Mi chiamo Andrea, ho 20 anni, sono alto, se così si può dire 1,65 cm con un fisico muscoloso. Sono uno studente universitario e non lavoro ciò mi costringe a vivere ancora con i miei,e passo il mio tempo libero tra la palestra ed il computer che ho assemblato da solo pezzo per pezzo. La mia passione per l’informatica mi ha sempre dato soddisfazioni, ultimamente con risvolti insperato. Nel palazzo dove abito, sono quasi considerato un genio dell’informatica, tanto che spesso a casa mia c’era un via vai di gente che mi chiedeva consigli, per l’acquisto del computer o di qualche periferica o che mi portava il computer bloccato da qualche virus o guasto. Un giorno fui chiamato da mia madre che era appena rientrata: “Andrea, ho incontrato la signora Carli”.- Mi fa piacere per te, chi è?- Come la Carli, Teresa la moglie di Vincenzo, l’impiegata al collocamento, abitano al quarto piano nell’altra scala.- Mà, il collocamento non esiste più da secoli, ora si chiama …- Che importa come si chiama l’ufficio, hai capito di chi parlo.- Si mà, il signor Vincenzo è negato, avrà incasinato il computer, digli di portarlo che ci do un’occhiata- No, il computer di Vincenzo non ha niente, lui chatta tutto il giorno, è Teresa che ha comprato un portatile, vuole entrare in internet ma non ci riesce.- Mà, miracoli non ne faccio, hanno una linea sola non possono collegarsi in 2, va bene le soluzioni ci sono, vediamo quale preferiscono.- No Teresa, mi ha detto che si collega poco e che il negozio gli ha venduto una scheda umt qualcosa o utm, non so.- Ho capito, mà, allora può passare anche lei da qui quando vuole.L’indomani alle 17.30, appena tornata dal lavoro si presentò la signora Carli, mia madre la fece accomodare nella mia stanza ed iniziò a chiacchierare, mà, se tu chiacchieri non ho modo di spiegare nulla alla signora Carli e qui facciamo notte.- No ci vuole molto Andrea, io ancora devo rientrare a casa, oggi ho avuto il rientro e se si fa troppo tardi restiamo senza cena.Mia madre offesa disse: “ho capito, il genio deve salire in cattedra e io lo disturbo, me ne vado”La Carli sorrise, piegò la testa aggiustandosi una cicca di capelli che aveva dinanzi al viso e si sedette all’angolo della scrivania, le calze frusciarono, quando accavallò le gambe e lo pacco si aprì leggermente mostrando la coscia ed il bordo della calza autoreggente. Mentre si caricava il sistema operativo, feci scorrere il mio sguardo su tutte le sue gambe di cui avevo un ottima panoramica, dalle scarpe con i tacchi a spillo, alle caviglie sottili, alle cosce, poi risalii, notando il seno rigoglioso che tendeva il maglioncino. Le labbra erano rese lucide dal rossetto erano invitanti, gli occhi castani apparivano un pò stanchi, ma esprimevano gioia.Iniziai a configurare il computer e dopo 15 minuti era già collegato ad internet, lei frattanto si era avvicinata, il suo profumo mi inebriava, il suo alto era fresco e profumato, per vedere se aveva capito, le feci ripetere il collegamento, si posizionò dietro di me e quando si accostò il suo seno premeva contro le lie spalle, in quel momento per me sarebbe stato un problema alzarmi in piedi, il mio cazzo ormai in erezione era troppo visibile visto che indossavo la tuta.- Senti Andrea.- Mi dica signora Carli- Signora Carli, così mi fai sentire vecchia, io ho solo 35 anni, chiamami Teresa.Le donne, sapevo che aveva passato i 40, ma era bellissima, seducente e sentivo il calore del suo seno sule mie spalle.- Ok, Teresa, chiedimi e farò qualunque cosa tu voglia.