Capita spesso che vedi o conosci una ragazza che ti colpisce subito. E’ il caso di Alessia, una giovane ragazza di 22 anni, capelli rossi lunghi raccolti dietro, viso grazioso, e una pelle bianca con qualche lentiggine quà e là. Conobbi Alessia circa un anno fa, veniva a fare uno stage formativo presso la mia ditta, e dopo qualche saluto fuggente alla macchinetta del caffè o in qualche corridoio, abbiamo iniziato a parlare un pò di noi.Non mi aspettavo che tra noi nascesse una vera amicizia, ci trovammo spesso a parlare di sesso molto tranquillamente, facendo riferimento a questo o quello, io chiedevo a lei se qualche ragazza in ditta era veramente carina, lei chiedeva a me come reputavo gli altri ragazzi che ogni tanto le lanciavano qualche sguardo malizioso.La nostra era la tipica amicizia che pensi che rimanga tale, infatti, nonostante che Alessia fosse una bella ragazza, tra di noi non avevamo mai mostrato nessun segno di attrazione sessuale. Capitò un giorno che, usciti dal! lavoro, andammo a prendere un aperitivo insieme. Seduti al tavolino del Bar, mentre sgranocchiavamo qualche patatina, iniziammo un discorso un pò curioso, diverso dalle solite battute che ci mandavamo via E-mail, e dalle frasi a doppio senso.Mi chiese nello specifico come mi trovavo con la mia ragazza Sara, e che cosa ci piaceva fare a letto. Io, divertito, le dissi che con Sara mi trovavo molto bene, non avevamo inibizioni nel sesso, e che praticavamo tutti i tipi di rapporti, ingegnandoci di tanto in tanto di creare nuove situazioni, più eccitanti. Lei mi disse che con il suo ragazzo andava a meraviglia, e anche loro erano molto disinibiti.Le chiesi, subito dopo che smise di raccontare, come mai mi aveva fatto quella domanda. Lei, tirò fuori dalla borsa il pacchetto di sigarette, ne sfilò una con delicatezza, la mise tra le labbra e l’accese. Dopo aver soffiato il fumo fuori mi disse: Vedi, te l’ho chiesto perchè ormai è tanto tempo che io e te ci confidiamo, e non abbiamo ! inibizioni. So che la cosa può sembrarti strana, ma volevo chiederti se faresti sesso con me.Rimasi in silenzio per diversi minuti, mentre lei, nervosamente, stava fumando.Decisi di risponderle: se il fatto di dirti di si, e di venire a letto con te può pregiudicare il nostro rapporto di amicizia, avrei qualche esitazione.Lei disse, tra un mese finirò il mio stage, e dopo ritornerò a casa, quindi non so quante occasioni avremmo per sentirci o vederci. Mi sono trovata molto bene con te, ho trovato un vero amico di cui ci si può fidare. Diciamo che il mio può essere inteso come un segno di ringraziamento, ma molto sincero.Finii l’ultimo goccio di martini che avevo nel bicchiere e mi alzai per andare a pagare. Lei si alzò e mi seguì. Usciti dal Bar, ci avvicinammo alle macchine e lei mi disse: Vieni da me, adesso! Io risposi: Stasera Alessia devo vedermi con Sara, non so se facciamo in tempo. Lei mi rispose: sono solo le 17, fino alle 20:00 abbiamo tempo, telefona a Sara e dille ! che ritarderai di mezz’ora. Se vuoi puoi fare la doccia a casa mia. Finito di parlare, si avvicinò e appoggiò le sue labbra sulle mie. Iniziò ad allargarle con la lingua, e una volta riuscita, iniziammo a baciarci.Il mio membro reagì subito, e Alessia se ne accorse, in quanto andò a puntare sulla sua pancia. Allungò una mano e lo sfiorò delicatamente. Venni attraversato da un brivido lungo la schiena. Ci staccammo, e la invitai a salire sulla mia macchina. Misi in moto e iniziammo ad andare verso il suo appartamento, che si trovava a tre isolati dal Bar. Scendemmo, e una volta chiusa la macchina ci avvicinammo alla porta. Lei infilò le chiavi nella toppa e girò lentamente la chiave.Entrammo nel suo appartamento, lo aveva preso in affitto per il periodo che si doveva trattenere presso la nostra azienda. Spiccava in mezzo al monolocale un bel divano di stile moderno, una libreria che faceva da divisorio tra il soggiorno e la camera da letto. Dalla parte opposta si trovava l’angolo cottura in stile americano, con un appoggio dove poter mangiare. Alessia appoggiò la borsa sulla sedia insieme alle chiavi, si voltò verso di me, e facendomi appoggiare con le spalle alla porta iniziò a baciarmi con passione. Ci baciammo per diversi minuti, nei quali Alessia mi aprì i pantaloni, facendoli scivolare in basso, e mi sbottonò la camicia. Io feci lo stesso con lei, trovando un pò di difficoltà con il reggiseno. Rimanemmo solo con gli slip. Sentivo il seno di Alessia e i suoi capezzoli turgidi, strusciare sul mio petto. Nei suoi baci sentivo la passione, il desiderio di una donna che era da tempo che non faceva l’amore. Quando appoggiai le mani sul suo seno ed iniziai a stringerli i capezzoli ebbe un sussulto. Smise di baciarmi e si inginocchiò, mi tirò giù gli slip e con molta delicatezza fece sparire il mio membro nella sua bocca. Aveva