Tre mesi più tardi…..Rientrando a casa Claudia si stringeva nella giacca imbottita cercando di ripararsi dalla gelida tramontana che spazzava la città e che sembrava arrivata improvvisamente a spazzare le sue illusioni estive.Da mesi passava il tempo a rispondere ad annunci senza risultati. Il suo perfetto curriculum scolastico la sua laurea con Lode sembravano non servire a nulla. Pur di non rimanersene con le mani in mano aveva accettato piccoli lavori part time che però le lasciassero il tempo di continuare la sua ricerca di un posto di lavoro, ma ormai incominciava a perdere ogni speranza.Rientrò in casa ed a malapena salutò sua madre andando subito a rinchiudersi in camera sua per smaltire l’ennesima delusione. Si infilò la cuffia ed accese lo stereo sperando che l’assordante musica dei Metallica riuscisse a stordirla al punto da dimenticare l’angoscia che l’attanagliava.Non si accorse di sua madre che bussava alla porta sino a che non vide la porta aprirsi e lei affacciarsi timidamente. Si tolse la cuffia abbassando il volume “Va tutto bene bambina…” disse sua madre preoccupata. Lei annuì “Sono solo stanca… non ti preoccupare….” Rispose cercando di non mostrare il fastidio che provava nel doverle parlare. Voleva bene a sua madre, ma soffriva nel vederla preoccupata per lei e per questo in quel periodo non sopportava nemmeno di parlarle…Sembrava che sua madre comunque percepisse quel suo stato d’animo “Ti lascio subito riposare… non è per questo che ti ho disturbata….. è che oggi hanno portato questa raccomandata ed ho pensato che potesse essere importante… magari un’offerta di lavoro….”. Claudia non riuscì a trattenersi dal mostrare il suo fastidio per quell’immotivato ottimismo della madre “Ma figurati… sarà qualche tassa scolastica da pagare….” Disse bruscamente mentre prendeva la busta dalle mani di sua madre.La madre non rispose e si allontanò uscendo dalla stanza. Claudia fissò la busta che teneva tra le mani Portava il logo di un’importante industria nazionale, ma Claudia si impose di soffocare ogni speranza. Con le dita che le tremavano leggermente iniziò ad aprire la busta stando ben attenta a non danneggiarne il contenuto.Le mani le tremavano ancor di più mentre leggeva la lettera….“Gentile Dottoressa, abbiamo tratto il suo nominativo dagli archivi della sua università colpiti dal suo curriculum scolastico e dagli esami da lei sostenuti.Crediamo che esistano concrete possibilità per aprire una collaborazione tra Lei e la nostra società e per tanto la invitiamo ad un colloquio per approfondire i rispettivi interessi. Qualora non potesse presentarsi nella data ed all’ora di seguito indicata la preghiamo di contattarci al più presto per concordare un nuovo appuntamento. Fiduciosi in un suo positivo riscontro…..”.Il foglio sfuggì dalle mani di Claudia mentre dai suoi occhi sfuggivano le prime lacrime.Dalle cinque di mattina Claudia si arrovellava nel vano tentativo di scegliere il vestito da indossare per il colloquio. Le pareva di non avere nulla di adeguato, nulla di elegante ed allo stesso tempo pratico, sufficientemente sexy da evidenziare il suo gradevole aspetto senza risultare per questo apertamente sensuale.Solo quando l’orologio indicò che non aveva più tempo da perdere si decise per un completo giacca e pantalone che per altro non la soddisfaceva assolutamente e che contribuì solo ad aumentare il suo nervosismo.Si presentò all’indirizzo indicato nella lettera e la fecero accomodare in un’elegante sala d’aspetto. Claudia in base alle sue recenti esperienze si predispose ad una lunga attesa, ma poco dopo la porta si aprì e comparve una donna di circa 50 anni vestita con molta eleganza che sfoderò un largo ed amichevole sorriso. “La signorina Mozzanti?” domandò. Claudia attanagliata dall’emozione si limitò ad annuire ed a stringere la mano che la donna le porgeva “Io sono la Dottoressa Curati, capo del personale….è’ un vero piacere vedere che ha potuto accettare il nostro invito, temevamo di essere arrivati tardi… la gente con un curriculum come il suo non impiega molto a trovare un posto….” Disse la donna mentre la accompagnava fuori dalla stanza lungo un corridoio “Mi sono imposta di non avere fretta… credo che il primo impiego sia una scelta importante….” Mentì Claudia timorosa di incrinare un sogno…..“Giusto…. Questo è un dato che non traspare dal suo curriculum, ma è evidente che non ci siamo sbagliati e che lei è una persona responsabile a dispetto della sua giovanissima età…..” rispose la donna mentre la faceva accomodare nel suo ufficio.Claudia si sedette sull’ampia poltrona e si lasciò travolgere dal clima amichevole che la donna riuscì a creare non rendendosi nemmeno conto del passare del tempo.“Bene mia cara… per quanto riguarda io posso certamente confermare che per Lei esiste una concreta possibilità presso la nostra società, del ruolo abbiamo ampiamente parlato sino ad ora, le manca solamente di conoscere la nostra offerta economica e poi riservarsi il giusto tempo per riflettere e decidere” disse la donna e Claudia lottò per non lasciar trasparire l’emozione che provava… emozione che minacciò di travolgerla quando sentì l’offerta economica.“Dai non è possibile…. Il tuo principale sarà sicuramente un vecchio bavoso che ti chiederà un sacco di straordinari……” dissero Anna Debora non le informò di quanto accaduto. “Non credo proprio… io ho parlato solo con il Direttore del personale….” Rispose Claudia ben decisa a non lasciarsi smontare dall’invidia delle due amiche “Mi rifiuto di credere che centri qualche cosa il fatto che hai fatto la secchiona per cinque anni…..” stabilì categoricamente Anna, ma dal suo sorriso si vedeva chiaramente che anche lei era felice per l’amica.“Naturalmente hai accettato….. io sono convinta che finirò per darla al mio principale per molto meno…..” affermò Debora, e Claudia annuì “Non mi lascio certr sfuggire una simile occasione…. Solo non voglio far vedere che muoio dalla voglia di accettare… mi anno dato una settimana per decidere ed io darò la mia risposta solo Venerdì……”“Benissimo mia cara… sono felice che lei abbia accettato, le invieremo in giornata la lettera d’assunzione e lei dovrà restituircela al più presto firmata… direi senz’altro che lei potrà incominciare con il primo del mese prossimo….” Disse la Dottoressa Curati”: Claudia riattaccò chiedendosi come avrebbe fatto ad attendere per quasi 10 giorni….Un mese più tardiErano orami passate le 21, ma Claudia non se ne era nemmeno accorta tanto era presa nella stesura della sua relazione. “Cazzo Claudia, io questa mattina sono arrivata tardissimo e quindi sono stata obbligata a rimanere qui sino a quest’ora ma tu stai veramente lavorando… non credi che sia ora di andare a casa….” La voce di Micelle la scosse riportandola alla realtà. Claudia guardò l’orologio “Porca… non ho nemmeno avvisato a casa… mia madre starà morendo di paura….!” Si lasciò sfuggire.