Mi chiamo Laura Sono una donna di 38 anni siciliana sposata, sono nata in una bella e ridente cittadina vicino Messina, e sono molto legata alla mia città dove ancora oggi vivo e svolgo la mia professione di commercialista .-Sono mora, alta 170 peso 57 kg con una terza di seno, molto piacente.-Fin da ragazzina sono sempre stata abbastanza prosperosa e ho sempre avuto un discreto numero di corteggiatori, ed ho iniziato giovanissima a fare sesso; ciò però non mi distraeva da quelli che erano i miei obiettivi primari, infatti presi la mia laurea a 23 anni ed iniziai a fare il mio lavoro di consulente Fiscale; a 25 anni mi sono sposata ed ho messo su la mia attuale famiglia; da quel momento, ottemperando a quelli che erano i canoni dell’educazione avuta rimasi completamente totalmente fedele a mio marito .-Ho sempre avuto un menage familiare molto tranquillo e sereno.-Ma ad un certo punto della mia vita accadde qualcosa che mi fece prendere la decisione di prendermi, di tanto in tanto, delle “vacanze” molto particolari, ove potessi dare sfogo alla mia voglia di sesso sfrenato, senza per questo stravolgere quello che era il mio attaccamento alla mia famiglia.-Era l’Ottobre del 93 ed avevamo ricevuto in regalo un soggiorno di 5 giorni ad Agadir in Marocco, ma qualche giorno prima sopraggiunsero degli impegni di lavoro per mio marito che gli impedivano di partire, rimasi molto delusa quando me lo disse; ma lui avendo capito la mia delusione mi invitò lo stesso a partire tranquillamente andare anche sola, visto anche che a partire eravamo un gruppo, ciò non placò la mia delusione perché non conoscevo nessuno in quel gruppo ed ero convinta che mi sarei rotta non poco in quel viaggio, ma avevo voglia e forse anche bisogno di quei cinque giorni di riposo e relax, era questo che volevo.-Ma ugualmente decisi di partire ed onestamente mi trovai in uno splendido albergo di una magnifica località. Arrivammo all’aereoporto di Agadir verso le 8.30 locali e subito in pulman fummo accompagnati in albergo; Appena arrivata mi sistemai in camera, mi riposai qualche ora e verso le 11 indossai un costume bianco molto succinto, mi coprì con un pareo nero e mi avviai verso la piscina dove presi una sdraio e mi stesi al sole completamente rilassata; notai subito che non c’era quasi nessuno attorno alla piscina e la cosa non mi dispiacque più di tanto, pensai che potevo starmene assolutamente tranquilla; mi appisolai un pò fin quando fui svegliata da un cameriere che mi avvertiva che il ristorante avrebbe chiuso di lì a poco, risposi con un cenno che non avevo voglia, guardai l’orologio e vidi che erano le 14, notai nel frattempo che qualcuno che si era seduto accanto a me, mi voltai e vidi un uomo di colore sulla sdraio accanto alla mia, iniziò a parlare con me in francese, capì che non lo seguivo e mi chiese che lingua parlassi, gli risposi che ero italiana e allora iniziò a parlare un perfetto italiano; si presentò dicendomi di chiamarsi Kabir e di avere 41 anni.- Fui inizialmente infastidita da quest’uomo di colore, poi andando avanti nei discorsi iniziò a farmi piacere chiacchierare con lui, si dimostrava incredibilmente colto ed era preparato a qualsiasi argomento andassimo a toccare, scoprii che parlava correttamente 6 lingue, che lavorava presso un’ambasciata lì vicino e che tutti i giorni approfittava durante la pausa pranzo della piscina dell’Hotel, essendo ottimo amico con il proprietario.Lo trovavo parecchio affascinante, aveva una voce profonda e parlava sempre in modo pacato, restammo parecchio a chiacchierare affabilmente e nel frattempo avevo notato che era un omone molto prestante, di circa 1.90 con un fisico da fare invidia ad un atleta, squadrandolo non potei fare a meno di guardare verso il suo basso ventre e ne conclusi che sotto il costume doveva avere un attrezzo di dimensioni maestose; mi invitò a fare un bagno ed accettai volentieri, visto che dopo tutto quel sole un po’ di frescura non poteva che farmi piacere, dopo cinque minuti in acqua mi appoggiai al bordo della piscina per riposarmi, mi venne dietro e con fare affettuoso, molto delicatamente, si appoggiò