- Ho acquistato una carta di credito di queste ricaricabili, ma ovviamente non so come acquistare on line, puoi farmi vedere come si fà.Certo, tutti i siti come e-bay o Mr.Price, o qualunque altro effettui vendite on line, necessitano di una completa registrazione dei propri dati anagrafici per la creazione di un proprio account, in questo modo sarà creto un log-in personale con password che identificherà l’acquirente, dopo di che si potranno scegliere gli articoli, selezionandoli verranno inseriti in un carrello della spesa virtuale, poi a scelta terminata si passerà alla fase di acquisto con pagamento tramite carta o alla consegna.- Sembra complicato.- No, affatto. Entrai rapidamente su e-bay, ed iniziai a digitare i dati, scoprì così che aveva 42 anni, ma feci finta di nulla.- Cosa cerchiamo?- Abbigliamento donna, rispose lei decisa.Appena apparve la lista della tipologia dei capi, lei disse: “No, non ci siamo, qui non c’è niente che mi serve”Decisi di disconnettere il collegamento internet del portatile, ed entrai in rete con il mio computer tramite l’adsl, lanciai un paio di motori di ricerca, ma nessun tipo di vestiario sembrava interessarla.Aprii una seconda finestra, e in un attimo di distrazione lanciai una ricerca di sexy shop, cliccai sul primo indirizzo ed entrai nell’abbigliamento donna.- Teresa, mi sa che ho sbagliato sito, questo abbigliamento è un pò particolare.- Umhh, interessante, resta, fammi vedere, forse qui posso trovare quello che cerco. Devo registrare subito i miei dati oppure prima posso dare un’occhiata.- No, le conviene, scusa ti conviene guardare se c’è qualcosa che ti interessa e poi caso mai ti registri per effettuare l’acquisto. Senza schiodarmi dalla sedia, le dissi: vuoi essere lasciata sola? Non vorrei metterti in imbarazzo co la mia presenza.- Temo che incasinerei tutto, ma …- Non preoccuparti, nessuno saprà mai niente da me, un pò tutti prima o poi danno una sbirciatina siti che non confesserebbero mai di visitare e spesso sono io a rimuovere le tracce dai loro computer e i virus, prima che mogli, mariti, genitori e talvolta figli si accorgano che in casa non sono i soli a navigare in siti hard.- Andrea, mio marito ha mai ..- Teresa, non posso risponderti, se la stessa domanda me la rivolgesse lui sarebbe lo stesso, comunque guarda il mio computer, io ho acquistato solo il monitor e il tower, tutto il resto sono regali dei condomini, regali peraltro non richiesti con 72 famiglie qui nel palazzo quasi sempre non accetto nulla altrimenti sarei più fornito di un computer discount.- Chiunque al tuo posto si farebbe pagare, tu rifiuti i regali e ho saputo che hai trattato in malo modo alcuni condomini che volevano duplicati dei programmi.- Non voglio noie ci sono tanti programmi che costano poco se proprio non si vuole spendere c’è il linux.- Andrea, se mi aiuti ti farò una sorpresina che non potrai rifiutare.Quando pronuncio la frase “che non potrai rifiutare” forse voleva imitare il padrino, ma le usci una voce rauca e sensuale, che mi tolse il fiato. – Teresa, cominciamo pure.- Vedi, mi serve qualcosa per riaccendere il rapporto con mio marito, qualcosa che … lo scuota, voglio fargli dimenticare le chat e farlo interessare soltanto a me.- Teresa, qui ci sono abiti lunghi sexy, mini abiti, divise e lingerie di tutti i tipi, quindi dobbiamo restringere la ricerca, al tipo dei capi, a quanti ne vuoi comprare e soprattutto a quanto vuoi spendere.- No abiti lunghi no, vediamo i mini abiti e la lingerie, dimmi cosa intendi per divise?- Se vuoi puoi trovare divise da collegiale, intanto cliccavo sopra le immagini per ingrandirle, da infermiera, da cameriera …- No vediamo i mini abiti.- Considera il fatto, che sono mini abiti da sexy shop, se vai in giro con questi se sei fortunata ti becchi una denuncia per oltraggio se sei sfortunata ti violentano.