“Ormai è fatta…. Chiamala e dille che mangi fuori questa sera… usciamo assieme ed andiamo a mangiarci una pizza… oggi mi è successa una cosa…. Se non la racconto a qualcuno scoppio…..” disse Micelle. Michelle le era simpatica e Claudia voleva fare di tutto per ambientarsi al più presto nell’ufficio… accettò e chiamò sua madre per avvisarla.Mentre attendevano che portassero la pizza Micelle non si trattenne più. Assunse un’aria complice e parlando sotto voce le disse “Non ci crederai… ma oggi l’ho visto…..” . Claudia la guardò senza capire “Visto chi?” domandò. Micelle scosse la testa “Ma di chi vuoi che parli… ma di lui del mitico grande capo….” Rispose Micelle eccitatissima.Claudia aveva sentito molte volte le colleghe parlare del Dottor Carulli, ma non aveva mai condiviso l’entusiasmo delle ragazze. Lei pensava solo al lavoro e non aveva tempo da perdere per pensare ai ragazzi ne tanto meno per mitizzare qualcuno che molto probabilmente non avrebbe mai nemmeno incontrato. Per gentilezza finse interesse. “Davvero??? Dimmi la verità… è vecchio piccolo e grassottello….” Disse quasi a canzonare l’amica. Micelle assunse un’espressione sprezzante “ aggiungi… quasi calvo e con occhialini spessissimi… ma che cazzo dici… è molto meglio di quanto si favoleggiasse… sarà alto un metro e novanta… due spalle….” Disse passando ad un’espressione sognante “Ha degli occhi neri che……. Ogni volta che mi guardava mi sentivo svenire…..”.Claudia a stento trattenne un risolino divertito “Se come dicono è veramente il figlio del proprietario probabilmente sarà bellissimo ma anche un perfetto cretino….” Cercò di smorzare l’entusiasmo di Micelle. Lei assunse un’espressione quasi feroce “Scherzi… avresti dovuto vederlo condurre la riunione… una autentico Dio della guerra… un condottiero….non oso nemmeno pensare a cosa deve essere a letto…..” quasi mugolò l’eccitatissima Micelle. Claudia provò subito una profonda antipatia per quell’uomo quasi perfetto….., ma cercò di non darlo a vedere.Nella sua mente notare l’effetto che quell’uomo aveva avuto su Michelle aveva riportato alla sua mente l’immagine di Angelo e la cosa l’aveva non poco infastidita. Cercò di cambiare argomento, ma Micelle glielo impedì ed a lei toccò sorbirsela per tutta la serata.Per una settimana l’incontro di Micelle con il Dottor Carulli tenne banco nelle conversazioni della ragazze dell’ufficio e per fortuna Claudia era troppo impegnata nelle stesura della sua relazione per venirne troppo coinvolta. Quando 10 giorni dopo la termino consegnandola al suo capo per fortuna tutto era ritornato nella normalità.Un Lunedì mattina, Claudia era appena arrivata in ufficio, quando vide una donna che non conosceva entrare nell’ufficio e dirigersi verso di lei. Era bruna. Alta quasi un metro e novanta grazie anche ai tacchi altissimo che indossava. Giunta davanti alla sua scrivania si arresto “La signorina Mozzanti?” domandò. Claudia annuì “Il Dottor Carulli ha letto la sua relazione nel fine settimana e vorrebbe porle alcune domande….. può seguirmi per favore….???”“Sorpresa Claudia si guardò intorno smarrita, ma le smorfie canzonatorie nei visi delle colleghe non la aiutarono affatto. Si sforzò di darsi un contegno e si alzò non prima di aver preso una copia della relazione.L’ufficio del Dottor Carulli non era come se lo era aspettato, era immenso ma arredato con grande sobrietà, la segretaria la fece accomodare dicendo “Il Dottor Carulli è appena tornato dall’America e si sta rinfrescando… sarà presto da lei….” E con lo sguardo indicò una porta socchiusa che si apriva alle spalle della grande scrivania. Subito si voltò ed avvicinatasi alla porta disse “Dottore… la signorina Mozzanti è arrivata….” “Faccia come se fosse a casa propria… non mi ci vorrà molto….” Disse subito dopo una voce proveniente da dietro alla porta.Claudia si predispose ad attendere pazientemente, ma il nervosismo l’attanagliava e decise che sarebbe stato meglio camminare un poco “Le dispiace se do un’occhiata al suo ufficio… è talmente bello…” Faccia pure… ma tenga presente che non ‘ho arredato io… era l’ufficio di mio padre….” Rispose l’uomo da dietro la porta.Claudia iniziò a camminare fissando i preziosi dipinti alla parete, i tappeti sul pavimento prima di dedicare la sua attenzione all’antica scrivania. Improvvisamente si bloccò fissando una foto.”Non mi dice nulla… che ne pensa dovrei cambiare arredamento….” Domandò il Carulli…ma Claudia non ebbe la forza di rispondere mentre nella sua mente rimbalzavano pensieri impazziti.“Non mi consideri troppo tradizionalista se tengo sulla scrivania le foto della mia famiglia….” Continuò il Carulli quasi leggendole nel pensiero.Claudia fissava il viso della donna e del bambino che le stava a fianco ricordando quell’ultima sera sull’isola e la bionda che si stringeva ad Angelo.“Cazzo adesso si che cono nei casini… se si accorge che la conosco mi domanderà come l’ho conosciuta e io cosa gli dico … che l’ho incontrata mentre flirtava con un gigolò???” pensò Claudia. Si sforzò di controllare il tono della voce e rispose.“Complimenti Dottore… lei ha una bellissima moglie ed un bellissimo bambino…..” si sforzò di dire sperando che quelle parole non risultassero troppo banali. Sentì l’uomo ridere “Non sono mia moglie e mio figlio… ma mia sorella e mio fratello…… “ lo sentì dire Claudia e tra se ne fu contenta, la cosa sarebbe stata meno imbarazzante se avesse posto domande.Ma le domande non vennero ed anzì sentì che il Carulli aveva iniziato ad asciugarsi i capelli., con sollievo Claudia continuò a guardarsi intorno “Lei dopo la laurea si è almeno presa qualche settimana di vacanza???” lo sentì domandare “E’ importante sa? Io ho passato due meravigliosi mesi in vacanza . Ho ripreso a lavorare da un paio di mesi ed il ricordo di quei giorni spensierati mi aiuta ancora….” Aggiunse subito dopo.Claudia scosse la testa contenta che lui non la vedesse “Anch’io ho passato un bellissimo mese al mare…..” mentì. “Una bella ragazza come lei… chissà quante conoscenze interessanti avrà fatto….” Disse il Carulli. “Ma se non mi ha mai nemmeno vista…..” pensò Claudia sorpresa da quelle parole “Dove è stata di bello???” insistette l’uomo, forse nel tentativo di metterla a suo agio “All’isola di Salina……” rispose Claudia “Che coincidenza… anche io e mia sorella eravamo in quell’isola…..” esclamò da dietro alla porta il Carulli. “Forse ci siamo anche incontrati la foto di mia sorella non le dice nulla????”