alle mie spalle, fece in modo di far aderire completamente il suo petto alla mia schiena e notai che si strusciava con la sua parte pubica sul mio culo, avvertii chiaramente la reale consistenza del suo cazzo, rimasi immobile un attimo quasi a voler godere di quel contatto furtivo, poi mi voltai e mi appoggiai al bordo con la schiena, non si spostò minimamente continuando a sfregarsi, non feci nulla per evitarlo – quel contatto mi piacque parecchio ma cercai di non farglielo notare – poi gli dissi che uscivo e lui cortesemente annuì, nell’uscire notai che il suo sguardo si posò insistentemente sul mio fondoschiena, vidi che sembrava ipnotizzato dal mio culo splendidamente modellato, ne rimasi colpita, mi ero accorta che l’acqua aveva reso completamente trasparente il mio costume bianco, mi andai a sistemare sulla sdraio, ero molto confusa; arrivò dopo poco tempo. Ad un certo punto mi chiese se avevo mai fatto sesso con uomini di colore, e se avessi mai praticato il sesso anale e io gli risposi con fermezza di no. Mi spiegò che molte ragazze, anche sposate come me, venivano in questo paese per imparare a fare l’amore e per cercare avventure con uomini neri. Mi chiese ancora cosa ne pensassi. Risposi che anche io ero molto curiosa lasciandogli intendere quel che voleva, subito dopo mi disse che andava via e mi chiese se avevo piacere di rivederlo, gli risposi che mi avrebbe fatto piacere, allora mi disse che appena staccava dal lavoro mi avrebbe chiamata per invitarmi a cena.-Non avrei mai pensato di poter essere attratta da un uomo di colore, anche perché non era mai stata tra le mie fantasie, tornai in camera con un turbine di idee in testa, – io uscire con un negro !!- eppure lo trovavo parecchio affascinante !!- ma chi se ne frega !! – tanto non deve succedere niente !! – o no ??Rimasi sul letto in camera , con il solo slip , notai tra me e me che ci continuavo a pensare, e notai che ero completamente fradicia fra le gambe; mi dissi che ero pazza e andai a fare una doccia. Indossai un perizoma rosa e mi truccai, sentii suonare il telefono e andai a rispondere, mi dicevano dalla hall che qualcuno doveva consegnarmi dei fiori, sorrisi e capii che venivano da lui; indossai una vestaglia e sentii suonare alla porta, aprii la porta e lo vidi con uno splendido mazzo di rose in mano. Rimasi senza parole, mi aspettavo qualche fattorino; mi porse i fiori, lo ringraziai li presi e mi voltai per posarli, sentii chiudere la porta alle mie spalle e capii che anche lui era entrato .-Avevo il cuore che mi batteva a mille, ero imbarazzatissima, non sapevo come comportarmi, avrei voluto dirgli di andarsene, ma sentivo i miei ormoni viaggiare a velocità impensabile dentro di me; mi voltai e notai i suoi occhi sbirciarmi attraverso le fessure della vestaglia, che già era parecchio trasparente, vidi che guardava i miei seni nudi in maniera sfacciata, iniziò ad accarezzarmi il viso, poi le orecchie ed il collo, non feci niente per fermarlo, capii che forse era quello che volevo e iniziai a lasciarmi andare, mi aprì leggermente la vestaglia ed iniziò ad accarezzarmi i seni, poi scese, continuando ad aprire la vestaglia ed iniziò a toccarmi le cosce appena sotto gli slip entrando con le dita a toccarmi sotto gli slip, poi mi cinse la vita con le sue braccia, mi tirò a se ed iniziò a baciarmi; risposi appassionatamente al suo bacio mentre le sue mani scesero a toccarmi il culo, sentii anche che le sue dita mi penetravano la fica da dietro, ebbi un sussulto e inarcai leggermente il culo per permettergli di toccarmi meglio.-Pochissimi attimi e la mia vestaglia era a terra con le sue mani che iniziarono a frugarmi dappertutto, sentii la sua erezione che montava e capii che doveva avere un cazzo mostruoso; gli aprii i pantaloni e lo tirai fuori, era una cosa mai vista, iniziai ad accarezzarlo, mi faceva paura, non ne avevo mai nemmeno immaginato uno così grosso e così lungo, nel frattempo lui mi mise una mano dietro la nuca e mi spinse un pò la testa in avanti invitandomi a prenderlo in bocca lo feci e vidi che avevo qualche difficoltà a prenderlo in bocca, era troppo grosso, presi a leccarlo sempre con maggiore foga, una indescrivibile libidine si era impossessata di me .