Anche per quell’anno la suola era terminata e Paolo e i sui due inseparabili compagni Carlo e Gigi, ormai tutti maggiorenni, erano pronti per partire per le vacanze.Finito il quarto anno del liceo scientifico presso un istituto di Milano, avevano organizzato di passare otto giorni da sogno presso un piccolo albergo a due stelle sulla riviera romagnola vicino a *** dove Carlo era andato in vacanza con i genitori fino a due anni prima.Avevano prenotato una stanza con un letto matrimoniale ed un letto singolo.Dopo un viaggio estenuante, per un incidente sull’autostrada, con la macchina di Gigi, erano arrivati davanti all’albergo alle due del pomeriggio.Si sistemarono nella loro stanza occupando Paolo e Carlo il letto matrimoniale e lasciando a Gigi, il più grosso della compagnia, il letto singolo.Dopo aver fatto una doccia rinfrescante ed essersi resi presentabili, decisero di fare un giro per cominciare a farsi un’idea della fauna locale.Non ci misero molto a capire che la situazione si presentava abbastanza bene, ragazze ce n’erano e tutte piuttosto carine, aspettavano solo loro. Dopo una cena piuttosto abbondante e annaffiata con ottimo lambrusco, i tre giovani uscirono per la prima sortita in cerca di ragazze disponibili.Vicino ad un bar, non lontano da dove alloggiavano, conobbero tre ragazze loro coetanee, offrirono loro un grosso gelato, poi dopo aver chiacchierato del più e del meno si avviarono sul viale principale a due a due.Carlo aveva intavolato con Giulia, bionda e occhi azzurri, una discussione sull’Inter di cui entrambi erano tifosi.Gigi e Patrizia, rossa e con delle ottime curve, avevano cominciato a parlare di complessi musicali.L’unica rimasta libera era Antonella, una bella ragazza mora snella ed alta circa un metro e sessantacinque.Purtroppo per Paolo la ragazza era piuttosto superficiale e volgare, o almeno lui la giudicava tale, quindi i due in un primo momento non si presero affatto. Si avviarono comunque dietro alle altre coppie parlando di amenità.I primi ad eclissarsi furono Carlo e Giulia che con una scusa si ritirarono nella stanza dei tre ragazzi.Dopo circa dieci minuti fu la volta di Gigi e Patrizia che optarono per la stanza delle ragazze, in una pensione poco lontano.Paolo, rimasto solo con Antonella, non trovò di meglio che andare sulla spiaggia al chiaro di luna. Qui dopo alcuni gesti sempre più espliciti della ragazza, si decise a baciarla sulla bocca, ma, per quanto la ragazza si stringesse a lui, vuoi anche per il vino bevuto precedentemente, a Paolo non riusciva a lasciarsi andare più di tanto, pertanto dopo qualche altro bacio e qualche ammiccamento, la ragazza si fece più intraprendente.Non l’avesse mai fatto, appena lo toccò sui pantaloncini lui venne miseramente.La delusione di Antonella fu palese quanto la mortificazione di Paolo. Non aveva mai avuto una lunga resistenza, ma non gli era mai capitata una cosa così.Dopo le dovute scuse, le promise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per farsi perdonare.Per tutta risposta la ragazza gli ordinò di mettersi in ginocchio davanti a lei e di leccarle i piedi ed i sandali.A mezzanotte circa, la ragazza espresse il desiderio di rientrare in albergo, così Paolo, con una vistosa macchia sui pantaloncini si sentì obbligato ad accompagnarla fin davanti alla Hall del suo Hotel.Per sua fortuna il commiato fu piuttosto veloce, dopo un frettoloso buonanotte riuscì ad avviarsi verso il suo albergo.Arrivato in stanza trovò Carlo e Gigi che parlavano dell’avventura serale con dovizia di particolari.Vistolo entrare gli chiesero come era andata, dopo aver farfugliato un: – Benissimo- Paolo si chiuse in bagno per mettersi in pigiama e far sparire gli imbarazzanti pantaloncini.Tornato in camera scoprì suo malgrado che i due amici avevano preso appuntamento con le ragazze per la mattina successiva in spiaggia.La prima giornata si era conclusa piuttosto miseramente per lui, con una pessima figura, davanti ad una