.Claudia guardò ancora una volta la foto sulla scrivania “Forse… mi pare di ricordare una ragazza bionda incontrata ad una festa….” Rispose cercando di minimizzare Claudia… intuiva che stava incamminandosi su di un terreno pericoloso. “Che posto meraviglioso Salina…..io ci vado tutti gli anni da quando ero piccolo….”. Il fastidio di Claudia crebbe, ma l’uomo continuava “Lei era la prima volta che ci andava?” le domandò. “Si la prima volta….” Rispose Claudia sempre più imbarazzata “E’ stata fortunata allora… quest’anno è stato un anno fantastico…”.Claudia stava decidendo se rispondere o meno quando improvvisamente il telefono squillò “Per favore può rispondere lei????” quasi con sollievo Claudia rispose “ E’ la sua segretaria…. Dice che le hanno anticipato l’incontro delle 11 e vuole sapere che cosa rispondere…..” disse Claudia. Sentì l’uomo imprecare “Mi scusi tanto… ma non posso far saltare quell’incontro…. La farò richiamare in seguito…devo assolutamente parlarle entro oggi…….” “Non si preoccupi… attenderò una chiamata….” Rispose con sollievo Claudia. “La ringrazio… e mi scusi nuovamente…” lo sentì dire mentre usciva dall’ufficio. Claudia La giornata per Claudia proseguì in modo alquanto insolito e frastornante. Come se non fosse bastato quello stranissimo incontro con uno strano uomo nascosto dietro ad una porta, per tutta la giornata fu letteralmente tormentata dalla segretaria del Carulli che continuava a fissare e disdire nuovi appuntamenti. Le ore passarono sino a che verso le 19 il telefono squillò nuovamente La linea era disturbata perché la chiamata proveniva da un cellulare “Signorina mi scusi… sono Carulli… ho avuto l’ennesimo contrattempo della giornata… ma le assicuro che ci tengo veramente a parlare con lei…. Le propongo una cena di lavoro… se le è possibile la mando a prendere dal mio autista tra mezz’ora.” Disse la voce gracchiante al telefono. Claudia fu sul punto di rifiutare con una scusa… ma alla fine accettò.Giusto il tempo di avvisare casa e l’autista di Carulli si presentò con largo anticipo rispetto al previsto. La cosa indispettì non poco Claudia che però si rassegno a seguirlo. La lussuosa Mercedes serie 600 partì nel traffico congestionato della città, Claudia per distrarsi si mise a rileggere la relazione per prepararsi a rispondere alle domande del Carulli. Quando molto dopo distolse gli occhi si accorse che l’auto era uscita dalla città. Provò una strana inquietudine “Ma dove stiamo andando??” domandò. “Il signor Carulli l’attende in un ristorante vicino all’aeroporto… domani mattina presto deve partire… non si preoccupi siamo quasi arrivati a dopo cena la riaccompagnerò sino a casa….” Rispose l’uomo.Non molto convinta Claudia si rassegnò all’idea, ma poco dopo le cose peggiorarono nuovamente. L’auto svoltò in un grande cancello e dopo aver percorso alcune centinaia di metri in un meraviglioso parco si fermo davanti ad un’antica villa settecentesca trasformata in quello che era il più noto ed elegante ristorante della zona. Il nervosismo di Claudia crebbe dal momento che non era assolutamente vestita in modo adatto ad un locale del genere. Per un attimo le passò per la mente l’idea assurda che il Carulli stesse divertendosi a metterla a disagio, ma le bastò domandarsi per quale motivo avrebbe dovuto farlo per scacciare il pensiero. L’autista l’accompagnò all’interno del ristorante e lei domandò del Carulli. L’accompagnarono in una piccola saletta e la disperazione di Claudia raggiunse il suo apice. Il Carulli non c’era ed il cameriere le disse che si scusava e che avrebbe tardato solo pochi minuti…..Ormai Claudia era distrutta da una giornata di tensione… se così non fosse stato si sarebbe voltata e se ne sarebbe andata, ma affranta si sedette al tavolo. Passarono alcuni minuti in cui Claudia rimase assorta nei suoi sconfortati pensieri poi una voce la riscosse “Nell’attesa la signorina gradisce qualche cosa da bere o qualche stuzzichino. Sollevò lo sguardo e sul volto che stava di fronte a lei lesse lo stesso stupore che certamente stravolgeva il suo stesso viso.“Claudia???? Ma che coincidenza…..” lo sentì dire “Angelo ma che ci fai tu qui?????” domandò a sua volta Claudia. Il giovane sorrise “Cosa vuoi… in questa stagione le isole sono un mortorio… io debbo campare…..” rispose Angelo. “Tu piuttosto che ci fai qui… una cena romantica con uno spasimante???” ridacchiò lui. Lei scosse la testa “Sto aspettando il mio principale…. Lo inseguo da stamattina per parlargli di questa relazione….” Disse lei battendo il palmo della mano sul pesante plico.Sul volto di Angelo comparve una smorfia “Secondo me o tu menti o lui ti ha attirata in una trappola… questo non è il posto da cene di lavoro… soprattutto con una ragazza carina come te….”. Claudia non si lasciò scalfire dal dubbio “Non tutti gli uomini sono come te Angelo… ti assicuro che questa è una cena di lavoro… figurati che lui non mi ha nemmeno mai vista … ha solo letto questa relazione….”.S’irritò per la smorfia incredula e sarcastica del viso di Angelo “Se è vero questa saletta perderà la sua reputazione ed il Dottor Carulli insieme a lei…..” sogghigno. “Lo conosci???” domandò lui annuì “E’ uno dei migliori clienti di questo locale… e poi ogni hanno viene a passare le sue vacanze all’isola…..” Claudia ricordò le parole del Carulli nel suo ufficio e si meravigliò di non aver pensato prima al fatto che lui conoscesse Angelo. Una domanda le sfuggì dalle labbra “E malgrado questo tu ti scopi sua sorella?????”.Angelo scoppiò a ridere “Ma che dici sei matta????” scosse la testa Angelo, a Claudia non parve vero di cogliere in fallo Angelo “E che cosa mi racconti di quella bellissima bionda con la quale eri alla festa la sera prima che io partissi…..”. Angelo annuì “Si era la sorella di Carulli, ma ti giuro che io non l’ho mai toccata nemmeno con un dito….”