-Nel frattempo lui si girò e si mise a sedere sul letto tenendomi sempre la testa sul suo cazzo, era fermamente intenzionato a lasciarmi fare ed a godersi quel momento, mi sistemai meglio ed iniziai a spompinarlo come meglio potevo, facevo una fatica terribile a farlo entrare dentro la bocca ma ormai quella situazione mi aveva fatto andare fuori di testa:- quella pelle nera in contrasto con la mia- quel gran cazzo- la situazione non previstaMi fermo mi tirò a se ed iniziò a baciarmi, mi sfilò il perizoma ed iniziò a penetrarmi con le mani facendomi stare in ginocchio su di lui, sentì arrivare il primo orgasmo in maniera improvvisa e violenta, sentii tutto il mio corpo vibrare come mai era successo prima e mi lasciai cadere in avanti sul letto.-Continuavo a gemere quando iniziai di nuovo a sentire le sue grandi mani che mi accarezzavano la schiena con dolcezza , lo sentii spostarsi, sistemarsi dietro , divaricarmi le gambe, infilandosi con la testa in mezzo alle cosce iniziò a leccarmi la fica fradicia, iniziai di nuovo a godere come una pazza , sentì che con le dita mi stava violando lo sfintere, mi facevo male, ma non riuscivo a dirgli di non farlo, non volevo in nessun modo disturbare quel momento, avrebbe potuto farmi di tutto ero completamente soggiogata , mi inarcai di più per offrirmi meglio, iniziò a salire con la lingua, arrivò al collo e mentre me lo leccava afferrai che mi stava penetrando; ebbi un attimo di terrore a pensare quell’asta che mi violava ma poi lo sentì entrare e capì che stava accadendo qualcosa di sublime, sentivo le pareti della fica che si stavano dilatando per consentirgli di entrare – era qualcosa che forse incosciamente avevo sempre desiderato – sentivo quella insana penetrazione come qualcosa di liberatorio, credo che forse dall’attimo successivo in cui si sedette vicino a me io non avessi chiesto altro, e lui mi diceva di averlo capito immediatamente .-Continuava a pomparmi senza sosta e con una foga inimmaginabile, sembrava inesauribile, quasi subito ebbi un altro orgasmo ancora più violento del primo, iniziai a gemere e a gridargli di spaccarmi in due; si fermò e mi fece girare, ricominciò a toccarmi la fica dolcemente e ricominciò a baciarmi appassionatamente, mi accarezzava i capezzoli mentre con le dita iniziava di nuovo a violarmi lo sfintere, subito ebbi di nuovo voglia di lui.-Gli presi il cazzo con le mani e cominciai a segarglielo, sembrava acciaio, tanto era duro; mi spostai glielo presi di nuovo in bocca e lo spompinai ancora un po – sapevo che lo avrebbe voluto – lo vidi rilassarsi completamente mentre con le mani continuava a frugarmi la fica e lo sfintere, sapeva toccarmi in maniera magistrale, vedevo che continua a forzarmi il culo, capivo dove voleva arrivare, mi misi sopra di lui e mi impalai sopra ebbi qualche difficoltà a farlo entrare, lo presi con la mano ed accompagnai la cappella all’entrata della fica, forzai un pò, sentivo le pareti della fica che si dilatavano all’entrata di quel cazzo abnorme, ma fu un attimo e mi scomparve dentro – provai una sensazione sconvolgente -mi sembrò che quel cazzone mi stesse arrivando fino alla gola, iniziai a salire e scendere piegandomi in avanti per vedere, mi piaceva guardarlo mentre entrava ed usciva dalla mia fica che ormai sembrava un lago, mi piaceva vedere quel cazzo nero uscire tutto sporco dei miei umori biancastri, – pur senza spiegarmi come potevo fare a prendermelo tutto dentro – sentii arrivare un altro orgasmo, iniziai a cavalcarlo come una forsennata e a gemere e gridare come una pazza . Mi abbandonai sopra di lui sfinita, ero davvero sfinita ;Mi baciò ancora gli risposi con voluttà, le nostre lingua si incrociavano turbinosamente, poi si fermò e mi ricordò che lui non era ancora venuto; gli annuì con la testa e gli risposi che poteva chiedermi quello che voleva, mi rispose che quello che avrebbe voluto lo avrebbe preteso un’altra volta e che per quella sera voleva vedermi ingoiare il suo cazzo anche perché era tardi e dovevamo andare a cena; quasi sollevata