chiama Pina, terra chiama Pina!! ” Pina fece un scatto all’indietro, poi sorridendo ritorno in avanti.“Ascoltatemi, voi due, cosa ne dite di non rivelare a vostra madre come ci avete trovati, ok ? ”“Certamente, zio Franco” disse sorridendo Pina.“Va bene per me, al limite aspettiamo, ok?” scherzò Nicola“ok al limite aspettate” Franco allungò una mano e colpì carezzevolmente Nicola sulla testa, poi strofinò i suoi capelli. Egli avvolse un braccio intorno alle spalle della nipote e disse loro di raggiungere la madre alla porta di ingresso principale.Appena giunsero dalla madre la porta si aprì e Anna apparve, allungò le braccia verso la sorella e la abbracciò. “Scusa, Franco ed io eravamo al lago, i ragazzi ci hanno trovati. Siete in anticipo” Gli altri tre avrebbero confermato la storiella in caso di necessità.Ognuno aiutò a scaricare la macchina prendendo le valigie, Franco senza cerimonie poggiava le valigie nel centro della sala e gli altri seguivano il suo esempio. I ragazzi avrebbero occupato la stanza dei cugini, Francesca che lavorava in una agenzia di Milano e Giacomo che lavorava come saldatore a Torino , forse sarebbero venuti la prossima settimana. Cinzia avrebbe dormito nell’ufficio di Franco in cui c’era un divano.Il resto del pomeriggio fu impiegato nel sistemarsi nelle stanze e raccontarsi i fatti accaduti dall’ultimo incontro. Cenarono e stanchi si ritirarono nelle stanze loro assegnate.Franco si spogliò restando con i boxer si infilò sotto le lenzuola a leggere il giornale. Diversi minuti dopo Anna uscì dal bagno indossando un babydoll rosa dimenticando le mutandine coordinate. Egli lanciò il giornale appena lei scivolò sotto le lenzuola e si rannicchiò vicino al marito. Mettendo una gamba sopra il marito,Anna raggiunse sotto le lenzuola l’inguine di Franco e infilò le dita nell’apertura dei boxer .Una pacco rigido la aspettava dentro. In risposta il marito mise una braccio dietro la testa di Anna mentre l’altra avvolgeva le sue spalle, la sua mano scivolò in basso a massaggiare oziosamente i glutei e la fessura tra essi.“Ti avevo detto di non metterci a perdere tempo questo pomeriggio”, Anna silenziosamente lo rimproverò, coccolando delicatamente il suo cazzo.“E con questo ?” rispose suo marito “ti è piaciuto, non è vero? e non dire altre stupidaggini. Inoltre non è stata la prima volta che qualcuno ci vedesse scopare”Anna sorrise ammettendo la verità delle sue parole. “non era proprio il modo in cui avevo previsto di accogliere i figli di mia sorella alla loro prima visita”.“Sono sicuro che avevi pensato di accoglierli con latte e biscotti. Anna non sono più dei ragazzini. Quanti anni hanno? 18-19 Tu credi che loro due non hanno mai visto o fatto niente del genere? Eri vergine alla loro età? ”Egli sorrise conoscendo la risposta. Loro si erano fidanzati giovanissimi e avevano perso la verginità l’estate dopo aver compiuto 14 anni.Anna sorrideva e disse “Sei un figlio di puttana,. Forse dovrei controllare quanto innocente è Nicola e scoprire se ha la stessa dotazione del padre, di cui tanto si vantava Cinzia” Lei diede uno strattone deciso al cazzo che riempiva la sua mano. “ho sempre desiderato sapere se Cinzia mentisse su questo punto”.“Ummm, solo se io posso fare lo stesso con Pina e sua madre.”“Hai sempre avuto un debole per mia sorella”“Si, non vedo l’ora di vedere Pina in costume. Quella ragazza ha il più grosso seno che io abbia mai visto. Scommetto che è anche duro. Anche Cinzia se non ha avuto nessuno da quando è morto il marito” commentò Franco.“Sei un porco” lei disse allontanandosi da lui in protesta ma Franco la bloccò e la mise in posizione. “Cosa hai da protestare? Dividiamo in parti uguali, non è questo l’accordo? Io penso che i ragazzi se lo siano goduto lo spettacolo di noi che scopavamo. Non ci hanno interrotti , o no?Inoltre sono del tuo lato della famiglia, nessun legame di sangue li lega a me,Non sarebbe neanche incesto” egli portò la sua mano libera giù e cominciò a pizzicare i suoi capezzoli. Anna restò senza fiato per l’improvvisa attenzione per i suoi capezzoli. Spingendo le coperte in basso si mise cavalcioni su di lui, Franco scese con i suoi fianchi più in basso fino a trovarsi con il cazzo che scivolava senza difficoltà nella calda e succosa fica di Anna. Appena cominciò a muoversi contro di lui, lei commentò “anche a te è piaciuto oggi”. Lui la guardò incuriosito. “Ti piace sempre quando mi vieni in bocca”. Anna scese su di lui e cominciò la danza che le avrebbe procurato orgasmi multipli.Al piano di sotto Nicola ha chiuso la porta del bagno e si sta avviando verso la camera da letto a lui prestata. Egli poté notare che la luce della camera degli zii era ancora accesa e pensava a cosa stessero facendo, leggevano, parlavano o facevano ben altro. Egli si sentiva eccitato al pensiero di cosa stessero facendo ed una volta in camera cercò uno dei calzini che indossava fino a poco prima.lo mise sul cazzo come se fosse un profilattico di grande misura e cominciò a masturbarsi immaginando di essere al posto di zio Franco nel pomeriggio appena trascorso. Nella sua stanza al di là del muro Pina dormiva già. Lei si era già masturbata, ma pensando ad essere lei a succhiare lo Zio Franco e per un brevissimo tempo anche al fratello…………….
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