bella ragazza che però lui trovava piuttosto insulsa. La situazione sarebbe sicuramente migliorata nei giorni successivi, anche per lui sicuramente sarebbero state due settimane da sogno.A pranzo si ritrovarono direttamente a tavola.Gigi e Carlo riuscirono a convincere Paolo ad andare con loro nel pomeriggio assicurandogli che Antonella non si era vista durante tutta la mattina.Dopo una veloce pennichella i tre ragazzi si avviarono alla spiaggia.Paolo si attardò per comprarsi l’ultimo giallo, di cui era un accanito lettore, presso l’edicola lungo la strada.Arrivato in spiaggia si accorse immediatamente che nel gruppo, che lo aspettava facendo vistosi gesti al suo indirizzo era presente anche Antonella.Dopo una rapida valutazione dei pro e dei contro decise di raggiungerli comunque e di affrontare la realtà, confidando nel silenzio della ragazza. Mai fiducia fu più mal riposta: giunto in prossimità del gruppo, dai risolini e dai versi che fecero gli amici capì che la maledetta aveva raccontato tutto con dovizia di particolari.Le battute continuarono fino a che non decisero di entrare in acqua per il bagno, anche lì le battute si sprecarono.Finito il bagno, mentre si dirigevano verso gli asciugamani Gigi gli si parò davanti fermandogli le braccia. Come ad un segnale Carlo e Giulia gli abbassarono gli slip.Antonella si mise a gridare: – Fatemi vedere cosa ho perso,… levateglieli-.Per quanto reagisse e si ribellasse, venne sopraffatto, e fu così che Paolo si ritrovò nudo in mezzo alla spiaggia.Cercando di coprirsi alla meglio e intimando di ridargli il costume, cercava di recuperarlo mentre gli altri se lo passavano l’un l’altro. Era praticamente impossibile, perciò dopo cinque minuti si fermò dicendo: “Basta , non riuscirò mai a prenderlo, facciamo un patto, vi propongo uno scambio: mi fate fare una sorta di penitenza e dopo mi ridate il mio costume”. Gli amici si guardarono tra loro sorridendo ed infine Carlo disse: ” tu entra in acqua intanto noi decidiamo la penitenza”.Capì di aver commesso un errore nel momento stesso in cui il gruppo, dopo un breve consulto si diresse verso di lui ridendo. Parlò per tutti Carlo : “Visto che chi ha subito l’affronto è stata Antonella, la penitenza l’abbiamo lasciata decidere a lei: dovrai andare a comprarle un gelato al chiosco che vedi là in fondo così come sei.””ma non posso , sono nudo, rideranno tutti vedendomi così, lì è pieno di gente!”.La perfida ideatrice del piano ribatté :” viste le del dimensioni del tuo coso, sicuramente.” In effetti non aveva mai pensato di essere superdotato, anzi…Fu così che Paolo si avviò verso il bar per comprare il gelato per AntonellaNon vi dico la vergogna provata, quando i bagnanti facevano battutacce al suo passaggioAl bar mentre ordinava il gelato scelto da Antonella venne bersagliato da insulti e battute ironiche dei ragazzi seduti ai tavolini. Uno arrivò persino a dargli una ciabattata sulle chiappe nude.Recuperata velocemente l’uscita si avviò verso il luogo dove aveva lasciati il gruppo di amici.Già a cento metri si accorse che non c’era più nessuno, ed arrivato sul posto si guardò attorno.Fortunatamente, mossi da pietà avevano lasciato il suo costume appoggiato sul dorso di una barca tirata in secca.Rientrato in albergo trovò i suoi due amici già a tavola, perciò dopo una rapida doccia li raggiunse velocemente.Dopo cena, per la tensione nervosa gli venne addosso un gran sonno, quindi quando i suoi amici gli comunicarono che dopocena sarebbero usciti per andare al cinema, lui declinò l’invito preferendo andare a dormire.La giornata per lui era stata piuttosto intensa, all’interno del bar sulla spiaggia aveva provato una strana sensazione per lui nuova di vergogna mista ad eccitazione. Gigi e Carlo rientrarono verso mezzanotte raccontando che Antonella c’era rimasta male per il fatto che lui non fosse uscito.Promise perciò che sarebbe uscito le sere successive.
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