Arianna è messa a quattro zampe, con la fica che cola sperma ed un cazzo enorme infilato nel culo. L’espressione del suo viso mentre guarda l’uomo che la sta sodomizzando, potrebbe far pensare che se la stia godendo.È una fotografia scattata in non so più quale occasione quella che accoglie i visitatori nell’home-page del sito internet di Arianna, www.ariannapuccini.com. Ma non è un sito creato dalla mia ragazza, né da me; immagino ci sia dietro Franco Lombardi, ma non è lui che ce ne sta illustrando i contenuti. Siamo nell’ufficio dove Arianna lavora, e davanti a noi ci sono il padrone della baracca e suo figlio Laurent, che ha già avuto modo di farsi fare un pompino dalla donna della mia vita in quella folle serata al Teatrino di qualche settimana fa. Nel sito ci sono centinaia di foto di Arianna che succhia, scopa e lo prende in culo. Ci sono persino alcuni estratti delle riprese che le ho fatto mentre batteva il marciapiede e si faceva inculare alla luce del sole dai tre magnaccia africani. Le facce dei protagonisti sono tutte censurate dalle classiche bande nere; tutte tranne quella di Arianna, sempre chiaramente riconoscibile. Tutti i contenuti sono visibili a tutti gli utenti: chiunque capiti su quelle pagine ha completo accesso ad ogni sezione, chiunque visiti il sito può vedere la mia fidanzata fare la troia con decine di uomini.”Allora? Cosa vogliamo fare?””Io non c’entro niente…””Ma certo! Sono tutti fotomontaggi… Non sei tu, quella…””No, io…””Tu sei una puttana!”Arianna abbassa lo sguardo a terra quando il suo capo la apostrofa in questo modo.”Ti rendi conto del casino che succederebbe se qualche giornalista dovesse visitare il sito? O peggio ancora, se ci arrivasse qualche cliente?””Io…””Tu meriteresti di essere licenziata su due piedi, sei solo una vacca di merda! È da quando sei arrivata qui che ho pensato fossi una troia, che l’unica cosa che ti interessa è il cazzo, ma porca puttana arrivare a fare una roba del genere… Come cazzo si fa ad andare a battere il marciapiede all’ora di punta? E alcune foto sono state fatte nel bar di fronte al cinema… E quello spettacolo al Teatrino? Laurent mi ha raccontato che cazzo hai combinato… E mia sorella mi ha detto di quell’anteprima in cui ti sei fatta masturbare durante il film…”A quest’ultima rivelazione il volto della mia fidanzata diventa paonazzo, pensava che almeno questa potesse rimanere in fondo ad un cassetto.”…davvero, dovrei cacciarti a pedate. D’altra parte, però, quando mi ricapita sotto mano una vacca come te?”Subito, io e Arianna capiamo le sue intenzioni.”Spogliati”.Arianna lo guarda per un secondo senza dir nulla, poi getta un’occhiata a Laurent che se ne sta lì bello sorridente, ed inizia a sbottonarsi la camicetta bianca che indossa. Nel giro di pochi secondi, come ormai la mia ragazza si è abituata a fare da quando tutta questa storia è iniziata, rimane nuda davanti ad occhi estranei. Tiene indosso solo un tanga giallo che porta disegnati dei soli e delle mezzelune verdi, che non riesce a coprire completamente il suo folto boschetto di peli. E lei, invece, non prova neanche a coprirsi il seno, rimanendo in silenzio, tremante.”Cazzo, Arianna… Quel tanga è una cosa indecente… Solo una zoccola come te lo indosserebbe… Toglitelo: ti devi spogliare completamente”.Senza bisogno che glielo si dica due volte, la mia ragazza lascia cadere a terra quel piccolo indumento di biancheria intima e si ritrova completamente nuda, in piedi nel mezzo dell’ufficio, con gli occhi del suo capo che la scrutano attentamente. I suoi grossi seni si alzano e abbassano velocemente, a ritmo col suo respiro agitato. Le mani allacciate prima davanti al monte di Venere e poi, quasi ad anticipare la richiesta dell’uomo, portate dietro il corpo. Il suo sguardo non si allontana mai dai propri piedi.”Sei una gran troia, Arianna. Lo sai, vero?”La mia fidanzata ha un tremito, ma non si muove e non accenna a rispondere al suo capo.”Ti ho fatto una domanda””…sì.””Sì, cosa?””