mi misi all’opera ed ingoiai quel bel cazzone, scorrevo con le labbra e con la lingua quell’asta nera magnifica e mi piaceva come una pazza sentire quello stallone gemere; poco dopo capii che stava per venire, cinsi il cazzo con le labbra e lo lasciai venire dentro la mia bocca, non volevo perderne nemmeno una goccia , lo sentì spruzzarmi fino in gola mentre continuavo salire e scendere con le labbra e mentre gli massaggiavo lievemente le palle; ne spruzzò una quantità impressionante, sembrava non finire mai, quando capii che aveva finito ingoiai tutto e mi accucciai accanto a lui; Mi abbracciò e mi chiese se mi era piaciuto -Non risposi ma mi accucciai ancora di più in segno di approvazione – Mi ero sentita femmina e completamente troia ma ero felice di esserlo stata – mai avevo goduto così intensamente – ero molto soddisfatta.-Guardai l’orologio erano quasi le 20 , pensai tra me e me , che mi aveva scopata per quasi due ore – non mi era mai successo – ed avrei avuto voglia di ricominciare da capo …Lui si alzò dal letto si avvicinò dietro e mi abbracciò baciandomi il collo si avvicinò all’orecchio e mi disse che ero una magnifica troia; – Con chiunque altro mi sarei incazzata come una bestia a lui invece sorrisi annuendo – forse perchè sapevo che era la verità .– Continuando a baciarmi sul collo mi disse che se avessi voluto potevo fare anche di meglio .– gli risposi che alla prossima occasione, poteva chiedermi quello che avesse voluto.- Mi chiese se ero sicura di quello che stavo dicendogli …. Perché lui in quello sapeva anche chiedere molto ma molto di più ….- Mi voltai lo abbracciai , gli accarezzai quel magnifico cazzone ancora duro e gli risposi che ne ero sicurissima e che lo avrei fatto felice in ogni modo lui avesse desiderato.-Mi appoggiai con la testa al suo petto, ne annusai l’odore che mi faceva impazzire, mi sentivo piccolissima al suo confronto ma quello mi dava un gran senso di sicurezza; strusciavo ancora il mio pube sul suo e notai che la cosa piaceva ad entrambi, aveva di nuovo preso a mettermi le mani tra le natiche ed iniziava nuovamente a toccarmi.Si accorse che avevo ricominciato a sbrodolare, mi allontanò e con gentilezza mi disse di prepararmi che più tardi saremmo usciti, chiedendomi di vestirmi in maniera particolarmente sexy.-Si rivestì ed andò via dicendomi che avevo un culo magnifico .-Gli chiesi per che ora dovevo prepararmi e mi rispose che sarebbe venuto non prima di un paio di ore.-Mi gettai sul letto ripensando alla situazione, capii che quella gita l’avrei dedicata al sesso e che non volevo perdermene nemmeno un attimo una volta tornata avrei dimenticato tutto .-Con questi pensieri mi appisolai, fui svegliata vesro le 21.50 dalla sua telefonata che mi avvertiva che sarebbe arrivato entro una mezz’ora e che mi avrebbe atteso in strada .-Mi feci una doccia rilassante, mi truccai in maniera provocante e mi vestii, indossavo un perizoma nero sotto un vestitino di seta nera, molto scollato , lungo fino al ginocchio con due spacchi laterali.-Mi resi conto tra me e me che non vedevo l’ora di rivederlo, e mi accorsi di essere completamente bagnata al solo pensiero .-Lo trovai già fuori dall’hotel, era elegantissimo, mi fece salire su una Mercedes e ci allontanammo; mi portò in un ristorante vicino al mare dove cenammo a base di pesce e di champagne .-Uscimmo dal ristorante verso le 23.30 e mi portò in un locale notturno dove siamo rimasti un’ora, dal modo come veniva salutato e riverito dalla gente mi resi conto che doveva essere una persona molto importante del luogo .-Seduti ad un tavolo in disparte iniziò a baciarmi ed a toccarmi, stetti al suo gioco perché le sue mani addosso mi facevano letteralmente impazzire,mi chiese se volevo restare a casa sua per la notte ;Risposi di si;Si alzò e mi invitò a seguirlo, uscimmo e con la macchina ci avviammo, viaggiammo per circa mezz’ora fin che arrivammo a casa sua, una villetta bianca circondata da palme leggermente isolata .-Entrati nel giardino notai che era veramente carina, aveva anche una piscina, seppur piccola; scesi dalla macchina e lo seguii dentro casa; sulla porta mi baciò, mettendomi sempre la solita mano sul culo, e mi disse che ero la benvenuta, sorrisi ed entrai .