Ritorno in terrazza ma ormai e’ inutile che cerchi di concentrarmi sul lavoro, mi accendo una sigaretta cercando di rilassarmi in poltrona guardando il panorama.Improvvisamente esce la madre che mi guarda sorpresa. Ha l’accappatoio addosso e della biancheria in mano da stendere. A prima vista sembra una signora come tante, non molto alta, grassottella, con un aspetto da buona madre di famiglia. Insomma come se ne incontrano tutti i giorni al supermercato.Io la anticipo.* Salve, io sono il vostro nuovo vicino. Mi chiamo Alex.La vedo ancora piu’ perplessa ma fa buon viso, sicuramente si e’ resa conto che se io ero fuori in terrazza da dove dovrei aver sentito tutto quello che e’ successo tra lei ed il figlio. Mi risponde cauta.* Salve, io sono Anna e sono qui con mio marito e mio figlio, non immaginavo che la sua unita’ fosse occupata, magari l’abbiamo disturbata io e mio figlio.* No, non si preoccupi, nessun disturbo. E poi io ho dovuto disfare i bagagli nella mia stanza, ho visto suo marito uscire per andare in spiaggia.Non sembra convinta comunque sta al gioco.* Sa com’e’, con i figli c’e’ sempre da discutere, il mio poi e’ molto ribelle e devo sempre sgridarlo per farlo obbedire. E’ cosi’ difficile fare i genitori oggi.* E’ normale che sia cosi’, anch’io sono stato un figlio poco arrendevole. Ma il suo mi sembra un bel ragazzo e vedra’ che mettera’ anche lui presto la testa a posto, dia tempo al tempo.Mentre ci scambiamo queste ovvieta’ io la osservo, ho ancora una voglia pazzesca di scoparla ma cerco di non darlo a vedere. Lei si accorge delle mie attenzioni e mi sembra quasi che arrossisca di fronte al mio sguardo indagatore, si stringe addosso l’accappatoio con il solo risultato di mostrarmi le sue rotondita’ in modo ancora piu’ evidente. E’ evidentemente a disagio ed io anche, con lei presente la mia verga si e’ rizzata di nuovo tendendo i calzoncini leggeri, non vorrei dover ripetere l’operazione di qualche minuto fa’. Taglio corto e vado a cambiarmi per raggiungere i miei amici, spero di riuscire a distrarmi dal fuoco che mi sento bruciare nel basso ventre.La moto e l’aria fresca contribuiscono a calmarmi un poco e quando incontro Andrea con famiglia sono quasi rientrato nella normalita’. Facciamo due passi sino all’ora di cena, il ristorante scelto non tradisce le aspettative e devo dire che davvero mi trovo molto bene all’Elba ed in compagnia dei mie amici. Mentre ceniamo cerco di indagare sui miei vicini, cosi’ senza mostrare troppo interesse. Paola, la moglie di Andrea li conosce bene perche’ li incontra nel residence da diversi anni.* E’ una brava famiglia molto unita e riservata, il marito e’ a volte un po’ scontroso ma la signora Anna e’ davvero cordiale e gentile. Stanno quasi sempre per loro conto ma ci si incontra sulla spiaggia tutti i giorni. Il loro ragazzo piuttosto e’ molto amico di Chiara.Cosi’ dicendo lancia uno sguardo complice alla figlia che abbassa il viso un attimo. Io cerco di stare allo scherzo e raccolgo la provocazione.* Guarda Chiara che e’ davvero un bel ragazzo, mi sembra anche sveglio per la sua eta’.La ragazza prende coraggio e risponde sulla difensiva.* Si, siamo amici perche’ ci vediamo tutti gli anni in vacanza. Questa volta pero’ con la moto non e’ mai fermo, l’ho visto solo un momento in spiaggia oggi poi e’ scappato per tornare poco dopo. Sembra che non riesca a fermarsi in un posto per piu’ di pochi minuti.