…sono una troia.””Già. Da quelle foto… da quei filmati… si vede subito come ci godi a farti sbattere. Da chiunque e in qualunque luogo. E in qualunque buco… È vero o no?””Sì.””Sì, cosa?””Mi piace farmi sbattere. Da tutti. Nella fica e nel culo. Anche in pubblico.”Arianna ha detto queste parole guardando il suo capo negli occhi, con una decisione che rende evidente come quella sia la verità: ci gode davvero. Il suo capo lo capisce e sorride.”Succhiami il cazzo!”La mia fidanzata getta uno sguardo veloce verso di me, poi aggira la scrivania e si inginocchia ai piedi del suo capo, liberandogli un uccello che non faccio neanche in tempo a vedere da tanto velocemente se lo infila in gola. Subito l’uomo le mette una mano sulla testa per obbligarla a fargli un pompino alla massima velocità. Dura poco, però, perché subito la tira indietro e la colpisce in piena faccia con una quantità incredibile di sborra. Arianna cerca di proteggersi dagli spruzzi ma il suo capo la tiene ben ferma, poi le passa con durezza una mano sulla faccia per raccogliere la propria sborra e fargliela leccare tutta.”Adesso fai un pompino a mio figlio.””No…” mormora la mia ragazza, sempre in ginocchio ai piedi dell’uomo.”Come no? L’hai già fatto una volta, davanti ad altra gente… Avanti!”Per convincerla le da una spinta con il piede e Arianna inizia a muoversi a quattro zampe verso Laurent, mentre il suo capo si alza e si toglie i vestiti, ancora con il cazzo duro. Capisco che non si accontenterà del pompino che la mia fidanzata gli ha appena fatto… e infatti, mentre Arianna è intenta a succhiare l’uccello di Laurent, il suo capufficio le si avvicina da dietro e la penetra con un colpo secco. Subito, i colpi di padre e figlio ai due lati della mia ragazza prendono lo stesso ritmo e vedo il trio agitarsi all’unisono per un paio di minuti. Il capo di Arianna la afferra per i fianchi e dà un colpo più violento, rimanendole piantato fino in fondo e – immagino – annegandole l’utero con la sua sborra. Stanco dai due orgasmi appena avuti, si lascia cadere pesantemente sulla sua poltrona osservando tutto sorridente suo figlio che continua a farsi spompinare dalla mia fidanzata. Io vedo un po’ dello sperma dell’uomo scivolarle fuori dalla fica, mentre il suo corpo si agita a ritmo con la succhiata d’uccello. Finalmente, Laurent la afferra per la nuca e le affonda il cazzo in gola, dandole da bere la propria sborra.Arianna è ora sdraiata a terra in preda a colpi di tosse.”La tua fidanzata è davvero una puttana di prima categoria, sai?”Guardo il capufficio e mi stupisco di vederlo ancora in erezione dopo le due sborrate appena fatte, alla sua età.”Avanti, Arianna: non hai ancora finito”.La donna della mia vita lo guarda e si mette faticosamente a quattro zampe, poi si avvicina al suo capo fino a fermarsi con la faccia proprio ad un palmo dal suo uccello.”No, pompini basta. Alzati e girati di spalle”.Arianna esegue gli ordini e l’uomo la afferra per i fianchi, facendola lentamente sedere su di sé. Quando capisce che l’uomo vuole metterglielo nel culo, la mia fidanzata mi getta uno sguardo preoccupato e piega leggermente il corpo in avanti, per permettere al suo capufficio di penetrarla con più facilità. Vedo una smorfia sul suo viso quando la cappella le forza lo sfintere, e