La serata procedeva benissimo, parlando bevendo. Era incredibile, non credevo a quello che stavo facendo: Luca era lì, infilato in quegli abiti stretti. Sentivo le mie gambe accavallate far frusciare le calze ad ogni minimo movimento, i miei piedi assurdamente inarcati da quei tacchi allucinanti: e con il piede sinistro ondeggiavo in su e giù come a premere il pedale di una macchina e il mio corpo era tutto stretto in quella piacevole morsa rigida di indumenti. Mi sentivo bene e continuavo ad eccitarmi anche solamente a vedere il calice del mio bicchiere macchiato di rossetto! Non volevo che niente finisse!Tornammo alle 3.40 a casa sua, dopo essere stati a fare un giro in macchina per il centro ed dopo aver fatto una torturante passeggiata in un piazzale panoramico: per più di un’ora, in quei viottoli sconnessi vestita in quel modo! Forse lo aveva fatto apposta, forse il vedermi soffrire piacevolmente, il vedere il mio camminare instabile, incerto e femminile lo eccitava e anche a me non dispiaceva.I miei piedi erano distrutti, avevo il sangue fermo e vedevo i miei polpacci spesso in tirare per lo sforzo.Arrivammo a casa sua dopo questa estenuante, ma piacevolissima serata e dopo aver indossato quest’armatura per delle ore. Entrammo. Accese la luce in modo soffuso E di un balzo, senza dire niente mi prese, mi strinse e fece per baciarmi, dandomi il tempo di decidere se avrei voluto oppure no. Lo baciai.Preso poi da un eccitamento trasgressivo e irrefrenabile mi abbassai, stando attenta a non cadere, facendo scivolare la mia mano destra all’altezza del suo pene. Ero Dana in quel momento, mi sentivo solo lei.Gli aprì lo zip dei pantaloni e presi il suo organo, che cresceva irrefrenabilmente nelle mie mani, stando attenta a non fargli del male con le mie affilate unghie. Diventava sempre più duro ed enorme. Alla fine, dopo averlo massaggiato con dolcezza, lo infilai in bocca, macchiandolo di rossetto.Mi arrivò quasi alla gola! Sbarrai gli occhi in mancanza del respiro! Quella posizione… il corsetto piegato in avanti, accucciata in basso in punta di piedi su quei tacchi a spillo! Riuscì finalmente a trovare il modo di respirare. Ma mi sembrava comunque di svenire.Cominciai a muovermi dolcemente in su e giù stando attenta a non cadere. E poi con maggior frenesia. Sentivo il suo bastone che mi occludeva la gola.Ma mi sentivo quasi in dovere con Lui e continuai.Di un tratto sentì come un esplosione, liquida e calda nella mia bocca. Lui ansimava fortissimo. Un liquido inondo la mia la mia gola. Io continuai e continuai fin quando non mi fermò ormai stremato.Mi alzai pian piano in piedi e Lui con fare affannato, tocco la mia gonna all’altezza del mio pene che nonostante fosse coperto dalle calze, dal corsetto e dal vestito, era in completa erezione. Mi massaggiò, mi accarezzò sempre più forte, appoggiandomi al muro con decisione: per un attimo venni trascinata via, rimasi in piedi solo grazie alla parete.Raggiunsi un orgasmo incredibile, quasi immediatamente e dalla debolezza dello spasmo le mie gambe non ressero più l’equilibrio su quei tacchi troppo alti e caddi in terra.Mi feci una doccia ripulendomi dal trucco, mi rivestì tornando ad essere Luca. Tornai a casa e non dormì per il resto della notte.Per concludereDa allora ad oggi mi sono piacevolmente incontrato con Lui ormai più di cinquanta volte, ridiventando Dana, vestendomi da donna in abiti che di tanto mi comperava. Da quanto mi è parso nessuno si è accorto, sia in casa che fuori, di questa mia doppia vita. Che del resto si è sempre svolta e di sera, oppure in alcuni pomeriggi festivi, in casa sua.Con lui sono quasi sempre in abiti sexy, è così che a Lui piacciono e anche a me. Adoro i tacchi altissimi, no metto mai scarpe con tacco inferiore ai 15 cm. ed ho imparato a camminarci piuttosto bene. Amo i collant, le calze, i corsetti e appunto gli abiti sexy, attillati, trasgressivi!Addirittura poco tempo fa, mi ha comperato un paio di scarpe chiamate “ballet shoes”. Per chi non le conoscesse: Non hanno un vero appoggio anteriore, ma il piede cade aterra completamente dritto, toccando con la sola punta dei piedi. Il tacco poi è alto oltre 20 cm.! vi potete immaginare a camminare! Ovviamente non ci sono uscita fuori visto che camminarci è un’impresa quasi impossibile e visto che passerei un po’ troppo da “una di quelle”. In casa invece sono riuscita a portarli per più di un’ora, camminando pian piano e appoggiandomi, di tanto in tanto, qua e là. Sono veramente trasgressivi ;Con Lui sono stata un po’ ovunque, al cinema, nei locali, in discoteca e sempre come Dana: Per esempio qualche tempo fa siamo stati in giro per un centro commerciale, aperto anche a tarda, sera fare compere per me! Non potete immaginare l’eccitazione era la prima volta che mi trovavo in una situazione simile. E nessuno ancora una volta si è accorto che ero un ragazzo (almeno spero!).Avevo un minigonna fatta a “v” in tessuto colore cammello, con giacca abbinata, un body sotto color crema, un paio di collant colore daino, lucidi e un paio di scarpe color camoscio, aperte di lato con tacco largo e alto 19 cm. e con un rialzo d’avanti di circa 2 cm. E’ stato uno spasso! Mi sono divertita un sacco.

