La mia risposta all’idea di quella crociera era stata: “No, grazie”. Ma siccome la vita non è un quiz in cui la prima risposta è sempre quella che conta, il parere positivo della mia ragazza e la mancanza d’alternative erano il motivo per il quale mi trovavo su uno yacht diretto verso il Nord della Spagna. Compagni di viaggio miei e della mia giovane fidanzata Celeste (20 anni, compiuti la settimana prima della partenza), erano altre 2 coppie, e due ragazze che non conscevo. Una delle coppie era costituita dalla mia ex Anna, 26enne molto carina, ma leggermente ingrassata dai tempi dell’università in cui ci frequentavamo, il suo ragazzo Ermanno, di 15 anni piu’ vecchio e dal corpo flaccido e l’espressione antipatica e il mio ex migliore amico Giuseppe (ex a causa di un brutto litigio, mai realmente sanato) con la sua nuova fiamma, una ragazza di Bologna, piuttosto magra ma con un bellissimo e prosperoso seno. Le due ragazze erano invece la sorella di Anna e la sua migliore amica. Una volta partiti, il mio nervosismo, causato dalla contemporanea presenza di Anna e Giuseppe era in gran parte scemato ed ero sempre piu’ convinto che mi sarei goduto quella strana ma in un certo senso stimolante vacanza. Alle 15, dopo diverse ore di viaggio, decidemmo di fermare il motore della barca per fare il bagno. Notai con eccitazione che tutte le ragazze erano in topless e che a parte la mia ragazza (che aveva ancora su il pezzo sopra del costume) i pezzi sotto erano dei tanga che mostravano dei sederi davvero sodi. Anna, la mia ex, in particolare non lasciava nulla all’immaginazione, con il suo posteriore coperto solo da un filetto nero dello spessore di al massimo 5millimetri. Terminato il bagno ci riunimmo per mangiare della frutta sul retro della barca dove c’era un elegante tavola rotonda, volendo anche evitare di stare troppo esposti al caldo sole d’Agosto. Ma dopo mezz’oretta Giuseppe mi chiese di seguirlo a prua, per una chiaccherata a due. Vidi che porto’ un asciugamano e una borsa, ma ci feci appena caso. Arrivati all’estremità dello yacht cogliendomi di sorpresa mi fece uno sgambetto facendomi cadere pesantemente in avanti. Si sedette allora sulla mia schiena facendomi emettere un urlo soffocato e mi lego’ successivamente con un paio di manette. Ero incredulo e lo apostrofai con un: “ma che cazzo fai?”, al quale lui rispose con un violento ceffone assestato sul mio orecchio destro. Poi mi disse “abbiamo un conto in sospeso caro, ora prenditi un po’ di sole che ti fa bene….”. Detto cio’ mi dispose sdraiato sulla schiena e mi tolse il costume laciandomi completamente nudo. Protestai vigorosamente e lo minacciai ma continuava a portare a termine la sua missione senza darmi ascolto. Estrasse dalla borsa dell’olio d’oliva che aveva preso in cucina, me lo verso’ sul pene e mi unse perbene tutto il retto dicendo che prima di sera avrei avuto il cazzo piu’ abbronzato di tutta la Spagna. Mi lascio’ li’ nudo, col pene cosparso d’olio e torno’ sul retro.La mia ragazza nel frattempo era andata a farsi un pisolino ignara di quel che stava accadendo. Dopo una ventina di minuti arrivarono a prua la mia ex Anna, sua sorella, la sua amica e la ragazza di Giuseppe. Appena arrivate posarono I loro sguardi sul mio pene arrossato e contratto e scoppiarono in una fragorosa risata. La sorella di Anna, con le lacrime agli occhi disse: “Dio mio che pene ridicolo, ma Anna come hai fatto a stare con questo frocetto per 6 mesi?”. Io ero imbarazzato e ferito nell’orgoglio, ma non era niente rispetto quel che sarebbe successo dopo. Le 4 ragazze si chinarono su di me e si misero a toccare e deridere il mio pene che per alcuni minuti finchè Anna, eccitata dall’umiliare il suo ex, propose: “ragazze, lo inculiamo?”. Furono tutte entusiatse dell’idea e dopo aver confabulato per alcuni istanti, che mi sembrarono secoli, la ragazza di Giuseppe ando’ sul retro della barca. Pochi istanti dopo la vidi arrivare con una scopa. Assieme a lei c’erano anche Giuseppe ed il ragazzo della mia ex. Mancava solo la mia ragazza Celeste ma temevo che prima o poi sarebbe stata svegliata dai rumori che provenivano dall’esterno della sua cuccetta. Giuseppe ed il ragazzo di Anna, mi sollevarono e mi misero a quattro zampe con Giuseppe che mi teneva per la testa. Protestai ma sapevo che le mie grida non servivano a niente. Dalla mia posizione vedevo solo I piedi delle ragazze muoversi accanto