la vedo stringere le mascelle mentre sente il cazzo del suo capo che le entra nel sedere. Mi sorprendo a chiedermi come sia possibile che, dopo tutto quello che Arianna ha passato, il suo ano sia ancora così stretto da farle provare dolore ogni volta che glielo sfondano. La mia ragazza inizia a sudare e respirare pesantemente quando si trova completamente seduta sull’uomo, con tutto il suo uccello piantato nel culo.L’uomo la obbliga a spalancare le gambe, cosa che le fa scivolare fuori della fica un leggero filo di sborra. La tiene bloccata in quella posizione per qualche secondo e capisco che lo fa solo per umiliarla davanti ai miei occhi, per mostrarmi di possederla totalmente, per farmi capire quanto puttana sia la donna della mia vita. Poi, non senza difficoltà, fa in modo di farle poggiare i piedi sulle proprie ginocchia aperte. Adesso Arianna è completamente sollevata da terra, e per mantenere quella scomoda posizione è costretta a gettare il corpo all’indietro e appoggiare le mani ai braccioli della poltrona. In quella scomoda posizione, il suo corpo è esposto ai miei occhi – e a quelli di Laurent – forse come non mai. E l’uccello che il suo capo le ha piazzato su per il culo catalizza l’attenzione.Afferrandola per le chiappe, l’uomo la tira su fin quasi a farle uscire il cazzo dal sedere, poi la lascia e vedo Arianna strabuzzare nuovamente gli occhi mentre la forza di gravità spinge il suo corpo verso il basso, facendole penetrare di nuovo l’uccello nel culo. Il modo in cui la carne dell’uomo le apre le chiappe, la lentezza con cui il sedere della mia fidanzata si fa impalare scendendo lungo quell’asta, è forse la visione più erotica cui abbia mai assistito.Quando Arianna è nuovamente appoggiata al bacino dell’uomo, lui la afferra di nuovo sotto le chiappe e la alza, iniziando questa volta ad incularsela davvero. Arianna geme ogni volta che il suo corpo cade su quello del suo capufficio, il quale dimostra grande forza fisica facendo andare su e giù la mia ragazza a grande velocità. In breve, Arianna comincia a gemere di piacere invece che di dolore e chiaramente aiuta con le gambe il proprio corpo a sollevarsi da quello del suo capufficio.D’improvviso, squilla il telefono. La mia ragazza osserva l’apparecchio ad occhi spalancati, col cazzo del suo capo infilato in culo fino all’elsa. Al secondo squillo, Laurent alza il ricevitore e lo allunga verso di lei.”Rispondi”, le dice in un orecchio il suo capo.”Pro… pronto?”L’uomo che la sta sodomizzando riprende a farla andare su e giù lungo il suo bastone. Di certo l’imbarazzo che la donna della mia vita prova dev’essere enorme.”Sì… Sì, ciao… N-no… No… Ah… S-s-sì… No, sì, sì: sto bene è solo che… N-no, non ti preoccupare… Dimmi… Sì…Sì, mercoledì prossimo…”In tutti questi secondi, il suo capo ha ripreso ad incularsela velocemente, e non dev’essere facile per Arianna rimanere concentrata sulla telefonata. Poi, Laurent si piazza davanti a lei e le si fa più vicino. Arianna lo guarda con gli occhi di fuori, intuendo le intenzioni del ragazzo. Il suo sguardo saetta verso di me, poi si abbassa sull’uccello che sta per penetrarle nella fica.”N-no… No, per favore… No, non… non dicevo a te, sc-scusa… È che… è un momentaccio…”Laurent prende la mira e appena suo padre affonda completamente nello sfintere della mia ragazza, spinge per penetrarla davanti. Arianna lascia andare un gemito che l’interlocutore telefonico sicuramente non ha potuto non sentire, e quando quel pezzo di carne si fa strada tra le sue grandi labbra lascia andare la cornetta per provare a tenere lontano il corpo del ragazzo. Laurent è però pronto a prendere