"Da quanto tempo non andiamo da nonna?" chiese Anna a sua madre sfogliando una rivista."Oh, almeno due anni," replicò rapidamente la madre, mentre manovrava l’auto nel caotico traffico romano. "Fammi pensare, è stato sei mesi dopo che morisse papà, perciò fanno due anni giusti.""Non credi che avremmo dovuto chiamarla, prima?" chiese Anna, "magari è fuori casa, faremmo la figura delle sceme se avessimo guidato per cinquecento chilometri per non trovare nessuno!" La madre ridacchiò e replicò: "Bah, anche se non fosse in casa non sarebbe un problema; potremmo passare un po’ di giorni a fare spese e divertirci un po’. E poi, in ogni caso, ho la chiave di casa sua, perciò possiamo entrare e stare da lei."Dopo qualche minuto Katia chiese a sua figlia: "Guarda, quello non è il 23, lì all’angolo?""Sì, sì, è quello" rispose Anna. "Certo che nonna sarà sorpresa di vederci; spero che sappia ancora fare quelle torte che mi faceva per colazione; ricordo quanto mi piacevano quand’ero piccola!""Sono sicura di sì," affermo Katia parcheggiando in un posto libero davanti alla casa, "ora tiriamo fuori le valigie e sbrighiamoci." Katia e la figlia diciottenne entrarono nel palazzo e presero l’ascensore che le portò al quarto piano; uscirono e si trovarono di fronte all’appartamento 18."Proviamo a suonare il campanello," disse Anna; attesero con impazienza per un paio di minuti, ma nessuno venne ad aprire, perciò Katia infilò la chiave nella toppa e affermò: "Beh, forse è fuori per pranzo o qualcosa del genere, entriamo, mettiamoci comode e aspettiamola!"Ad Anna sembrò un po’ strano entrare nella casa senza che la proprietaria lo sapesse, e stava quasi per dirlo alla madre, quando ne fu zittita: "Mi pare di sentire dei rumori dalla stanza in fondo, forse è a casa ma non ha sentito il campanello." Avanzarono lungo il corridoio e, man mano, divenne ovvio che dopotutto qualcuno in casa c’era. "Facciamole una sorpresa!" bisbigliò Anna eccitata, "non fiatiamo finché non apriamo la porta!"Abbassando lentamente la maniglia, Katia annuì rivolta alla figlia e aprì lentamente la porta verso l’interno della stanza dove le due stavano per ricevere la più grossa sorpresa della loro vita."Ma-mamma," balbettò Katia reggendosi alla maniglia per non crollare per terra, "in nome di Dio, che stai facendo?" Anna, sbigottita quanto la madre, non aveva bisogno che qualcuno le spiegasse cosa stava accadendo, perché proprio di fronte a loro la nonna era distesa sul letto, a gambe spalancate, mentre veniva soddisfatta oralmente da una donna che avrà avuto sì e no la metà dei suoi anni."Katia," boccheggiò la madre mentre tentava disperatamente di coprirsi "che fai qui? E poi dico, nessuno ti ha insegnato a bussare?""Se avessi saputo che cosa stava succedendo l’avrei fatto," replicò Katia con la testa che le girava. "Non posso crederci, non voglio crederci!""Non credi a cosa," chiese con tono sarcastico la donna che stava in ginocchio tra le gambe dell’anziana donna, "non credi che tua madre possa avere una vita sessuale soddisfacente, vuoi dire questo?""Certo che no!" Affermò sprezzantemente Katia, "È solo che non mi sarei mai immaginata che fosse una … oh, beh, insomma, è chiaro, no?!?""Una lesbica." Si rispose la donna, mettendosi seduta e continuando a carezzare una coscia della madre di Katia. "Beh, lascia che ti dica una cosa, dolcezza. Emma è una delle persone più sensuali che io abbia mai incontrato, e al diavolo l’età!""Ma, mamma," protestò Katia tentando di trarre un senso da tutta quella situazione, "sei stata sposata con papà per quarant’anni! Sei sempre stata … ehm, così?"La giovane donna tornò a lambire con la lingua la fica gocciolante di Emma, mentre questa replicava: "Tuo padre e io siamo sempre andati d’accordo: lui lasciava che portassi le ragazze a casa, poi si metteva seduto e ci guardava, e credimi, i miei ricordi sono stupendi!""N-non ci c-credo," balbettò Katia, "papà non avrebbe mai fatto una cosa del genere, mai!""Non sai nemmeno com’era fatto tuo padre," affermò Emma con calma, mentre l’orgasmo cominciava a montare dentro di lei, "gli