Sento il marmo sotto i piedi, sento il freddo salire lentamente alle caviglie e lungo i polpacci, un freddo che sembra privarmi di qualsiasi sensibilità. Non mi muovo, lasciando la pelle a questo contatto. Immobile in mezzo alla stanza respiro a fondo e lentamente, sento il mio seno sollevarsi e di nuovo ridiscendere morbido, sento le dita delle mani appoggiarsi leggere sulle cosce, mentre le braccia rilassate si distendono lungo i fianchi. Non penso a te, mi curo soltanto del mio corpo, del mio corpo e delle sue sensazioni, del calore sprigionato dal contatto della pelle sulla pelle, della sensualità lenta e impalpabile del respiro e di questo freddo sottilissimo, paralizzante e pure così piacevole. Respiro a labbra socchiuse e le sento tendersi, asciugarsi, tirarsi sotto le carezze costanti del mio respiro. Respiro e lascio che la lingua vi scivoli sopra, umida, morbida, discreta. Respiro e ascolto, ascolto il rumore di un fiammifero accendersi ed il lieve, quasi impercettibile odore di zolfo liberarsi dalla sua fiamma. Immagino le tue mani accendere ad una ad una le candele e ne sento il profumo, un leggero, dolce profumo di vaniglia. Vedo l’effetto delle loro fiamme sulle pareti della stanza ed il loro tremulo gioco sulla mia pelle. Lo immagino e lo vedo prendere forma nella mia testa, oltre la seta nera che accarezza i miei occhi e l’oscurità sensuale che mi circonda. Ti avvicini e sento il tuo profumo. Il tuo profumo e un calore sempre più intenso che scivola avvolgente sulla mia pelle e piano scende lungo la curva morbida del mio seno. La fiamma trema mentre il calore si fa più forte, vivo. Lo sento crescere e sento il fuoco quasi toccare il mio capezzolo. Un istante, insopportabile, acuto, violento. Sento il dolore affondare nella carne e salire dritto al cervello. Sento la pelle dolente bruciare e il desiderio di urlare arrivare fino alle labbra. Un istante ed inaspettatamente sento la tua lingua, calda, bagnata, umida leccare lentamente la mia pelle. Sento la saliva scivolare piano e le tue labbra morbide cercare di darmi sollievo. Ti cerco con il viso e lascio che le mie mani si perdano nei tuoi capelli, voglio accarezzare il tuo bacio. Ti rialzi lentamente, sento il tuo profilo sfiorarmi il viso e istintivamente mi volto a cercarti. Apro leggermente la bocca e aspetto che sia tu a volerlo. Un gioco rallentato e sento le tue labbra appoggiarsi alle mie, un bacio caldo, morbido, sensuale. Mi prendi per le mani, mentre ho ancora in bocca il sapore di te e mi guidi. I miei piedi scivolano morbidi sul tappeto, pochi passi e di nuovo si fermano. Ti sento sedere e la tua pelle nuda aderire perfettamente al divano. Immobile in piedi mi guardi. Sento il tuo sguardo scivolare sul mio corpo, accarezzare la mia pelle. Sento le tue dita scivolare sulle spalle e scendere giù verso il seno, le sento disegnare morbide linee tondeggianti, correre accarezzandomi e sfiorare i capezzoli senza fermarsi. Sento un brivido e tu che disegni sulla pelle delicata del mio ventre. Sento i tuoi pollici massaggiarmi e premere leggermente, sento il tuo respiro farsi sempre più vicino e il tuo calore umido accarezzarmi. Sento le tue dita risalire leggermente, scorrere morbide lungo i fianchi e scendere a fior di pelle seguendo la linea rotonda dei miei glutei. Mi allarghi le gambe e stai così immobile per qualche secondo. Sento la pressione calda delle tue mani e le tue dita nascondersi fra le cosce. Sento la tua bocca avvicinarsi e stuzzicare l’ombelico, sento la punta della tua lingua intrufolarsi e solleticarmi giocando. Poi ti fermi e per un momento non sento più niente. Non il tuo respiro, non i tuoi baci, non le tue mani. Vorrei poterti