Dopo aver passato l’intera giornata a soddisfare le voglie del mio padrone e a esercitarmi nel diventare una perfetta femminuccia, Francesco mi riaccompagnò a casa dove decise di entrare per salutare i miei genitori.Ci comunicarono la notizia che la loro partenza, e la mia con loro, era stata anticipata a causa di problemi familiari.Io e Francesco ci guardammo reagendo nervosamente a quella inaspettata notizia. “che c’è” mi chiese mio zio accorgendosi del disappunto dipinto sulle nostre facce.”avevamo progettato una scampagnata insieme ad alcuni amici” rispose Francesco”Mi dispiace disse mio padre” in tono deciso “domani subito dopo pranzo dobbiamo tornare a casa”Francesco mi si avvicinò e senza farsi notare dai presenti sussurrò al mio orecchio “Sabrina vai a dormire domani mattina alle 8:30 voglio che ti rechi in paese a questo indirizzo” mi passò un biglietto. “sii puntuale e segui scrupolosamente le istruzioni che ci sono segnate altrimenti verrai severamente punita””sii padrone” risposi ansimando leggermente.Se ne andò.Studiai attentamente il biglietto che mi aveva dato, e andai in bagno con l’intenzione di farmi una doccia.Dopo essermi chiuso dentro mo spogliai, sfilandomi i collant, il tanga e la camicia da notte che indossavo sotto agli abiti e mi infilai nella doccia. Il mio corpo sapeva di sperma …il mio padrone me ne aveva donato tanta.. ne avevo ancora la gola impastata e sentivo il corpo appiccicaticcio …. Quando finii di lavarmi nascosi gli indumenti femminili e andai a letto dove mi addormentai subito. Al mattino verso le 7:30 mi svegliai, indossai la lingerie ancora macchiata ed odorosa del seme di mio cugino e la coprii con i miei abiti normali. Dopo colazione annunciai ai miei genitori che andavo a fare un giro con Francesco e che avrei pranzato fuori, Gli assicurai che sarei tornato per le 13:00 ora decisa per la partenza.Alle 8:30 in punto mi presentai davanti alla villetta indicata sul biglietto e suonai il citofono. La porta si aprì senza che nessuno rispondesse quindi entrai e come indicato mi assicurai che il portone si richiudesse alle mie spalle. Salii la piccola rampa di scale, mi posi davanti alla porta dell’appartamento del piano rialzato e dopo aver verificato che non ci fosse nessuno mi spogliai. Rimasi con il tanga i collant neri macchiati e un po’ strappati e la camicia da notte nera ed attillata.Come previsto dalle istruzioni scritte sul biglietto, sul pianerottolo trovai un paio di scarpe da donna con il tacco a spillo ed io le indossai.A questo punto mi inginocchiai sullo zerbino e bussai alla porta.Un attimo dopo mi ritrovai di fronte un uomo di almeno 40 anni che non avevo mai visto prima.Mi aspettavo di trovare mio cugino e quindi ebbi un sussulto. La paura si fece largo in me ma quando stavo per alzarmi e scappare l’uomo mi afferrò violentemente per i capelli con la mano destra mentre con la sinistra di aprì la patta dei pantaloni e d estrasse l’uccello. Un bastone di carne da almeno 20 centimetri che si premurò di infilarmi immediatamente in gola.”succhia frocetto …succhia”Impaurito ed eccitato iniziai a succhiare e leccare quel grosso cazzo senza opporre resistenza.Dopo alcuni minuti, sempre tirandomi per i capelli e senza farmi alzare mi fece entrare in casa e chiuse la porta.Appena entrato venni spinto a terra da una persona che non potevo vedere . Mi ammanettò le mani dietro la schiena e poi blocco le caviglie con delle altre manette..L’uomo mi passò davanti e di peso mi fece rimettere in ginocchio. A questo punto mi accorsi che la persona che mi aveva ammanettato era Francesco il mio padrone.”Sabrina la dobbiamo riportare indietro per le 13:00 quindi non perdiamo tempo” disse Francesco al suo compare.”non abbiamo tempo per tutto quello che abbiamo preparato ” Estrasse anche lui l’uccello e lo puntò verso la mia bocca.Si misero uno accanto all’altro e afferrandomi entrambi per la testa iniziarono alternativamente a scoparmi la bocca. Si facevano leccare e ciucciare le palle e poi me lo infilavano in bocca facendomeli pompare con ritmo frenetico. Così legato ero completamente in loro potere. Mi ordinarono di prenderli in bocca insieme.. ci provai ma non potendo usare le mani non ci riuscivo a farli entrare contemporaneamente nella mia piccola bocca. Me la allargarono ai lati con le dita e li ficcarono dentro insieme, Mi sentivo inebetita , con la bocca sformata da quell’ingorda penetrazione…”guardami pittanella ” ordinò l’uomo.Alzai gli occhi e lo guardai mentre cercavo di ciucciare i grossi membri che mi occupavano la bocca e capii in quel momento che aveva un webcam portatile posizionata sul cappello da baseball e che mi stava riprendendo ..