- No scherzi, non li metterei mai per uscire, qui mi prenderebbero per una puttana.Cominciai a farle vedere le foto.- No, no questo no, questo è carino.- Guardai l’immagine del mini abito trasparente in lurex, poi guardai lei immaginandola con quell’abitino, sospirai e deglutii a vuoto.- Bene Andrea, dalla tua espressione capisco che la scelta è azzeccata, passiamo alla lingerie.- Teresa come ai visto questo va senza niente sotto.- Si ho visto, e se vorrò assomigliare di più alla modella dovrò depilarmi anche la fica, ma potrebbe essere divertente.Il cazzo mi stava scoppiando, tremavo quasi per l’eccitazione, avrei voluto prenderla sbatterla sulla scrivania e scoparla all’istante, ma mia madre infilando la testa nella mia stanza chiese: “Teresa lo gradisci un caffè”, sovrapposi la pagina web del motore di ricerca e mia madre non si accorse di nulla.Teresa, rifiutò il caffè e mia madre si allontanò.- Su Andrea, sbrighiamoci se tua madre ci becca, tu ti prenderai qualche ceffone ma io sarò sputtanata in tutto il condominio. Passa alla lingerie.La situazione si complicò a causa dell’enorme mole di lingerie,ma scartando subito pelle. latex e pvc, ci indirizzammo subito sui scelte più tradizionali, se così si può dire.Cominciammo a navigare tra baby doll, body, coordinati, guepiere, perizoma, coulotte, sottovesti, string e tute, dopo circa 1 ora, aveva scelto un baby doll, una guepiere, una tuta a rete, e qualche string.- Poi mi chiese tu cosa prenderesti? cosa pensi che potrebbe starmi meglio.Scelsi un reggiseno che le avrebbe lasciato i seni completamente scoperti, un perizoma aperto, calze e reggicalze, poi passai alle scarpe le chiesi il numero del suo piede e le scelsi un paio di sandali con un tacco a spillo da 15 cm. – Che ne pensi, Teresa li trovi interessanti? li metto nel carrello?- Si li voglio, registrami che li compro, vedi in quanto consegnano e chiedi un pacco anonimo.Eseguì le sue istruzioni e le assicurai che il pacco era anonimo, le confessai che la settimana scorsa avevo fatto un regalino alla mia ragazza, ma che lei si era offesa e mi aveva mollato. Arrivato al momento di inserire il numero della carta di credito, mi alzai dandole le spalle, per non farle vedere il mio cazzo teso fino allo spasimo, e le dissi di inserire i dati della carta mentre io mi assentavo un attimo, uscito dalla stanza corsi in bagno e mi sparai una sega, venni copiosamente, ma il cazzo non pago rimare duro, mi ripulii, mi tolsi la giacca della tuta e rientrai nella stanza tenendola davanti a me, mi sedetti sull’angolo della scrivania e la posai sulle gambe.Teresa finì di confermare l’ordine, mise il suo portatile nella borsa, mi diede un bacio sulla guancia e si girò dicendomi: “Grazie, non tanto per la consulenza, ma per l’omaggio che ma hai reso recandoti in bagno, l’odore che ho appena sentito, mi ha fatto sentire ancora desiderabile … mi sa che a te una … beh, lo sa, non sia bastata, mentre lo rifai, pensa a me vestita con la lingerie che ho comprato”, mi lanciò un bacio e se ne andò.Spensi il compuree e tornai in bagno mi infilai sotto la doccia, l’acqua fredda ed un’altra sega riuscirono a calmare il fuoco che Teresa aveva acceso in me, che fortuna aveva quello stronzo del marito e lui passava il suo tempo a chattare magari con delle racchie, mentre non si accorgeva sua moglie bruciava di passione ed aveva bisogno di attenzioni. Teresa era così calda che mi aveva sconvolto, volevo averla, ma non potevo, se mio padre un militare rigido e all’antica avesse avuto il minimo sentore che insidiavo una donna sposata, mi avrebbe cacciato di casa per sempre.Erano passati alcuni giorni, non avevo più visto Teresa, ma io non riuscivo più a studiare, in palestra mi