* I ragazzi sono cosi’, non preoccuparti. Appena hanno un giocattolo nuovo non riescono a stargli lontano. Vedrai che tra qualche giorno si stufera’ anche della moto e si calmera’. Ero cosi’ anch’io alla sua eta’.Comunque, a parte altri particolari senza importanza, sembra che i miei vicini siano il prototipo della famiglia perfetta. Onestamente non saprei che cosa obiettare e mi guardo bene dal far trapelare i miei pensieri. Lascio cadere il discorso e ci godiamo la serata insieme.Rientriamo che ormai e’ quasi mezzanotte ed i miei vicini sono gia’ addormentati o almeno nessuna luce filtra dalle loro finestre. Mi infilo a letto ma passo una notte agitata, mi ritorna in mente lo spettacolo al quale ho assistito nel pomeriggio e non riesco a calmare l’eccitazione, ho il cazzo in tiro e non voglio masturbarmi di nuovo ! Accidenti a me e a quando ho deciso di rintanarmi qui senza una donna, avrei proprio bisogno di scaricare la mia tensione con una bella scopata. Accidenti a me !Il guaio e’ che non vedo prospettive, in questo posto ci sono solo famiglie e riuscire a combinare qualche cosa in breve tempo mi sembra un’impresa impossibile.Al mattino mi alzo presto e vado in spiaggia a fare colazione nel bar, poi mi godo lo spettacolo del mare prima che si affolli di bagnanti..Osservo quelli che comiciano ad arrivare e mi sento sempre piu’ sconfortato, donne appetitose ce ne sono tante ma tutte con marito e figli al seguito, in fondo era quello che volevo ma adesso mi pesa non poco.Arrivano i miei amici e poco piu’ tardi i miei vicini. Io li saluto e la signora mi risponde con gli occhi bassi, davvero una donna timida e discreta. Io resto al bar e man mano che la spiaggia si riempie mi sento sempre piu’ a disagio, non solo le ragazze giovani ma anche le signore piu’ attempate non usano il top, e’ un tripudio di tette al sole da far perdere la vista. Anche i tanga non mancano ed io sento il mio problema agitarsi sempre di piu’ in mezzo alle mie gambe.Saluto tutti, torno al residence e parto per un giro con la moto, cerco di distrarmi un po’. Verso le quattro mi sento meglio, ho pranzato leggero lungo la strada e decido di rientrare. Il residence e’ anche oggi avvolto nel silenzio, mi sembra che i miei vicini non siano in casa, la cosa mi rallegra anche se onestamente preferirei il contrario, continuo ad avere davanti agli occhi quel figone spalancato e non riesco a togliermelo dalla testa.Mi dedico al lavoro e dopo un’oretta li vedo ritornare senza il ragazzo, io li saluto ma rimango concentrato sul computer. Il marito esce dopo poco con una canna da pesca in mano, gli auguro buona fortuna ed lui mi risponde con un gesto scherzoso, la signora rimane chiusa in casa e non si mostra in terrazza che per qualche attimo. Meglio cosi’, mi dico.Saranno passati dieci minuti che sento arrivare lo scooter del figlio, arriva, lo parcheggia sulla strada e si precipita dentro. A questo punto tutta la mia buona volonta’ viene meno e tendo le orecchie a piu’ non posso per cogliere tutti i rumori che mi arrivano da dietro.All’inizio devono essere in cucina perche’ sento solo monconi di frasi, il tono e’ comunque concitato, poi di colpo devono essersi spostati in camera da letto perche’ riesco a comprendere quasi ogni parola.* No, Gianni, ti dico di no ! Ieri mi hai trattata male e ho deciso che non deve succedere piu’ ! Torna dalla tua ragazzina e lascia stare tua madre ! Non si tratta cosi’ la mamma.Con la coda dell’occhio sbircio la finestra e le persiane sono poco accostate, non oso avvicinarmi per non farmi scoprire, l’eccitazione mi sta’ prendendo alla gola e la verga mi tende il tessuto leggero dei calzoncini. Il ragazzo non risponde ma sento come ieri rumori di lotta e poi un tonfo sul letto.