Paolo e Roberto oramai avevano perso ogni parvenza d’umanità, e la loro eccitazione nel sentire i due cazzi che strofinavano l’uno con l’altro dentro la figa congestionata di Laura, diveniva un crescendo d’insulti urla e strattonamenti d’ogni genere.Michele ed Emilio anche loro in preda a questo delirio di sesso volgare e animalesco, si misero in piedi davanti al viso di Laura, e, tenendole ferma la testa per i capelli, puntarono le loro livide cappelle nella bocca della povera donna.Dopo alcuni goffi tentativi di seguire il ritmo imposto da Paolo e Roberto, e, contemporaneamente di accogliere i cazzi degli altri due uomini nella bocca anch’essa dilatata in una smorfia grottesca; Laura si spazientì e cercò di liberarsi dalla morsa dei quattro porci.La ribellione durò pochi attimi, perché Paolo le assestò due sculacciate fortissime, Emilio le attorcigliò una ciocca di capelli nella mano e tirò sino a strapparle un urlo di dolore. Michele e Roberto invece le sputarono addosso più volte ricoprendola di insulti: “Troia sgualdrina di merda, non osare mai più ribellarti! Guarda che te la facciamo pagare – Ti spacchiamo questi buchi bollenti che hai, mignotta da quattro soldi – ti facciamo battere il marciapiede, hai capito stronza!”.Laura incominciò a piangere dapprima sommessamente, dopodiché con forti singhiozzi che le scuotevano il corpo oramai ridotto ad un impiastro d’umori e sudore.I quattro uomini oramai pienamente consapevoli del ruolo di carnefici che li avrebbe fatti impazzire di piacere, sbuffarono e inveirono nei confronti della donna: “Cazzo ma questa puttana è una frigida di merda” disse Emilio, e Roberto incalzò: “Dai leviamoci dalla figa di questa merdosa, facciamola inginocchiare davanti a noi e facciamoci pulire i cazzi ben bene da tutta la sbroda che ci ha lasciato…”Detto questo i quattro trascinarono di malo modo Laura al centro della stanza e la fecero inginocchiare davanti a loro: “Allora puttana!” disse Paolo “adesso tu ci fai un bel bidè con la lingua come Dio comanda, ci lavi bene il cazzo, i coglioni, il buco del culo, e se decidiamo di sborrarti o di pisciarti in bocca, beh ci fai il santo piacere di ingoiare tutto… hai capito TROIA!?”Laura oramai piangeva senza ritegno e la cosa non poteva che eccitare ancora di più i quattro degenerati.”Avanti incomincia con me” riprese Paolo “voglio che mi fai un bel bidè, forza.”Laura tra i singhiozzi strisciò sulle ginocchia sino ad arrivare con il viso all’altezza delle palle di Paolo, gli afferrò delicatamente il cazzo, e dopo averlo spostato incominciò a ripulire con la lingua i coglioni dell’uomo, leccando con una delicatezza che contrastava nettamente con la violenza sino ad ora subita. Usava tutta la lingua senza risparmiarsi, e questo a Paolo doveva fare un bell’effetto visto che incominciò a mugolare di piacere: “Brava porca, brava adesso prendimi in bocca il cazzo e puliscimelo… così siii… adesso devi fare una cosa per me… voglio che te lo cacci tutto in bocca…tutto hai capito, poi devi massaggiarmi i coglioni con le mani, avanti fallo, FORZA!”Laura cercò di infilarsi tutto il cazzo di Paolo in bocca, ma nonostante gli sforzi non ci riusciva; allora d’improvviso arrivò Emilio da dietro che, con un colpo secco le spinse la testa verso il bacino di Paolo, facendo così scomparire in un attimo il cazzo dell’uomo all’interno della sua bocca.Laura strabuzzò gli occhi, e la colse il panico, sentiva il cazzo di Paolo che le occludeva la gola, incominciò a divincolarsi, allorché Emilio le disse: “Non agitarti, respira con il naso, prova a respirare con il naso, forza c’è la puoi fare dai…se non ci riesci la smettiamo, ma almeno prova”.Allora Laura oramai cianotica, provò a respirare con il naso e piano piano si rese conto che con un po’ di fatica ci riusciva; il ritmo del respiro era serrato e convulso, ma perlomeno non stava soffocando.”Bene adesso accarezzami i coglioni” disse Paolo mentre Emilio continuava a tenerle saldamente la testa pressata verso il bacino