Francesco aveva 19 anni e viveva con sua madre, Sara, una bella 42enne divorziata da un paio di anni. La piu’ grande passione di Francesco era certamente sua madre, una passione sessuale che dall’eta’ di 16 anni lo aveva preso prigioniero. Fino ad ora non era potuto andare oltre una attivita’ solo contemplativa ed autoerotica, ma l’ora era giunta per fare il grande passo, almeno una volta nella vita, di avere una notte di sesso con sua madre. Studio’ quindi il piano: darle dei sonniferi, addormentarla profondamente e poi approfittare del suo corpo. Un pomeriggio di Luglio Francesco passo’ dalle parole ai fatti. Procuratosi in farmacia dei sonniferi per cui non era necessaria la ricetta medica sostitui’ il contenuto di quattro pillole al contenuto di due pillole dimagranti che la madre prendeva prima di ogni cena. Per tutta la giornata Francesco rimase eletrizzato pensando a quello che avrebbe potuto fare di li’ a qualche ora; i minuti non passavano mai. Arrivata l’ora di cena Sara come al solito prese le sue due pillole e mangio’ tranquillamente col figlio. Il pasto trascorse senza che si verificasse nessun effetto. Terminata la cena, dopo circa tre quarti d’ora, Sara inizio’ a sentire una grande sonnolenza e manifesto’ l’intenzione di andarsene a letto. Si avvio’ quindi verso la camera da letto, si mise in pigiama, spense la luce e fu presa dal sonno indotto. Francesco attese un’altra mezz’ora per essere sicuro che il sonno divenisse profondo, poi ando’ dalla madre. Inizio’ a chiamarla, poi a toccarle il viso. Se si fosse svegliata avrebbe usato qualche scusa inventata sul momento. Non fu necessario perche’ la madre non si mosse di un millimetro. Provo’ ancora a chiamarla a voce piu’ alta e poi a scuoterla, ma senza avere alcuna risposta. Era il momento. Francesco tiro’ fuori dal letto la madre e le tolse il pigiama. La guardo’ un istante, poi le bacio’ il bel reggiseno bianco e le mutandine bianche. Slaccio’ il reggiseno di Sara armeggiando dietro la sua schiena, scoprendo le sue magnifiche tette, almeno della quarta misura; un po’ cadenti a dire la verita’ ma ugualmente molto eccitanti. Abbasso’ poi le mutandine e li’ trovo’ il suo paradiso terrestre: un boschetto di neri peli di figa. Francesco si spoglio’ interamente anche lui e inizio’ a parlare alla madre dormiente. “Ciao puttana, lo sai che sei una grandissima puttana? Ti fai scopare da tuo figlio, puttana. E ti piace, ti piace da impazzire, troia”. Francesco si avvicino’ al corpo nudo di sua madre e vi si stese sopra. La sua faccia di fronte a quella della madre lo imbarazzava perfino, ma le tette contro il suo torace e soprattutto il cazzo suoi peli pubici di lei lo eccitava da impazzire. Inizio’ a muovere il bacino come se stesse scopando, sfrofinando il cazzo sui peli di Sara. Poi guardo’ intensamente il viso della madre e le bacio’ le labbra, gliele lecco’, e poi le apri’ la bocca e la bacio’ profondamente con la lingua. Era una sensazione strana baciare una donna totalmente immobile. Francesco scese dal corpo di sua madre e si avvicino’ alla sua figa. Le apri’ lentamente le gambe come a scoprire un prezioso tesoro, finche’ la figa non fu ben visibile ed accessibile. Si sdraio’ in mezzo alle gambe della madre, con il viso all’altezza della sua figa, e la annuso’. Aveva un odore intenso, di genitali, forse non piacevolissimo ma tremendamente eccitante. Da prima bacio’ il pelo pubico soprastante, poi le labbra esterne della figa, e poi con la lingua si fece strada all’interno delle grandi labbra. Sara era umida, calda e molto odorosa. Francesco tenendo aperte le labbra esterne con le dita continuo’ a leccare avidamente la figa di sua madre, che nel frattempo si stava bagnando. Francesco bevve gli umori che uscivano dalla figa di Sara. E’ una cosa naturale. Si e’ impegnati a leccare bene