Al piano inferiore Cinzia si sta vestendo per la notte con una maglia lunga e molto grande, lei aveva cominciato a vestirsi la notte dalla morte del marito. Prima lui preferiva che lei indossasse il meno possibile a letto,spiegandole che cosi avrebbe potuto scoparla ogni volta che ne aveva voglia. Poiché anche lei voleva amarlo più spesso possibile, molte notti, anche se lei indossava una camicetta molto sexy, dopo aver fatto sesso si spogliava e si raggomitolava al suo fianco, anch’egli nudo. Ora invece indossava felpe lunghe e mutandine. Cinzia nonostante fosse tardi non si sentiva stanca così decise di guardare le ultime notizie in TV. Quando la accese si trovo davanti solo lo schermo blu, prese il telecomando e girando per i vari canali invano poiché i tg erano già terminati. Notò diverse videocassette senza etichette su uno scaffale sopra la Tv. Curiosa ne prese una e la infilò nel Videoregistratore. L’immagine inizialmente era tremolante ma dopo alcuni secondi si stabilizzò. Cinzia scoprì che si trattava di un video domestico, sua sorella che camminava nel salone di casa. Prima di tutto Cinzia non aveva mai visto la sorella in quel modo, indossava una camicetta trasparente senza reggiseno cosicché le sue grandi tette erano chiaramente visibili, una minigonna, calze ed un paio di scarpe con tacchi alti, un vero e proprio paio di trampoli. Si fermò di fronte allo specchio, spazzolò i suoi corti capelli biondi, fece un passo indietro e scuotendo le sue tette e aprendo tutti i bottoni della camicetta. Poi si avvicinò alla porta di ingresso, la aprì e lasciò entrare Franco, suo marito. Egli era vestito come un operaio, con una tuta ed una cintura con gli attrezzi. Cosa stava succedendo? Se Franco ed Anna erano inquadrati chi stava manovrando la videocamera? Le inquadrature cambiavano quindi non era fissata su un treppiede anche se avrebbero potuto attrezzarsi con una che li seguisse. Stavano forse girando un film da commerciare? La qualità delle immagini e del suono era troppo scadente per destinarlo al commercio. Dopo si vedeva Anna che indicava a Franco una presa elettrica e la camera si focalizzò su Anna che sedette su un divano dietro di lui.Sedendosi aprì le sue gambe mostrando che le calze erano autoreggenti e la sua fica depilata non era coperta dalle mutandine. Tirò fuori le tette e cominciò a masturbarsi davanti alla videocamera.Quando, finalmente, Franco finì il suo lavoro, si alzò e voltandosi vide la “padrona di casa” che giocava con se stessa. Slaccio il cinturone, aprì la tuta e fece uscire il suo cazzo duro direttamente davanti alla faccia di Anna. Cinzia non poteva credere ai suoi occhi, il cazzo di Franco era realmente grande come lo descriveva Anna. Dopo un veloce pompino che terminò con una sborrata sulle tette di Anna, Franco si inginocchiò e cominciò a lavorarsi la fica della moglie. Dopo che Franco ebbe spogliato Anna lasciandola solo in calze e scarpe, la mise a pecora sul pavimento e se la scopò prima in fica e poi in culo. Il video terminava con un primo piano del cazzo di Franco che usciva flaccido dal culo di Anna e il suo sperma che fuoriusciva dall’ano colando tra le gambe di Anna. Cinzia era incredula ma anche tremendamente eccitata come non accadeva da tempo. Suo marito aveva spesso noleggiato film porno da vedere insieme a lei e spesso rifacevano le cose viste sullo schermo ma niente l’aveva preparata a vedere sua sorella e sua cognata in un video domestico. Chi lo aveva girato? Lei non aveva mai pensato di fare una cosa del genere con suo marito. Con la mente scombussolata estrasse la cassetta e la ripose dove l’aveva presa poco prima, tornò a letto e si masturbò prima di dormire. La mattina seguente era calda e piena di sole. C’era una certa elettricità sessuale nell’aria sebbene il solo incontro sessuale certo avvenne quando Franco uscì dalla doccia e invitò Anna ad un rapporto insaponato. Tutti insieme si recarono fuori vicino al lago per fare colazione. Anna indossava il più castigato bikini che possedeva, che tutto sommato non era poi tanto casto, considerando i gusti del marito. Subito dopo aver consumato la colazione e lavato i piatti, gli altri tre andarono a cambiarsi indossando anche loro i costumi. Cinzia ne indossò uno semplice ad un pezzo unico molto casto che aveva acquistato