Non riesco ancora a capire profondamente quello che è successo, quello che è accaduto solo pochi giorni fa, a me e a mia moglie Carla, bella signora di 36 anni, insegnante presso la scuola elementare del nostro piccolo e ridente paese marchigiano. Io sono un agente di commercio, Luca, 38 anni, sposato felicemente da tre anni, e conduco una vita semplice, dignitosa, ricca d’impegni di lavoro ma, lavorando autonomamente riesco anche a trovare del tempo da dedicare allo sport ed alla famiglia. Io e Carla, non avendo avuto dei figli, spesso, ci gratifichiamo con delle belle vacanze, approfittando di tutte le promozioni riguardanti i fine settimana che ci permettono di volare a bassi costi in tutte le splendide capitali europee. Siamo felici, fantastichiamo spesso sul nostro futuro, siamo una coppia allegra e fortunatamente abbiamo molti amici con i quali organizziamo cene e feste di ogni genere. Carla è anche impegnata socialmente, svolge gratuitamente dei corsi mensili a favore delle persone handicappate, e fa parte di un comitato “solidarietà” che raccoglie annualmente dei fondi da destinare alle persone indigenti. Vi ho fatto questa semplice enunciazione per chiarire meglio il carattere sano e cordiale che ci contraddistingue e ci etichetta in quelle coppie “normali” ed affidabili, quelle unioni serie ed indivisibili destinate a durare nel tempo. Questo però, fino a pochi giorni fa, quando una storia inverosimile è stata vissuta da noi in quella notte che ha tracciato un solco profondo nel nostro modo di vita. E’ sabato sera ed insieme ai nostri cari amici Fabio e Roberta, andiamo in pizzeria, per poi fiondarci al cinema dove proiettano Natale sul Nilo con Boldi e De Sica; passiamo un’allegra serata, andiamo poi al pub per farci un’ultima birra e salutandoci cordialmente, verso l’una di notte saliamo in macchina per rientrare a casa. Carla stasera è un po’ strana, non è di cattivo umore, ma non ha partecipato come suo solito, attivamente, al decollo della serata, ed ora, forse un po’ stanca, in auto mi gira le spalle e sembra avere appoggiato la testa e chiuso delicatamente gli occhi, ! ascoltando in sottofondo il CD con la voce di Giorgia. Mi fermo allo stop, bruscamente, e Lei, sobbalza, si sveglia, si altera come quasi mai le succede. Si, è incazzata. Urla qualche parola, ma soprattutto mi fa capire che è stanca di condurre una vita così tranquilla, piatta, monotona. Non so effettivamente risponderle, non riesco a capire dove voglia arrivare, le chiedo di essere più precisa, voglio sapere perché è così stravagante, così stressata. Mi fermo in un bel bar ed insieme ci accomodiamo ordinando del the caldo, ne approfitto per calmarla, sono qui presente vicino a Lei, per ascoltarla, per esaudirla. Si sfoga, mi dice che anche se abbiamo frequenti e duraturi rapporti sessuali, da qualche tempo, desidera avere delle relazioni erotiche diverse, le sogna di notte, troppo spesso e per questo, a mia insaputa, si è rivolta ad uno psicologo che dopo alcune sedute le ha consigliato di propormele e di affrontarle per risolverle. Sono esterrefatto, allibito, non conosco questa parte di mia moglie, l’ho sempre vista sotto l’aspetto della pia donna tutta casa e chiesa. Mi svela che tutto è cominciato da qualche mese, complice il collegamento internet, le pagine web con tutti gli annunci di scambi di coppia, le ore passate a chattare con uomini sconosciuti, la conoscenza di quel mondo perverso del sesso estremo e senza amore. Piano, piano è stata conquistata dal quel sistema perfido e volgare che fino a ieri aveva deriso, ora tutto ciò l’attrae, Lei, bella mora giovane e piacente, ora vuole mettersi in discussione, vuole provare ad essere corteggiata e posseduta da sconosciuti. Ora capisco tutto, mi stà chiedendo di essere felicemente partecipe a degli strani giochi erotici, mi propone di vivere insieme a Lei delle nuove esperienze, e comprendo subito che purtroppo non ho scelta, devo esaudirla o rischio di perderla per sempre. Si, riflettendoci bene, Carla ha deciso di chiedere il mio aiuto, vuole la mia complicità, per Lei, sicuramente, sarebbe stato tutto molto più facile farlo nell’ombra a mia insaputa. Decidiamo di andare in discoteca, sono le tre, dentro c’è tantissima gente, tutti giovani, belli, felici e scatenati, ci tuffiamo anche noi nel vortice del ballo, ci divertiamo, saltiamo, cantiamo. La lascio in mezzo alla pista, vado a prendere qualcosa da bere e quando torno dopo dieci minuti la vedo felicemente ballare con due giovani ragazzi; mi fermo a guardarla, è bellissima con i suoi capelli corti e scuri, quel fisico asciutto e longilineo, con quei pantaloni così attillati da disegnarle un sedere fantastico. Arrabbiato, ingelosito, mi accorgo che uno dei due giovani le balla