A 18 anni mi sono detta che ero troppo vecchia per accettare lavori come baby-sitter, ma voglio parlare di quanto è successo un mese dopo la fine del liceo.Si trattava di fare un favore particolare, mi ha spiegato la mamma, alla giovane coppia di sposi nostri vicini, Bruno e Celeste. Ogni martedì sera Celeste lavorava volontariamente come supporto ad un bambino disadattato. Lei e Bruno avevano una figlia di sei mesi ed ogniqualvolta lui era in viaggio per affari (come era il caso di quella settimana), Celeste era costretta a lasciare la bimba ad una baby-sitter. Quel martedì poi la baby-sitter era stata colpita da un caso di avvelenamento da cibo ed era stata costretta a rinunciare al lavoro all’ultimo momento lasciando Celeste in difficoltà. Non poteva portare la bimba con se e sapeva che il suo studente contava su di lei. Mi è spiaciuto per Celeste, aveva solo dieci anni più di me ed era molto simpatica, per cui mi sono messa d’accordo per fare il lavoro per questa volta. Dopo tutto stavo per iniziare l’università e qualche soldo in più non faceva mai male.La piccola era molto tranquilla, alle 7 era già a letto ed io avrei dovuto far passare almeno due ore. Non ero mai stata in quella casa per più di pochi minuti e non sapevo cosa fare quando ho visto il decoder vicino al televisore, poteva collegarsi a parecchi canali, compresi alcuni pay per views; ho cominciato a passare da un canale all’altro quando improvvisamente i 25 pollici dello schermo si sono riempiti delle immagini di due belle ragazze che si stavano eccitando l’un l’altra.Immediatamente ho appoggiato il telecomando e mi sono seduta affascinata mentre la bionda toglieva il top alla bruna rivelando un bel set di tette e prendeva un capezzolo in bocca.Ero ancora vergine e non avevo mai visto un film per adulti prima di allora! La bruna si è lamentato per il piacere e la bionda dopo avergli tolto i pantaloncini, ha portato prontamente la mano alle labbra gonfie della micia. La telecamera ha zoomato mostrando il dito della bionda entrare ed uscire dal caldo buco bagnato. Le mie pulsazioni sono aumentate e la mia micia stava già formicolando. Io avevo compreso che ero diversa, al liceo le altre ragazze guardavano Carlo e Roberto e io guardavo Daniela e Sara. Non avevo mai manifestato le mie inclinazioni saffiche ed avevo fatto tutto ciò che era in mio potere per soffocarle, ma ora non potevo negarle. Quello rosea micia bagnata era la cosa più bella che avessi mai in vita mia e ho anche fantasticato sul suo sapore.Prima che me ne rendessi conto la mia mano stava carezzando il mio sesso attraverso i pantaloncini. Ho guardato l’orologio, le sette ed un quarto, avevo molto tempo e nessuno l’avrebbe mai saputo tranne me, ho pensato, togliendomi i vestiti. Così sono rimasta nuda nel soggiorno dei miei vicini, passandomi le mani su tutto il corpo e con gli occhi incollati allo schermo. Sono alta un metro e sessantotto, capelli corti castano chiaro, occhi nocciola. Sapevo di avere una bella figura perché i ragazzi mi guardavano con insistenza e mi chiedevano di uscire con loro. I miei seni erano della giusta dimensione e ben sagomati, il resto del corpo era ben tonificato da anni di sport. Tenevo il cespuglio ben ordinato e rasato da metà strada in giù del mio osso pubico.La bionda ha portato la testa tra le gambe della bruna. "Sì bambina, mangia," mi sono lamentata mentre mi sedevo sul divano. Usavo una mano sulla micia e l’altra sui seni, strizzavo i capezzoli mentre mi toccavo la clitoride. Non ero mai stata così eccitata e quasi ero sommersa dalle sensazioni che crescevano dentro il mio corpo. Mi sono messa al posto delle donne del film, muovevo la lingua con un movimento avvolgente mentre le guardavo succhiarsi le tette l’un l’altra, ognuna facendo un ditalino all’altra e leccarsi l’un l’altra sino all’orgasmo. Desideravo con grande intensità di avere una micia da leccare di fronte al mio viso o una testa di femmina tra le gambe.Rapidamente mi sono portata all’orgasmo, ma invece di rilassarmi il desiderio è diventato un fuoco dentro il mio corpo. Le donne nel film avevano perso ogni inibizione e così io che leccavo i miei umori sulle mie dita dimentica di tutto ciò che mi circondava.Ero un po’ troppo dimentica; non ho sentito neppure una chiave che girava nella serratura e ho quasi avuto un attacco di cuore quando si è spalancata la porta. Celeste è entrata ed è rimasta così stupita da lasciar cadere la borsa sul pavimento. Ero completamente nuda, i vestiti erano sparsi sul pavimento, due donne fottevano e si lamentano sulla televisione e l’odore della mia passione aleggiava nell’aria. Io vanamente ho cercato di coprirmi con le mani e le braccia mentre Celeste chiudeva a chiave la porta e si girava cremisi in viso con un’espressione impenetrabile. "Per favore non lo dire a mia madre! Mi caccerà fuori di casa!" Ho implorato. "Me ne andrò subito e prometto che non ti infastidirò mai più!"Celeste si è seduta all’altro capo del divano, ai miei piedi. Ha spostato o sguardo da me al film e di nuovo me sorridendo. "Ti piace quello che stanno facendo quelle donne?" ha domandato, la sua mano si muoveva su e giù sopra il mio piede.Questo non me l’aspettato; non avevo idea di cosa rispondere. "Perché?" Ho balbettato. Celeste ha afferrato l’altro piede e li ha carezzati ambedue, passava la punta di