dopo la morte del marito, praticamente un costume da monaca molto diverso da quelli tutti laccetti che adorava il marito. Di contro, sua figlia, Pina, non aveva rimorsi ad indossare un bikini sexy, e lei mostrava più pelle delle altre due donne. Franco fece salire tutti sulla barca insieme con dei giubbotti di salvataggio ed un paio di sci. Giunti in acque più profonde cominciarono a sciare, alternandosi Anna, Cinzia, Pina e Nicola, solo Franco desistette. Trascorsero cosi la mattinata. Dopo pranzo, Franco doveva fare alcune telefonate, e Cinzia e Pina decisero di fare un pisolino, così Anna chiese a Nicola se avesse voglia di fare ancora un po’ di sci nautico. Egli sorrise ed accettò, così afferrati gli sci si allontanarono sul lago, ed Anna gli spiegò i rudimentali comandi per guidare la barca. Nicola fu il primo a sciare e dopo una ventina di minuti si diedero il cambio e Anna prese posto sugli sci. Tutto procedeva bene fino a quando si imbatterono nelle onde di un battello appena transitato, Anna fece segno a Nicola di rallentare ma lui, inesperto, accelerò e Anna fu spinta con forza sott’acqua mollando la presa della corda. Nicola girò e le andò incontro trovandola che nuotava cercando di recuperare gli sci. Appena NIcola si affiancò a lei e le porse una mano per aiutarla a salire, lei si allontanò dalla barca. “Dammi un ’asciugamano !!” lei disse. “uhm” lui chiese. “Dammi un‘asciugamano, o una maglietta o qualsiasi cosa. Ho perso il costume!!” Nicola poteva solo fissarla, lei era rimasta solo con il giubbetto avvolto in vita. Una nuova richiesta di qualcosa con cui coprirsi destò Nicola dal suo inebriamento; si affrettò nel cercare qualcosa di utile sulla barca ma la ricerca non diede i frutti sperati. Si girò imbarazzato verso la zia. “Prendi questi” disse Anna passandogli gli sci. Nicola ripose gli sci e tirò la corda sulla barca. Si trovava faccia a faccia con la zia nuda. Lei si arrampicò dalla scaletta posteriore e si infilò nella piccola cabina della barca. “Merda” esclamò lei togliendosi il giubbotto salvagente, “Come se tu non avessi già visto tutto ieri, no?” lei disse ridendo. Si sedette sul bordo della barca e gli sorrideva. Il ragazzo era sbalordito e fissava a bocca aperta la zia. Lei era alta quanto sua madre, ma i suoi capelli erano di un biondo platino e tagliati corti. La sua pelle era abbronzata e non vi erano segni bianchi del costume segno che prendeva il sole nuda. Anche la sua fica era abbronzata. Nicola era affascinato dalla totale assenza di peli sul pube di Anna. Ed aveva un paio di tette belle e sode di una giusta grandezza, probabilmente una quarta, considerando la grandezza delle tette che vedeva sulle riviste porno. “Niente male per una vecchietta, vero?”, lei chiese sorridendo. Lei poteva notare gli effetti della sua nudità, a vedere il bozzo che si stava creando nei pantaloncini di Nicola. Imbarazzato, si girò, la sua faccia arrossiva. “Non sei vecchia! Sei Bellissima” egli esclamò. “Non fare lo stupido. Puoi guardare. Gesù, dopo ieri, queste sono cose note. Ma grazie, io cerco di stare in forma, semplicemente per piacere a Franco, per niente altro….” “Uhmmm??” egli mormorò, girandosi verso di lei ma cercando di guardare altrove. Era una battaglia persa, i suoi occhi tornarono sulle tette e sulla fica nuda. “Si, tuo zio Franco è un bastardo, e io voglio essere certa di essere la sola che si scopa, mi capisci??” Nicola ingoiò e farfugliò qualcosa per farle capire il suo intendimento. Egli era pietrificato davanti a lei. “Ora, se io devo restare qui nuda non trovo giusto che tu stia ancora vestito” Anna balzò verso di lui e senza dargli il tempo di protestare gli calò i pantaloncini fino alle ginocchia. “Cosi siamo vestiti uguali”. Continuò a far scendere i pantaloncini fino alle caviglie, fissando la notevole erezione che aveva davanti agli occhi. “Wow, Nicola, che diavolo di cazzo che hai. Penso che sia più grosso di quello di tuo zio, sicuramente è più largo. Lei lo afferrò nella mano destra mentre la sinistra raggiunse i testicoli . L’improvviso tocco di quella donna nuda era troppo per lui. Gemendo fragorosamente, egli eiaculò abbondantemente, spruzzando il suo sperma sulle tette ed in faccia alla zia, e le sue ginocchia tremavano. Anna lo pompò e carezzò finché non finì di