a me e capii che stavano oiliando il manico della scopa per inserirmelo nel sedere. Dopo alcuni secondi Anna e sua sorella afferrarono la scopa in due punti diversi, me l’appoggiarono sull’ano e dopo alcuni istanti presero una mini-rincorsa e mi sbatterono dentro il manico per una ventina di centimetri. Sentii un dolore tremendo attraversarmi il posteriore e risalire fino allo stomaco.Mi sentivo impalato ed ero immobile. Le due ragazze cominciarono a fare andare il manico su e giu’ dentro il mio culo, in maniera violenta e continua. Intanto giungevano nitide e divertite le voci degli altri che le incitavano a sfondarmi il buco del culo. Continuo’ per circa cinque minuti, finchè accadde l’inevitabile: arrivo’ Celeste, svegliata dal baccano. Non potevo vedere il suo sguardo ma sentii l’urlo isterico’ che emano’. Poi si precipito’ verso le ragazze che mi stavano impalando ma qualcuno, credo Giuseppe, la fermo’. La sorella di Anna e la ragazza di Giuseppe la presero poi in consegna. Celeste era piccola e minuta e non aveva chances di ribellarsi alle due ragazze. Queste la trascinarono per I capelli di fronte a me. Vidi che aveva un’aria sconvolta e grosse lacrime le rigavano le guance arrossate. La sorella di Anna, sempre tenendola per I capelli le disse “guarda il tuo frocetto mentre lo impaliamo, poi accontenteremo anche te”. Le mie torturatrici nel frattempo ripresero la loro opera con ancora, se possibile, maggior vigore. Poi estrassero il manico mi diedero 4 dolorosissimi calci nei testicoli e mi lasciarono a terra stramazzante. Capii che era venuto il turno di Celeste e non potevo farci nulla. Le si scagliarono addosso in 6 e la sbatterono per terra. I due ragazzi la tenevano per le mani ed I piedi, mentre Anna e le sue amiche le strapparono I due pezzi del costume. Poi, seguendo lo stesso macabro rituale utilizzato poco prima con me, la fecero mettere a 4 zampe. I due ragazzi iniziarono a frugarle la zona anale. “è strettina la ragazza, scommetto che le stiamo per deflorare il culetto”, disse Giuseppe. Le ragazze convenirono, dopodichè Anna si inumidi’ il dito medio e lo ficco’ nel sedere di Celeste. Quest’ultima urlo’ e le grido, con rabbia che era una puttana. Anna non si scompose, rise e le disse che piu’ tardi avrebbero ridiscusso l’argomento. Anna disse poi alla ragazza di Giuseppe di tenere aperte le chiappe di Celeste. In un primo momento il manico sembrava non entrare, ma dopo pochi secondi anche la mia ragazza veniva brutalmente sodomizzata. La situazione peggioro’ ulteriormente quando Ermanno, che era fino a quel momento rimasto in disparte, si tolse il costume e si avvicino’ a Celeste. La prese per I capelli e con un perentorio “succhia, troia” la costrinse a fargli un pompino. La scena duro’ un paio di minuti, finchè Ermanno le venne un po’ in bocca ed un po’ sui capelli ed il manico della scopa fu estratto.Terminate le torture, ci lasciarono legati a prua, sotto il sole cocente. La sera fummo slegati, riposti nella nostra cuccetta e nutriti coi loro avanzi. Nei due giorni successivi, diventammo I loro schiavi. Coperti solo da due grembiuli, io mi occupavo della pulizia della barca e venivo periodicamente umiliato da tutti. Celeste, alla quale Anna aveva affibiato il soprannome di ‘zoccola’ si occupava di cucinare. La seconda sera Anna la convoco’ nella sua cuccetta. La stava aspettando sdraiata sul letto e senza vestiti addosso. Le disse: “ti ricordi che l’altro giorno mi hai dato della puttana?”. Celeste non rispose, ma uno schiaffo, le fece pronunciare un sommesso “si”. Poi Anna guardandola negli occhi le disse: “Ora che sei stata impalata con una scopa ed hai spompinato il mio ragazzo, sai dirmi chi di noi due è una puttana?”. Celeste con lo sguardo affranto, rispose: “io, la puttana sono io”. Anna, con un visibile sorriso colmo di soddisfazione, aggiunse “bene, visto che abbiamo appurato che sei una puttana, ora mi leccherai con cura la mia passerina e il mio buchino del culo”. Celeste fu tenuta dentro la stanza per quasi un’ora, finchè Anna la ringrazio’ urinandole in bocca.Il giorno seguente, la barca attracco’. Io fui costretto ad indossare una tanga rosa che mi stava strettissimo e dal quale mi uscivano I testicoli. Celeste era nuda, e sul ventre e sul dorso le erano state fatte due scritte col pennarello indelebile. Le scritte erano chiare: PUTA.
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