piaceva da morire guardarmi mentre si masturbava come un pazzo, proprio come sta facendo Anna in questo preciso istante!"Lo sguardo di Katia si diresse rapidamente verso la figlia, che aveva la mano infilata dentro i jeans e si carezzava furiosamente la fica!"Anna," disse con voce atterrita, "smettila immediatamente, non comportarti da bestia!""Non puoi resistere, vero, cara?" chiese Emma alla nipote, "devi aver ereditato l’amore del voyeurismo da tuo nonno, vero?""Non posso fermarmi," rispose Anna alla madre, "guarda com’è pelosa la fica della nonna, oh cazzo, che bella!""Vedi," disse la giovane donna, "almeno tua figlia non è una testa di cazzo, vuole vivere e lasciar vivere, proprio l’opposto di te!"Katia continuava a fissare alternativamente sua madre e sua figlia, scossa fin nell’intimo dal rapido volgere degli eventi, ma quando la ragazza, che aveva detto di chiamarsi Michela, si alzò, prese Anna per mano e la portò a sdraiarsi sul letto insieme e lei e alla nonna, pensò quasi di impazzire."La-lascia stare mia figlia! "Ingiunse debolmente Katia, mentre Michela spogliava rapidamente Anna da tutti i vestiti. "Non è una lesbica, per favore, lasciala in pace!""Nessuno ha detto che è lesbica," sussurrò Michela carezzando le tette ben formate di Anna, "vogliamo soltanto divertirci un po’, vero tesoro?" Anna rispose con un dolce sospiro e non oppose nessuna resistenza quando il viso di Michela si seppellì tra le sue cosce e cominciò a portarla verso un veloce ed energico orgasmo."Mm, proprio come sua nonna, più scoppiettante di un petardo; dimmi, Katia, tu sei calda come tua madre e tua figlia?"Katia guardò di traverso le tre donne nude; quando Anna si alzò e tentò di attrarla sul letto, tentò di fare resistenza piantando i tacchi per terra, ma il suo animo non era pronto a combattere: prima di capire cosa stesse accadendo, era nuda e Michela le stava leccando la fica come una pazza."Come ti pare, dolcezza," le chiese gentilmente la madre, "Michela ci sa fare con la lingua, non credi?"Katia era ormai talmente avanti sulla via dell’orgasmo che poté soltanto gemere e agitare I fianchi, un segno certo dell’imminenza dell’orgasmo, ma quello che la fece arrivare al culmine fu Anna, che, avvicinandosi a lei, prese in bocca un capezzolo e iniziò a succhiarlo avidamente."Oddio," ansimò Katia, "sto perdendo il controllo, sto per venire e non resisto, cazzo, che bello, oddio, succhiami il grilletto, oh sì, fallo, fallo per me, sono la tua puttana!""Penso che tua madre stia per venire," disse Emma alla nipote titillandole il clitoride eretto, "ha sempre avuto una fica molto sensibile!"Le quattro donne formavano ormai un miscuglio di braccia, tette, fiche; la fica di Katia si contrasse più volte, ma alla fine esplose in un orgasmo sconvolgente che la lasciò esausta, mentre la bocca di Michela la stava ancora lappando gentilmente."Adesso tocca a me," disse Anna prendendo posto tra le poderose cosce della nonna, "ti leccherò fino a farti svenire, stati attenta!""Oddio!" Emma singhiozzò al sentire la lingua della nipote che si avvolgeva intorno al clitoride, eretto quasi fosse un piccolo cazzo, "Katia, è incredibile, la sua bocca è una ventosa naturale, sa istintivamente come soddisfare la fica e il grilletto, che ragazza!"Katia volse la testa di lato per guardare meglio e, senza ormai forze restanti, non si oppose neanche quando Michela si mise ginocchioni sulla sua faccia, premette la fica gocciolante sulla sua bocca ancora vergine e le offrì la fica rasata di fresco.La cosa più irreale in tutta quella situazione era che, appena dieci minuti prima, Anna e Katia stavano sulla porta, scioccate da quello che vedevano e, poco dopo, stavano soddisfacendo oralmente la nonna e la sua amica Michela."Allora," chiese Emma quando ormai tutte le donne avevano avuto almeno un orgasmo, "vi sentite delle lesbiche o delle donne alle quali piace fare sesso, quando è così piacevole?"Dando un bacio alla fica argentea della nonna, Anna rispose: "Diciamo che siete tutte e due molto piacevoli!"
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