ovunque, e senza accorgersene ci si ritrova la bocca piena della propria saliva e di umori vaginali. Non si puo’ non bere. Ora l’eccitazione aveva raggiunto livelli troppo elevati, e Francesco voleva finalmente possedere sua madre carnalmente. Monto’ di nuovo sul corpo di Sara e posiziono’ il suo cazzo all’entrata della figa della madre. Ma prima di entrare volle appoggiare nuovamente le sue labbra alla bocca di Sara. In questa posizione finalmente pote’ lentamente inserire il suo cazzo nella tanto agognata figa della madre. Era tanta l’eccitazione che Francesco dovette rimanere fermo per qualche secondo per non venire subito. Dopodiche’ inizio a scopare con movimenti ritmici. Stava scopando sua madre finalmente, e gli parlava, benche’ lei non potesse sentirlo. “Mamma mamma sei bellissima! Ti sto scopando! Sono dentro di te! Grazie per esserti fatta sbattere da me, da tuo figlio, grazie! Sei bellissima e io ti amo, amo il tuo corpo!” La scopata continuo’ per un quarto d’ora, con varie pause per evitare di venire subito e frasi oscene urlate. “Ti scopo! Puttana schifosa ti sto scopando! Entro nella tua figa caldissima con il mio cazzo! Sei una 40enne che si fa i ragazzini! Ti fai scopare anche da tuo figlio!” Francesco a questo punto si trovo’ davanti ad una scelta difficile: venire nel corpo della madre oppure no? La risposta sarebbe stata scontata, e cioe’ si’. Lui amava tantissimo l’idea di sborrare nella figa di sua madre, ma sapeva anche che la madre non avendo rapporti sessuali in questo periodo della sua vita non prendeva anticoncezionali di alcun genere. Cosa fare allora? Francesco era troppo eccitato per prendere davvero in considerazione i rischi di una gravidanza. Continuo’ a scopare aumentando velocita’ e intensita’ dei colpi di reni. Il corpo addormentato della madre era scosso dai sussulti trasmessi dai colpi violenti dati alla sua figa. Francesco senti’ avvicinarsi l’orgasmo e furono fuochi artificiali. Il cazzo durissimo nella figa bagnata della madre esplose tutto il suo sperma incestuoso. La figa e l’utero della madre furono invasi da un torrente di sbora calda del figlio. Terminato l’orgasmo Francesco rimase accasciato sul corpo della madre a riposarsi, lasciando che il suo cazzo rimanesse nella figa di Sara. Dopo cinque minuti quando si fu ripreso ripenso’ al problema della fecondita’ della madre e si eccito’, sentendo il suo cazzo crescere nuovamente ancora all’interno della figa. Allora senza mai uscire dal corpo della madre per evitare che il suo sperma potesse uscirne pose sotto il culo di Sara i due cuscini del letto, in maniera che la figa rimanesse rialzata rispetto all’asse del corpo e lo sperma potesse rimanere nel suo corpo e scivolare nel suo utero fecondo. A questo punto Francesco si ritresse dalla madre nuda e scopata e si rivesti’. Rimise sua madre sotto le coperte facendo attensione che la figa rimanesse sempre sollevata dai cuscini, la bacio’ un’ultima volta e lascio’ la stanza. Francesco ando’ a guardare la televisione per un’ora o due, dopodiche’ torno’ dalla madre per sincerarsi che fosse tutto a posto. Dormiva ancora, tranquilla e ignara del piacere immenso che aveva dato al figlio. Francesco levo’ i cuscini da sotto il culo di Sara, pensando che due ore fossero sufficienti ai suoi spermatozoi per mettersi sulla strada giusta. La figa della madre pero’ era sporca di umori vaginali e si sperma. Francesco allora cerco’ di pulire al meglio che pote’ con la lingua, bevendo gli umori ed anche il proprio sperma. Avevano un pungente odore di scopata, di qualcosa di perverso. Rimesso tutto a posto Francesco pote’ anche lui andare a dormire, ringraziando Dio per una simile stupenda serata. Della eventuale fecondazione della madre non vi sappiamo ancora dire. Se son rose fioriranno.
Una mamma bollente (II parte)
11 Maggio 2021