-Appena entrata notai che la casa era parecchio confortevole, mi avviai verso un divano circolare e mi ci abbandonai sopra – un uragano di domande mi martellava il cervello -* Che stavo facendo?* Sola in casa di un uomo sconosciuto fino a ieri ?* Negro per giunta ?* Forse ero impazzita !!* Forse si ma quell’uomo era riuscito a farmi sentire femmina come nessuno prima!!Probabilmente lui si rese conto che avevo qualcosa per la testa e dopo aver messo della musica di sottofondo, mi si sedette accanto e iniziò ad accarezzarmi i capelli; mi chiese se avessi qualche problema ma gli risposi che mi sentivo magnificamente .–Mi colpiva la dolcezza che sapeva usare in contrasto con la rudezza che usava quando mi scopava .-Mentre continuava ad accarezzarmi i capelli con l’altra mano toccava i miei seni, sentivo il mio perizoma sempre più fradicio dei miei umori, nella mia testa avrei voluto che cominciasse di nuovo a scoparmi e mi chiedevo perché non lo facesse .-Mi slacciò le bretelline del vestito e con molta calma continuava a toccarmi il seno e la schiena .-Mi chiese se ero sicura di quello che gli avevo detto la sera .Non ricordando gli chiesi di cosa .Che vuoi essere ancora più troia di stasera – mi disse -Io annuì senza esitazioni .-Mi abbassai verso di lui gli porsi la mia bocca ed iniziai a baciarlo, contemporaneamente gli sbottonai i pantaloni e mi abbassai per prendergli il cazzo in bocca , ero completamente presa da quel cazzo ed iniziai a succhiarglielo così forte che lo sentii sussultare lo feci scorrere tutto dentro la mia bocca che stavo per affogarmi; mi spostò e mi disse di non avere troppa foga che la notte era lunga .SI alzò dal divano e si spogliò, anche io feci la stessa cosa , si avvicinò a me con il suo fisico imponente ed io lo ammiravo estasiata e implorante – avrei voluto gridargli che volevo il suo cazzo, ma decisi di aspettare e di stare al suo gioco – mi tirò a sé e mi strinse, iniziammo un ballo lento e con le mani cominciò nuovamente a frugarmi nella fica, sentivo in lontananza me stessa che gemeva di piacere e mi resi conto di avere le sua dita sia nella fica che dentro il culo; venni in piedi stretta a lui, mentre sentivo colarmi gli umori lungo le cosce e mentre continuavo a strusciare il mio pube sulla sua coscia.-Ero completamente infoiata, mi spinse leggermente verso il divano e mi fece sedere, si abbassò ed iniziò a leccare sulle cosce gli umori che erano fuorisciti senza però avvicinarsi alla fica.-Sembrava leggermi dentro perché mi disse che se volevo la fica dovevo toccarmela da sola, mentre lui iniziava a violarmi lo sfintere con la mano.-Gli chiesi cosa volesse fare e mi rispose che il mio culetto doveva essere allargato un pò prima che di accogliere il suo cazzo – fui presa dal terrore al pensiero del dolore che avrei provato- Mi tranquillizzò subito dopo quando iniziò di nuovo ad accarezzarmi e a baciarmi e mi disse che mai al mondo avrebbe voluto farmi male e che se non avessi voluto bastava che glielo avessi detto .– Riusciva a inframmezzare rudezza e dolcezza con un mix che non mi faceva ragionare -Mentre mi abbracciava gli dissi che avrei fatto tutto ciò che desiderava, contemporaneamente sentii di nuovo la sua lingua che roteava dentro la mia bocca e si intrecciava con la mia e sempre contemporaneamente sentii anche la sua cappella che si puntava sulla mia fica, alzai le gambe e lo cinsi con le mie cosce, lo sentii entrare e spingere con forza – provavo un senso di liberazione a sentire la mia fica che si allargava di nuovo, non volevo altro che quello – continuò a spingere per parecchio tempo, ad ogni colpo dei suoi reni mi sembrava di sentire quel cazzo che toccava con il mio cervello, mi rendevo conto che gridavo come una forsennata implorandolo si spingere ancora più forte, sembrava non mi bastasse mai, quando uscì mi resi conto di essere venuta nuovamente e quasi non me ne ero accorta, ero sfinita ma felice non so quante volte avevo goduto.