Era un sabato sera di un weekend estivo da passare, tra amici in coppia, nella casa di campagna di Caterina e Massimo: invitati io e mia moglie, mia cognata Daniela e suo marito Gianni. Avevamo cenato in allegria il primo piatto di Caterina, i contorni di mia moglie, il pesce alla brace cucinato da me, Gianni aveva fornito i vini e Massimo aveva realizzato un’invitante macedonia con gelato. Daniela, che non aveva preparato niente per la cena, si era offerta di ripulire e lavare i piatti. Finita la cena Massimo propose di giocare a carte ed io, che non amo le carte, offrii il mio aiuto a Daniela. Massimo, Caterina, Gianni e mia moglie Claudia cominciarono un’accanito poker in giardino. Io e Daniela cominciammo così a riordinare e, mentre lei lavava le stoviglie in cucina, io andavo avanti e dietro sparecchiando la tavola ed ogni volta che facevo capolino in cucina mi sorrideva. Il poker entrava nel vivo ed i commenti dei giocatori risuonavano nella silenziosa campagna. “Ti porto i bicchieri ed ho finito” dissi a mia cognata e tornando fuori ricordai un’avventura di solo sesso che avemmo circa un’anno prima (l’ho raccontata in “il viaggio”, forse l’avete letta) ma che non aveva avuto un seguito. Ricordando quell’episodio ebbi un’erezione, entrai in cucina e lasciai i bicchieri sul lavello strusciandomi al sedere di Daniela, andando poi a sedermi sulla sedia alle sue spalle. Lei continuò la sua attività attirando la mia attenzione sul suo sedere, appena coperto da un cortissimo vestito, muovendosi sinuosamente mentre io tenevo a bada il mio cazzo. “Di là si discute animatamente…” e mentre parlava a voce bassa le caddero un paio di forchette e si chinò in avanti per raccoglierle: non portava niente sotto e così vidi le natiche ed il pelo, lei da quella posizione si voltò e sorrise. Fu un attimo, le fui dietro col cazzo fuori, le alzai il vestito, la feci piegare in avanti e la penetrai. “Dammi tutto voglio sentirti fino in fondo! Scopami tutta!” sembrava che urlasse dall’eccitazione ma continuava ad avere un tono di voce molto basso e la cosa mi eccitava da impazzire come l’idea che gli altri fossero lì a pochi metri da noi… la sentii godere e gemere, la feci girare ed inginocchiare e le misi il cazzo in bocca. Leccò e baciò il mio cazzo e le palle, glielo strofinai sul volto mentre lei mi carezzava il culo, al culmine dell’eccitazione le sborrai in faccia… la visione del suo viso imbiancato dallo sperma che le grondava ovunque mi faceva impazzire! “Vado a pulirmi in bagno, tu non vieni?”. Mi ricomposi e con la scusa di portare delle birre ai giocatori, controllai quale fosse la situazione: erano nel vivo della partita e quasi non si accorsero di me. Mi diressi al bagno dove Daniela mi aspettava, e la trovai completamente nuda con il viso ancora coperto del mio sperma: “ti piace vedermi così?” “é molto eccitante, mi fai morire…” “mi hai scopato la fica e la bocca, ora devi farmi il culo!”. Mi tirò a sé, riprendendosi il cazzo in bocca per favorire l’erezione che già montava, quindi si rannicchiò sul pavimento, tenendo ben alto il culo, le fui dietro ed entrai nel suo invitante buco. Gemeva e si contorceva ancor di più di prima “riempimi tutta!!! godimi dentro!”… rimanendo dentro il suo culo la feci alzare e l’avvicinai al lavadino, così potevo vedere la sua faccia sporca ed eccitata mentre le stantuffavo il culo e con la mano le masturbavo la fica… godemmo insieme e lei fece molta fatica a non urlare dal piacere. Dopo qualche minuto Daniela si fece una doccia, ed io, dopo essermi riordinato, uscii dalla finestra arrivando in veranda dal lato opposto di mia cognata, che rivestitasi aveva già detto di essersi cambiata perché aveva freddo….
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