Un giorno dopo pranzo gironzolavo per la casa, mentre Sara ed i miei cugini scopavano come conigli. Non si stancavano mai.Mauro aveva fatto mettere a carponi la sorella, le ha divaricato un po’ le gambe e fece mettere sopra di lei mia sorella e quindi aveva a disposizione quattro buchi a disposizione.Entrava ed usciva ora da uno ora dall’altro e le ragazze godevano parecchio.Mia sorella Sara strusciava le tette sulla schiena di Francesca e intanto attanaglia con le mani i seni di Francesca che al solo contatto fa crescere i capezzoli, scuri e grossi al centro di aureole scure e larghe.Oggi mi sembra di non avere molta voglia cosi li lascio da soli e vado a farmi un giro per la casa.Passo davanti la stanza dei zii e vedo che papà e zio si stanno chiamando la zia.Papà è sdraiato sul letto, non riesco a vedere il suo cazzo ma dal sorriso della zia deve essere bello grosso. Le tette sono schiacciate contro il petto di mio padre, mentre sta baciando la zia. Vedo le loro lingue vorticare fuori, leccarsi, succhiarsi con passione.Lo zio da dietro sta fottendo la zia Fabia. Il suo cazzo riesco a intravederlo abbastanza dato che ad ogni affondo lo tira fuori quasi del tutto per poi tornare dentro prepotentemente e con forza, facendo saltellare la zia.Ad un tratto mi sento appoggiare una mano sulla spalla ed è la mamma, quasi svengo dalla paura, ma mi prende per mano e dice: – a birbancello che fai? Ti piace guardare.- No mamma è che passavo qui davanti e sono stato catturato da questa visione e non ho resistito.- Dai vieni con me in camera mia.Io un po’ titubante andai dietro a mamma. Una volta dentro chiuse la porta a chiave- Ti piaceva quello che stavi vedendo?- Si mamma.- Ti piace la zia com’è fatta o ti piaccio più io?- Tu mamma.- Quando ti ecciti come adesso che fai, ti tocchi.- S……. si mamma, qual……qualche volta.- E come fai, ti posso vedere.- Ma mamma mi vergogno davanti a te.Ma non finisco la frase che mi è subito vicina, inizia a slacciarmi i pantaloni, io l’aiuto e poi passa all’elastico delle mie mutandine, che in un attimo sono a terra.Mi tolgo anche la maglietta e sono nudo davanti a lei, con il cazzo che mi è cresciuto a dismisura sarà almeno 23-24 cm.Lei mi osserva e si passa la lingua tra le labbra, le bagna e continua a fissarmi.- Dai non vuoi vedere anche me.- Si mamma.- Forza spogliami tu.Mi avvicino, la sbottono la gonna e via a terra, rimane con il tanga bianco da cui fuoriescono alcuni riccioli dai fianchi.Ha un corpo minuto la mia mamma, ma con le curve a posto giusto, un sedere a mandolino, cosce sottili ma non molto, con carnagione abbastanza scura dato che si fa la lampada spesso.Le sbottono anche la camicetta e vengono fuori due tette che si reggono da sole senza reggipetto, i capezzoli appena li sfioro crescono e lei geme.Mi porto una tetta alla bocca e inizio a suggere come un bambino, lei mi prende la nuca e mi accarezza i capelli.Lei gemme e si sente mancare cosi si sposta sul letto e fa cadere anche l’ultimo indumento che ha addosso.Mi mossi e scesi con la bocca verso quella stupenda figa, mi sentivo premere la sua vulva contro la mia bocca. Immediatamente, aprii la bocca e gettai la lingua nell’ umido buchino della sua fica.Lei rabbrividì ed inarco la schiena, agitando la sua micia. Muovevo la mia lingua in su e giù sulla sua piccola fessura e colpivo spesso, ma leggermente, il clitoride con la lingua.- “Unnnnhhhh… siiiiiii! Succhia la fica alla mamma, bambino mio! Leccami… scopami con la tua piccola lingua calda.”Gemeva lei. Mi si stava comportando nel migliore dei modi applicando alla perfezione tutto ciò che avevo imparato, mentre mangiavo rumorosamente la sua fica, succhiando ingordamente le sue labbra in un modo che piaceva molto a mamma visto che era in preda a continui spasmi ed inarcava la schiena , mentre i suoi succhi colavano incontrollati contro la mia bocca aperta.Tra un sospiro e l’altro per il piacere che stava provando, mi aizzava sguaiatamente a continuare, ad insistere senza fermarmi nella mia azione.- “Lì, più forte… risucchiami il clitoride nella bocca, mordicchialo… così! Più forte, più forte Mirko, non aver paura di farmi male… ahh come è bello, come mi stai facendo godere!”In poco tempo la portai al limite dell’orgasmo.Non resistette più e venne, agitando vorticosamente in modo frenetico la mia lingua sulla figa di mamma. Non appena si adagio spossata dall’orgasmo, iniziai a leccare il succo che sgorgava dalla sua micia, aveva un sapore ed un odore che non avevo mai sentito prima.- Ahh Mirko come sei stato bravo! Come mi hai fatto godere! Ma ora tocca a me ricambiarti… vieni più su che la mamma ti vuole sentire tutto dentro la fica, ecco così… piano, piano mettimelo dentro. Ahh come sei grosso, come ti sento bene… a te piace? Ora muoviti lentamente amore, ma devi fare piano altrimenti mi godi subito come prima! Dimmi che ti piaccio… che mi desideri!”- Si mamma mi piaci e ti desidero tanto.Oramai l’avevo penetrata, non era come la figa della nonna, la mamma più stretta e calda riuscivo a sentirla gemere ad ogni affondo.Mi portai anche un capezzolo alla bocca e iniziai a succhiarla con forza.- Si dai ….. Mirko .. più affondo, spingi, spingi con forza……. Ahhhh………. Siiii si siiiii…….- Oh mamma com’è bello scoparti, lo senti com’è grosso.- Si piccolo mio lo sento e mi piace da morire. Cosi vieni dentro la tua mamma, siii…Ebbe un forte orgasmo che quasi la fece svenire.Io continuavo a stantuffare con forza aumentando il ritmo finche le venni dentro, mi mossi ancora un po’ per poi accasciarmi sulle sue braccia restando dentro di lei.- Oh Mirko è stato bellissimo, credo di non aver goduto mai cosi intensamente.- Anche io mamma, spero che possiamo farlo ancora.- Certo caro.Mi alzai da lei e il cazzo oramai floscio le usci dalla fica insieme con un rivolo di sperma misto ai suoi umori.Non vedo l’ora di avere un’altra avventura con qualcuno della famiglia, o magari con tutta la famiglia. Chi sa forse qualche giorno di questi si potrebbe averare.
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