un dito su e giù lungo la pianta e mi faceva rabbrividire."Perché anche a me piace quel genere di film. Ma trovo veramente frustrante guardare e non potere fare." Si è inginocchiata sul divano ed ha tolto il mio braccio dai miei seni. "Non vorresti fare quello che stai guardando?"I miei capezzoli si sono induriti sotto il suo sguardo e ho sono sentito un nuovo fiotto di calore tra le gambe. "Oh sì," ho bisbigliato.Celeste si è seduta sui talloni e si è sbottonata la camicia. Era piccola, solo un metro e sessanta, la pelle bronzo oro, lunghi capelli neri ed occhi ambra. Si è tolta il reggiseno bianco ed un paio di grosse mammelle sono saltate fuori, con le areole scure per la maternità. Ero contenta che avesse deciso di non allattare perché ero determinata a succhiare quei capezzoli cioccolato. Celeste deve avermi letto nel pensiero. "Vai avanti, sai che lo vuoi," ha detto facendo le fusa.Mi sono seduta e ho messo una mano su ogni mammella stringendole nei palmi e sentendo i capezzoli indurirsi quando ci ho fatto correre sopra il pollice. Celeste si è lamentato quando ho esplorato le sue tette con le mani leccandomi le labbra pregustandomi quello che sarebbe successo. Alla fine mi sono chinata e ne ho leccato uno, le mie narici si sono riempite di un leggero profumo dolce. Ho preso la piccola protuberanza in bocca e ho succhiato, sorpresa che la mia micia pulsasse senza che Celeste né io la toccassimo. Celeste mi ha accarezzato le mammelle mentre continuavo a succhiare le sue.Dolcemente mi ha spinto in giù e si è tolta il resto dei vestiti prima di sdraiarsi su di me. La sua micia era completamente rasata e la sentivo contro il mio corpo mentre ci baciavamo. Prima di allora avevo baciato dei ragazzi, ma i fuochi artificiali di cui mi parlavano erano assenti in me; con Celeste ho sentito le esplosioni deflagrare nel mio corpo. Era la cosa più dolce che avessi mai provato. Dopo che le nostre lingue hanno esplorato l’una la bocca dell’altra, Celeste è scesa baciandomi e leccandomi il collo e facendomi attraversare da brividi. Abilmente ha mosso lentamente la bocca giù per il mio corpo, facendomi impazzire sentendola avvicinarsi ai miei seni. Ne ha baciato l’intera lunghezza ma si è fermata più a lungo dove io veramente volevo che si fermasse. Quando era a metà strada sull’altra mammella l’ho implorata di succhiarmi il capezzolo e sono venuta di nuovo, quando l’ha preso in bocca, spingendo le mie anche contro il suo corpo.Celeste ha sostato a lungo sulle mie tette facendo rinascere il mio desiderio e facendomi allo stesso tempo un ditalino. Ha capito quando era il momento di interrompere e continuare a scendere sul mio corpo, mi ha baciato lo stomaco, poi la cima del mio osso pubico. La mia fantasia diventava realtà, il viso di un donna era a pochi centimetri dalla mia fica. Ha tolto il dito dal mio buco e l’ha leccato. "Mmmmmmm."Ho guaito quando il suo viso è scomparso tra le mie gambe ed ho sentito la sua lingua nelle mie zone più intime. Ha leccato nelle mie pieghe poi ha inserito la lingua nel buco spingendola dentro e fuori, strofinandola contro la clitoride e facendomi diventare selvaggia. Ho sgroppato contro di lei, ho urlato mentre le onde di piacere mi attraversavano. "Oh, Celeste, Celeste, CELLLLEEEESSSSTTEEE!!" Nulla nella mia vita poteva essere comparato alla sensazione che si è impossessata di me quando sono venuta con tanta forza che involontariamente mi sono raddrizzata a sedere per un momento prima di ricadere indietro.Sono rimasta sdraiata ad occhi chiusi per riprendermi e sentivo le labbra di Celeste contro le mie. L’ho baciata assaporando me stessa sulla sua bocca e lei si è stretta ancora di più a me. Dopo un poco mi sono alzata a sedere, l’ho spinta indietro e ho lasciato una traccia di baci giù per il suo corpo, arrestandomi ai suoi capezzoli per una rapida succhiata. La sua micia era morbida quanto la pelle di un bambino e vi ho strofinato contro la guancia prima di iniziare a leccare. Il suo sapore era diverso dal mio ma ad ogni modo era meraviglioso come l’avevo immaginato. Con grande appetito mi sono pappata i suoisucchi imitando le tecniche che aveva usato su di me. Ero preoccupata per la mia mancanza di esperienza ma i lamenti di Celeste e le sue grida mi dicevano che le piaceva quello che stavo facendo. Ho sentito la sua micia palpitante contro la mia lingua quando l’ho inserita nella sua fessura calda, poi ho trovato la clitoride proprio sopra l’ingresso. Dolcemente ho mordicchiato il piccolo bottone provocando l’agitarsi di Celeste contro di me proprio come avevo fatto con lei. Ero così eccitata che ho dovuto stringere le cosce per fare della pressione sulla mia passera mente la fottevo con la lingua, premendo sulla sua clitoride mentre entravo ed uscivo. Celeste alla fine ha gridato il mio nome e ho sentito le contrazioni familiari che mi hanno detto che stava venendo e stava venendo veramente con forza. Ho continuato leccarla fino a che il suo piangere non si è acquietato.Si è deciso che da allora in poi sarei stata la baby-sitter ufficiale. Il maritodi Celeste viaggiava molto e lei aveva bisogno d’aiuto; quei soldi mi necessitavano. Almeno è quello che abbiamo spiegato ai miei genitori e loro sono stati d’accordo. Dopo tutto facevo un piacere ai nostri vicini!
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