PrefazioneForse questo mio racconto desterà scandalo… susciterà orrore e qualcuno mi giudicherà una persona insensibile…. Forse chi lo farà avrà ragione ma se Benigni ha potuto fare un film come “La vita è bella”che ha fatto sorridere e riflettere sull’olocausto, io nel mio piccolo potrò fare lo stesso con un racconto erotico, senza per questo mancare di rispetto alla memoria di tante vittime della follia Nazista. Per questo ho “Plagiato” un’idea suggeritami dal mio amico “Fargo” (Autore di molti racconti raccolti su questo sito) che spero non me ne voglia per questo.Un mese dopo i due erano ormai perfettamente integrati nella cellula partigiana del Ricci e spesso partecipavano alle riunioni nelle quali si decidevano le azioni “Gli americani avanzano e l’esercito Tedesco non riesce ad impedirglielo…” recitò il Ricci e Thomas dovette fare uno sforzo per nascondere la sua rabbia e la sua impazienza. Se l’esercito era in difficoltà era anche per colpa di gruppi come quello del Ricci che agivano nelle retrovie ed ostacolavano i rifornimenti…. Ma non sapeva ancora abbastanza “Vi sono voci che si preparino a trasportare tutti gli ebrei in Germania…” continuò il Ricci. Debora non trattenne un gemito… e Thomas soffocò a fatica la sua rabbia…la maledetta talpa aveva parlato ancora una volta…. Doveva assolutamente scoprire chi era.”Quando accadrà… come si organizzeranno… dobbiamo saperlo…” disse con aria preoccupata “Non possiamo lasciare che succeda… prima che partissi dalla Germania giravano strane voci su quello che accadeva agli Ebrei che scomparivano…” “Ricci annuì “Purtroppo non so altro… la mia fonte non si sbilancia troppo ” “Un infiltrato ????” domandò Thomas…ormai si era guadagnato la fiducia del Ricci e non temeva di destare sospetti con quella domanda. Era una curiosità naturale il Ricci scosse la testa “Un bastardo che vedendo me si stanno mettendo le cose si sta preparando la via di fuga….” “Un italiano…. Una maledetta spia italiana… Thomas dentro di sé avvampò..” “Come possiamo fare…. Dimmi chi è e ci penserò io a farlo parlare” disse “Non c’è molto da fare, è troppo prezioso anche se centellina le sue informazioni…..un modo ci sarebbe… forse, ma non sono ancora riuscito a mettere in atto il mio piano…” rispose il Ricci.Anche Debora fremeva, stavano per portare via suo padre e sua madre… tutti i suoi amici e forse non li avrebbe mai più rivisti… “Non possiamo aspettare… succederà qualche cosa di terribile lo sento… non possiamo starcene fermi a guardare…”.Il Ricci annuì sconsolato “In queste cose bisogna muoversi con cautela e si rischia di mandare all’aria tutto….siamo già riusciti ad ottenere alcune informazioni dalla tenutaria del bordello di cui il nostro Amico è un assiduo frequentatore… cose di poco conto però… le solite chiacchiere di postribolo… mi piacerebbe infiltrarci un nostro agente… ma non ho la persona adatta….” Non terminò la frase e la sua espressione mostrava tutta la sua frustrazione….Debora chinò il capo affranta dal senso d’impotenza poi ad un certo punto sollevò la testa di scatto. Gli occhi erano umidi di lacrime ma ora lo sguardo era fiero e deciso “Ci andrò io….fammi entrare in quel bordello e ci penserò io a farlo parlare…..” disse con decisione. Il Ricci la guardò con tenerezza poi scosse la testa “Sei solo una ragazzina…non è il posto per te….” Rispose “In guerra si cresce in fretta…” disse amaramente Debora.Thomas aveva assistito alla scena egli stesso sorpreso dalla reazione di Debora… lui la conosceva… conosceva quel corpo e sapeva che