Come ho già detto Zia tetta era stata assunta dai miei come domestica e quindi tutti i giorni era a casa mia, con mio grande piacere. Con lei veniva anche Carla per fare i compiti con me, dato che andavamo a scuola insieme.Ricordo con molto piacere quei giorni … alle equazioni si alternavano palpate sui seni di Carla (erano come una calamita per le mie mani; la maggior parte del tempo lo passavo a toccarle i seni e a questo ormai Carla si era abituata) e quando lei era eccitata riuscivo a farmi fare qualche sega, qualche lavoro di bocca, con la venuta finale rigorosamente sulle tette grandi sode e belle come quelle della sua mammina, nonché mia zietta adorata.Da quella calda notte d’estate però non si fece più scopare anche se le piaceva parlare con malizia di quell’ episodio; il parlare di quella notte ci eccitava entrambi e così io la facevo godere con la lingua e lei finiva per accontentarmi facendomi venire sulle sue tette, ma di scopare non se ne parlava.Dopo aver scopato la prima volta però desideravo ardentemente rifarlo così pensavo alle cose più assurde per far eccitare Carla al punto da concedersi a me, ma fu sempre inutile.Ad un certo punto però un pensiero cominciò ad impadronirsi della mia mente: Zia Tetta, lei si che era una gran troia e le piaceva farsi scopare in qualunque modo e da chiunque senza pudore. Il film di quella notte d’ estate era ancora ben impresso nella mia mente; tra i 4 che goderono delle sue grazie c’ era anche un mio cugino di 20 anni … io ne avevo quasi 18 e chi lo dice che non avrei potuto godere della mia cara zietta anch’io?Da quando tale pensiero entrò nella mia mente ero perennemente arrapato e Carla ne faceva le spese … venivo su di lei pensando a sua madre.Accadde che Carla si ammalò e zia Tetta un giorno venne senza di lei.Il pensiero di trovarmi da solo con la mia zietta mi faceva impazzire; volevo fare qualcosa per far avverare i miei sogni, ma cosa ?Come potevo riuscire a godere delle grazie di zia?Non mi veniva in mente proprio nulla e più ci pensavo, più impazzivo.Intanto la spiavo come potevo mentre andava per casa a pulire e spolverare, con quei seni enormi e leggermente sudati che sporgevano da quel grembiule a fiorellini e quel culo portentoso che si portava dietro.Non parliamo poi di quelle mani da troia che si ritrovava con quelle unghie lunghe e smaltate di rosso che gia vedevo posate sul mio cazzo intente a regalarmi una sega … eh si, la mia cara zietta aveva tutti i numeri per far impazzire qualunque uomo.Ad un certo punto mi chiese di far attenzione al telefono ed alla porta perché avrebbe fatto una doccia. Un sussulto mi percorse quando pensai che almeno avrei potuto spiarla dal buco della serratura … non la vedevo nuda da quella famosa notte d’ estate.Così, non appena lei entra mi pongo dietro la porta … mamma mia che zia che mi ritrovo!!!Inizia a svestirsi … indossa solo un grembiule a fiorellini dal quale traboccano le sue benedette grazie … lo lascia cadere a terra … completo in pizzo nero … seni che quasi esplodono e che per la mia gioia vengono liberati dalla mia zietta … che capezzoloni!!! Glieli succhierei fino a staccarglieli ! … infine si sfila le mutandine … è l’apoteosi … è pelosissima, nerissima … ci affogherei dentro …La mia mano, come se fosse la cosa più naturale del mondo apre la patta ed inizia a menare il cazzo; e in trance, mentre mi sto masturbando guardando la sua splendida fica, non mi accorgo che prima ancora di farsi la doccia lei apre la porta ancora nuda mentre indossa un accappatoio bianco.Mi risveglio e rimango di stucco ancora con il cazzo in mano e i suoi occhi rimangono a fissare i miei.”Non ti basta Carla? Ora ti fai anche le seghe spiandomi?