Mi piace il sesso degli uomini, mi piace alla follia.Ne sono spesso molto fieri e non gli do torto. Il corpo delle donne è senza dubbio più armonico, ma il loro sesso ha qualcosa di incompleto; mentre il sesso di un uomo, e le sue trasformazioni, ha un non so che di misterioso e conturbante.Mi spiace spesso di trovarli già in erezione. Certo il loro desiderio mi lusinga, e un fallo gonfio e vibrante mi rende felice, ma quello che più mi piace è sorprendere i miei amanti nell’intimità delle loro voglie: quando si svegliano o quando dormono.Che piacere sentire un pene gonfiarsi poco a poco, irrigidirsi progressivamente contro le mie cosce e sul ventre! Mi piace anche quando sono molli e tranquilli. Piccole appendici un po’ ridicole nella loro innocenza. E’ quello il momento per prenderli in bocca, soprattutto se il mio amante è ancora addormentato, tutto avvolto dagli odori della notte. Posso prendere tutto il pene in bocca, mi godo il suo profumo e i suoi sapori. Acri e leggermente acidi, pesanti o sottili, tutti i gusti si fondono nella mia gola.Ma naturalmente non dura. E allora arriva quello che mi piace più di tutto: Quell’istante in cui la carne dormiente si sveglia senza neanche saperlo.Il pene si gonfia come una cosa amica e calorosa, e ancor prima che me ne sia resa conto mi riempie la bocca, deborda, si libera.Quel piccolino, così grazioso e inoffensivo che mi piaceva tanto tenere prigioniero fra le guance, si fa duro e rigido, si rizza, adesso è ben sveglio!A volte mi sfugge, tendendosi così improvvisamente che mi esce dalla bocca col suono gioioso di una bottiglia che si stappa. Suono osceno accompagnato a volte da un umido schiocco di saliva.E in quel momento, quando si alza col fierezza e il mio uomo si lascia sfuggire i primi gemiti di piacere, che mi piace occuparmi delle due adorabili palle. Ci affondo le labbra e il naso, turbata dal loro odore speziato.Sono ancora stropicciate e accartocciate dal sonno notturno e si abbandonano alla mia avida degustazione con una sorta di pigra indolenza.La mia lingua e il mio palato sono sempre felici di ritrovare la loro consistenza un po’ strana. Mista di fluida e sfuggente debolezza e di potere misterioso che faccio rollare in bocca con delizia.La maggior parte degli uomini apprezza in modo particolare che lecchi e succhi per lunghi i minuti i loro coglioni tanto amati e così profondamente inermi. Non è raro che comincino allora ad affiorare le prime lacrime del desiderio.Lacrime grosse e pesanti, quasi trasparenti, che forzano la minuscola bocca che si apre nello spazio arrotondato e satinato del glande.E quelle lacrime mi attirano irresistibilmente.Per il loro sapore denso e salato prima di tutto, per l’incomparabile morbidezza, umida e fragile della pelle così delicata della grossa prugna rossa e succosa.E allora amo le grida, i grugniti e i gemiti dei miei amanti, maschere della loro debolezza e della mi a forza, e segni del loro intenso piacere.Allora alterno le carezze leggere e molto rapide con delle suzioni del pene più profonde e più calme. Sento le vene battere e impazzire al ritmo del piacere che aumenta e le invade poco a poco.A volte ho voglia di vederli schizzare in fiotti possenti, ma più spesso li tengo in fondo alla bocca per sentirli colare in gola, perché adoro il sapore del loro piacere.
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