iniziato un ritmo gradevole, teneva con fermezza la base del pene, e si muoveva ritmicamente con la testa. io chiusi gli occhi e! cercai di assaporare tutte le sensazioni che quel movimento mi stava dando. Alessia improvvisamente aumentò il ritmo, e quando si accorse che ero prossimo all’orgasmo, fece sparire tutto il membro nella sua bocca. Venni copiosamente, e sentii che lei deglutì tutto il mio seme. Continuò ancora per qualche minuto. Si alzò in piedi e mi baciò intensamente. Potei sentire il sapore del mio seme mischiato alla sua saliva. Mi prese per la mano e mi portò vicino al divano, si girò di schiena, appoggiò le mani sullo schienale e mi disse: adesso prendimi, sono tua. Mi avvicinai a lei, appoggiai la punta del mio membro sulla sua fessura, forzai piano piano, e quando entrai tutto dentro di lei, sentii un sospiro. Iniziai un movimento lento ma costante, alternandolo a piccoli colpetti laterali che Alessia sembrava gradire. Dopo pochi minuti, sentii le sue labbra contrarsi, segno che stava venendo, ed esplose in un intenso orgasmo che la portò a sussultare. Io la lasciai rifiatare un attimo e poi continuai a penetrarla. Iniziai a muovermi sempre più velocemente, sentivo che stavo per venire, e le dissi: sono al limite, sto per godere! Allora continua, vienimi dentro tranquillamente, ribattè lei, iniziò a toccarsi il clitoride, e dopo pochi affondi venimmo insieme. Rimasi diversi secondi dentro di lei, continuando a riempirla di caldo seme. A quel punto uscii e vidi che iniziò a colare tutto il seme mischiato ai suoi umori, lungo le gambe. Si girò e mi Baciò, dicendomi: sei stato fantastico, Sara sarà sicuramente molto soddisfatta.Presi i miei vestiti ed andai in bagno, lei mi seguì, mi diede un ascigamano e mi infilai sotto la doccia. Lei si mise sul bidè e si lavò molto accuratamente. Finita la doccia uscii e vidi Alessia in tutto il suo splendore, un colpo molto ben tornito, un bel seno. Ebbi un’altra erezione, lei si girò e lo notò. Si avvicinò e disse: ma hai ancora voglia?Io mi scusai e dissi: adesso che ti ho visto in tutto il tuo splendore, non ho potuto! impedire al mio pene di indurirsi. Lei sorrise divertita, poi guardò l’ora. Erano circa le 19, e mi disse, è ancora presto, vieni di là con me, ti devo far vedere una cosa.La seguii e mi portò vicino al letto, poi disse: c’è ancora una cosa che non abbiamo provato, aprì il cassetto e tirò fuori un tubetto di crema lubrificante. Capii subito che voleva essere presa nel suo buco proibito.Si inginocchiò sul letto e si mise carponi. Io mi misi in ginocchio dietro di lei e iniziai a leccarle il suo buchino posteriore. Lei iniziò a ridere perchè le facevo il solletico quando passavo con la lingua in mezzo alle sue natiche. Poi mi alzai, presi la crema e la misi intorno al mio membro. Appoggiai la punta sul suo buchino posteriore e iniziai a spingere piano. Lei emise un gridolino quando la punta passò l’anello, ma poi iniziò ad ansimare quando, una volta tutto dentro, iniziai a muovermi piano per poi aumentare la velocità. Iniziò lentamente a masturbarsi, e io, che ero veramente al limite, cominciavo a sentire i primi dolori fisici. Strinsi i denti e continuai a penetrarla fino a quando non esplosi dentro di lei. Rimasi dentro diversi secondi, poi mi alzai e mi sdraiai sul letto. Prima di alzarmi per tornare in bagno, scesi in mezzo alle sue gambe, ed iniziai a leccarla. Bastarono pochi minuti per sentirla godere per l’ennesima volta. Mi alzai, andai in bagno e mi lavai. Poi mi rivestii e tornai in camera. Lei era sul letto sdraiata, mi vide e mi chiese di sedermi un attimo, lei mi abbracciò e mi baciò. Mi alzai e la salutai, ringraziandola: Ciao, ci vediamo domani al lavoro! Lei annuì, e mentre stavo uscendo, la vidi che prese una sigaretta, e appoggiata alla spalliera del letto, iniziò a gustarla lentamente. Arrivai a casa, e dopo essermi cambiato, andai a prendere Sara. Andammo a mangiare una pizza, e quando arrivammo a casa mia, dovetti fare molta fatica per fare l’amore con lei, considerando che poche ore prima avevo goduto con una donna stupenda, e per! ben tre volte. Fortunatamente per me, Sara, era molto stanca, e dopo un fugace rapporto si addormentò tra le mie braccia. Il giorno dopo, quando rividi Alessia alla macchinetta, notai che il suo sguardo era felice, e dopo aver preso il caffè, iniziò a parlarmi come se non fosse successo niente. Purtroppo dopo un mesetto circa, finì il suo stage e ritornò a casa sua, a diversi Km di distanza. Continuammo comunque a sentirci sia via telefono, che via E-mail, dove ci raccontavamo le nostre esperienze e ci davamo consigli. Il pensiero, ogni volta che la sentivo, andava a quel pomeriggio intenso, nel quale siamo stati veramente bene, come due amanti nel pieno della loro passione……..
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