- lei.Io non riesco a rispondere.”Su entra, che così almeno la tua zietta ti lava; come quando eri piccino e ti divertivi a toccarmi le tette”- lei.”Mi ha condotto nel bagno, mi ha tolto jeans e boxer ed ha registrato la temperatura dell’acqua.A questo punto si scatena dentro di me un istinto irrefrenabile.La tiro violentemente verso di me appoggiandola a muro sotto la doccia, spingo la zona pubica verso di lei mentre affondo la faccia sulle sue tettone biascicando delle parole smozzicate dall’eccitazione……, sento il suo odore penetrante, forte, un odore di sudore,di femmina,di sesso,di fica. Non oppone resistenza ai miei colpi sul suo ventre, io insisto, ormai sono imbestialito, non capisco più niente,mai avevo sentito una donna più vicina in senso fisico a me.Era come quello che avevo sempre fantasticato. La sua voce si inclina, è roca:”Bambino mio vuoi bene alla zia vero?”e dicendomelo mi dà un morso all’orecchio e sento la sua lingua calda e bagnata che mi morde e lecca contemporaneamente.”Si troiona ti… ti voglio fottere” riesco a farfugliare io.Comincia a muovere la zona pelvica ritmicamente e adesso la sento morbida,mi lecca l’orecchio, mi bacia aprendo le labbra completamente e cerca la mia lingua con la sua. Si muove ancora su e giù e nel movimento l’accappatoio bianco si apre ancora di più lasciando vedere la fica … quella zona ormai era completamente bagnata dai suoi umori di femmina.Ad un certo punto mi allontana solleva una gamba e la mette sopra lo sgabello lì vicino, con una mano mi spinge verso il basso, scosta di lato l’accappatoio e con l’altra mi spinge la testa contro il suo bosco nero e profumato di desiderio e sudore. Inizio a leccare, scorrendo con la punta della lingua tutta la lunghezza delle grandi labbra, con una mano cerco di contenere quanto più delle sue sode natiche potessi, con l’altra indugio tra l’interno delle cosce, poi piano risalgo, fino a trovare le mie dita vicine alla sua fessura. Trattengo il suo clitoride tra le labbra, con un dito le solletico la fessura, infilandolo dolcemente e ritraendolo, con una lentezza infinita, mentre la lingua, ormai padrona del suo piacere, esplora tutta la sua vita. Le contrazioni dei muscoli vaginali sulle dita mi indicano quanto vicino sia il suo orgasmo, i suoi umori sempre più copiosi e dall’odore sempre più forte mi riempiono le narici e la gola. Esplode, e quasi mi strappa i capelli per la forza con cui mi ha afferrato la testa e se la spinge tra le cosce.In un attimo si inginocchia mi abbassa i pantaloni ed i boxer e sento la sua lingua calda e morbida sul mio pene, oramai è durissimo e mai l’ho sentito tirare così, era come se finalmente aveva trovato la sua strada, quella bocca era la cosa più appropriata per dare piacere, lo conteneva tutto amorevolmente, succhiandolo e leccandolo con una passione e una maestria che mai avevo sentito in una donna. La sua lingua fionda da una parte all’altra della cappella, la circonda,scende fino ai testicoli, li succhia,scende ancora più in giù, all’ano, lo lecca e bacia mentre continua a scappellarmi il pene con la mano.Sempre più eccitato, le afferro la testa, i capelli tra le dita, e spingo la sua faccia sul mio pube imprimendole il ritmo, quasi a soffocarla.Sento che sto per venire, così mi ritraggo e la bacio avidamente in bocca alla ricerca dell’ angolo più nascosto. I miei ed i suoi umori si mescolavano in un vortice di passione indescrivibile.”Scopami ti prego, infilamelo dentro tutto dai, si, dai fammi venire, aspetto da mesi questo momento dai non farti pregare, non vedi non ce la faccio più Scopami!!”!-.Le feci scivolare quell’accappatoio che ormai non copriva più nulla, mi svestii completamente anch’io, le allargai le cosce mentre il mio uccello, cercava il passaggio per entrare dentro di lei, ma era troppo fradicia e scivolava fra le sue labbra. Al terzo tentativo allungò la mano, lo prese fra le dita e l’accompagnò fino a puntarselo bene fra le sue labbra e spinse verso di se… Scivolò dentro di lei in un attimo, senza il minimo sforzo, lo sentivo pulsare gonfio fra le pareti interne della sua figa. Sentivo le palle toccarle le labbra. Cominciai a stantuffarle la figa mentre non mollavo per un solo istante quei seni enormi che avevo in bocca e continuai così per un po’.La troia