eiaculare. Nicola si piego sulle ginocchia e le lacrime cominciarono a rigare il suo viso. “Mi spiace, mi spiace” egli frigava. Anna sorrise e avvolgendo un braccio intorno alle sue spalle. “Nicola non sudare, non sei mica il primo a sborrarmi sulle tette. Ora vieni qui e mangiamela” Confuso, egli guardava Anna che raccolse un grumo di sperma dal suo seno destro e lo leccò avidamente. “Cosa?” disse Nicola Anna si sedette a gambe aperta sul bordo della barca “Ho detto, voglio che mi lecchi la fica,. ora vieni qui e metti la tua bocca sulla mia focaccina, ci divertiremo” Lei guido la sua faccia tra le gambe tenendolo amorevolmente per le orecchie strofinando la faccia del nipote sulla sua fica nuda. La curiosità di Nicola ebbe il sopravvento ed l’odore di fica sopraffece i suoi senti. Con metà mente esci ascoltava la descrizione che Anna faceva della vagina e gli spiegava come doveva concentrare le sue attenzioni sul clitoride. L’altra metà della mente cercava di capire se quel gusto dolce-salata era proprio della zia o era dovuto al bagno in acqua, in ogni caso era ben lontana dall’idea di pesce morto come gli avevano detto i suoi amici!!! Appena il nipote ebbe trovato il suo obiettivo, Anna si rilassò e lasciò che il piacere la inondasse. Lei finì di ripulirsi dalla precedente sborrata del nipote e godé appena il nipote cominciò a succhiarle il clito. Lei urlò mentre godeva travolta da un onda di piacere. Nicola guardò verso di lei con interesse. “Bello, è stato bellissimo, ora stenditi che ti faccio quello che hai visto farmi a Franco ieri ”. Lo fece stendere e gli montò cavalcioni sul viso, nicola riprese a leccare mentre lei si piegò in avanti ed accolse il rigenerato cazzo in bocca.Mentre gli succhiava il cazzo e gli carezzava l’asta, si sbalordiva della sua larghezza. Aprì al bocca e cercò di prenderne dentro il più possibile e comincio a spompinarlo alla grande. Gemendo lui ricambiava le sue cure. Anna lo sentì contrarsi e si ritrovò la bocca inondata di calda sborra che lei si sforzò di ingoiare tutta. NIcola si staccò dalla sua fica godendosi la pulizia che la zietta gli stava riservando, la guardò alzarsi in piedi e leccarsi le labbra. “E’ stato magnifico” esclamò lui. “Ti è piaciuto, vero?” Anna chiese. Egli potè solo sorridere ed annuire. “bello, ma la prossima volta avvisa quando stai per godere, ok ? ”. “Si scusa zia Anna” disse lo sconcertato ragazzo. Anna si stese al suo fianco e poggiò un mano sul suo raggrinzato cazzo. “E’ tutto ok, Nicola, non è un rimprovero il mio.” Lei spiegava, “Lascia alla ragazza la possibilità di toglierlo dalla bocca se non le piace il gusto dello sperma. Alcune donne non amano il gusto della sborra, altre, molte altre, come me, amano farsi sborrare in bocca e vogliono prepararsi ad ingoiare. E poi, alcune volte, noi possiamo fermarci per poi riprendere. Non preoccuparti. Sei stato grande, ed hai un gusto delizioso. Io non posso aspettare che ti ritorni duro in modo da scopare”.Lei cominciò a menargli il cazzo floscio e rapidamente sentì la mano riempirsi.Anna afferrò le sue gambe e le aprì tenendole con le mani offrendo la sua fica aperta al nipote.Nicola si mise in ginocchio posizionandosi tra le cosce di Anna, avvicinò il cazzo duro alla calda fica ma poi si fermò. In teoria sapeva come fare ma nella pratica era inesperto, Anna risolse il problema afferrando il cazzo e ne infilò la capocchia nella sua fica. Nicola penetrò in quel paradisiaco tunnel con un gemito di piacere. Sua zia mugolava di gioia e avvolse le sue gambe intorno alla vita di Nicola e lui cominciò a pompare avanti e indietro. “ohhh, cosi, ohhh che bello! lei sospirava. I due precedenti orgasmi avevano prosciugato Nicola che ora non sentendo l’urgenza di sborrare cominciava a scoparla con decisione, lunghi e profondi colpi. “Um, sto facendo bene, zia Anna ?” chiese. “No se tu devi chiederlo, Nicola” lei lo punzecchiò. Egli si fermò a guardò verso di lei con il terrore negli occhi. Afferrandolo per i glutei lo incitava a riprendere, “Caro stavo scherzando, devi essere piu sciolto, lo sai ?” Quando lui riprese il ritmo, lei disse “Non preoccuparti, Nicola, stai andando bene… ohhhhh. Dio, non fermarti… Ohh caro, sei una grande scopatore, devi fare solo un po di pratia… Franco era come te agli inizia ma io non ero abbastanza