avrebbe potuto strappare informazioni a molti uomini…. non poteva correre il rischio “Sei impazzita ??? Non ti permetterò di fare la puttana… sei la mia donna tu…” Intervenne di slancio.Lei si voltò verso di lui “Ma non capisci che debbo farlo… non posso lasciare che li portino via…” disse tristemente “Sei proprio decisa ragazzina ???” domandò il Ricci che nel frattempo aveva valutato meglio la cosa…. Debora era bellissima… voleva convincersi che ci sarebbe riuscita….. “Tanto non se ne fa nulla…” Urlò Thomas …” tanto per prendere tempo mentre il suo cervello mulinava all’impazzata alla ricerca di una via d’uscita.”Il Ricci lo affrontò “Non siete venuti qui per combattere ???” gli domandò con durezza…Thomas annuì “L’hai portata qui ben sapendo che forse avrebbe dovuto sacrificare la sua vita non è vero ???” continuò ad incalzarlo il Ricci “Certo ma cosa centra questo con l’andare a fare la puttana in un bordello….” Rispose veemente Thomas… ma intanto la prospettiva con la quale guardava le cosa stava rapidamente cambiando mentre il suo agile cervello rimetteva insieme i pezzi del puzzle per formare un piano convincente.”Se eri disposto ad accettare l’idea che morisse per un ideale… non dovrebbe essere così difficile accettare una cosa così insignificante…” continuò il Ricci. Thomas finse di riflettere mentre nella sua mente riorganizzava le idee. Per prima cosa Debora avrebbe incontrato l’informatore… e di conseguenza per lui non sarebbe stato difficile farsi dire chi era… secondo, poteva sfruttare la situazione… chiedere a Ricci di essere lui a fare da tramite con la ragazza… in questo modo avrebbe avuto egli stesso tutte le informazioni ed avrebbe potuto usarle a suo modo…. “Dio perché la guerra deve essere così terribile…” mormorò assumendo un aria affranta Debora gli si fece incontro… lo strinse a se “E’ importante lo capisci Thomas… non importa quello che mi faranno… devo assolutamente cercaredi aiutare la nostra gente…” disse mentre gli prendeva il viso tra le mani costringendolo a guardarla. Thomas scosse la testa “Sei una brava ragazza…. Brava e coraggiosa per questo ti amo….” Le rispose e poi la baciò con tenerezza Poi si rivolse con decisione a Ricci “Però io andrò a trovarla ogni giorno… e se la vedo stare male la porto via e nessuno me lo impedirà e chiaro …” il Ricci annuì “Va bene.. sarai tu a portarci le informazioni che riuscirà a raccogliere…..”Due giorni dopo Debora si presentava a Madame Rita… la tenutaria del Bordello, una vecchia sulla sessantina e si fece riconoscere raccontando la storia concordata “Sono sfuggita all’avanzata dell’esercito Americano…. Lavoravo in una casa di Napoli…ha del lavoro per me?”. La vecchia annuì e la fece entrare, poi la condusse nel suo studio privato. “Questa è una follia mia cara… l’ho detto al Ricci, siete tutti matti….. dimmi quanti uomini hai avuto?” l’assalì non appena chiusa la porta “Uno solo…” rispose sorridendo Debora “Senti la santerellina uno solo e che cosa ti fa credere di essere in grado di lavorare qui??? Ci sono ragazze che si fanno dieci o quindi scopate in un giorno sai ???” continuò ad incalzarla la vecchia “Lo farò perché lo debbo fare… non si preoccupi…” rispose Debora sempre tranquilla e sorridente.La vecchia scosse il capo “Vedremo… adesso ti faccio vedere la casa… il salone.. le camere… la camera dove ti riposerai quando il locale è chiuso…” le disse ed uscirono dallo studio.Il giro si concluse quando l’accompagnò nella sua stanza. C’erano due letti uno dei quali occupato da una Bionda sulla