Mi sta guardando divertito.”Che hai?” gli ringhio contro. Ha interrotto la visone dello spettacolo.Intanto non ascolto nemmeno la risposta, vado subito in cerca dei due ragazzi. Dove sono andati? Guardo verso il mare, nulla. La piscina, deserta. L’albergo. Nessuna traccia.Faccio il broncio a mio marito che se ne sta beatamente ammirando il mio sedere all’aria. Ho la schiena anchilosata a forza di stare ferma a sbirciare distesa sul ventre.”Tesoro ti sei fatta la pipì addosso?” Lo guardo come se gli fosse spuntato un terzo occhio sulla fronte.”Ma che dici?””Nulla amore, ma hai una macchiolina scura lì sotto.” Così dicendo mi mette, tranquillo, una mano fra le cosce e infila appena un dito sotto l’elastico. Sento chiaramente su una natica la pressione del suo sesso irrigidito. Mi bacia dietro un orecchio e mi sussurra:”Non ti sarai mica eccitata e vedere quei due ragazzi che stanno finendo la loro scenetta dentro la cabina vero?” Io lo guardo irritata… poi noto che il suo sguardo vaga tra me e la cabina in cui i due ragazzi stanno facendo l’amore. Mi viene un’idea folle. “Andiamo!” Dico alzandomi di scatto. Mio marito mi guarda sconcertato. “Dove?” “Tu vieni e basta!” Lo prendo per mano e lo strattono. Lui allora vede l’eccitazione nei miei occhi e capisce. Sgrana gli occhi ma sembra che l’idea gli piaccia. Infatti, vedo che la sua erezione è ancor più pronunciata. Lo trascino, mentre lui fa finta di essere contrario. L’eccitazione mi infiamma il sangue. Strano, non è da me… Arrivo quasi di corsa alla cabina ma non ho fatto i conti con la passerella di legno scivoloso. I miei piedi nudi scivolano sul legno e mi schianto contro la porta della cabina. la porta si spalanca (non era neanche chiusa) e mi trovo davanti una scena che aumenta ancora la mia eccitazione. Lei è in piedi, contro la parete di fronte alla porta appoggiata con le mani contro il legno ruvido della cabina e il viso premuto contro il piccolo specchio. Noto i suoi seni abbondanti, liberi dal costume, che sobbalzano ritmicamente. DIetro di lei il suo uomo la sta montando, causando gemiti e urlettini di piacere. Con le mani intanto lui le fruga tra le grandi labbra che devono essere grondanti di umori. Il mio ingresso così repentino interrompe bruscamente i due ragazzi che mi guardano come se avessi le antenne. Alle mie spalle, mio marito cerca di scusarsi farfugliando parole incomprensibili. Se lo conosco bene (e lo conosco) ora è rosso come un pomodoro ma immagino che la sua erezione non si sia placata. I due ragazzi si guardano negli occhi, poi con un’intesa che gli invidio arrivano entrambi alla stessa decisione. Si sorridono. Poi lui si stacca dalla sua donna e viene verso di me. Lei prende mio marito per il davanti del costume e lo tira dentro la cabina. Chiude la porta di scatto e questa volta mette il catenaccino. eccoci qua. Siamo in quattro dentro una cabina di un metro e mezzo per uno. I due ragazzi non dicono nulla e ci guardano negli occhi. (ci diranno il giorno dopo che si chiamano Marco e Irene). Irene mette una mano nel costume di mio marito e comincia a massaggiargli i testicoli. Intanto Marco mi sfila gentilmente il costume e comincia a baciarmi sul collo. Io gli prendo la testa e la tengo ben aderente al mio corpo. Lo spingo verso i miei capezzoli già duri e turgidi. Lui comincia a giocarci mordicchiandoli e succhiandoli. Con la coda dell’occhio vedo che Irene sta leccando il fallo di mio marito con movimenti esperti. Parte dalla base dell’asta con tutta la lingua e la fa scivolare fino alla cappella, poi prende in bocca tutto il glande e si concede una veloce succhiata. Per ricominciare da capo. Mi sono distratta. Marco ora sta leccandomi l’ombelico provocandomi brividi che non sapevo di poter provare. Tengo gli occhi chiusi per assaporare meglio il piacere datomi da Marco. Apro gli occhi contemporaneamente a mio marito e ci fissiamo negli occhi. Lui sembra imbarazzato nel mostrare di provare