. Claudia fece una smorfia e scosse la testa “Parola di marinaio???” ridacchiò malignamente. “Sei molto sicura di te vero???” Claudia annuì “Vi ho visti bene quella sera……” disse lei. Lui annuì “Anch’io ti ho vista bene quella sera… eppure non ho tratto conclusioni affrettate su di te…..” rispose lui e questa volta Claudia accusò il colpo ricordando quanto accaduto quella lontana notte.La sua reazione fu rabbiosa “Tu avrai certamente da lavorare… ed io non ho bisogno di nulla posso attendere da sola il Carulli.” Disse “Permalosa… comunque non ho impegni… questa sera sono stato distaccato a servire te ed il tuo bel principale….” Rispose Angelo… Claudia lo vide sedersi alla tavola “Se vuoi posso aiutarti a ripassare la lezione per fare bella figura su di lui….” dissePoi appoggiò una mano sul plico della relazione di Claudia “Signorina Claudia… ho letto con attenzione la sua relazione e debbo confessarle di averla trovata molto interessante….” Iniziò a dire Angelo assumendo un piglio serio e manageriale che contrastava in modo stridente con il vestito da cameriere che indossava . Subito dopo però si aprì in un sorriso e si avvicinò improvvisamente a Claudia in modo che le sue labbra sfiorassero il viso di lei “… ma debbo anche confessarle che trovo lei molto più interessante della relazione…….” Claudia sentì la mano di lui posarsi sulle sue cosce… fece un balzo all’indietro allontanandosi.“Dio mio… ma non l’hai ancora capito????” domandò esasperata “Capito cosa?” le domandò lui senza smettere il sorriso che tanto la faceva irritare “Che non sono interessata a te !!!!!” rispose esasperata Claudia. Angelo annuì “Lo potrei anche capire se capissi il motivo…. Puoi spiegarmelo???” insistette Angelo “Cosa vuoi che ci sia da spiegare… certe cose non si spiegano….” Disse Claudia scuotendo la testa. “Dimmi solo cosa c’è che non va…. Non ti piaccio fisicamente???? Turi è più vecchio e meno carino di me eppure….ed anche quei due ragazzi non erano bellissimi…..dimmi che sono troppo brutto per te….” la incalzò Angelo.“Ma non dire scemenze… la bellezza non centra nulla….” Sbottò Claudia “Ed allora???” ribatté Angelo “Ed allora l’ho capito subito… sei un cafone troppo sicuro di se e che mira solo a portarsi a letto quante più ragazze possibile…..” disse Claudia, ma Angelo parve non sentirla “Molla tutto Claudia…. Lascia con un palmo di naso quello stronzo di Carulli e vieni via con me…. Non te ne pentirai…..” le disse fissandola con un’intensità che la spaventò.Claudia non rispose ma scosse la testa e lo vide chinare a sua volta il capo sconfitto. All’improvviso Angelo si alzò e la fissò con un sorriso amaro sulla bocca “Peccato…. Comunque ti auguro buona fortuna…..” le disse poi si voltò ed uscì dalla stanza. Poco dopo un nuovo cameriere si affacciò alla porta “Signorina ha bisogno di qualche cosa?” domandò “Claudia scosse la testa “Avete notizie del Dottor Carulli???” domandò. Il viso del cameriere si aprì in un largo sorriso “Ha appena telefonato… sarà qui tra pochi minuti….” Claudia annuì, quella giornata disastrosa sarebbe finita di li a poco….“Sapevo di non potermi fidare di te….” Disse Claudia vedendo ricomparire Angelo sulla porta della saletta si era cambiato ed indossava Jeans ed una giacca sportiva “Vedo che ti sei cambiato… hai finito il tuo turno???” domandò ironicamente. Angelo la fissava ma non parlava. Lo vide muoversi ed andare a sedersi vicino a lei “Non avrai mica intenzione di rincominciare vero???” domandò Claudia, un cameriere comparve sulla porta “Puoi iniziare a servire….” Disse Angelo. Claudia lo fissò “Non esagerare Angelo non serve….” Gli disse.Lui si voltò a guardarla “Le chiedo scusa signorina Mozzanti per averla fatta attendere tanto tempo…. Ma sono stato impegnato in una faccenda per me importantissima che purtroppo non è andata come speravo….” Le disse Angelo. Claudia non capiva il perché di quella sceneggiata “Non fare il buffone Angelo…..” disse sempre più confusa, ma lui continuò ad ignorare le sue parole “Vediamo di recuperare il tempo perso… è già tardissimo e lei vorrà certamente rientrare a casa prima possibile….” Disse gettandola nella disperazione .“Vedo che ha portato la sua relazione… ma non credo fosse necessario… sicuramente lei la conosce a memoria ed io mi sono studiato bene almeno le parti di maggiore interesse…. A pagina 27 ad esempio lei analizza le prospettive di una massiccia campagna pubblicitaria e traccia un rapporto costi benefici non ottimale a causa dell’attuale momento critico dell’economia….. il suo suggerimento se non sbaglio è di rimandare l’avvia della campagna di almeno 6 mesi con una riverifica della decisione tra tre mesi mi sbaglio…….” Disse Angelo precipitando Claudia in un abisso d’incredulità “ma…” balbettò “… come fai a conoscere la mia relazione???” domandò rifiutandosi di credere a quello che avveniva di fronte ai suoi occhi.“Ovviamente l’ho letta….” Rispose Angelo “Ma allora tu sei….” Balbettò Claudia “Angelo Carulli….” Rispose lui. Claudia chinò il capo “Sei stato tu a farmi inviare la lettera di convocazione vero???” gli domandò “Dettaglio irrilevante…. Stai dimostrando di valere ….” Disse lui battendo la mano sulla sua relazione. Claudia annuì debolmente.Nella sua mente ripassavano gli avvenimenti di quegli ultimi mesi… ora ricordava che Turi aveva chiamato Angelo “Il signorino Angelo”… ora ricordava che lui aveva giurato di non aver mai toccato la bionda del ballo… e ora sapeva che era vero… la bionda era sua sorellaSollevò di scatto la testa fissando “Ti sei divertito a farmi fare la figura della scema????” domandò con gli occhi che lampeggiavano “Non avevo alcuna intenzione di farti fare la figura della scema….Davvero non capisci perché l’ho fatto????” rispose con calma Angelo, ma non servì a calmare Claudia. “Comunque non ti ho ancora ringraziato per il posto che mi hai procurato…..” disse Claudia e subito dopo lo schiaffeggiò…..Angelo Carulli rimase allibito a guardarla allontanarsi… sembrava che con quella ragazza lui non riuscisse ad azzeccarne una……Claudia piangeva ma le sue lacrime si confondevano con la pioggia battente che la inzuppava ormai sino alle ossa… suonava furiosamente il campanello senza che nessuno rispondesse “Ma chi cazzo è???” rispose rabbiosa la voce di Anna “Sono Claudia… mi fai salire….” Implorò lei. Salì le scale quasi di corsa e giunse mentre Anna infilava di forza nell’ascensore un ragazzo che non riuscì a riconoscere “Scusa non sarei dovuta piombare così….” Disse dispiaciuta “Figurati…. Di scarsi così ne trovo quanti ne voglio….” Ridacchiò la bionda facendola accomodare “Dimmi che cosa è successo??? L’ultima volta che sei piombata così a casa mia ti era morto il gatto…” cercò di sdrammatizzare Anna. Claudia sorrise debolmente “… ho combinato un casino……” disse sconsolata Anna la fece accomodare “Raccontami tutto con calma…….” Le disse dopo essere andata a prenderle un asciugamano…..Mezz’ora più tardi Anna la fissava con espressione incredula “Dio mio che eri matta lo sapevo…. Ma non pensavo sino a questo punto….incontri un ragazzo … il più figo sulla faccia della terra… uno che scopa come un dio greco….che per giunta scopri essere il rampollo di una delle più ricche famiglie italiane e che dimostra di essere molto interessato a te e tu che fai??? Lo schiaffeggi pubblicamente?????” fu il suo feroce commento. Claudia fece un sacco di smorfie e si contrasse “… lo sai come sono fatta… ho un pessimo carattere e lui mi aveva presa in giro…..” cercò di giustificarsi….Anna scoppiò a ridere “Presa in giro??? Io e Debora si che siamo state prese in giro… abbiamo creduto alla tua storia del gigolò e gli abbiamo pagato 250 Euro per quella famosa notte d’amore…. Ci pensi 250 Euro per farci scopare da uno degli uomini più ricchi d’Italia…..” ridacchiò Claudia la fissò incredula “Lo avete pagato????” domandò, Anna annuì “Colpa tua ragazza… prima ci racconti che è uno scopatore di professione… poi ce lo abbandoni tra le braccia…..lui ha cercato di rifiutare…. “Claudia scosse le spalle “Tanto non ha più importanza….” Disse “Tanto i 250 Euro non erano tuoi…..” ribattè la bionda “Ve li ripagherò…. “ disse allora Claudia “Ma ci sei nata così ottusa o lo sei diventata…..” rise Anna… ma Claudia non riuscì ad unirsi alla sua risata.