Io e Francesca quell’anno andavamo in vacanza in un agriturismo in Umbria, con l’occasione si era unito a noi Sandro, un nostro amico di vecchia data che aveva bisogno di un passaggio solo fino a Firenze. Perche’ no ci siamo detti ci terremo piu’ compagnia durante il viaggio. Sandro lo conoscevamo da molti anni un ragazzo simpatico e in gamba una decina d’anni piu’ di me che ne ho 31 , Francesca ne ha invece 24. E’ ormai da un paio d’anni che Sandro si e’ mollato con la ragazza e quell’anno andava a Firenze a trovare degli amici con i quali passare due settimane. Io e Francesca saremmo stati due settimane in un tranquillo agriturismo in Umbria e lui ha giustamente approfittato per un passaggio sia all’andata che al ritorno dato che noi saremmo passati proprio da Firenze. La nostra era una tranquilla vacanza in mezzo al verde con qualche passeggiata a cavallo un po’ di bici una gita sul lago Trasimeno e comunque tanta pace. Il viaggio da Torino era lungo e ci alternavamo alla guida piu’ per gioco che per effettiva stanchezza, arrivati in Liguria Sandro mi ha detto “alla prossima stazione di rifornimento facciamo il pieno e ci scambiamo alla guida, cosi’ tocco un po’ anche le gambe alla tua ragazza, eh! eh! “ ovviamente scherzava, anche se appena sedutosi alla guida le ha dato un bello sguardo e poi accortosi che lei se ne era accorta ha fatto finta di niente e ha messo in moto. Da dietro ho notato che dopo un paio di minuti Francesca si e’ spostata un po’ in avanti in modo da lasciar che la gonna salisse di qualche centimetro, e non riusciva a tener ferme le gambe. Arrivato mezzogiorno la fame si faceva sentire, Francesca aveva preparato delle frittate la sera prima e un buon tiramisu’, a quell’ora stavamo costeggiando la Liguria, siamo usciti al primo casello utile che mi pare fosse Sarzana ormai quasi in Toscana e ci siamo avventurati per stradine prese a caso in cerca di un prato al sole dove fermarci a mangiare, trovato! Era un bel prato nei pressi di un casolare deserto ci siamo fermati e dopo aver steso il telo ci siamo seduti a mangiare sull’erba, il sole cominciava a picchiare e dopo pranzo faceva un caldo che assopiva le nostre menti ci siamo sdraiati un po’ a goderci il silenzio, mi ero quasi addormentato quando ho sentito Francesca che si era sdraiata su di me lamentandosi che non c’era il cuscino e si e’ sdraiata con la testa appoggiata su di me , Sandro era anche lui sdraiato poco piu’ in la. Dopo poco sentivo Francesca che non si dava pace, non trovava una posizione comoda e scendeva sempre piu’, finalmente ha trovato la pancia morbida, e si era sdraiata su un fianco. All’improvviso ho sentito la sua mano accarezzarmi i pantaloni proprio all’altezza dell’uccello, il caldo e il sonno che mi sentivo addosso rendeva ancora piu’ piacevole quel tocco e me lo gustavo senza intervenire, neanche mi ricordavo della presenza di Sandro, finche’ la mano di Francesca si faceva sempre piu’ insistente e il mio uccello sempre piu’ duro cominciavo a muovermi per accompagnarla con quel massaggio sui pantaloni che dopo un po’ di minuti e’ sceso al di sotto, Francesca mi ha sbottonato i pantaloni e scostandomi i boxer mi ha preso l’uccello in mano e dopo averlo masturbato un po’ mi sono ricordato che non eravamo soli, e mi volevo fermare, le ho chiesto cosa stesse facendo e lei sentendo che l’uccello che si afflosciava, ha pensato bene di prenderlo in bocca. Roteava intorno con la lingua come sa fare lei quando mi vuol fare impazzire, e io infatti non riuscivo piu’ a fermarla, speravo che Sandro non si accorgesse di nulla, ma era ad un paio di metri da noi , infatti se nera accorto eccome, stava guardandosi la scena della mia ragazza che mi succhiava il cazzo, e nel frattempo che pompava, si era messa comoda alla pecorina col culo ben in direzione di Sandro che ovviamente si stava eccitando da morire, quello di Francesca era un chiaro invito a farsi per lo meno toccare il culo, e figuriamoci lui che era da un paio d’anni che