Finalmente, dopo anni di sacrifici sono riuscito ad acquistare un barca a vela di 12 metri, usata, ma tenuta molto bene e per l’ammaraggio della nuova imbarcazione ho deciso di invitare due vecchi amici, fratello e sorella con cui ho diviso l’infanzia ma che ultimamente ho perso di vista, Vanessa e Francesco i quali hanno accettato con entusiasmo.Sono andato a prenderli alla stazione di Levanto e gli ho portati subito ad ammirare la mia nuova imbarcazione, che loro hanno subito apprezzato poiché come me amanti del mare, sulla quale avremmo passato una splendida settimana in giro per il Mediterraneo. Sono arrivati il venerdì sera ed il sabato mattina era previsto lo spettacolo: tutti al porto, spumante, e la barca in acqua.Alla sera, durante la cena, Francesco ha incontrato una sua vecchia fiamma e non ha saputo rinunciare ad un’ uscita in discoteca con lei, cosicché io e Vanessa siamo rimasti soli e parlando del più e del meno si è toccato il tasto della nostra vita sentimentale.Mi ha raccontato di essersi si lasciata definitivamente con Ivan, il ragazzo che avevo conosciuto l’estate scorsa e che ora desiderava un ragazzo di cui innamorarsi e provare una storia seriaLe dicevo che non avrebbe avuto problemi a trovare un altro ragazzo, viste le sue “caratteristiche”: è una splendida ragazza, castana, alta 1.70 circa, occhi marrone ed un fisico da urlo! Mentre lei parlava io cominciavo a ricordarmela in costume, quel suo seno non eccessivo ma ben formato, sodo e estremamente attraente, per non parlare del culo che era la cosa più rotonda che avessi mai visto. Per scacciare la malinconia anche noi decidemmo di fare quattro salti in discoteca , così ci recammo a casa per cambiarci.Vanessa si era truccata in modo fantastico, siamo usciti con un gruppo di amici e amiche ma in quanto a bellezza lei le superava tutte. A fine serata, prima di tornare a casa ha cominciato a venirmi vicino, aveva sicuramente bevuto molto. Da quel momento mi ha abbracciato in continuazione, era più che evidente: ci provava. Abbiamo salutato gli altri e siamo tornati a casa. Ero un po’ stupito, ora stavo a casa con la mia amica d’infanzia e lei ci stava, chissà dove sarebbe arrivata. Ho deciso di prendere l’iniziativa, volevo scoprire le sue intenzioni così le ho proposto di venire un po’ nella mia camera che si trovava al piano terra accanto al garage e lei non se lo fece ripetere. Ci siamo sdraiati sul letto e abbiamo iniziato a coccolarci, gli ho sussurrato:”sei veramente bella stasera” ed ho provato a baciarla. Abbiamo pomiciato dieci minuti senza fermarci, ero in estasi, eravamo abbracciati, non capivo più nulla. Stavo baciando Vanessa, la ragazza presente nelle mie fantasie sessuale fin dai 12anni.Cominciavo a toccarla ovunque, soprattutto quel suo incredibile seno. L’ho messa sotto di me ed ho iniziato a toglierle i vestiti, mentre la baciavo sul collo. Nel frattempo anche suo fratello Francesco era rientrato, si è recato in camera mia per salutarmi e ci ha visti, era sbronzo, ed ha detto: “io non ho visto nulla!”. Vanessa gli è corsa incontro e gli ha sussurrato qualcosa all’orecchio, mi hanno dato la buonanotte e sono spariti entrambi. Non sapevo cosa fare. Mi sono alzato e mi sono sentito afferrare le natiche. Era Vanessa che era tornata con un il giubbotto e voleva uscire. Mi sono messo il giubbotto, abbiamo preso la macchina e siamo usciti. Siamo andati al porto, proprio così, verso la splendida Star II, il nome della barca, che di notte era ancora più bella. C’era una splendida atmosfera. Il mare era una tavola, ma si sentiva spesso il tintinnio degli alberi anche delle altre barche ormeggiate vicino. Siamo saliti sopra e subito sotto coperta. Ho acceso una piccola luce nel piccolo corridoio, ho chiuso l’oblò ed abbiamo iniziato a baciarsi. L’ ho condotto nella cameretta matrimoniale in fondo e ci siamo buttati sul letto.Ero eccitato come non mai. La barca si muoveva delicatamente come a farci da culla, mentre noi, chiusa la porta di camera, abbiamo cominciato a toglierci i vestiti rimanendo solo con la biancheria intima. Mi sono alzato per prendere