“Cosa farai?” domandò Anna . Claudia scosse la testa “Credo che dovrò trovarmi un nuovo posto di lavoro….” Rispose Claudia provocando una nuova reazione di Anna.“Ma tu sei pazza??? Lasciare un posto così??? Ma non mi hai detto che ha apprezzato il tuo lavoro????” sbottò esasperata dalla cocciutaggine dell’amica. “Ma dai Anna… mi ha presa solo per farmi fare la figura della scema…. “ iniziò a dire Claudia “…. E magari per portarti a letto….. probabilmente se tu non lo avessi schiaffeggiato questa sera sarebbe finita così…..” la interruppe Anna.“Questo non centra…. Fato sta che adesso non posso più restare sarebbe imbarazzante…..” rispose Claudia “Per una volta cerca di essere realista… ti pagano bene… è un lavoro interessante…. Sai di essere brava…. Anche se dovrai mangiare un po’ di merda secondo me dovresti restare…. Almeno qualche mese per vedere come vanno le cose….” La esortò Anna. “Ci penserò….” Disse esausta Claudia “…. Posso fermarmi qui a dormire…… ho già avvisato casa….” Disse ed Anna la abbracciò.5 mesi più tardiClaudia non si era pentita di aver ascoltato il consiglio di Anna e di essere rimasta al suo posto. Non vi era stata alcuna conseguenza di quella sciagurata sera ed anzi, contro ogni sua aspettativa, aveva avuto modo di constatare che la sua relazione aveva influenzato molte scelte della società.Malgrado questo non aveva più avuto occasione d’incontrare Angelo e questo , se da una parte le era dispiaciuto perchè si era ormai resa conto di aver sbagliato a schiaffeggiarlo, dall’altro non le dispiacque perché non era certa che incontrandolo non sarebbero tornate a galla vecchie ruggini che il suo caratterino non sarebbe riuscita a controllare…..Ben presto Aveva incominciato a viaggiare molto per svolgere, di volta in volta i suoi studi e le sue analisi nelle varie sedi della società ma anche presso differenti realtà.Il tempo volava e anche se era costretta a sacrificare gran parte del suo tempo libero Claudia poteva considerarsi contenta.“Di nuovo in partenza???” Domandò Micelle vedendola preparare la valigia con il computer e le sue carte. “Già ….” Annuì Claudia “Dove ti spediscono questa volta Alaska, Barbados … Polinesia????” “In Sicilia… presso una piccola società del gruppo… pare che non renda molto e mi chiedono di capire perché….” Rispose Claudia “Che sfiga andare in Sicilia in primavera….probabilmente ti toccherà anche fare qualche bagno in acqua cristallina ed per giunta abbronzarti anche…..il tuo è un lavoro veramente duro….” La canzonò Micelle “Lo sai che sono raccomandata….” Rispose scherzosamente Claudia “Certo che lo so… solo che non ho ancora capito da chi…..” replicò Micelle continuando il gioco.Claudia salutò tutti ed uscì dall’ufficio raggiungendo l’auto che l’aspettava per portarla all’aeroporto. L’avevano convocata all’improvviso, ma tutto sommato non le era andata male…dal momento che non essendo riusciti a trovare un posto sugli aerei di linea aveva avuto la possibilità di viaggiare con il Jet della compagnia….le era capitato già altre volte e doveva ammettere che apprezzava quel modo di viaggiare dei ricchi.L’aereo decollò puntuale pochi minuti dopo che lei fu salita a bordo e la traversata fu splendida grazie al cielo terso che consentiva allo sguardo di vagare quasi all’infinito. Atterrarono e fu soddisfatta nel constatare che una macchina la attendeva per portarla a destinazione. Era un poco stanca così si rilassò sul comodo sedile posteriore dell’auto e quasi si appisolò sino a che strani rumori la fecero tornare alla realtà. L’auto stava salendo su di un traghetto. Sorpresa Claudia si rivolse all’autista “Ma che cosa sta facendo???” domandò “La porto a destinazione ….” Rispose il giovane autista “Via mare???” domandò lei “E come ci si arriva su di un isola altrimenti????” risposte stupito l’autista “Ma io non devo andare su di un’isola…..” rispose Claudia “A me hanno detto di portarla a Salina ….” Rispose ancora l’autista.Claudia si bloccò improvvisamente da mesi ormai aveva pensato che Angelo si fosse rassegnato, ma evidentemente si sbagliava… quello non poteva essere che uno dei suoi tanti trucchi. Per qualche istante rimase indecisa se scendere dall’auto ed andarsene… poi decise che doveva affrontarlo una volta per tutte e si rimise tranquillamente a dormicchiare sul sedile posteriore.La traversata fu più lunga del previsto e quando Claudia arrivò all’Hotel incominciava ad imbrunire…. Raggiunse la sua camera e dopo una doccia scese per cena aspettandosi di vedere comparire Angelo… ma lui non comparve e, piuttosto irritata, Claudia tornò in camera e si mise a dormire…..La mattina successiva all’alba Claudia si alzò e scese al porto a fare colazione…. Quando dal bar vide arrivare in porto il peschereccio di Angelo, saldò il conto e si diresse alla banchina. Giunse proprio mentre il peschereccio stava per attraccare “Angelo… ci sono visite per te……” gridò un marinaio , sul ponte comparve Angelo “Ragazzi pensate voi ad attraccare….” Disse lui e con un agile balzo atterrò sulla banchina a pochi metri da Claudia. Lei non sorrise mentre lui si avvicinava “Che cos’è questa buffonata…..” disse con voce dura. Lui scosse le spalle “Hai lavorato duro per molti mesi,,,, dovevamo darti un premio e mi è sembrato che potesse essere carino offrirti un fine settimana in questa incantevole isola… avrai modo di vederla come non hai mai potuto fare prima….” E dopo una pausa aggiunse “Me ne occuperò personalmente….” E chiuse la frase con una risatina.