…..mi sentii perduto…Venni trascinato in mezzo ad una camera da letto dove mi lasciarono solo..Ero legato mani e piedi, in ginocchio a casa di uno sconosciuto..e mi stavano stuprando…la cosa per me più sconvolgente era che…. mi piaceva….Mi guardai, ..il mio uccellino era in tiro sotto al tanga nero ..il nylon dei collant fasciava le mie gambe perfettamente depilate ..il filo del tanga mi titillava l’ano e la mia bocca era piena del sapore dolciastro dei due grossi membri che mi avevano fatto cucciare……e….. ….non potei trattenermi .quei pensieri e il semplice strusciare del mio minuscolo membro contro il tanga mi fece godere hhahaaaaaaaaaaaaaaa siiiiiiiiiiiisiiiiii……lo sperma imbrattò il mio pube e colò sul pavimento.I due uomini entrarono nella stanza nudi. Tutti e due portavano sulla testa una cappello dotato di webcam. Non dissero niente. Mi afferrarono di peso e mi posizionarono sul materasso a pancia in su in modo che la mia testa penzolasse fuori da un lato del letti piegandosi verso il pavimento . Francesco salì sul letto mi abbassò tanga e collant e mi tirò su le gambe facendomi piegare le ginocchia verso il mio petto, sputò una volta sul suo membro ed una altra sul mio ano, posizionò la cappella del suo durissimo arnese all’entrata del mio sfintere e con un colpo secco ed animalesco mi penetrò.Volevo urlare per il dolore e la lussuria ma avevo la bocca piena perché l’altro uomo si era inginocchiato davanti alla mia faccia capovolta e mi stava scopando la bocca senza nessun ritegno.Legata.. umiliata.. e stuprata…con un grosso uccello in bocca ed un altro infilato nel culo…la lussuria mi annebbiò completamente il cervello e dopo pochi minuti di quel violento trattamento godetti di nuovo…”Questo frocetto gode a raffica come se fosse davvero una donna……” commentò l’uomo che mi scopava la bocca..I due si scambiarono posizioni ..Francesco me lo mise in bocca e Romano, questo era il nome dell’altro uomo, si sistemò fra le mie gambe. Mi slacciò le manette che mi tenevano bloccate le caviglie, mi allargò le gambe e dopo essersele posizionate con le mie ginocchia all’altezza delle sue spalle mi fece piegare e mi inculò. In quel momento Francesco mi tolse il cazzo di bocca e io urlai il mio godimento sbavando come una cagna in calore.Non so quanto tempo continuarono a fottermi so solo che ad un certo punto gli sentii fremere e urlando uno dopo l’altro mi riversarono il loro carico di sborra calda uno in bocca e l’altro in culo…Ci fo una breve pausa dove Romano si dedico a inquadrare con la sua webcam il mio buchino rotto e pieno di sperma colante mentre il mio padrone volle che gli leccassi accuratamente i piedi.Mi tolsero le manette dai polsi e mi fecero mettere a pecorina sul pavimento. Francesco si rimise ad incularmi e Romano a farselo succhiare….. non avevo mai goduto tanto… non avevo mai conosciuto una simile lussuria….. un cazzo in bocca ed un altro nel sedere…che mi fottono insieme senza riguardi scambiandosi continuamente le posizioni..… mi sentivo troia..mi sentivo femmina ..ed ero in estasi. Con i miei movimenti cercavo di assecondare la penetrazione in modo da farmelo ficcare più in fondo, sentire le palle del mio sodomizzatore che sbattevano contro i miei glutei arrossati e sporchi di sperma era un delizioso supplizio.. perché significava che lo stavano infilando per intero…… tutto il loro uccello dentro di me, un pensiero che mi faceva delirare…Ancora una volta godettero dentro di me e io con loro…Si riposarono qualche minuto nei quali mi fecero succhiare le loro palle pelose…poi mi ordinarono di masturbarli insieme perché volevano sborrarmi in faccia.Ubbidii dedicandomi a quel compito con passione perché desideravo vedergli esplodere sul mio viso e bere tutto il loro nettare.Mi trattavano come una prostituta ,,..guardavo il piacere dipinto sui loro volti mentre maneggiavo e leccavo i loro cazzi e mi sentivo una femmina soddisfatta perché ero io a dargli quel piacere..e così quando giunsero all’orgasmo aprii la bocca ed estrassi la lingua ansioso di ricevere i frutti del mio paziente lavoro, Nonostante fosse il loro terzo orgasmo il getto di sperma di entrambi fu abbondante, tale da coprirmi gran parte del viso. I miei gemiti si unirono ai loro, perché quando sentii il sapore e l’odore penetrante della sborra che mi copriva la faccia godetti per la 5 volta.Assaporai ed inghiottii tutto quello che potevo.E’ ora di andare Sabrina… ma non ti preoccupare non è finita qui.Mi spogliai, e lavai velocemente mani e viso poi Francesco mi fece rivestire con i miei abiti maschili. “Tieni questa scatola” mi disse “tienila nascosta devi aprirla solo quando sarai a casa tua da sola ..capito Sabrina?””Si padrone” risposiUscimmo che erano le 12:30 passate e tornammo a casa dove i miei mi stavano aspettando.Quella notte, tornato a casa in città, dopo che tutti si erano addormentati aprii la scatola che mi aveva consegnato Francesco.All’interno c’erano due cd, della biancheria intima femminile e due splendidi cazzi di gomma.Inserii nel computer uno dei cd e aprii il primo file della lista.Le parole SUCCHIA FROCETTO risuonarono dagli altoparlanti e mi affrettai ad abbassare il volume….nello schermo le immagini mostravano un delizioso frocetto dal viso molto effeminato impegnato a ciucciare un grosso uccello….. naturalmente quel frocetto ero io e non potei trattenermi dall’afferrare uno dei falli di gomma nella scatola e masturbarmi mentre lo succhiavo e guardavo il video.
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