Mi chiamo Stefano, ho 34 anni.Sono sposato e ho due figli. Un buon lavoro, una casa e soprattutto una moglie bella e fedele.Cosa mi manca? Da qualche tempo sogno un rapporto con un uomo.E’ un desiderio che da qualche anno è cresciuto in me. Un desiderio che mi porta a frequentare piscine e palestre dove ho la possibilità di incontrare e vedere uomini nudi.Ho sempre provato, fin da adolescente, uno strano brivido nella schiena vedendo corpi maschili.Brividi ai quali non ho mai dato peso, avendo nel frattempo avuto ottimi rapporti con ragazze.Inconsapevolmente è stata mia moglie a risvegliare in me quest’interesse.Durante un rapporto orale, lei mi ha toccato dietro. Al mio stupore ha aperto il cassetto del comodino e ha estratto un piccolo vibratore anale. Lo ha cosparso di vaselina e lo ha messo dentro di me.Superato un certo imbarazzo iniziale è stato l’orgasmo più bello della mia vita. Mentre mi leccava muoveva il vibratore sempre più in fondo. Le gridavo di non fermarsi.Nei giorni seguenti non ho fatto altro che pensare a quella sera ed è nato in me il desiderio di incontrare un uomo.Non sapendo come trasformare in realtà il mio desiderio, mi sono iscritto in una palestra pensando di facilitarmi il compito.Dopo qualche tempo ho incontrato Roberto, un mio ex compagno di banco, ritenuto dagli altri compagni di classe omosessuale.Stessa simpatia e fisico dei tempi del liceo. Non lo vedevo da almeno 15 anni.Parlando del più e del meno disse che non era sposato e che era privo di legami sentimentali.Frequentemente i nostri orari coincidevano, ed eravamo gli ultimi a lasciare la palestra.Quella sera ci ritrovammo nel locale docce da soli. Mi stavo lavando i capelli quando guardandolo ebbi un’erezione.Lui si accorse del mio imbarazzo. Sorrise e mi disse di non preoccuparmi, che era una cosa normalissima. Venne verso me, allungò la mano e mi toccò. Mi disse di stare calmo e che anche lui provava una pulsione sessuale nei miei confronti.Quello che si diceva di lui ai tempi della scuola era vero. Era gay.Inizio a muovere la sua mano lungo il mio cazzo. Avanti ed indietro sempre più velocemente.In pochissimo tempo, per il forte desiderio accumulato, venni. Lui rise e mi diede un bacio.Propose di trasferirsi a casa sua per trascorrere il resto della serata in intimità.Aveva un monolocale, ben arredato, nella zona centrale della nostra città. Bevemmo una bibita e in poco tempo ci ritrovammo spogliati nel suo letto. Ero ipnotizzato dal suo membro. Gli annunciai che per me era il primo incontro omosessuale della mia vita. Per questo era un po’ impacciato.Lui fu dolcissimo. Guidò ogni movimento mettendomi a mio agio. Inizio a baciarmi. Un bacio profondo. Le nostre lingue si univano in un rovente intreccio. Scese. Mi lecco i capezzoli. Li pizzicò con le dita e poi arrivò con la bocca fino al mio cazzo. Girò con la lingua intorno alla cappella. Poi si dedicò al pene in tutta la sua lunghezza. Scendeva e saliva. Baciava la punta e poi scendeva e saliva nuovamente.Si dedicò quindi ai testicoli. Li succhiava avidamente. Ne introduceva uno nella sua bocca e lo massaggiava con la lingua. Mi propose di fare lo stesso. Di ripetere ogni gesto su di lui.Fu la prima volta che assaggiai un cazzo nella mia bocca. Disse che per un principiante ero bravo e sapevo muovere molto bene la lingua. Propose un sessantanove. Mi misi sotto. Davanti agli occhi vedevo il suo uccello entrare nella mia bocca e ammiravo estasiato il suo sedere. Non esitai a toccarlo. Lui faceva lo stesso con me. Sentivo un dito che si apriva la strada in me, in un crescendo d’emozione. La stessa che avevo provato con mia moglie amplificata cento volte. Non riuscendo più a trattenermi venni. Un getto copioso e violento che entrò direttamente nella sua bocca. Lui fece lo stesso con me. Mi ritrovai inondato da un getto di sperma calda. Aveva un buon sapore. Leggermente salato. Bevvi tutto senza alcun problema. Mi chiese se ero pronto per penetrarlo. Al mio assenso prese un preservativo dal cassetto e un tubetto di vaselina.Unse bene il preservativo ed il buco del suo sedere. Si mise appoggiato sulla pancia.Con le dita gli aprii bene le natiche evidenziando l’orifizio. Appoggia il mio cazzo e in qualche istante fu risucchiato all’interno. Ero dentro di lui. La cosa che negli ultimi mesi avevo sognato maggiormente si era avverata. Mi muovevo lentamente dentro di lui per gustare appieno ogni istante. Lo estraevo, guardavo il buco aperto che si richiudeva e lo mettevo dentro nuovamente.Ripetei il giochetto varie volte. Lo ritenevo molto piacevole per i miei occhi. Esplosi nuovamente. Dentro di lui. Gli chiesi di fare altrettanto con me.Mi preparò bene lubrificandomi. Prima con la lingua poi con la vaselina. Indubbiamente le sue dimensioni erano maggiori e quei pochi minuti di attesa furono lunghissimi. Volevo essere penetrato da lui. Lo volevo dentro di me. Finalmente mi disse di rilassarmi. Sentii la sua punta che entrava nel mio sfintere. Il mio anello si apriva per lui. Era enorme, altro che il piccolo vibratore che aveva usato mia moglie. Uscì, mise altro lubrificante e poi rientrò nuovamente. Questa volta spinse con più decisione ed entrò completamente. Sentivo i suoi testicoli sbattere sui miei glutei. Un rumore ritmico, ipnotizzante.Mi tenevo aggrappato alla testata del letto. Poi le spinte si fecero sempre più veloci ed il suo respiro diventò affannoso. Gridò che stava per venire, diede un ultimo deciso colpo e venne. Ci accasciammo sul letto e restammo in quella posizione per qualche minuto. Entrambi dovevamo riprendere le forze.Lo ringrazia dell’indimenticabile serata. Rivestendoci non resistemmo a darci ulteriori baci.Mi accompagnò alla porta e ci salutammo.Tornando a casa in macchina piansi dalla gioia. Mi ero liberato da un’ossessione.Da quel giorno con una certa regolarità noi c’incontriamo.Devo dire grazie a mia moglie che ha “aperto la strada”
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