* No, ti prego, smettila, non fare cosi’. C’e’ gente fuori e possono sentirci, ti prego, stai fermo !Lui continua a non rispondere e dopo poco i rumori che mi arrivano sono inequivocabili, Gianni sta scopando sua madre con violenza, non ho bisogno di vedere per capirlo anche perche’ sento i sospiri ed i gemiti di piacere di lei . E’ davvero un ragazzaccio, deve essersi eccitato con Paola ed e’ corso a casa per sfogarsi con sua madre, non l’ha nemmeno degnata di una parola, sbattuta sul letto e infilata.I gemiti ormai sono inequivocabili e la mia voglia di scopare e’ ritornata irresistibile.* Ah, bimbo mio, tiralo fuori, non venirmi dentro, so che ormai sei pronto, ti imploro.* Si, amore mio, cosi’, bagnami la pancia, come sei caldo. Solo la tua mamma puo’ farti cosi’ felice. Lasciati andare, coprimi tutta del tuo succo.E’ incredibile, il figlio non ha ancora detto una parola, doveva essere al massimo dell’eccitazione perche’ e’ venuto in pochi minuti, anch’io non sono poi messo tanto meglio sinceramente.* No, non scappare cosi’, anch’io ho bisogno delle tue coccole. Non mi lasciare cosi’, sono la tua mamma. La tua fidanzata puo’ aspettare, ti prego, fai godere anche me. Non lasciarmi in questo stato !Sento la porta della camera sbattere e dopo un secondo Gianni esce come una furia, mi lancia un’occhiata sorpresa, salta sullo scooter e si allontana a tutto gas. In tutto saranno passati dieci minuti da quando e’ arrivato. Adesso tutto e’ silenzio ed io rimango seduto ad accarezzarmi l’asta congestionata, accidenti, credevo di essere venuto al mare per rilassarmi, invece eccomi qui eccitato come un toro e senza prospettive. Il silenzio e’ sempre totale, mi alzo e cerco di sbirciare tra le imposte accostate, lei e’ rimasta distesa sul letto, le gambe larghe e la fessura spalancata, si sta masturbando con due o tre dita dentro. Preso dallo spettacolo mi sono avvicinato troppo e infatti lei deve aver visto la mia ombra, alza il viso, guarda nella mia direzione e mi fa cenno di raggiungerla. Non ho dubbi ma mi rimane un barlume di lucidita’, finche’ mi limito a sbirciare va tutto bene ma entrare in casa d’altri mi sembra di andare a caccia di guai.Rimango un attimo indeciso ma lei mi rinnova l’invito ed a questo punto ogni ragionevolezza mi abbandona, con un balzo arrivo alla porta accostata, la spingo ed entro. A destra c’e’ la camera e mi ci precipito con il cuore che batte a tutto spiano. Anna e’ distesa sul letto a gambe spalancate e con l’accappatoio completamente aperto, tre dita infilate nella figa e gli occhi chiusi. Mi sfilo i calzoncini e senza pensarci un momento le monto sopra schiacciandola con il mio peso.Lei mi abbraccia e mi fa scivolare tra le sue cosce.* Si, ecco il mio bambino che e’ tornato, non potevi lasciare la tua mamma in questo stato. Ne ho tanto bisogno lo senti ? Infilalo dentro, ti prego.Sono troppo eccitato per rendermi conto della situazione assurda nella quale mi sono cacciato, lei allunga una mano e mi guida l’asta durissima verso il suo buco bollente, mi ci infilo di colpo. La sento gemere di piacere.* Come e’ grande e forte il mio ragazzo, dai, spingi forte, la tua mamma non resiste piu’. Falla godere, sii buono. Io sono di dimensioni piuttosto abbondanti ma raramente ho trovato una figa cosi’ larga e profonda, mi sembra di affondare in un panetto di burro bollente. Sento le contrazioni massaggiarmi ma mi sembra di non raggiungerne mai il fondo, incredibile.Lei mi schiaccia le chiappe con le gambe imprigionandomi completamente ed intanto inizia a muovere il culo, sento l’utero sbattermi contro la punta e la sensazione e’ stupenda. Prendo l’iniziativa e comincio a pomparla con tutte le mie forze, la signora ha una vagina enorme e dilatata, faccio fatica a sentirla ma sono troppo carico e continuo a sbatterla con violenza.