Enrico e Donatella spesso tornarono al piazzale del parcheggio ove avevano vissuto quella prima intensa avventura, affinché i guardoni potessero masturbarsi su di lei sempre più ghiotta di sperma. In molte occasioni ritrovarono la prima coppia, con cui fecero amicizia. Constatando la sete di succo di cazzo che Donatella aveva, fu suggerito ad Enrico di farla partecipare ad una vera e propria orgia, che potesse finalmente soddisfarla. Quando fu il momento, Enrico non svelò subito tutto alla moglie, ma le disse soltanto che si sarebbero recati in una casa isolata, con altre coppie, per star più comodi che sul cofano della macchina. Giunsero nel tardo pomeriggio in una casa isolata, in campagna. Donatella era vestita con un corto abitino che lasciava vedere le mutandine appena si abbassava. Il padrone di casa era un bel ragazzo simpatico che presentò loro subito la sua compagna, una graziosa ragazza dagli occhi verdi. Furono fatti accomodare su un divano, nel salotto, molto accogliente e arredato con gusto. C’ era una musica tenue di sottofondo. Bevvero una coppa di champagne e la ragazza iniziò ad accarezzare ed abbracciare Donatella, che presto si sciolse.Il padrone di casa, fuori dalla stanza, spiegò ad Enrico come si sarebbero svolti i fatti. Gruppi di quattro o cinque uomini si sarebbero alternati, chiamati da lui al telefono, finchè Donatella non sarebbe stata sazia. Aprì la porta di una stanza nella quale già erano in attesa quattro ragazzi che guardavano in un monitor le evoluzioni della moglie e della ragazza dagli occhi verdi. Spiegò ad Enrico che c’era una videocamera nascosta, utile per mettere in tiro i ragazzi che attendevano il loro turno. Enrico si disse d’accordo, a patto di avere poi una copia del video. I quattro furono portati dalle due donne che lesbicavano teneramente. I ragazzi si erano tolti pantaloni e slip e mostravano i loro cazzi tesi pronti a trapanare la fica di Donatella. La danza iniziò senza tanti preamboli. La ragazza dagli occhi verdi non partecipava direttamente, gli uomini non dovevano toccarla, ma faceva da assistente a Donatella, presentandole un pene vicino alla bocca dopo averlo ben masturbato, accarezzandole le tette, il clitoride, mettendole la lingua in bocca, nei momenti in cui questa non era riempita di pistonanti bastoni di carne. Enrico osservava l’invitante spettacolo, eccitato come un maiale, ma vietandosi di intervenire troppo presto. I gruppi di maschi si succedevano senza che sua moglie si rendesse conto del numero dei partecipanti. Non erano mai più di otto nella stanza. Donatella ebbe un orgasmo con ciascuno dei primi venti, poi non godette che una volta ogni due o tre uomini.Comunque non restava mai passiva, ruotava il culo con maestria, li prendeva in bocca quando sentiva che erano pronti a schizzare, li bloccava in fondo alla vagina quando liberavano colate di sperma caldo con incontrollati sussulti. Tra un gruppo e l’altro la ragazza dagli occhi verdi succhiava il prezioso miscuglio di sperma e secrezioni vaginali e con Donatella se lo scambiavano, mescolato alla loro saliva, con baci roventi ed appassionati. Dopo parecchie ore, dopo che il quarantesimo la fece godere, annientata disse che era sazia e non ne poteva più. La ragazza dagli occhi verdi allontanò i ragazzi ancora presenti. Donatella, spossata, si sdraiò poggiando la testa sulle cosce della ragazza, col viso rivolto alla sua porta d’ amore. La ragazza dagli occhi verdi ricambiò cominciando a leccare lo sperma che colava fuori. Il padrone di casa si avvicinò alle due donne inginocchiandosi dietro Donatella . Tirò fuori il suo arnese, schiuse le chiappe e penetrò nella figa piena di succhi. Rimase lì solo per pochi secondi, giusto il tempo di lubrificarsi l’uccello con l’ abbondante sperma che colava dalla inzuppata vagina. Poi, senza por tempo in