esperta da instruirlo…più forte..più forte.. io ti prometto che ti insegnerò appena possibile..ohhh.. io amo scopare.. fottimi..fottimi..” Anna continuava ad istruire il nipote ansimando orgasmo dopo orgasmo. Finalmente la pressione nelle sue palle divenne insopportabile e Nicola esplose nella calda e scivolosa fessura della zia. Si districarono e si distesero vicini respirando affannosamente e sudando sotto il sole caldo. Anna guardò l’orologio ed imprecò “Oh cazzo, dobbiamo andare” e si tuffò in acqua. Nicola fissava incredulo mentre lei si lavava in acqua rapidamente, poi si arrampicò sù “Vai in acqua a sciacquarti un po’” e lo spinse in acqua. Tornò presto sulla barca, lei gli porse i suoi pantaloncini e lui li indossò “Guida” lei ordinòAppena furono vicini alla banchina Nicola notò la maglietta che lo zio aveva lasciato sulla banchina la mattina, la prese e la passò ad Anna. Franco era sufficientemente più grande della moglie da far sì che la sua maglietta le coprisse i glutei e celasse la sua nudità. Si avviarono verso casa trovando gli altri tre intorno alla piscina. Franco stava ancora in costume e maglietta, leggendo il giornale e bevendo una birra. Cinzia era distesa su una sdraio e leggeva un romanzo. Pina aveva cambiato il suo bikini con uno che le permettesse di avere una abbronzatura migliore. Suo zio era sorpreso. Questo bikini era molto più audace di tutti quelli della moglie, era praticamente un insieme di fili interdentali. Pina era sdraiata ,faccia in giù, su un telo prendendo il sole con gli occhi chiusi, la schiena che brillava per l’olio solare e la parte superiore del bikini slegata e posta sotto di lei. Franco si alzò in piedi all’avvicinarsi della moglie “Vi siete divertiti?” chiese. “Abbiamo avuto un guasto” disse Anna strizzando l’occhio al marito. “Ho bisogno di una doccia” Sbigottito, Franco la seguì dentro casa, le tirò su l‘orlo della maglietta appena entrati, per scoprire che era nuda sotto, e le carezzò il culo con il palmo della mano. “Significa quello che io credo?” chiese.Lei si voltò e lo baciò rapidamente. “Si, dividiamo tutto a metà, questo è il mio motto. E’ stato grande, Franco, davvero grande” Entrando nel bagno della loro camera, lei palpò il pene del marito e notò che era bello duro. “Credo che posso faro ancora” Si spogliò e tirò Franco insieme a lei nella doccia. Giù in piscina, Nicola raccontava alla madre di come si siano alternati sugli sci tutto il pomeriggio, Poi guardando la sorella che indifesa era sdraiata sul bordo della piscina, fece segno alla madre di non fare rumore, corse e fece un tuffo in piscina a palla di cannone, inzuppando la sorella con gli schizzi. Pina destata dal suo idillio, incollerita, si mise in ginocchio inveendo contro il fratello e dimenticando il suo seno nudo. “Bastardo, stronzo” Cinzia rideva e Nicola incurante delle invettive della sorella, nuotava verso l’altro lato della piscina ,a dorso, e fissava la sorella urlante in topless. Nicola non aveva mai visto le sue tette nude prima, ed erano semplicemente maestose. Una volta ,frugando nella sua biancheria aveva letto la taglia di un reggiseno, 5 coppa D. Non aveva mai creduto fossero così grandi.“Belle tette, Pina” disse e subito dopo una bottiglietta vuota di coca volò sulla sua testa, Pina si ricoprì mentre Cinzia rideva fino alle lacrime. “Sei sicura che vuoi questo, cara?”, Franco chiese alla moglie mentre si preparavano per andare a letto. Lui stava sdraiato sulle lenzuola a letto, con un erezione che cercava di fuoriuscire dai boxer. Anna stava spazzolando i capelli in bagno. Indossava una corta camicetta da notte. “Credi sia il modo giusto?” Anna uscì dal bagno e sedette sul letto vicino a Franco, “Nervoso, Franco? ” Anna calò i suoi boxer e carezzava amorevolmente la sua erezione.“L’hai vista anche tu, sempre a pensare al marito morto, non vede il mondo che le sta intorno. Diamine ha solo 35 anni. E’ troppo presto per avvizzirsi e poi morire. Dobbiamo fare qualcosa per farla uscire da questa condizione, Puoi cominciare domani, deliziala e parlare con dolcezza. Sarà dura ma io la preparò al meglio e poi tu te la fotterai alla grande facendole capire cosa si sta perdendo. Perchè credi che io abbia lasciato le cassette sulla sua tv?”
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