* Si, ancora cosi’ ! Come sei forte, devi averne una voglia terribile, ma che cosa ti ha fatto la tua ragazzina, dai godi nella tua mamma, lei sola puo’ farti felice completamente. Non trattenerti, scarica tutta la tua voglia nella mia pancia. Sto per godere anch’io.Accidenti, allora ha capito che non sono suo figlio, in effetti e’ difficile confonderci, sta proseguendo il suo gioco erotico ma si e’ resa conto di avere dentro un cazzo diverso da quello del suo ragazzo, mi sta implorando di venirle dentro..Sembra che la figa sia stia allargando sempre di piu’, fatico a sentirla nonostante i miei colpi violenti, e’ cosi’ dilatata che mi sembra di nuotarci dentro. Anche se sono eccitatissimo fatico a raggiungere l’orgasmo subito e continuo a sbatterla senza pieta’ finche’ la sento venire con un urlo che soffoco mettendole la lingua in bocca. Appena si libera mi sussurra ansimando.* Gianni, non mi hai mai fatto godere cosi’, ma che cosa ti e’ successo, continua a pompare la tua mamma che adesso ti permette di riempirla con il tuo seme. Vai sino in fondo e vienimi dentro quando vuoi, la tua mamma non vede l’ora.Io non smetto di darle botte che le fanno tremare le tette abbondanti, mi sento come indiavolato, ho le palle che le sbattono contro il suo culo quando mi infilo sino alla radice e lei continua a tenermi imprigionato con le gambe dietro le mie chiappe, Non so per quanto tempo continuo ma quando la sento venire di nuovo anch’io sono alla fine, mi conficco a fondo e comincio ad allagarle la figa con una possente sborrata.* Si, cosi’ ti voglio sentire ! Sento che stai godendo dentro di me, amore mio, come e’ bello sentire il tuo sperma bollente contro il mio utero. Dammene ancora, svuota tutte le palle d’oro dentro la mamma, non trattenerti.Non me lo faccio ripetere e sparo tutto il mio seme dentro di lei, adesso l’allagamento e’ totale ma io resto conficcato dentro e faccio da tappo. Dopo un minuto estraggo la mia verga e dal buco dilatato esce una cascata di umori biancastri, io la guardo come affascinato. Mentre indugio un attimo lei si alza e si infila il mio cazzo in bocca, lo succhia e lo ripulisce alla perfezione, non ho ancora perso completamente l’erezione ma adesso mi rendo finalmente conto della situazione pericolosa nella quale mi trovo.Mentre lei si lascia di nuovo cadere sul letto io recupero i miei calzoni ed in un attimo raggiungo la porta, sbircio fuori e tutto e’ tranquillo, allora esco e riguadagno il mio appartamento. Spero che nessuno abbia visto la mia manovra, accidenti, finiro’ col cacciarmi nei guai di questo passo.Comunque sto meglio, le palle scaricate mi fanno sentire leggero, veramente non ne potevo piu’, ho corso un bel rischio e sono il tipo di cose che non mi entusiasmano, ma ho perso la testa. Mi caccio sotto la doccia e subito dopo mi sento meglio, esco nel terrazzo e tutto sembra immobile e silenzioso anche la mia vicina non mostra segno di vita.Salto sulla moto e vado in spiaggia, ho bisogno di vedere gente. Infatti trovo tutti distesi al sole, i miei amici mi accolgono con piacere e ce ne andiamo al bar insieme. Gianni sta uscendo in pattino con la loro figlia, sono davvero giovani e belli anche se la ragazzina sembra una bambina nel suo costumino ridottissimo. Chiara ha 18 anni come il suo accompagnatore anche se io faccio fatica a considerarlo ancora un ragazzino dopo quello che ho visto. Dopo essermi sfogato sono molto piu’ rilassato e riesco a guardare le donne in modo normale, meno male.
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