dietro, accarezzandole volutamente il posteriore, ma Lei non è infastidita, sembra accettare con gioia le avance, mi trattengo quindi dall’intervenire e con lo sguardo le segnalo che sono vigile e presente. Anche Carla con gli occhi mi comunica la sua tranquillità, mentre anche l’altro giovane si fa più intraprendente ed inizia con qualche scusa ad allungare cortesemente le sue mani verso la sua camicetta. Ad un tratto, la mia dolce metà invita i due ragazzi a seguirla in un angolo meno assordante del locale, parlotta animatamente con loro ed insieme mi vengono incontro, lasciamo il locale, saliamo in macchina e tutto questo senza emettere una sola parola in merito. Io sono al volante, mentre loro si sono accomodati dietro con mia moglie seduta nel mezzo; dopo la partenza, accendono una luce di cortesia e dallo specchietto vedo i loro visi, sono giovanissimi, saranno al massimo ventenni, iniziano a baciarla in! bocca, a palpeggiarla. Carla, decide di tranquillizzarli, chiede loro di raggiungere con calma la nostra casa, cerca di conoscerli, di farli amici in pochissimo tempo. Io guido con il cuore in gola, non mi stò capacitando di quello che stà succedendo, non riesco ad identificare la mia cara e normale mogliettina con quella lurida troia che ora è seduta dietro la mia auto. I due ragazzi, Giacomo ed Alberto, più tranquilli, ora sono loquaci, fanno moltissimi complimenti alla mia donna che per i suoi 36 anni potrebbe effettivamente essere la loro mamma, la toccano, le accarezzano il seno, la baciano ripetutamente. Lei è in ebollizione, è stranamente perversa, li eccita continuamente, gioca con loro, vuole sapere se hanno già vissuto storie simili. Giacomo, il più spavaldo, le rivela che ha già scopato la migliore amica di sua madre, mentre Alberto ci racconta di avere vissuto un’orgia con un suo amico tunisino ed una signora quarantenne di Bologna l’estate scorsa. Arriviamo a casa, entriamo e Carla prega noi uomini di bere qualcosa in salotto, passano quasi dieci minuti e ci raggiunge lasciandoci tutti di stucco: è bellissima, in reggiseno nero a balconcino, perizoma da mozzafiato, calze autoreggenti e scarpe a tacco alto. E’ la prima volta che la vedo abbigliata in questa maniera, è sexi e non volgare, trasuda sensualità e classe. Ci offre di seguirla in camera da letto, mi chiede di accomodarmi in poltrona baciandomi delicatamente, e invita i ragazzi a spogliarsi lentamente. Si inginocchia, accarezza i membri turgidi ed alternandoli in bocca, accarezza le loro palle, ansimando e guardandomi mentre ingoia le loro rosse cappelle. Sono più eccitato che incazzato, guardo Carla spompinare quei due giovani, la vedo ferma e decisa, è Lei che conduce il gioco. Si mette carponi in terra, continua a leccare l’asta di Alberto mentre Giacomo sistemato dietro, prima la lecca avidamente e poi la penetra, dandole un primo colpo che poi si trasforma in una cavalcata irrefrenabile. Lei gode, si inarca, partecipa attivamente, chiede ai due ragazzi di scambiarsi, ora vuole sentire dentro di se il nerbuto cazzo di Alberto che prontamente l’accontenta, la scopa con foga ed irruenza; li incita, li vuole più partecipi, vuole prosciugarli. E’ per me una sensazione nuova, sconosciuta, vedo la mia compagna trasformata in una puttana di lusso, sfrontata senza titubanze, decisa a prendersi la forza dei suoi nuovi partner. Giacomo, continua incessantemente a scopare la bocca di Carla, poi, sfinito, sborra e Lei, golosamente cerca di non perderne neanche una goccia mentre il suo compagno, con un colpo ben assestato gli infila l’uccello nello splendido culo, facendola sussultare di dolore misto a gioia. Lei ansima ancora disperatamente, si dimena, cerca di prendere il ritmo imposto dall’arnese del ragazzo che la stà impalando, la stà fottendo, la stà spaccando, la stà facendo godere per la terza volta. Alberto rallenta, stà per venire ed allora mia moglie con tempismo si gira, accoglie tutto il glande in bocca, lo massaggia con consumata esperienza di lingua e poi lo fa esplodere, ingoiando lo sperma caldo del ragazzo e passandosi ripetutamente il cazzo su tutto il viso: vista la scena dall’eccitazione, non riesco neanche a tirare fuori il membro dai miei calzoni e finisco per eiaculare nei miei boxer! . Carla al settimo cielo saluta i ragazzi baciandoli in bocca, mi prega di riaccompagnarli nel parcheggio della discoteca, li saluto cordialmente e faccio ritorno a casa. Sono passati solo quattro giorni da quella serata ed ora mi trovo qui immerso nei miei pensieri, senza capacitarmi se sono all’alba di un nuovo giorno ricco di nuove esperienze erotiche felici o se sono soltanto uno dei tanti mariti cornuti che si trovano in un qualsiasi paesino del mondo ………….
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