al volo il ricevitore e poggiarlo vicino all’orecchio della mia bella brunetta, facendole cenno di continuare la conversazione mentre inizia a pomparle nella fica.”Pr-pronto? Sì, scusa… È che… davvero, non è il momento… Non puoi richiamare più tardi?”Laurent le fa cenno di no.”No, va bene… Fa niente… Dimmi… Ah… ah…”Laurent e suo padre hanno preso il ritmo, e la mia amata bresciana è presa per la prima vita in vita sua in una doppia penetrazione. Che si dimostra un sandwich coi fiocchi… Che difficile dev’essere per lei parlare al telefono invece di abbandonarsi al piacere di quei due cazzi che la stanno sbattendo…”Sì, dicevo… Scusa… Mercoledì prossimo… Dieci e mezza… Ah… S-sì… loro arrivano direttamente da Roma… quella mattina, sì… Sì… Sì! Va… va bene.. ti segno per le interviste… Sì… sì, va bene… ciao…”Laurent allunga la cornetta verso di me, e io la rimetto a posto in silenzio. Adesso Arianna può lasciarsi andare a quella doppia. E infatti inizia subito a godersela, anche se ovviamente sono i due uomini che dettano il ritmo. Arianna ha però abbracciato Laurent per tenere il corpo del ragazzo più vicino a sé, per sentirlo meglio, forse per cercare un po’ di dolcezza in quella situazione sicuramente piacevole ma che era iniziata in maniera violenta.Poi, squilla nuovamente il telefono. Il capo di Arianna mi fa un cenno e io alzo la cornetta, portandola vicino all’orecchio della mia ragazza.”Pr-pronto?”Non sento chi sia dall’altra parte, ma vedo Arianna spalancare gli occhi e sbiancare in volto. Anche Laurent capisce il suo smarrimento e decide di approfittarne: “Metti il vivavoce”.”Ho ricevuto una mail con il link. All’inizio pensavo fosse una cosa di lavoro, visto che era indirizzata anche ad un’altra decina di giornalisti. Poi l’ho aperto… Ce ne fossero di Pr come te…!”Tutti scoppiamo istintivamente a ridere. Tutti tranne Arianna.”Ma… cosa sta succedendo?””Diglielo” ordina ad Arianna il suo capo.”No…””Diglielo!””Io…Io… Sono nell’ufficio del mio capo… Lui… lui e suo figlio mi stanno prendendo in una doppia penetrazione!”Silenzio.Quasi per far capire all’interlocutore che Arianna ha detto la verità, Laurent aumenta la violenza dei colpi in modo da fare molto rumore quando il suo corpo sbatte contro quello della mia ragazza. Arianna, dal canto suo, non può impedirsi di lanciare dei brevi urletti ad ogni colpo del ragazzo.”Beh… Mi spiace non esserci”.Non riesco a capire chi sia, dall’altra parte del telefono: è una voce che non credo di aver mai sentito. È evidente che non si tratta di qualcuno che ha già avuto modo di vedere Arianna in ‘azione’.”Ma… toglimi una curiosità, Arianna”.”S-sì?””Chi è che te lo sta mettendo nel culo?”Arianna trasale. Capisce che non può sottrarsi dal raccontare i dettagli.”Ah… Ah… Il… il mio capo””E ce l’ha grosso?””Ce l’ha grosso, sì… Non è molto lungo, ma è grosso”.”Fa male?””Sì… All’inizio sì… ha fatto fatica ad entrare… ma ora… ora scivola meglio”.”E Laurent?””Sì, Laurent ce l’ha grosso… Lungo e grosso”.”Più grosso del padre?””Sì… molto…””Allora sei fortunata che non è lui a spaccarti il culo…! Ma… le fai spesso queste cose?””No. No, è la prima volta che mi trovo in un sandwich. Prima… quando Laurent mi ha penetrata… quando sono stata effettivamente presa in mezzo per la prima volta… ero al telefono con un altro giornalista…””Un bell’esordio, allora…””Già… E… e anche quella sera al bar… è stata la prima volta che mi sono fatta inculare. Ci sono le foto della mia prima inculata, nel sito… Ed è stato un giornalista a farmi il culo per primo…””Sei davvero uno spettacolo, Arianna. Mi piacerebbe smanacciarti quelle belle tettone, un giorno o