trentina dall’aspetto piuttosto volgare “Alba ti presento Debora la tua nuova compagna se ti capita dalle qualche dritta… è una novellina…” disse la vecchia “E dovrei aiutare la concorrenza… scordatelo…” rispose la bionda con aria scocciata… ma subito dopo sorrise e si alzò dal lettoE andò a salutare Debora “Scherzavo non ti preoccupare… sistema pure qui la tua roba…” le disse e le mostrò la parte di armadio che le sarebbe spettata.Il pomeriggio.. poco prima che il locale aprisse, la vecchia la raggiunse “Il tuo uomo si chiama Santini….è un cliente affezionato quindi quando arriverà te lo presenterò…. Ma lui non è di quelli che cerchi sempre le novità anzi…quindi dovrai fare in modo che gli altri clienti ti apprezzino e glie ne parlino bene se vuoi restare sola con lui…” Debora ebbe un gesto di sconforto…””Ti vuoi tirare indietro???” le domandò la vecchia. Debora scosse la testa. “Bene, e vedi di non farlo con qualche cliente… nella mia casa le ragazze danno ai clienti quello che desiderano… per questo abbiamo un sacco di clienti…”Debora annuì anche se in realtà non capiva bene che cosa la vecchia intendesse.Quando la casa aprì, per Debora fu difficile presentarsi seminuda nel salone. La vecchia l’aveva fatta spogliare completamente e le aveva fatto indossare solo una vestaglia, e le aveva detto di tenerla molto aperta per mostrare generosamente i suoi favolosi seni.Non era passata mezz’ora che la vecchia le venne incontro “E’ ora di lavorare piccola…. Tu e Alba farete divertire un cliente importante.. così almeno le ti insegnerà qualche cosa…”Debora assunse un’aria stupita “Insieme ??” non potè non domandare ” La vecchia si limitò a ridacchiare e la condusse nella camera dove Alba stava già intrattenendo il cliente, un uomo sulla cinquantina… un poco grasso.Debora si meravigliò di non arrossire sino alla punta dei capelli nel vedere la bionda distesa sul letto… tra le gambe dell’uomo intenta a succhiargli il cazzo. “Mirko… questa è la nuova ragazza… guarda che splendore….” Disse la vecchia slacciando ed aprendo la vestaglia di Debora. “E’ veramente bellissima Rita… vieni qua piccina… unisciti alla zia…” la invitò l’uomo. Alma ridacchiò ed il cazzo che teneva affondato in bocca soffoco la risatina.Rita spinse Debora a salire sul grande letto, l’uomo la attirò a se e prese ad accarezzarle i grossi e sodissimi seni. Debora chiuse gli occhi e pensò a quando lo faceva Thomas… sentì la bocca dell’uomo succhiarle i capezzoli… ma per lei era quella di Thomas … ed i capezzoli s’inturgidirono.Mirko la spinse in basso perché andasse ad unirsi ad Alba. La bionda abbandonò con la bocca il membro eretto e lo protese verso il viso di Debora “Dai nipotina… lecca il gelato…” Mirko rise sonoramente alla battuta. Debora iniziò a leccarlo e vide la bionda chinarsi a succhiare i coglioni del maschio. “Che famiglia di porcone… succhiate il cazzo meravigliosamente…” continuò a scherzare Mirko ed emise un gemito di approvazione quando Debora lo accolse in bocca ed iniziò a succhiarlo.Dopo un po’ Alma fece salire Debora su Mirko ed la aiutò a calarsi sul membro eretto che affondò nel ventre della giovane. Le esperte mani della bionda si posarono sui fianchi della ragazza e l’aiutarono a prendere il ritmo giusto “Vieni qui Zietta che ti consolo la micina…” disse Mirko e Alba andò a calarsi sul suo viso oscenamente scosciata… l’uomo iniziò a leccarla. Debora la sentì gemere di piacere e si domandò se fosse vero o una recita. Dopo Mirko volle che le due si dessero il cambio e Debora osservò la bionda