Eravamo molto amici, e mi confidava tutto, ecco perchè posso raccontare come è diventato la troia tuttofare dei suoi datori di lavoro.Siccome a scuola era un disastro il padre, un tipo padrepadrone, che credeva di avere sempre ragione sul figlio menando le mani e offendendo, un giorno lo accompagnò in una falegnameria artigiana con titolari 2 fratelli.. tipi burberi, grandi e grossi, almeno così sembravano a noi ragazzi.Gigi aveva poco + di 18 anni ma, come tutta la sua famiglia era alto pochissimo, e molto magro, chiunque non glie ne dava più di 15/16. Arrivati davanti ai due il padre chiese se avevano bisogno di un ragazzo in bottega come aiutante, apprendista, i fratelli dissero che non volevano un ragazzo svogliato che non faceva quello che loro chiedevano, e che lì c’era da lavorare, il padre assicurò che Gigi avrebbe fatto quello che loro chiedevano, allora loro dissero che se combinava qualche casino o non dava retta lo rispedivano subito a casa, il padre strattonandolo x un braccio rispose che se lo meritava dovevano dargli qualche ceffone e che se si faceva licenziare, a casa ci pensava lui a farlo nero.Così i fratelli concordarono x farlo iniziare la mattina dopo. Così il giorno dopo Gigi iniziò il suo lavoro, verso metà mattina gli scappava da pisciare e andò in bagno, e lì gli tesero il primo tranello, mentre pisciava vide delle riviste porno proprio accanto al wather, fu preso dalla curiosità e mentre con una mano si reggeva il pisello con l’altra sfogliava la rivista…. e proprio in quel momento uno dei fratelli spalancò la porta e disse:brutto segaiolo, ti fai le seghe al gabinetto invece di lavorare ehh, Gigi rimase impietrito, non sapeva come discolparsi, mentre l’altro lo infamava e chiamava l’altro fratello, iniziarono a minacciarlo tutti e due che chiamavano suo padre, che lo avrebbero rimandato a casa, continuando a chiamarlo sporco segaiolo, Gigi piangendo diceva che non era vero, ed a supplicarli di non chiamare suo padre, intanto erano tornati in bottega, Gigi continuava ad essere attanagliato dal terrore di suo padre e piangeva a dirotto, così Paolo, uno dei fratelli disse, mentre andava a chiudere a chiave la porta d’ingresso.. va bene non lo chiamiamo però tu ci fai vedere come ti fai una sega.. Gigi disse che non se l’era mai fatte.. Gianni, l’altro fratello, gli dette uno schiaffo sul viso e gli disse che era un bugiardo, così lo presero di peso lo misero in piedi sul banco da lavoro gli sfilarono pantaloni e mutande e gli dissero …dai vediamo quello che facevi al gabinetto, Gigi imbarazzatissimo , nudo dalla vita in giù, esposto apertamente ai due cominciò a farsi una sega molto impacciato mentre piangeva, poi Gianni disse che + di un uomo sembrava una ragazza, e che il pisello non si vedeva da quanto era piccolo, Paolo gli disse di girarsi, per fargli vedere che bel culo da donna aveva …Gigi disse, no, voglio scendere, gli arrivò uno schiaffo sul culo e Gianni disse che doveva ubbidire, che lo aveva detto anche suo padre, altrimenti gli telefonava subito, così sempre piangendo si girò mostrando il culo, allora mentre Paolo elogiava e gli toccava il culo Gianni gli chiese se aveva mai visto un cazzo di un uomo, Gigi disse di no, così lo rimisero per terra e gli dissero: allora guarda dentro i bottoni, dai, sbottonaci i pantaloni, a quel punto l’imbarazzo era alle stelle ma capiva che non poteva fare altro che ubbidire, sbottonò i pantaloni a tutti e due e facendoli calare ai piedi si fecero sfilare le mutande e vennero fuori due cazzi, ritti con una cappella rossa fuoco che a lui sembrava veramente enorme anche perchè era la prima volta che vedeva un cazzo da così vicino… rimase veramente impressionato, ma mi confessò che era anche affascinato dalla vista di quei due cazzi con quelle enormi palle pelose. i fratelli gli presero le mani e le misero su ogni cazzo e cominciarono a fare su e giù, mentre Gianni gli chiedeva se gli piacevano quei cazzi, Gigi, che oramai faceva su e giù senza aiuto non rispondeva, Gianni lo stimolò con uno schiaffo sul culo nudo e così, disse, si mi piacciono. Così lo fecero sedere su uno sgabello, e standogli in piedi accanto continuarono a farsi fare una sega, dopo poco vennero tutti e due e orientarono gli schizzi sul viso di Gigi che si senti completamente pieno di sperma, per istinto fece la mossa di pulirsi con la mano ma lo fermarono e gli dissero di aprire la bocca, Gianni raccoglieva le grosse gocce dal viso con un dito e le infilava in bocca a Gigi facendolo succhiare, Paolo gli disse se gli piaceva il sapore, naturalmente Gigi dovette dire di si.Così la sera prima di andare a casa Gigi si andò a lavare le mani e quando tornò li trovò tutti e due senza pantaloni e mutande, con i cazzi quasi ritti, gli indicarono lo sgabello e lui senza dire nulla si sedette e prese a fare una sega a quei cazzi che diventavano sempre più duri nelle sue mani che quasi non riuscivano a cingerli completamente, quella volta però non gli sbrodarono in faccia insieme, mentre si facevano segare Gianni gli disse:ora te lo facciamo assaggiare meglio di stamani, ma non te ne deve uscire neanche una goccia, Gigi disse, no, in bocca no, Paolo disse:come no!invece si…te ne faremo bere tanto di sperma da ora in poi, infatti quando vennero sbrodarono uno per volta dentro la bocca di Gigi che ingoiò tutto e ripulì le cappelle con la lingua. Questa fu la sua prima giornata di lavoro e quando, a casa suo padre gli chiese se era andato tutto bene e se gli piaceva stare lì… Gigi rispose che era stato bene e aveva già imparato diverse cose.
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