incominciò a spingere come una forsennata contro il mio ventre. Dopo alcuni colpi lei incominciò ad urlare come una bestia “Cazzo… il mio bambino…. mi fa godere, ha un cazzo portentoso.. ahhhh.. godo .. godo… ahhhhhhh”Eccitato come non mai la giro a pecora e le sbatto l’uccello nella fica. Lei a carponi sembra un oggetto nelle mie mani, anzi sul mio cazzo che la penetra fino al collo dell’utero. Urla la troia e dice che non ha mai goduto tanto io ancora più infoiato sposto le mani dal seno sulle sue chiappe e comincio a schiaffeggiarle le natiche.Lei viene, sento un fremito che le percorre la schiena e la vedo rilassarsi.Di nuovo inevitabilmente l’orgasmo cominciò a risalire e di nuovo lo allontanai interrompendo quella frenetica ed indimenticabile scopata.La prendo per i fianchi, la giro…. voglio ammirare dal vivo il culo che ho toccato prima per la prima volta…. bellissimo! Sodo…. morbido…. glielo tocco…. le bacio le natiche…. le apro con le mani…. e lei ha uno spasimo…. sono dietro di lei, alle sue spalle…. mi afferra l’uccello con una mano e lo tira…. lo avvicina alle natiche. Glielo appoggio, le solletico le chiappe con il pisello…. che continua a tenere il cazzo in mano…. le allargo ancora le natiche, ma con la punta del pene….”Mi piace il tuo culo, zia!” – le dico…. “Bambino mio, lo sai che la tua zietta ti vuole bene e vorrebbe farti venire sulle sue tette come piace a te, ma ti chiedo un altro piccolo sacrificio… non ti piacerebbe entrarmi da dietro?”Era impossibile, la mia zia troiona che mi offre l’unica cosa che non mi aveva ancora dato sino a quel momento … il culo …. E come se avessimo appena iniziato le apro le natiche aiutandomi con le mani e le infilo il mio cazzo nel buco del culo. La troia apre la bocca e ha un gemito soffocato di dolore misto a piacere e mi mette le mani sui fianchi…. tenendomi…. in modo che glielo infili bene nel culo…. e lei gode, la puttana! Il mio uccello entra bene in quel bel culo collaudato…. mentre lei se ne sta a pecorina e le mie mani afferrano con forza i suoi fianchi, di tanto in tanto le palpano le tette…. e poi le infilo due dita nella figa…. gode la gran troiona….Ormai però la mia resistenza si riduce sempre più … voglio venire e lei lo capisce … mi porto davanti a lei “Succhialo…. voglio godere nella tua bocca….” e Zia Tetta non si rifiutò, avvolse il glande con le morbide labbra, iniziò a vellicarlo con la lingua, mentre la mano scorreva sempre più veloce sull’asta. Un attimo prima di godere la troia ha afferrato le sue mammelle e ha stretto in mezzo mio cazzo iniziando un massaggio sempre più veloce che quasi in uno stato di trance mi accompagnava in paradiso. Il cazzo batteva ed ero vicinissimo all’orgasmo. Zia Tetta ha sentito che il mio cazzo stava per esplodere e ha accelerato il massaggio. Spingevo in avanti il bacino freneticamente fino a quando lo sperma eruttò in copiose ondate successive dalla mia cappella inondando la fenditura delle mammelle della mia cara zietta. Non si fermò che dopo alcuni istanti, quando fu certa che neppure una goccia fosse rimasta dentro di me.Si staccò da me, si inginocchiò e prese a succhiarmi il pene, quasi a voler raccogliere le ultime gocce della mia stessa esistenza.Che dire, rimanemmo muti ed esausti per circa mezz’ora … lei mi teneva il capo sulle tette e mi accarezzava … io non riuscivo a fare altro che toccarle i seni, li accarezzavo, li schiacciavo, li baciavo, li succhiavo come un bimbo fa con la sua mamma … ero frastornato, le mie mani andavano da sole, per inerzia … non riuscivo a staccarmi.La cosa andò avanti per un po’ … alternavo palpate e venute sulle tette con figlia a scopate sconvolgenti con porcate sempre nuove con la mamma.Poi accadde che la mia cara zietta dovette trasferirsi perché il marito aveva trovato un’occupazione migliore in un’ altra città e così tutto finì … con mia zia intendo … la mia passione per le donne adulte e mature era appena iniziata.
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