sottoponevo a serie massacrati con i pesi per evitare di pensarla, ma non serviva a nulla era diventata il mio chiodo fisso, continuavo a visitare i siti dei sexy shop immaginando Teresa indossare i vari completini sexy. Poi mi arrivò la notizia che un amico aveva avuto un incidente in moto fuori città, tra l’assistenza in ospedale dove il mio amico era stato trattenuto due giorni per accertamenti e il tempo occorsomi per recuperare quanto restava della moto, mitigò la mia ossessione. Il martedì pomeriggio vidi Teresa con un muso lungo entrare in ascensore per salire a casa sua, la salutai, ma lei sembrò non sentirmi. Tornato a casa mi misi a studiare fino a sera, non mi andava di vedere un’altra partita di coppa dopo che la mia squadra era stata eliminata, accesi il computer inserii un cd musicale e mi collegai ad internet iniziando una ricerca per stabilire una meta, ovviamente low-cost, per le mie vacanze, non sentì neanche suonare il campanello di casa, mia madre bussò alla mia porta e mi chiese: Andrea, sei presentabile”- Si, sono in smoking.- Non fare lo scemo, la tua stanza è presentabile.- Si mà, sembra Beiurut dopo i bombardamenti, puoi entrare.La porta si aprì ed entro mia madre seguita dalla signora Teresa, aveva in mano la valigetta con il portatile, indossava un’impermeabile leggera che la copriva dal collo alle ginocchia e calzava un paio scarpe con i tacchi a spillo.- Scusa, Andrea ma temo di aver combinato un disastro nel computer e domani mi serve, se non sei impegnato con le partite potresti dargli un’occhiata?-Certo, e non preoccuparti la partita non mi interessa.- Io me ne vado, che ci troverete di tanto interessante in quelle trappole?Mia madre uscì richiudendo la porta.Presi il porta computer e lo adagiai sulla scrivania.- Andrea, il computer non ha niente, volevo dirti che la spedizione mi è arrivata dopo 48 ore.- Pacco anonimo, come descritto dalle condizioni di vendita, vero?- Si, almeno questo è andato per il verso giusto.- Perché, cosa è successo, la merce era difettata, hanno sbagliato articoli o la taglia?- No, sabato pomeriggio, io e io marito eravamo in casa, allora sono andata in camera da letto ed ho indossato il mini abito in lurex e le scarpe che ho ora, senza niente sotto, sono andata in salotto dove mio marito era seduto sulla poltrona, e lui che fà, mi dice: “Teresa sei davanti la tv, non vedi che c’è l’anticipo”, ho riprovato tutta la domenica, ma sai il gran premio, le partite, il fottuto posticipo, controcampo, il lunedì il processo ed oggi la coppa, ma voi uomini non sapete che esiste qualcos’altro oltre lo sport, si slacciò la cintura dell’impermeabile e la fece scivolare al suolo, rimanendo con il mini abito in lurex.In quel momento mi stavo sedendo, ma mancai la sedia crollando al suolo, senza staccare gli occhi dal suo seno, alto, sodo con i capezzoli già duri, la fica poi era uno spettacolo, la sua peluria castana era rasata a formare una piccola T, stavo per rialzarmi ma lei ancheggiando fece due passi, fermandosi con il piede destro all’altessa del mio inguine, poi alzò la gamba sinistra e posò la caviglia sopra la mia spalla.Avevo una visione panoramica della sua fica, le labbra leggermente discoste, erano umide, era eccitata ed eccitante.