i preservativi che avevo nella tasca interna del giubotto ed ora potevo guardare Vanessa da capo ai piedi. Stupenda. aveva un completo bianco e potevo notare benissimo i suoi capezzoli ed il suo pube. Non resistevo più. Mi sono gettato sul letto ma è stata lei a guidare il “gioco”. Mi ha fatto sdraiare sotto di se’, avevo ormai il pene che usciva dagli slip e potevo notare le sue mutandine abbondantemente bagnate. Era sopra di me ed ha iniziato a baciarmi sul collo, poi sul petto, mi leccava la pancia e continuava a scendere giù evitando il mio pene.Mi ha baciato le gambe, si è sdraiata col viso in mezzo alle mie cosce, io le ho aperte ancora di più e ha iniziato a baciarmi e a leccarmi tutto intorno agli slip. Ero in estasi, non osavo pensare a quello che avrebbe fatto da li’ a poco… sarei venuto all’istante! Mi ha preso per i fianchi e mi ha tolto gli slip. Ho visto scattare il mio cazzo e la sua bocca iniziare a baciare e bagnare di saliva tutta la mia asta. Godevo. A iniziato a masturbarmi e continuamente mi scappellava, mentre con la lingua massaggiava i miei testicoli. Poi ha iniziato ad andare più giù raggiungendo quella zona vicino l’ano, ha iniziato a leccarmi fortissimo in quel punto mentre continua ancora a masturbarmi. Non capivo più niente. Gli dicevo: “continua sei stupenda, dai non ti fermare, prendilo in bocca ora…”. Così fece. Non riuscii a resistere molto. Gli ho detto che stavo per venire ma non ha tolto la bocca ed ha ingoiato tutto il mio seme. Ero esausto ma volevo subito rendere il piacere che mi aveva fatto provare. L’ho baciata profondamente e le ho sussurrato: “ora tocca a me”. Le ho tolto il reggiseno. L’ho fatta sdraiare ed ho iniziato a mordicchiarle i capezzoli mentre la mia mano entrava nelle sue mutandine bagnate. La masturbavo e le leccavo i capezzoli. Le piaceva da morire, ansimava e diceva “sii” sussurrando. Era fantastica mentre godeva! Sono sceso anch’io lentamente verso il suo pube, amo molto baciare una ragazza sulla pancia, così ho fatto fino alle mutandine. Le ho tolte. Ora mi appariva il suo sesso in tutta la sua bellezza. L’ho accarezzata di nuovo e mentre la mia mano si faceva spazio tra le sue natiche la mia lingua iniziava ad esplorare quella peluria. Era fradicia. Le ho baciato il clitoride, sembrava non apprezzarlo. Ho deciso di stimolarla un po’: le ho infilato delicatamente la punta del dito nell’ano e con la lingua ho iniziato a leccarle le labbra della vagina. Iniziava ad ansimare di nuovo. Mi faceva morire ed ero di nuovo in erezione. Muovevo ritmicamente il dito dietro e la mia lingua nella sua fica, leccavo con avidità, volevo farla esplodere, accelerai il ritmo, ormai ero stravolto dai suoi umori che continuavano ad assaporarmi la lingua. La sentivo mia, era una splendida sensazione. Non ha resistito molto, ha aumentato i suoi “si, si, siii” fino ad inarcare la schiena ed un fremito le ha attraversato il corpo. Splendido. Ci siamo abbracciati e siamo rimasti esausti un attimo con gli occhi chiusi godendoci il rilassamento.Avevo il pene in erezione e Vanessa mi ha detto “ci sai fare con le donne Enrico”, continuiamo, sento che ne hai voglia. Mi toccava di nuovo il pene, le ho passato un preservativo e lei, mentre stavo sdraiato con le gambe aperte, l’ha fatto indossare alla mia asta, ancora più dura di prima. Mi ha accarezzato le palle, mi ha spinto giù ed è salita di nuovo sopra di me. Amava quella posizione. Ha preso con una mano il mio cazzo e lentamente se l’è messo a contatto con la sua fica lasciandosi cadere sopra. Ero dentro di lei. E’ rimasta ferma un istante, ho sentito tutto il calore del suo corpo, le mie mani l’hanno avvolta ai fianchi e l’ho guidata nel movimento. Godevo ad ogni suo piccolo spostamento. Questa volta ero io che sussurravo “sii, Vanessa, sei fantastica, fammi impazzire, dai, dai, daii” abbiamo aumentato il ritmo fino a quando sono venuto.Eravamo sudati e felici. Abbiamo continuato tutta la notte in altre posizioni. E’ stato bellissimo. Una notte come quella rimarrà nei miei ricordi per sempre.
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