vedere, cercare, toccare, ma resto ferma, immobile, in silenzio, accarezzata soltanto dal buio della seta. Ed ecco la tua mano scivolare indiscreta sul mio sesso togliendomi il respiro. La sento accarezzarmi e bagnarsi calda del mio piacere. La sento premere, spingere, muoversi lentamente lungo le mie labbra ormai fradice d’eccitazione. Un brivido e il mio respiro diviene gemito leggero. Il mio bacino inizia a muoversi, lentamente, assecondando il ritmo dei tuoi tocchi. Il clitoride è duro, gonfio, avido delle tue carezze. Vorrei guardarti, liberare i miei occhi e vederti. Vederti mentre mi accarezzi, mentre ti tocchi, ma non posso e sento soltanto il tuo respiro spezzato. Lo sento ed immagino la tua mano scivolare lentamente sul tuo pene, accarezzarlo, stringerlo, masturbarlo. Ti sento ed immagino le tue carezze veloci, poi rallentate e di nuovo forti. Vorrei allora allontanare la mano, inginocchiarmi davanti a te e far scivolare le mie labbra, giocare con la lingua e sentire in bocca il tuo sapore. Inaspettatamente mi sento tirare, le tue mani si serrano sulle mie cosce e mi aiutano a salire sul divano. Sono in ginocchio sopra di te. Sento le tue mani scorrere sui miei fianchi e arrampicarsi verso il seno. Sento le tue carezze piene, morbide e le tue dita affondare. Sento la punta dura del tuo pene sfiorare il clitoride e strofinarsi fra le labbra. Il respiro si taglia e scivolo in avanti appoggiando le braccia al sedile. Giochi così, stuzzicandomi e mi sembra d’impazzire. Poi finalmente le tue mani mi spingono verso il basso e sento la tua punta bagnata appoggiarsi all’ingresso. Il respiro si ferma, mentre tu inarchi leggermente la schiena e lentamente ti sento entrare, scivolare piano dentro di me. Stiamo così, immobili per qualche istante lasciando che i nostri corpi completino il loro abbraccio, poi lentamente sento le tue mani guidare i miei movimenti e il mio bacino muoversi lento. Un gioco rallentato, morbido che insegue il respiro. Inarco la schiena, lasciando che il mio abbraccio caldo e sensuale ti avvolga stringendoti. Mi muovo così, con lentezza, sopra di te. Sento le tue dita serrarsi ai miei fianchi e la tua lingua calda leccarmi la gola. M’inarco di nuovo ed immobile stringo le mie cosce alle tue. Ti sento affondare e sollevarti. Ricomincio a cavalcarti, più forte. Il ritmo aumenta, la testa mi gira ed il buio che lega i miei occhi sembra gettarmi in un vortice senza dimensione. Sento la mia pelle scivolare calda sul tuo corpo e il mio respiro fondersi con il tuo. Le mie labbra liberano gemiti strozzati, mentre le tue mani corrono lungo la mia schiena. Sento le tue unghie graffiare la mia pelle e le tue braccia stringermi sempre più forte. Ti sento dentro di me e non smetto di muovermi. Ti cavalco e ti voglio, mentre il ritmo diviene ormai incontrollato. I nostri corpi si muovono l’uno sull’altro bagnati dal piacere, si cercano, si sfregano, si attraggono. Perdo il controllo e sento le mie dita conficcarsi nella pelle del divano, sento le tue braccia stringermi, spingermi verso il basso e il tuo bacino sollevarsi. Sento i tuoi colpi affondare decisi, il tuo respiro spezzarsi e finalmente il tuo liquido caldo esplodere dentro di me sprigionando il mio stesso piacere, in una contrazione istintiva, violenta, dolorosa. Mi muovo ancora, piano, su di te ritrovando il respiro e il controllo del mio corpo. Dondolo adagio mentre sento le tue mani liberare i miei occhi, li apro lentamente sentendo un dolore sottile e finalmente posso guardarti. Mi perdo nel tuo sguardo accarezzandoti e baciandoti mentre le candele continuano a bruciare, liberando un dolce profumo alla vaniglia.
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