mezzo, entrò d’un colpo nel buco piccolo. Donatella si sentì riempire da un cazzo rovente e prepotente, mentre una lingua calda, dolce ma invadente, le titillava il bottoncino ed aggiungeva altro piacere a quello che sentiva stare per esploderle nell’intestino. Quando la tempesta di passione si scatenò ancora una volta, godette per un buon quarto d’ora tra rantoli e grida di piacere . Enrico non l’aveva mai vista così. Donatella, restituì alla ragazza le carezze con la lingua che tanto aveva gradito, inebriandosi degli odori della vagina a sua disposizione. Quando il padrone di casa finalmente potè liberarsi del suo sperma le due donne all’ apice dell’eccitazione vennero contemporaneamente. Enrico che non aveva praticamente smesso di masturbarsi per tutto questo tempo, infine prese Donatella e con tenerezza fece l’amore con lei, godendo in una comunione totale, gli occhi negli occhi. Quando ritornarono su questo mondo si rese conto che il partouze era durato sei ore, sei lunghe ore di sesso sfrenato e di godimento ininterrotto per Donatella. Prima di congedarli, il padrone di casa propose di organizzare altre riunioni. Ogni quindici giorni dovrebbe bastarle – disse. Due settimane dopo Donatella superò se stessa. Seppe far godere gli uomini ancora più rapidamente, non rinunziando mai al suo piacere. Ben cinquantotto se la trombarono in otto ore! Alcuni ragazzi la fecero godere più di altri. Il padrone di casa, che con precisione annotava tutto su un black notes, li invitò allora alle prossime riunioni. Da allora Donatella non ha superato il suo record di 58, si accontenta di una media di 50 per volta, prediligendo però gli uomini che la sappiano prendere con una certa violenza. E’ diventata la sua droga. Attribuisce un voto a ciascuno ed alla fine della giostra, i migliori dieci come premio possono sodomizzarla, cosa che fanno con gran vigore procurandole il massimo piacere. Donatella per questa graziosa cerimonia di premiazione si mette sempre nella stessa posizione, culo a ponte sdraiata sulla ragazza dagli occhi verdi, leccandosi vicendevolmente le passere ingorde.Durante tutto il tempo il marito la guarda fare, e, conoscendola bene, sa esattamente quando sta per godere. Si eccita ancor di più se Donatella grida di piacere ed allora quando l’uomo che l’ha fatta godere si allontana prende subito il suo posto nella figa della moglie che tosto si impadronisce di un altro uccello dei tanti a disposizione e lo succhia ardentemente fino a farlo venire. Oppure, lasciando l’uomo che l’ha fatta godere nella figa della moglie, mette il suo sesso tra le labbra di Donatella, quasi per smorzare le sua grida di piacere e poi viene nella sua gola. Quando tornano a casa Enrico la mette a letto e con dolcezza la accarezza per lunghe ore, mentre si fa spiegare accuratamente tutto il piacere che ha sentito, e si fa descrivere accuratamente tutti i sogni perversi che lei aveva da sempre e che tentava di rimuovere. Il corpo di Donatella conserva a lungo l’odore di sperma, quello che ha bevuto, quello che ha ricevuto nella figa e quello ottenuto nella seduta finale di sodomia alla quale suo marito partecipa sempre per ultimo. Qualche volta ,quando ha le mestruazioni, Donatella non fa che pompini, tutti con l’ingoio, sembrandole deplorevole lasciar cader giù la più piccola goccia di sperma. Come avrete a questo punto compreso, Donatella non è certo di quelle che ti fanno una pompa e poi, sommo oltraggio, sputano lo sperma ! Lei se lo assapora, lo fa girare in bocca, lo mescola con la saliva, prima di deglutirlo lentamente, con i suoi occhioni piantati su quelli dell’uomo che spande seme sulla sua lingua. Enrico comincia a sospettare che lei scelga il giorno delle sedute in funzione delle mestruazioni, tanto lei adora lo sperma …
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