“Ma Angelo possibile che tu non voglia capire….” Esordì lei scuotendo la testa… ma Angelo la interruppe “Guarda che io ho capito… ti ho capita benissimo…. Dammi modo di dimostrartelo…. Mi sembra che all’inizio stessimo bene assieme io e te…. Anche se ……”. “Come posso fidarmi di te….. un marinaio….” Disse lei un poco raddolcita….”Facciamo così… da oggi e per tutto il fine settimana non pescherò più… tornerò a malincuore Angelo Carulli… l’industriale… di un industriale ci si può fidare…..” scherzò lui.Alla fine Claudia cedette… l’isola era veramente stupenda…. Verdeggiante come mai l’aveva vista prima… il tempo era stupendo ed il sole la riscaldava piacevolmente…. Angelo la trascinò su e giù per l’isola per tutto il giorno… mostrandole luoghi che nemmeno aveva immaginato che esistessero… e per ogni luogo aveva una storia da raccontare… una storia affascinante…. Lentamente la tensione di Claudia si allentò e nel tardo pomeriggio presero una piccola barca a remi ed iniziarono a costeggiare la riva ammirando le bellezze naturali in un silenzio irreale….“Non stai mantenendo la promessa….” Disse ad un tratto lei. “Angelo la guardò senza capire “Ci stai provando ancora…. Sei troppo gentile… troppo simpatico… non stai mantenendo la promessa insomma…” si spiegò lei “Non posso farci nulla… io non ci sto provando.. ma sono così di natura… affascinante…” scherzò Angelo. Lei annuì senza parlare “Ho paura per questa sera….” Aggiunse . Angelo scosse la testa “Abbiamo avuto una giornata faticosa entrambi… questa sera cena veloce e poi aletto… rigorosamente in stanze diverse….” Rispose Angelo. Lei lo guardò sospettosa “Dimmi la verità… cos’hai in mente????” domandò Claudia. Lui rise “Nulla assolutamente nulla… ho imparato la lezione…. “ rispose lui ridendo e mollò i remi alzando le braccia in cenno di resa.Claudia si guardò intorno… l’aveva portata in uno stupendo anfiteatro tra le rocce, dove l’acqua incredibilmente trasparente aveva meravigliosi riflessi verde smeraldo….“Vediamo se hai coraggio… l’acqua è freddissima…” la canzono Angelo… poi con rapidità si sfilò la maglietta ed i pantaloni e si gettò in acqua…. Claudia sfidata fece altrettanto pentendosene poco dopo… l’acqua era veramente gelida… per riscaldarsi nuotarono con vigore allontanandosi dalla barca poi ansanti si fermarono “Dobbiamo essere matti a gettarci in acqua …. È gelida…” disse Angelo. Claudia stava per rispondere quando lui sbottò “Io me ne torno alla barca…..Con poche rapide bracciate si allontanò da lei… Claudia cercò di stargli dietro ma perse rapidamente terreno… vide che Angelo saliva in barca quando a lei mancavano ancora una quindicina di metri. “La vita d’ufficio è troppo sedentaria… viaggiare di continuo fa quasi peggio… credo che tu abbia bisogno di un po’ di ginnastica….” La sfottè lui. Claudia non rispose continuando a nuotare… poi all’improvviso si arrestò… Angelo aveva dato un colpo di remi allontanandosi da lei. “Ma che cazzo fai…..” urlò inviperita ed infreddolita Claudia “Parliamo un po’ ti va???” le disse Angelo “Fermati e fammi salire….” Urlò Claudia riprendendo a nuotare….“Prima parliamo un po’….” Disse Angelo dando un altro colpo di remi e ristabilendo le distanze “Prima mi hai chiesto che cosa avessi in mente…. Lo vuoi ancora sapere????” le domandò. Claudia ignorò la sua domanda “Bastardo… fermati e fammi salire… mi sto gelando….” Inveì, ma Angelo la ignorò….“Vedi… in questi mesi ho riflettuto…. Non riuscivo a capire perché ignoravi la mia corte… ma ora credo di aver capito… anzi sono pronto a scommetterci….” Continuò lui. Claudia era esasperata “Ma che cazzo vuoi aver capito… bastardo… fermati e falla finita…..” urlò prima di cercare di raggiungere la barca con furiose bracciate. Ad Angelo basto un colpo di remi per allontanarsi “Vedi mi ricordo bene quella sera alla festa…. Mi ricordo che mi dicesti che eri appena uscita da una storia finita male…. Dimmi perché era finita male????” le domandò “Non ti dico un cazzo se non ti fermi….” Rispose Claudia . Per tutta risposta Angelo diede un altro colpo di remi “Cazzo ma ti vuoi fermare !!!!” implorò Claudia. “Prima dimmi come andò la storia…” la incalzò Angelo fingendo di dare un altro colpo di remi…. “Lo trovai a letto con un’altra….. una puttanella che glielo stava succhiando come un’ossessa….” Urlò Claudia. Angelo annuì…”Immaginavo qualche cosa di simile….e da allora hai deciso che non avresti più avuto relazioni serie vero???” le domandò.Claudia ormai rabbrividiva nell’acqua.. per un attimo pensò di non rispondere … ma ci ripensò subito “Mi sembra più che normale…..” disse per la prima volta senza urlare…. e di nuovo Angelo annuì…”Io non andavo bene… ti facevo una corte troppo assidua… troppo seria… meglio Turi che te lo mise subito in bocca….. meglio quei due che volevano solo scopare…..vero???” Claudia non rispose… fissava Angelo che si era alzato in piedi… lo vide sfilarsi il costume…. Il membro era eretto… di dimensioni impressionanti… sussultava eccitato nell’aria malgrado il bagno gelato di poco prima…“Vuoi salire sulla barca???” Le domandò “Mia cara signorina bisogna pagare il biglietto….” Rise agitando oscenamente il membro nell’aria. Lasciò che lei si avvicinasse e quando Claudia cercò di salire le parò di fronte il membro eccitato “Succhia troietta… altrimenti ti si gelerà tanto la fichetta che non potrai scopare per mesi….”. Claudia cercò di salire ugualmente ma lui la rigettò in acqua… Nuovamente al successivo tentativo si ritrovò di fronte il membro eccitato di Angelo “Se vuoi salire succhia… e fallo bene. “Te lo stacco con un morso bastardo….” Sibilò esausta Claudia… ma lui non mollò.Tremante Claudia dischiuse le labbra e lo accolse in bocca. Le mani di lui si appoggiarono alla nuca…la costrinse ad ingoiare il membro millimetro dopo millimetro sino quasi a soffocarsi……poi arretrò ed il membro le sfuggì dalle labbra “Succhiami le palle troia….” L’apostrofò Angelo….. Claudia obbedì… con sollievo poco dopo sentì le forti mani di Angelo che la sollevavano dall’acqua. Non ebbe tempo di rifiatare… nuovamente il membro durissimo premette sulle sue labbra penetrandole sino in gola…. Le mani di Angelo ora si muovevano sul suo corpo…. Claudia si arrabbiò con il suo corpo… i capezzoli erano punte di spillo…duri ed eccitati… uno strano calore si diramava dal suo ventre…. Lui arretrò ed il membro si fece largo in lei…. Scivolando nella vagina resa scivolosa dai caldi umori che aveva incominciato a secernere… “Ti piace troietta… non potevi dirlo prima… te ne avrei dato tanto da farti dire basta….” La stuzzicò lui… per tutta risposta un gemito sfuggì dalla gola di Claudia….Ormai non aveva più freddo… Claudio l’aveva fatta mettere carponi… alle sue spalle la penetrava e con le mani instancabilmente stuzzicava i suoi