-Mi abbandonai sul divano a pancia in giù e vidi che lui si sedette accanto a meMi tirò a se ed iniziò nuovamente a baciarmi ed accarezzarmi con molta dolcezza, mi accucciai di nuovo a lui e mi abbandonai ai suoi baci.-Era incredibile che ogni volta che mi avvicinavo a lui mi tornava la voglia sembrava che non ne fossi mai sazia, avevo l’impressione di essere diventata una ninfomane, continuavo a sentire nuovamente le sue mani da tutte le parti ed il mio corpo aveva ricominciato a pulsare come e più di prima, lo vidi prendere una bottiglietta di plastica che sembrava uno shampoo e la avvicinò, mi chiesi cosa fosse e vidi che la apriva ed iniziò a versarmi il liquido addosso; capii che era un olio profumato e cominciò a spalmarmelo addosso, notai che si fermò a spalmarlo con molta cura sullo sfintere; mi fece alzare e mi girò di spalle e mi fece sedere di nuovo sul suo cazzo , averlo di nuovo dentro mi fece ancora sussultare ed iniziai di nuovo a cavalcarlo, contemporaneamente mi aveva messo più di qualche dito nel culo che con tutto quell’olio sentivo che scivolava dentro benissimo – l’essere presa in quel modo mi faceva sentire una vacca – spingevo il culo all’indietro verso di lui per favorirlo, mi piaceva la sensazione di avere i due buchi pieni contemporaneamente.-* Voltai leggermente la testa verso di lui e gli chiesi se così gli sembravo abbastanza troia.* Mi rispose che ancora ero per lui una santarellina .-Sorrisi mentre continuavo a fare su e giù abbassandomi in avanti per favorire quella penetrazione anale – mi chiedevo dove mi avrebbe chiesto di arrivare ed anche dove sarei voluta arrivare io – e gemevo come una cagna .-Si avvicinò al mio orecchio e mi disse che mi aveva messo una mano intera nel culo, fino al polso; – ne fui sorpresa, sorprendevo me stessa di quanto ero diventata troia .-Mi voltai e gli chiesi di finire il lavoro allora; mi fece alzare e mi disse di mettermi a pecora , ubbidii e poco dopo sentì la sua cappella violarmi il retro, sentii dolore e gemetti, si fermò un attimo, doveva avere parecchia esperienza per come lo stava facendo dandomi il tempo di abituarmi, poi diede un lieve colpo di reni ed iniziò ad entrare, mordevo il tappeto per il dolore, continuò a spingere ed io sentivo allargarmi sempre di più, sentivo il mio buchetto che però cedeva tranquillamente e si adattava a quella penetrazione, dal suo gemito capii che era entrato completamente, restò qualche secondo immobile; – mi chiese se andava tutto bene- annuì con la testa e gli dissi di continuare- mi chiese di nuovo se ero sicura di volere andare avanti- bruscamente gli dissi di andare avantiNon se lo fece ripetere, iniziò a pomparmi con forza, mi sembrava che mi stesse aprendo in due, non credevo di poter godere di quella penetrazione, ma invece mi resi conto che stavo provando una sensazione nuova, mai provata, sentivo un dolore lancinante ma era un’esperienza che mi stava aprendo a nuove sensazioni, più spingeva il suo cazzo dentro più quel dolore lasciava posto a queste nuove sensazioni, continuavo a sentire dolore ma era sempre più sopportabile.-Continuò a pomparmi nel culo per un bel pezzo, ormai il dolore era sparito, sentivo come un grande calore, infilai due dita nella fica e attraverso quella sottile parete riuscivo a sentire il suo cazzo che entrava ed usciva ad un ritmo forsennato .-Lo sentii uscire dopo un poco e mi girai per vedere cosa stesse facendo quando lo vidi avvicinarsi a me con il cazzo in mano mettendolo vicino al mio viso – capì che voleva che lo prendessi in bocca – gli feci un pompino che mi sembrò magistrale tanto lo desideravo anch’io e lui sembrò apprezzare, quando stava per venire volle uscire dalla mia bocca e mi spruzzò tutto sulla faccia lo lasciai fare, e mi piacque molto sentire tutti quegli spruzzi che mi colpivano e mi sporcavano; subito dopo raccolse con le dita tutto lo sperma sulla mia faccia e man mano mi avvicinava le dita alla bocca perché lo leccassi, cosa che io feci molto volentieri .-Subito dopo ci abbracciammo e ci sdraiammo a terra, mi accucciai nuovamente a lui, realizzai che erano le tre del mattino e mi appisolai li a terra stanca morta.-
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