danzare armoniosa sul membro di Mirko che intanto le tormentava il clitoride con la lingua.”Cazzo non resisto più… fatemi godere… gemette il maschio. Alba rapida si staccò da lui… prese Debora e la spinse a stendersi al suo fianco… spinse il cazzo nel profondo solco delle tette della ragazza e strinse le carni intorno all’asta “Dai Mirko… innaffia le tette della piccina…” lo incitò “Si adesso le faccio una doccia di sborra…” gemette il maschio iniziando a muovere spasmodicamente il bacino…… lo sperma eruttò copioso dal piccolo cazzo stretto tra gli immensi seni di Debora…. Bianche gocce imperlarono la delicata pelle dalla giovane Mirko spinse in basso la testa di Alba mentre continuava a godere “”Pulisci la nipotinaaaaa!!!!”Debora fremette mentre la lingua della bionda le sfiorava la pelle.”Sei fantastica Debora…” disse Mirko “Chi ti ha insegnato a fingere così ??? Mentre ti leccavo sembrava proprio che ti piacesse… continua così e farai strada”. Quelle parole furono per Debora una rivelazione. Gli uomini andavano al bordello e si aspettavano di trovare puttane più o meno fredde e professionali. Per loro trovare una ragazza calda era certamente una cosa irresistibile…. Capì che quella era la chiave per conquistare il suo uomo e riuscire ad avere le informazioni che desiderava…. Se fosse riuscita a godere con lui non le sarebbe certamente sfuggito.Incominciò ad allenarsi dal successivo cliente meno di mezz’ora dopo… si sforzò di estranearsi con la mente… di pensare solo a Thomas… di agire come se il cliente fosse Thomas così mentre danzava furiosamente su di lui e percepì che stava per godere rapida come una gatta sgusciò ad imboccare il membro e, senza che lui glielo chiedesse, lo fece godere nella sua bocca mugolando al ricordo di quanto piacesse a Thomas.Quel giorno Debora fu la ragazza più richiesta del locale e la sera si sentiva distrutta ed ebbe appena la forza di lavarsi prima di addormentarsi… lo fece pensando che il giorno dopo avrebbe certamente rivisto Thomas….Quando la sera lo vide entrare nel salone dovette fare uno sforzo per controllarsi e dovette sforzarsi ancora di più per soffocare la gelosia mentre lo guardava recitare la sua parte ed interessarsi alle altre ragazze. Quando finalmente si ritrovarono soli nella stanza fecero all’amore selvaggiamente e poi Debora giacque felice e ritemprata sul suo petto “Sappi che sono consapevole dell’importanza di quanto stai facendo… anche se non mi piace…” lei si strinse a lui confortata “L’hai già incontrato?” domandò poi lui “No purtroppo… ma so come si chiama un tale Santini… non so di più” rispose lei “Purtroppo il suo nome non ci basta… altrimenti ti porterei via con me adesso…” disse lui sollevandola e baciandola… ma in cuor suo esultava… non sarebbe stato difficile risalire alla talpa ora che sapeva il nome… forse avrebbe potuto manipolare le informazioni dell’uomo a suo favore…”Thomas ho tanta paura… pare che questo Santini sia un cliente difficile ed io non ho l’esperienza delle altre ragazze… non so se ce la farò a conquistarlo….” Sospirò Debora.Thomas la strinse a se “Non te la cavi male… e poi sei bellissima… più di tutte le altre…” le disse “Già ho visto come le guardavi brutto porco….” Rispose un poco stizzita Debora lui rise “Recitavo la parte del cliente e poi saresti gelosa tu??? E che cosa dovrei dire io????” Debora assunse un’espressione corrucciata “Stupido lo sai che per me è diverso…”protestò. Thomas la baciò “Facciamolo…facciamolo ancora… insegnami ad essere irresistibile… questa sera sarò la