l’altro…””Beh… può darsi che accada…”Io sono frastornato, e sono evidentemente più frastornato di lei, perché solo adesso capisco che sta raccontando ben più del necessario, che ci sta provando gusto a dipingersi come una grande zoccola con qualcuno con il quale deve lavorare…”Senti… Fammi capire, in che posizione siete”.”Io… Siamo dietro la scrivania del mio capo. Lui è seduto nella sua poltrona e io sono seduta su di lui, con il suo uccello piantato in fondo al culo e i piedi poggiati sulle sue ginocchia. Laurent è davanti a me che mi scopa e mi strizza le tette.””Ti piace?””Io… Io sto godendo! È… è bellissimo… È bellissimo farsi sfondare in questo modo…””Davvero, mi spiace non esser lì a guardare. Ma spero tu vorrai mettere qualche foto di questo bel sandwich nel tuo sito…””Può… può darsi… C’è qui anche il mio fidanzato… È lui che ha fatto le riprese che ci sono nel sito…””Ah, però… S’è scelto proprio una gran puttana, per fidanzata…””Già… Sono una troia…””Comunque, Arianna, complimenti. Sapevo già che eri una bella ragazza, ma non pensavo potessi essere così puttana. È che sei davvero figa… Non ho mai visto due tette belle come le tue: sono enormi ma sfidano la legge di gravità”.”Gra… grazie”.”Senti… magari la prossima volta che organizzi qualche spettacolino come quelli sul sito, avvisami… Senza dir nulla a mia moglie, però…””S-sì… saprai sempre tutto… Spero tu possa partecipare, la prossima volta…””Mi piacerebbe. Cazzo se mi piacerebbe! Certo che… un po’ di invidia per i due che ti stanno scopando ce l’ho. Io con una come te mi sa che vengo al secondo colpo…””È che… sì, loro stanno durando molto ma è perché non è la prima sborrata…””Ah!””Sì… Ho fatto un pompino a tutti e due, e il mio capo mi ha anche sborrato in pancia, prima…””Ah… Niente male, alla sua età. D’altra parte, solo vederti nuda lo farebbe rizzare ad un toro…””As… asp… aspetta… Laurent…””Cosa?””Laurent… mi sa che sta per venire…”Laurent annuisce e la guarda negli occhi, come per stabilire un contatto intimo con lei.”Sì, eccolo… Ah… ah… Lo… lo sento che mi sborra dentro! Sì… Ah… mio dio, quanta… Mi sta inondando la pancia di sborra calda! Ah…”Laurent si muove come se fosse colpito da una scarica elettrica, mentre spara nell’utero della mia fidanzata un carico di sperma che pare notevole, poi le infila la lingua in bocca e si lancia in una limonata da vero innamorato. Io chiudo la comunicazione telefonica mentre guardo la mia fidanzata rispondere con passione a quel bacio.Quando il ragazzo si tira indietro, Arianna rimane ferma sul corpo del proprio capufficio a riprendere fiato. Mi fa impressione vederla con l’uccello dell’uomo piantato in culo e la fica aperta che gronda sborra. Laurent, che avevo perso di vista per qualche secondo, mi compare al fianco con in mano una macchina fotografica, con la quale inizia a scattare foto di suo padre che incula la mia ragazza. L’uomo riprende a far andare Arianna su e giù lungo il suo uccello, e ad ogni colpo un po’ della sborra che lei ha in pancia le schizza fuori dalla fica. So che queste foto, in qualche modo, finiranno sul sito, e non riesco a non pensare che siano alcune tra le più eccitanti di tutte.Alla fine, dopo un’inculata che sembrava eterna, l’uomo si scarica urlando nel sedere della mia ragazza, tenendola stretta a sé. Dopo essersi abbandonato sullo schienale della poltrona per tirare il fiato un paio di secondi, si alza in piedi ed obbliga la mia fidanzata a salire sulla scrivania. “Adesso accucciati e spingi: fai colare la sborra che hai nella fica e nel culo dentro questa tazza”.Lentamente, e non senza fatica da parte di Arianna, lo sperma inizia a