non si scopava una donna come si sentiva adesso, che il culo di una ragazza che da sempre gli era interessato, gli ondeggiava davanti desideroso d’attenzione. Ha allungato una mano che arrivava dritta sotto la gonna viola di Francesca, che da come aveva aumentato il ritmo del pompino che mi stava facendo, sembrava aver gradito quella bella idea del nostro amico. Io ero combattuto dal volermi fermare o dal voler vedere dove si andava a parare; quella lingua che con grande capacita’ mi leccava tutta l’asta del mio cazzo mi rendeva eccitatissimo, ma il vedere quello stronzo di Sandro che stava palpando il culo della mia ragazza mi mandava in bestia, anzi un po’ cominciava a piacermi l’idea, del resto spesso quando scopo con Francesca amiamo immaginare di essere nel centro di un orgia con me che mi scopo due donne o lei che si fa sbattere da due uomini, e adesso era il sogno che si realizzava, e quella troia di Francesca lo pensava gia’ da chissa’ quanto tempo. Nel frattempo la gonna della mia ragazza era gia’ stata alzata del tutto, e le mutandine sfilate e Sandro aveva cominciato a leccarle un po’ quel suo bel culo, ma lei le allargava sempre piu’ le cosce per farsi leccare da un’altra parte, e appena le ha messo la lingua sulla fica, che ormai quasi gocciolava, me ne sono accorto anch’io, aveva cominciato a succhiare il cazzo come una ninfomane, non la avevo mai vista cosi’ eccitata. Per la prima volta ha alzato su lo sguardo verso di me, e con la lingua che mi leccava la cappella, mi guardava piena di voglia di cazzi, non era mai stata tanto porca quanto quel giorno, certo immaginavamo spesso che ci fosse un altro a scoparla contemporaneamente a me, ma farlo davvero era un’altra cosa. Francesca era cosi’ eccitata e cosi’ porca che ha interrotto di succhiarmelo per voltarsi a guardare la scena di Sandro che piegato dietro di lei le leccava la fica e che si dava da fare anche con le mani che sotto la maglietta le palpavano le tette gonfie di piacere. Francesca non era mai stata cosi’ vacca come quando si e’ sfilata la maglietta guardandomi con gli occhi infuocati di voglia di farsi sbattere su quel prato da due ragazzi contemporaneamente , mi mostrava le due tette che dopo un attimo sono state afferrate dalle lunghe mani di Sandro che non sapeva piu’ dove toccarla per prima, forse aveva paura che all’improvviso io interrompessi il gioco e finisse tutto, allora si dava da fare il piu’ possibile. Francesca nel frattempo si inchinava di nuovo con la bocca sul mio cazzo durissimo e bagnato dalla sua saliva, era completamente nuda sotto al sole, alla pecorina con le gambe ben larghe pronte ad assaporare una bella scopata e prima di riprendermelo in bocca si e’ girata verso Sandro dicendogli “ adesso basta con le dita dammi un po’ di cazzo “, Sentendola parlare cosi’ mi sono spinto dentro la sua bocca e adesso ero io a palpargli le tette mentre lui aveva fra le mani il suo culo e la sua calda fica pelosa, e mentre gli infilava il cazzo fra le cosce ho sentito Francesca urlare di piacere , stava godendo davanti a noi, piena dei nostri due cazzi che hanno aumentato il ritmo, Sandro e’ venuto subito dopo averglielo spinto solo tre o quattro volte nella fica, e stava spalmando la sua sborrata sul culo e sulla schiena di Francesca, io le ho sborrato in gola, e Francesca era ancora cosi’ eccitata che si e’ gustata la mia sborrata come non mai. Sandro si e’ subito allontanato dirigendosi verso la macchina mentre io ancora incredulo osservavo quella gran porca della mia ragazza che con gli occhi chiusi se ne stava nuda sotto il sole a gustarsi ancora il sapore del cazzo. Dopo una mezzora circa ci siamo rimessi in viaggio senza commentare quel che era accaduto , anzi era come se non fosse successo niente. Chissa’ se lo avremmo rifatto al ritorno, chissa’ se Francesca meditava di chiedere a Sandro di venire all’agriturismo con noi, di certo lui non si sarebbe tirato indietro. Chissa’ ?
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