tua puttana personale …..” disse Debora con slancio.Iniziarono nuovamente a fare all’amore Debora sopra Thomas lo sommergeva con i suoi poderosi seni e lui li baciava e succhiava con passione trascinandola continuamente al piacere “Vuoi essere certa di conquistarlo quando ne avrai l’occasione ??” gli sussurrò lui e lei annuì “Lo sai che Santini sarà certamente un gran porco e che se vorrai conquistarlo dovrai esserlo anche tu ?” le domandò ancora Thomas “Voi uomini siete tutti dei maiali…” gemette Debora “E’ vero… adesso t’insegnerò un trucco al quale non potrà resistere… sempre che tu voglia amore…” continuò Thomas “Tutto amore… insegnami tutto….” Gemette ancora lei.Lui le prese una mano e se la portò alla bocca…. S’infilò un dito in bocca ed incominciò a succhiarlo…poi spinse la mano verso la bocca di Debora “Fai come me… leccatelo bene… lascia che la saliva lo ricopra…… si così brava… fammi vedere bene come lo fai…..” docile Debora si lasciava guidare.Dopo un poco Thomas le fece spostare la mano… senza che lei capisse gliela fece arretrare”Con il dito toccati il culo… lascia che la saliva vi si depositi….” Continuava dolcemente Thomas e lei obbediva senza capire dove volesse arrivare… le fece ripetere la scena ma questa volta la spinse oltre “Adesso spingi il ditino dentro…..”Ma fa male….” Protestò Debora… lui la attirò a se e la baciò “Fallo…” le intimò e lei lo fece provando quella strana ed innaturale sensazione..Thomas glielo fece ripetere più volte poi la fece sollevare “Ecco così brava.. spingi in avanti il bacino……. Così allarga le gambe…” la guidò e Debora si ritrovo accosciata sopra di lui mentre il membro le sfuggiva dal ventre “Adesso prendilo in mano….” Continuò a guidarla lui Debora obbedì e fece per rimetterselo nel ventre. Lui la fermò “No non davanti … dietro…” le disse lui lei lo guardò senza capire lui annuì “Si amore appoggialo al tuo culetto….” Le disse Thomas “Ma vuoi mettermelo lì ???” domandò stupita Thomas annuì “Se chiederai alle tue colleghe vedrai che molte lo fanno così… piace moltissimo ai clienti “Ma mi farà male….” Protestò Debora. Thomas si sollevò ed incominciò a baciarle i seni… a succhiarle i capezzoli. Debora obbedì ed il grosso glande si appoggiò al suo inviolato sfintere.La penetrazione fu lenta e dolorosa… più volte Debora fu sul punto di fuggire.. ma lui la trattenne dolcemente e le diede la forza di continuare. Quando il membro fu profondamente affondato in lei, lui iniziò a muoversi dolcemente avanti ed indietro “Brava piccola… adesso toccati… accarezzati davanti a me…” le disse guidandole la mano e Debora obbedì….”Brava sei stupenda… lo senti come è duro ??? Mi stai facendo impazzire amore…” continuò Thomas, e guidata dalla sua dolce voce Debora incominciò lentamente a dimenticare il dolore… istintivamente iniziò ad accarezzarsi anche i seni…”Brava continua sei stupenda…” la incitò Thomas che ora si muoveva sotto di lei con maggior forza.Debora aprì gli occhi e vide il piacere dipinto sul viso di Thomas e questo la esaltò sentì che le sue dita si stavano bagnando per i copiosi umori che iniziava a secernere… lui se ne accorse e la sua mano si unì a quella di lei “Sei fantastica… fantastica…” continuò accentuando il ritmo dei fianchi. Quando lo sentì esplodere dentro di lei… sentì il caldo sperma riempirla Debora non resistette ed a sua volta dischiuse la bocca per lasciar sfuggire un lungo gemito di piacere mentre si abbandonava nelle braccia dell’orgasmo che la travolgeva.
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