dell’amico.Laura allora cominciò un lento massaggio alle palle di Paolo, il quale oramai eccitato all’inverosimile, con un urlo bestiale le scaricò direttamente in gola una quantità colossale di sperma.Emilio dopo aver intimato a Laura di ingoiare tutto, non lasciò la presa fino a che non fu sicuro che la donna avesse fatto veramente ciò che le era stato ordinato.Laura appena liberata dalla presa si accovacciò per terra, tossendo e lacrimando, maledicendo tra i denti quei quattro bastardi.Emilio senza curarsi dello stato della donna la strattonò per un braccio: “Smettila di fare la scena, stronza, forza mettiti alla pecorina, che adesso t’inculo come meriti, vacca di merda.”Laura cerco di ribellarsi: “Aspetta Emilio ti prego… non l’ho mai fatto dietro… ti prego… non potete lasciare stare almeno li?… vi prego.”I quattro risero sguaiatamente alla notizia che Laura era vergine nel culo: “Laura ci vuoi forse dire che quel poveraccio di tuo marito non ha mai inzuppato il biscotto nel tuo bel culetto? Ma è incredibile, è un delitto incredibile!”.Tra le risate e gli insulti, gli uomini costrinsero Laura a sistemarsi alla pecorina, e dopo aver sputato un paio di volte sul roseo forellino Emilio vi puntò il cazzo con decisione e affondò in un solo colpo l’intera lunghezza nelle viscere contratte e calde della donna.Laura sgranò gli occhi e inspirò con violenza, sentiva lo sfintere lacerato da una fitta insopportabile, ma, quando l’uccello di Emilio incominciò a scorrere nelle sue carni fradice, sentì poco a poco che, oltrepassata quella zona di dolore, quel corpo estraneo di ragguardevoli dimensioni che scavava nelle sue viscere le procurava un sottile piacere, un piacere tiepido umido che s’insinuava nella sua mente, così come quel cazzo si era fatto strada nel suo buco del culo.Il ritmo divenne subito concitato, e la cosa per gli uomini divenne ancora più eccitante perché ogni tanto il culo di Laura produceva degli osceni rumori di risucchio che ricordavano un cazzo spompinato da una bocca estremamente avida.”Cristo! Ha il culo più caldo che ho scopato in tutta la mia vita, mi sta facendo impazzire… ragazzi è… incredibile… dovete provarla… sto per venire… sto per venire… VEEEEEENGOOOOO… CAZZOOO…. VEEEENGOOOO…. TROIAAAAAAA.Emilio ebbe un orgasmo violentissimo, e Laura in quel momento sbattuta ancora più forte dall’uomo, ebbe anche lei un orgasmo, ma fu un orgasmo stranissimo, perché sembrava partire dal suo intestino, sino a propagarsi al buchetto oramai oscenamente dilatato.E fu un orgasmo lungo, intenso, poiché lo stesso Emilio se ne rese conto: le contrazioni dello sfintere di Laura erano evidentissime, quanto i suoi sussulti.Emilio disse a bassa voce, esausto: “Mi sembra che le sia piaciuto, scopatevela anche voi in culo, le farete un gran favore, o forse mi sbaglio Laura?…””No non ti sbagli…” sibilò Laura, ed Emilio incalzò: “Non ho sentito bene, cosa dobbiamo farti?…”Laura rispose sempre con un filo di voce: “Lo voglio… datemelo lì… ancora… tutti…” – “Cosa vuoi lì Laura?” riprese Michele “diccelo chiaro e tondo, cosa vuoi?!”.”VOGLIO I VOSTRI CAZZI TUTTI NEL MIO CULO, SFONDATEMELO!! AVETE CAPITO SFONDATEMELO000!!!”. Urlò Laura quasi in preda ad un attacco isterico: “INCULATEMI FIGLI DI PUTTANA, INCULATEMIIIIIIIII!!”.”Bene ” sbottò Paolo: “si rincomincia tutto d’accapo, adesso cara mia rifaremo un’altro bel sandwich, soltanto che invece di due cazzi nella figa, te ne prendi due nel culo. Contenta troia che non sei altro?”.”Siete dei bastardi, vi odio schifosi, perché mi fate fare questo? Perché mi piace così tanto essere presa da dietro? Cosa mi avete fatto diventare carogne, una puttana?” – Laura sfogava tutta la sua rabbia sui suoi quattro aguzzini, ma sapeva anche che quella nuova esperienza che aveva provato quasi a quarant’anni sarebbe diventata una droga per lei. Adesso voleva a tutti i costi che le venisse riempito il culo, questa era l’unica cosa che desiderava.
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