colare fuori e la mia bella bresciana muove i fianchi per dirigerlo dentro la tazza come il suo capo le ha ordinato. Intanto, Laurent continua a scattare foto.Quando sembra che Arianna abbia espulso tutto lo sperma che i due le hanno regalato, la fanno sedere sulla scrivania e in modo ben poco sorprendente la obbligano a bere il contenuto della tazzina, tutto d’un fiato.”Cazzo, Arianna: sei veramente una gran vacca! Dovresti darti al cinema porno, non fare la PR nel cinema ‘normale’…”La fanno mettere di nuovo a quattro zampe e il suo capo le si avvicina da dietro. Ha il cazzo molle, ora: dopo tutto è già venuto tre volte… Non capisco però le sue intenzioni: tiene aperte le chiappe di Arianna e la penetra con difficoltà nel sedere. Penso che voglia provare a farselo tornare duro inculandosela di nuovo, invece non fa alcun movimento dopo che il suo uccello è penetrato nello sfintere della mia ragazza. È lei, però, che sussulta. Lui, invece, si rilassa. Arianna emette un gemito e cerca di scappare, così l’uomo la afferra saldamente per i fianchi. E allora capisco. Mi torna in mente un libro di Henry Miller in cui il protagonista faceva la stessa cosa: pisciava nel culo di una donna. Mai avrei pensato di vedere una cosa del genere nella realtà…La mia fidanzata è lì che guaisce dal dolore per il liquido caldo che il suo capo le sta riversando nell’intestino, mentre Laurent ride sguaiatamente continuando a scattare fotografie. La cosa dura diversi secondi, dura davvero a lungo, e forse per la prima volta da quando tutta questa storia è iniziata vedo Arianna piangere davvero. L’ho vista in diversi momenti piagnucolare e lamentarsi, ma questa penso sia proprio la prima volta che vedo le lacrime rigare il suo volto. Non credo che la cosa dipenda dal dolore fisico, l’urina del suo capufficio non può essere calda come il clistere che l’ingegner Morini le ha fatto; penso che Arianna stia piangendo soprattutto per la consapevolezza della grande umiliazione che sta subendo, e per il fatto che la stia subendo da parte dell’uomo per cui lavora.Quando l’uomo tira un sospirone capisco che ha finito di scaricarsi. Arianna tiene la testa poggiata a terra, boccheggiante, inerte. L’uomo, però, allunga una mano verso la scrivania e prende dal portapenne un pennarello di quelli grossi. Con un gioco di destrezza sostituisce velocemente il proprio uccello con il pennarello, usandolo in pratica come tappo per impedire alla mia fidanzata di svuotarsi.”Rivestiti”.”Cosa?””Rivestiti! Ti terrai la mia piscia nel culo e quel pennarello infilato nel sedere a fare da tappo per tutta la giornata. Guai a te se ti liberi, e cazzi tuoi se arrivi a sera che puzzi come una latrina! In piedi, adesso”.Traballante, Arianna si rialza e – non senza fatica – si rimette gli abiti. “Bene, adesso piazzati sotto la mia scrivania e succhiami il cazzo. Quando avrai finito potrai tornare di là a lavorare”.La mia ragazza chiude gli occhi per cercare la forza, sia fisica che psicologica, di eseguire quell’ordine. Poi, tenendo lo sguardo a terra, si infila sotto la scrivania del suo capo, che avvicina la poltrona e lascia che la mia bella brunetta ridoni vigore con la bocca al suo uccello moscio. Intanto, l’uomo si mette al computer e mi obbliga a guardarlo mentre entra nel forum del sito “di” Arianna e scrive, con alcuni suggerimenti da parte di Laurent, un post – che legge a voce alta – in cui racconta per filo e per segno quanto è appena successo, esaltando comunque le capacità amatorie della donna della mia vita.”Una vacca da monta!” si conclude il suo messaggio. E quanti uomini se la sono montata, nelle ultime settimane…