- Non potevo avvicinare la mia bocca a quel paradiso, senza farla cadere, con la mano destra le carezzai la gamba dal polpaccio fino alla coscia, con la mano sinistra iniziai a carezzarle la fica, introducendo poi il dito medio fino in fondo, e ritraendolo completamente bagnato.Lei gemette di piacere, la musica riuscì a coprirlo, ma si rese conto che potevamo essere scoperti, allora indietreggiò e mi disse: “non possiamo è troppo pericoloso, potrebbero sentirci”Mi rialzai ed abbracciandola, la baciai, le nostre lingue sembravano impazzite, con la mano cercai ancora la sua fica, ed iniziai a penetrarla con due dita, aumentando il ritmo, lei continuava a gemere anche se i miei baci li smorzavano un po’, estrassi le dita dalla fica e le infilai un dito ancora bagnato dai suoi umori nel culo, reagì prima mordendomi il labbro inferiore, poi succhiandoselo.Mi sussurrò: “Desidero il tuo cazzo dentro di me, ma non oggi, non adesso”, si inginocchiò e contemporaneamente mi tirò giù i pantaloni della tuta ed il boxer, avviluppando con le sue labbra il mio cazzo, lo succhiò , lo lecco, dal glande fini alle palle, poi si infilo uno dei mie coglioni in bocca continuando a vellicarmi con la lingua lo scroto, con la mano destra frattanto continuava a menarmelo, non sapevo quanto avrei resistito, le accarezzavo le guance, i capelli, ma avrei voluto leccarla, mentre lei mi stava donando un piacere fino ad allora sconosciuto. La mia ragazza non mi aveva concesso che la fica e sempre dopo giorni e giorni di reiterati tentativi. Teresa mi stava succhiando l’anima, si infilò quasi tutto il mio cazzo in bocca, ne rimasi estasiato ed impressionato dalla sua capacità di accoglierlo, stavo ormai per venire e glielo sussurrai, lei aumentò il ritmo, ed io le sborrai in bocca più volte mentre lei continuava a succhiare era tanto il piacere che mi si piegavano le ginocchia e schizzai ancora. Il mio cazzo era ancora teso anche se aveva perduto un pò della sua baldanza.- Bene Andrea, hai una buona tenuta e non sei ancora sazio, ma oggi non possiamo continuare.- Teresa voglio scoparti, voglio assaggiare la tua fica.- Ti prego Andrea, non ora è troppo pericoloso, ma fra 20 minuti inizia la partita, vieni a casa mia, mio marito è al bar con gli amici per tifare per la sua squadra.Poi si voltò dandomi le spalle, allargò un po le gambe e le tenne rigide, si abbassò e raccolse l’impermeabile da terra, abbassandosi il mini abito si sollevò dandomi una panoramica della sua fica e del buco del culo, girò la testa verso di me dicendomi: “fra un po quello che hai appena visto sarà tuo”, poi rimettendosi l’impermeabile davanti la porta della mia stanza, mi sussurrò: “il mio culo è ancora vergine, Andrea”, poi uscendo a voce alta, mi chiese: “Visto che oggi è stato impossibile, potresti sistemarlo domani?”.Frattanto mia madre sentendo aprire la porta della mia stanza, e la voce di Teresa ci aveva raggiunti.- Sarò, felice di farlo, buonasera signora Teresa, dammi pure del tu Andrea, signora suo figlio è veramente gentile, scusi ancora l’intrusione.Accompagnatala alla porta, mia madre tornò nella mia stanza, e mi disse: “Andrea, se domattina ti metti ad armeggiare al computer di Teresa, di pomeriggio studi è quasi una settimana che non tocchi libro” e ricordati che devi studiare gli esami si avvicinano.- Mà, io esco vado a vedere la partita con gli amici.- Ma che ci vai a fare se neanche gioca la tua squadra.- Per tifare contro. Una rapida doccia ed ero già fuori di casa, in tempo per vedere il futuro cornuto uscire con la sciarpa con i colori della sua squadra.Stavo per suonare alla porta, quando questa si aprì, all’interno la luce era spenta.- Entra e chiudi.Non me lo lasciai dire due volte, mi chiusi la porta alle spalle e cercai di abbracciarla.- Aspetta, abbiamo 105 minuti più eventuali supplementari, non avere fretta, seguimi.Mi portò in salotto, l’unica luce nella stanza proveniva da un’enorme tv accesa, le squadre erano in campo, ma io avevo occhi solo per Teresa, adesso riuscivo a vederla, nella penombra. Indossava la tutina a rete sembrava una tela di ragno, con aperture sul davanti e sull’inguine.