piacere con una donna che non sono io… Che dolce… Gli sorrido per fargli capire che va tutto bene. Poi il mio sorriso si trasforma perchè Marco ha infilato la lingua tra le mie grandi labbra e ora fruga incessantemente alla ricerca del clito. Lo trova e comincia a giocarci stuzzicandolo con le labbra e la lingua. Sto per raggiungere l’estasi ma mi riscuoto. Faccio alzare Marco e mi sposto in modo che si possa sedere sul minuscolo tavolino. Prendo il suo cazzo in bocca e cerco di imitare i movimenti che Irene faceva a mio marito. Non sono mai stata particolarmente brava con i pompini… Irene intanto sta appoggiata alla parete della cabina con mio marito che la sta leccando più o meno ovunque. Marco mi spinge la testa verso il suo cazzo e lo fa penetrare nella mia gola. Io chiudo le labbra e comincio ad andare su e giù, succhiando voracemente. Nonostante la mia non eccessiva bravura noto che Marco trae piacere dal mio trattamento. Ad un certo punto, come per un segnale convenuto, mi alzo in piedi e mio marito fa lo stesso. Irene ed io ci mettiamo contro il muro e sporgiamo le natiche all’indietro, nella posizione in cui abbiamo interrotto Marco ed Irene prima. Marco mi sta umettando l’ano con la lingua e penso che mio marito stia facendo lo stesso a Irene. Poi sento il cazzo di Marco che preme contro il mio buco e dopo una breve esitazione si fa decisamente strada dentro di me. Breve dolore intenso, subito sostituito da un forte piacere. Marco si concede qualche secondo di calma, poi comincia a pompare. dentro fuori dentro fuori… mi da’ un piacere intensissimo. Vedo di sfuggita i seni di Irene che ballano. Mi volto verso di lei e lei si volta verso di me. Con la mano destra mi prende dietro la nuca e mi tira verso di sé. Sono troppo sorpresa per ritirarmi. Prima che io abbia il tempo di pensare qualcosa sento le labbra di lei contro le mie e la sua lingua che lotta per entrare nella mia bocca. La lascio entrare. E’ la prima volta che bacio una donna, e sento una scarica di adrenalina lungo tutta la spina dorsale. La sua lingua cerca la mia. La trova e vi si intreccia mentre le sue mani raggiungono i miei seni e cominciano a massaggiarmi con movimenti circolari. Intanto Marco ha fatto passare le braccia attorno ai miei fianchi e, mentre con una mano tiene la mia fica aperta, con l’altra ci fruga dentro da vero esperto. vedo che mio marito sta facendo la stessa cosa a Irene. Mi soffermo a guardare la sua peluria rada. Decisamente, è più giovane di quello che pensassi. Mi irrigidisco. Se fosse COSI’ giovane? Ma poi mi rilasso ricordandomi che quando sono arrivati stamattina guidava lei e ha messo le chiavi nella sua borsetta. Ma probabilmente è poco più che diciottenne… Sento che il piacere si fa strada in me. Comincio anch’io a giocare con i seni di Irene e li trovo eccezionalmente duri e turgidi. Lei comincia a muoversi più velocemente facendomi capire che anche lei è vicina all’orgasmo. Marco aumenta il ritmo del suo pompare e anche mio marito cambia marcia. Mi concedo un secondo per pensare che con mio marito è già difficile raggiungere l’orgasmo insieme in due… se ci riusciamo in 4 è un avvenimento!!! Ma un secondo dopo la mia mente è soffocata da onde di piacere che mi travolgono. Irene stringe convulsamente i miei seni. Anche lei sta godendo. Sento il fiotto caldo di Marco che mi invade. Un grido soffocato mi indica che anche mio marito è venuto. Finito l’amplesso ci rivestiamo in silenzio e, sempre senza dire nulla io e mio marito usciamo dalla cabina. Ci salutiamo senza dire nulla. Basta un’occhiata. Domani sarò ancora in spiaggia. Uscendo raccolgo il mio libro e gli occhiali scuri. Mio marito mi prende la mano nella sua, intrecciando le sue dita alle mie. A volte, mio marito mi stupisce ancora. Lo guardo bene e vedo che ha il cuore negli occhi mentre mi guarda. Sembra un ragazzino ventenne… Speriamo che stanotte abbia anche la carica di un ventenne…
Aggiungi ai Preferiti