capezzoli o palpava le sodissime natiche il membro scorreva in lei con osceni sciacquii e lei gemeva ad ogni potente affondo…. “La santerellina…. A Turi hai dato persino il culo…..e magari melo prenderò anche io….” Le disse ed accompagnò le parole penetrandola con un dito nello stretto pertugio posteriore. Claudia esplose in un travolgente orgasmo….. Angelo continuò sino a che non sentì l’orgasmo di lei scemare lentamente… allora la lasciò… Claudia esausta cadde sul fondo della barca e lui le fu sopra…. I caldi getti di sperma la colpirono in pieno viso…. La costrinse ad aprire la bocca ed ad ingoiare per poi ripulire il membro che andava afflosciandosi……Sdraiata sul letto della stanza Claudia lottava con se stessa. Combattuta tra il ricordo del piacere provato quel pomeriggio e la rabbia per aver lasciato che lui la trattasse in quel modo. Angelo le stava sconvolgendo la vita, la sua presenza coincideva con periodi nei quali Claudia stentava a riconoscersi. L’aveva corteggiata e per tutta risposta lei si era fatta scopare da altri… aveva smesso di corteggiarla e lei le era caduta tra le braccia…. Anche in quel momento avrebbe voluto raggiungerlo… non sapeva bene se per litigare con lui o se per provare nuovamente le sensazioni del pomeriggio.Ma quando lui l’aveva invitata ad una tranquilla serata in uno dei pochi locali dell’isola aperti in quel periodo lei aveva scosso la testa “Allora domani mattina che ne diresti di assistere ad una vera battuta di pesca???” le aveva domandato lui “Se mi vedrai al porto vorrà dire che ho accettato….” Rispose lei salutando con la mano mentre si allontanava.Ormai era chiaro che Angelo stava solo bleffando… continuava a corteggiarla anche se in modo diversoGuardò l’orologio, erano già le undici … ma lei era troppo nervosa per dormire “Una birra mi farà bene…” si disse mentre si alzava ed infilava un vestito.Il locale a quell’ora era quasi deserto, Claudia ne rimase contrariata… non voleva che Angelo la notasse subito… avrebbe certamente pensato che lei era venuta per lui… senza guardarsi attorno si diresse al bancone e si sedette ordinando una birra.. Due ragazzi seduti ad uno dei tavoli vicino la squadravano, lei distolse lo sguardo con una smorfia di disgusto. Un giovane entrò nel locale… vista Claudia andò a sedersi vicino a lei, ma ancora una volta lei continuò a sorseggiare la sua birra senza dar segno di esserne accorta. Il ragazzo si rivolse al barista ordinando a sua volta “Simone… non c’è la tua padrona questa sera?” domandò. Il barista annuì “Sta facendo le pulizie….” Rispose il ragazzo con un sorriso strano. Anche lo sconosciuto fece una smorfia dubbiosa.“Sta pulendo un pesce….” Sghignazzò uno dei ragazzi seduto al tavolo vicino “C’è Angelo questa sera….” Fece eco l’altro. Indicando con lo sguardo un angolo lontano del Bar. Claudia suo malgrado si ritrovò a sua volta a voltarsi in quella direzione. Quando i suoi occhi si abituarono un poco alla penombra riuscì a vedere Angelo… se ne stava seduto ad un tavolo d’angolo… sembrava addormentato. Gli occhi si abituarono ancora un poco alla poca luce e a quel punto Claudia si accorse di uno strano movimento…sembrava che la tovaglia fluttuasse. Claudia per lunghi minuti fissò senza capire… poi la tovaglia si spostò e comparve una folta chioma di capelli neri… poco dopo una donna di circa 40 anni, piuttosto alta e decisamente bella si avvicinò al bancone. La donna notò Claudia e sul suo volto comparve un leggero disappunto. “Cocca sei arrivata tardi… per un po il bel maschione sarà fuori servizio….” Ridacchiò la bruna “Ragazzi che ci fate qui a quest’ora… i bambini non dovrebbero essere a letto…” disse rivolta ai ragazzi che la fissavano .“Pamela…io a letto ci andrei anche subito….ci vieni anche tu….” Ridacchiò un dei ragazzi “Cresci prima Pippo….”…. replicò senza imbarazzo la bruna. Claudia guardò il bicchiere della birra vuoto… lo depose e lasciò quanto dovuto con l’aggiunta di una mancia….. quella birra non era stata una grande idea…. Pensò mentre usciva dal locale….Claudia era confusa… si era illusa di poter dominare la situazione ma ora non ne era più tanto certa. Angelo sembrava così cambiato, ma non ne capiva il motivo. La sera prima verso mezzanotte aveva pure ricevuto una sua telefonata… aveva chiamato per darle la buona notte e ricordarle l’invito alla battuta di pesca del mattino. Anche di questo Claudia non si capacitava. Aveva avuto quello che voleva scopandola quel pomeriggio in barca… e lei ne aveva avuto la riprova la sera stessa quando lui si era fatto spompinare dalla proprietaria del bar… eppure continuava a starle dietro…. Decise che quel giorno avrebbe chiarito tutto e fatto finire quell’incubo…. Iniziò a vestirsi malgrado il sole non fosse ancora spuntato.Il peschereccio, guidato dalle abili mani di Angelo era uscito agilmente dal piccolo porto e si inoltrava verso il mare aperto. Claudia stava sul pone accanto a lui mentre l’equipaggio sonnecchiava in attesa di entrare in azione. Nessuno dei due aveva ancora parlato e per Claudia l’attesa diventava insopportabile. “Sei incredibile sai dovresti essere il più stanco di tutti ed invece….” Si decise a dire. Lui si voltò a guardarla sorridendo “Fare ciò che piace non stanca mai….” Rispose con calma “Ti riferisci alla pesca o allo scopare?” rispose Claudia cercando di provocarlo “Lui la guardò perplesso “Ho saputo che ieri sera ti sei dato ancora da fare con la proprietaria di quel bar dove mi avevi invitata….”. Angelo rise “Pamela?? E’ una vecchia amica… il marito è in viaggio da 2 mesi e le ho dato una mano….” Rispose “Per essere vecchia è vecchia… ma amica….” Rispose piccata Claudia.“Gelosa?” domandò lui divertito. La domanda fece imbestialire Claudia che si sforzò di non darlo a vedere “Dovrei esserlo per una sola scopata??? Allora dovrei essere gelosa anche di Turi e di tanti altri….” Replicò Angelo annuì “Dimenticavo che sei un’autentica mangia uomini…..” la sfottè. Claudia non rispose… ma si allontanò da lui ed andò a stendersi al sole sul punto più alto del ponte…. Prima di sdraiarsi ostentatamente si sfilò il reggiseno e si spalmò a lungo e voluttuosamente la crema incurante degli sguardi dell’equipaggio.Erano quasi giunti sulla zona di pesca. Turi si avvicinò ad Angelo “Perché l’hai portata??? Non sai che le donne in mare portano sfortuna…. Quella troietta si diverte a stuzzicarci….” Gli disse “Turi l’altra volta ti ho picchiato per molto meno…. Non fare il retrogrado… le donne sono una benedizione e non una sfortuna….” Rise Angelo “Angelo te lo detto… non dovevi portarla… i ragazzi ti vogliono bene… ma quella provoca…. Non so come potrebbe andare a finire…. Se fossi in te non volterei troppo le spalle….” Continuò imperterrito Turi . Angelo alzò le spalle “Se provoca voi accontentatela…..” si limitò a dire. Turi scosse la testa e si allontanò.La pesca iniziò… e gli uomini lottarono con le reti e con il mare…. Il sudore grondava sui loro busti rendendoli lucidi ed esaltando le linee dei muscoli poderosi…. Claudia li osservava persa nei suoi tormentati pensieri. Poi le reti furono issate e gli uomini iniziarono a dividere ed a pulire il pesce. Ad un tratto uno dei marinai lanciò un imprecazione…. Claudia vide che si teneva un dito alcune gocce di sangue caddero sul ponte subito lavate dall’acqua che grondava dalle reti stese. Il marinaio si rimise a lavorare ma Claudia intervenne “Sei matto,…. Bisogna disinfettarlo subito…” disse alzandosi ed andando vicino a lui…. Lo portò con se vicino alla sua borsetta e si mise a cercare un cerotto “Avete qualche cosa per disinfettare??” domandò “No signorina… ma lasci stare non è nulla….” Insistette il giovane. Senza riflettere Claudia prese il dito del giovane marinaio e se lo portò alla bocca succhiando e leccando per ripulire la ferita. Poi asciugò il dito con un fazzoletto di carta ed applicò il cerotto.“Ecco fatto adesso sei a posto….” Disse “Adesso è proprio a posto… per poco non se ne veniva nei pantaloni….” Sghignazzò qualcuno dell’equipaggio “Signorina… adesso si che Peppe ha bisogno di cure…..” rise un altro.Istintivamente lo sguardo di Claudia si spostò trovandosi di fronte la potente erezione del giovane marinaio che gonfiava i pantaloni.Claudia si accorse di essersi cacciata in un bel guaio ed istintivamente mosse lo sguardo ad Angelo. Lui la fissava, fece una piccola smorfia come per dirle “Ed adesso come te la cavi?” e poi sorrise ironicamente. Improvvisamente l’imbarazzo di Claudia sparì sostituito da una fredda rabbia nei confronti di Angelo che la sfidava e sfotteva.. Rialzò lo sguardo verso il giovane marinaio “Pepe hai un altro dito da succhiare?” domandò spavalda. Il giovane annuì freneticamente… lanciò un’occhiata disperata verso Angelo poi visto che questi non dava segno di voler intervenire si mise freneticamente a slacciare i pantaloni.Il membro eretto comparve sussultando proprio davanti al viso di Claudia. La mano se ne impossessò e si mosse leggermente su e giù. Pepe chiuse gli occhi gemendo…Claudia si chinò su di lui… la sua lingua percorse l’asta scendendo verso lo scroto peloso… vi giocò per poi staccarsi continuando a masturbare il giovane… si voltò a guardare gli altri uomini dell’equipaggio che fissavano la scena a bocca aperta… molte mani erano scese ad accarezzare i membri ormai eretti.Improvvisamente qualcosa le piovve addosso mentre Pepe iniziava a gemere…. Claudia si voltò sorpresa ed un grosso schizzo di sperma la colpì il pieno viso… istintivamente Claudia chiuse gli occhi proprio mentre un nuovo schizzo la colpiva. Claudia abbandonò il membro ancora sussultante e cercò di ripulirsi ottenendo unicamente l’effetto di spalmare lo sperma su tutto il viso e tra i capelli. “Pepe buono a nulla… ma che figura ci fai fare con la signorina… penserà che siamo tutti incapaci….” Sentì dire da qualcuno…. Poi mani forti la presero e la fecero sdraiare…. E poco dopo un membro la penetrò “Dai Luca… falle vedere di che pasta siamo fatti… “ disse un altro e l’uomo che la penetrava accentuò la forza dei colpi….Claudia riaprì gli occhi e si ritrovò di fronte il membro eccitato di Turì. Il marinaio le sorrideva. “Signorina… provi a succhiare questo… vedrà che non la deluderà….” Le disse . Un affondo più forte degli altri strappò a Claudia un gemito e subito il membro di Turi scomparve nella sua bocca.Nemmeno il secondo marinaio seppe trattenersi a lungo… Claudia lo sentì staccarsi improvvisamente da lei e poco dopo lo sperma piovve sul suo corpo e numerosi schizzi raggiunsero persino i suoi seni… istintivamente Claudia li spalmò sulla pelle. Ancora mani forti la presero e la girarono mentre lei si sforzava di non abbandonare il membro di Turi che le scorreva tra le labbra…. Venne penetrata carponi e ben presto le sue sode natiche si arrossarono sotto i furiosi colpi dell’uomo. Il suo corpo era scosso brutalmente ed il membro di Turi più volte le affondò profondamente in gola costringendola a tossicchiare…. I gemiti gutturali annunciarono la nuova pioggia di sperma che questa volta le ricoprì le natiche e la schiena….ma non vi fu tempo e subito un altro membro la penetrò…. Claudia fu costretta a seguire l’uomo In frenetici movimenti sino a che non si ritrovò a danzare sopra il membro che la penetrava… nuovamente Turi, in piedi davanti a lei porse il membro alle sue labbra… poi si spostò e premette i duri coglioni sulle labbra della giovane… Claudia iniziò a succhiarle….. nuovamente il membro si sfilò dal suo ventre e scaricò il suo carico di sperma su di lei…..“Questi ragazzini sono tutti imbranati… li scusi signorina…..” rise Turi “Adesso comunque il vecchietto rimedia subito…” aggiunse. Turi si stese sul ponte e la attirò a se… Claudia docile si lasciò penetrare nuovamente e guidare dalle mani di Turi nei suoi movimenti…. Davanti a lei comparve Angelo… era nudo.. il membro eccitato sussultava nell’aria. Lo vide prendere la bottiglietta dell’olio solare e cospargersi ostentatamente il membro…. Poi Angelo diresse il getto tra le sue natiche… le sue dita spalmarono l’olio… penetrarono lo stretto sfintere… Claudia si morse le labbra ma non disse nulla. Angelo scomparve alla sua vista… ma poco dopo lei seppe perfettamente dove si trovava… la sua bocca si spalancò in un urlo gutturale mentre il membro si faceva largo in lei… Turi la tirò a se e la zittì baciandola furiosamente… il suo alito era pesante… ma Claudia non ci fece caso e rispose al bacio… i due membri scorrevano in lei all’unisono… riempendola e svuotandola ritmicamente e lei non riusciva a pensare ad altro…. Le sembrava quasi di vedere la carne scorrere in lei…. Più volte sentì la sua voce urlare il suo piacere mentre i due continuavano instancabili….. esausta si abbandonò a loro sino a che a loro volta i due non vennero sul suo corpo e nella sua bocca…..Quando e riuscì a riprendersi…e riaprì gli occhi Angelo era li… steso accanto a lei… la fissava e sorrideva… ma questa volta non vi era traccia di scherno nei suoi occhi “Ora hai visto tutto quello che c’era da vedere… non scappare più Claudia…” le disse Claudia non capì sino a quando lui non si chinò a baciarla……..Claudia capì che lui aveva ragione… si abbandonò a quel bacio stringendosi a lui……
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